Cosmari, le paure dei residenti:
“Respiriamo, mangiamo e beviamo
le particelle tossiche”

L'ASSEMBLEA - Il comitato Nuova Salvambiente ha convocato un incontro con la cittadinanza e le autorità. Nessun sindaco intervenuto. Presenti solo Sandro Bisonni, Carla Messi (M5S) e Anna Menghi che ha tuonato contro il consorzio: "Ora è il momento di vedere le carte"
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L’assemblea con i cittadini del comitato Nuova Salvambiente

di Claudio Ricci

«Alla fine il danno vero e continuato sarà per noi che abitiamo vicino, respiriamo le particelle che si sono polverizzate e diffuse, mangiamo e beviamo i prodotti della catena alimentare (frutta, ortaggi, latte, carne) Dove sono ricadute le particelle? Per il resto sorgono molte domande». Sale la preoccupazione dei cittadini dopo l’incendio allo stabilimento del Cosmari di Tolentino. Il fitto fumo che si è levato nell’aria per ore anche dopo lo spegnimento dell’incendio è la piaga che pende sopra la testa della popolazione residente nelle vicinanze dell’impianto. L’ansia dei residenti delle frazioni di Sforzacosta (Macerata) e Casette Verdini (Pollenza) è emersa ieri sera, durante l’assemblea straordinaria convocata dal comitato Nuova Salvambiente da sempre attento alle problematiche legate all’impianto di smaltimento rifiuti attiguo alle due frazioni.

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Sandro Bisonni e Carla Messi del M5S durante i loro interventi all’assemblea

All’assemblea, convocata nell’oratorio di Casette Verdini, a cui sono stati inviati tutti i cittadini e le autorità hanno partecipato Sandro Bisonni, consigliere regionale tolentinate, Carla Messi, consigliere comunale di Macerata, entrambi del Movimento 5 Stelle, e il consigliere comunale ed ex sindaco del capoluogo Anna Menghi. Nessun sindaco è intervenuto. «E’ arrivato il momento di vedere le carte – ha detto Menghi – Sono molte le cose che meritano oggi più che mai una risposta chiara. Ormai abbiamo le competenze e le leggi per poterle ottenere e adesso non ci fermeremo». I dubbi più preoccupanti per la popolazione riguardano l’esistenza o meno di un piano di emergenza collaudato che si possa attuare qualora si dovesse ripetere il fatto. I 5Stelle maceratesi, capitanati da Carla Messi promettono guerra  già dal prossimo consiglio in cui presenteranno una mozione sul piano di protezione civile ancora inesistente a Macerata. Linea dura anche quella di Bisonni che sta preparando un’interrogazione sul caso Cosmari da presentare all’assemblea regionale e avrebbe presentato denunce alla procura per fare chiarezza sul piano di sicurezza della struttura.

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Il fumo dopo l’incendio al Cosmari

«E’ da quando ci siamo costituiti 8 anni fa che presentiamo domande al Cosmari e alla provincia per vedere il piano di sicurezza – dice Marcello Iommi, membro del comitato – Le interrogazioni riguardavano specificamente fatti come quello appena accaduto con calamità e disastri che possono compromettere l’impianto e l’ambiente circostante. Non ci hanno mai risposto adeguatamente, presentando solo esempi limitati all’incendio di un camion o di un singolo cassonetto. Non hanno mai risposto sull’eventualità che potesse prendere fuoco il capannone di stoccaggio della plastica, come è successo o su una piena del Chienti che potesse arrivare all’impianto. Siamo sempre stati contro l’insediamento in quella zona, ritenuta inadatta per molti punti di vista. Ma oggi ciò che ci preoccupa dopo quello che è successo è salvare la salute dei cittadini, dei nostri cari e degli amici. Altra sitruazione a rischio è quella della Rimel che si occupa dello smaltimento anche di sostanze pericolose derivanti da vecchie elettrodomestici. Per tre anni hanno stoccato il materiale in capannoni coperti solo con dei teli. Solo oggi stanno costruendo dei capannoni al coperto per depositare i rifiuti in maggiore sicurezza».

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I cittadini presenti all’incontro

Altro tema emerso durante l’assemblea il piano di emergenza adottato dai comuni: «Solo il sindaco di Corridonia e con 4 ore di ritardo ha provveduto ad informare la popolazione sulle precauzioni per evitare di respirare i fumi tossici. Gli altri non hanno fatto nulla. Perchè? E soprattutto vogliamo garantita la rapidità di azione che in questi casi è tutto, visto che dormendo a finestre aperte, tutti hanno respirato la diossina. Le amministrazioni siano chiare su questo». Il comitato rimane in attesa per il momento dei risultati delle analisi dell’Arpam, ma se le risposte non dovessero arrivare entro 10-15 giorni annuncia già da ora manifestazioni. Il comitato informa inoltre che le riunioni, aperte a tutti, si ripeteranno ogni mercoledì alle 21 nell’oratorio di Casette Verdini. Intanto i membri del gruppo invitano i cittadini a visitare la pagina facebook “Nuova Salvambiente” dove possono trovare indicazioni su come comportarsi con frutta e verdura dei campi locali.



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