Paolo Micozzi (al centro) con Romano Carancini e Bruno Mandrelli durante le primarie del centrosinistra
di Claudio Ricci
Rose per il sindaco: le liste forniscono i nomi da cui scegliere per la formazione della Giunta che con tutta probabilità verrà ufficializzata entro sabato. La più corposa, come da copione, la indica il Pd che salvo eccezioni dell’ultima ora (stasera il direttivo del partito) indicherà i 12 eletti in consiglio comunale. In pole i più votati Narciso Ricotta – il suo assessorato è praticamente certo – e Maurizio Del Gobbo. Seguono Alessia Scoccianti, Bruno Mandrelli, Renato Rocchi, Alferio Canesin, Paola Ottaviani, Caterina Rogante, Aldo Tiburzi, Ulderico Orazi e Ninfa Contigiani. «E’ la strada su cui si sta lavorando – commenta il segretario Paolo Micozzi – La lista è abbastanza ampia, costituita dalle diverse anime del partito e da una discreta parità di genere con 5 donne e 7 uomini. Salvo che al direttivo di stasera qualcuno non rifiuti i nomi restano questi». Una rosa nutrita in grado di rappresentare anche il peso elettorale del Pd all’interno della maggioranza: «Un peso – continua Micozzi – anche più incisivo rispetto al 2010 quando il Pd espresse tre assessori più il presidente del consiglio comunale. Credo quindi che oggi non si possa scendere sotto quella soglia».
Nomi pronti anche per l’Udc che schiera i primi sei votati alle comunali: Ivano Tacconi, Marco Caldarelli, Marco Foglia, Massimo Pizzichini, Daniela Meschini e Paolo Cotognini. Tra questi nomi il sindaco potrà scegliere un assessore. Ancora non definiti i papabili di Macerata Bene Comune anche se nei sei che verranno proposti al sindaco (tre donne e tre uomini) restano intoccabili i campioni di preferenze, Enzo Valentini e Stefania Monteverde, «Che – dice Pierpaolo Tartabini – vantano già competenza ed esperienza, anche questi requisiti richiesti dal sindaco». Discorso a parte per La Città di tutti che ha dato al primo cittadino possibilità di scegliere su tutti i 23 candidati. Sette nomi con tre donne e quattro uomini per Pensare Macerata che ha già consegnato la rosa a Carancini: l’ex vicesindaco Federica Curzi, Francesca Calamita, Manuela Branciari, Gabriele Micarelli, David Miliozzi (il secondo dei votati dietro Curzi), Alessandro Seri e Giammaria Vecchioni. «Una lista amplissima che prevede varie personalità – commenta l’ex assessore provinciale Massimiliano Bianchini – con esperienza a livello amministrativo, professionale e culturale. Ha deciso di rimanere fuori Alessandra Orazi che diverrà presidente di Pensare Macerata».
Intanto Giuliano Meschini torna a parlare dell’accordo delle primarie con Romano Carancini sulla questione dell’ingresso in giunta. Ieri il primo cittadino, che sta aspettando le rose dei papabili assessori dalle liste entrate in consiglio comunale aveva smentito un impegno preso con il candidato dell’Idv su eventuali assessorati(leggi l’articolo). Ma l’ex consigliere comunale in una nota precisa:
«Non mi interessano le polemiche, ma a dire il vero, dopo il voto alle primarie del 1 marzo, sono stato chiamato lunedì 2 marzo sia da Bruno Mandrelli che da Romano Carancini per incontrarmi con loro il giorno successivo in merito un mio sostegno al ballottaggio. Precisamente martedì 3 marzo alle 8,30 sono stato da Mandrelli ed alle 10,30 da Carancini. A tutti e due ho sottoposto e consegnato un’intesa scritta allegata alla presente. Nell’incontro con Carancini, in cui era presente anche una terza persona, ho avuto l’adesione a questo documento senza nessuna riserva. Ho ritenuto che questo accordo politico fosse stato impegnativo. Ho avuto poi un incontro con le persone che mi avevano sostenuto e il responsabile regionale dell’Italia dei Valori, in cui, in base agli incontri avuti ed al documento sottoposto, si decise l’appoggio al ballottaggio delle primarie a Romano Carancini. Successivamente, dopo circa un mese la sua vittoria alle primarie, mi sono incontrato con Carancini nel suo ufficio per ribadire questo impegno e da parte sua c’è stata una presa di distanza da quel documento. Ho capito solo allora come in politica le cose cambino velocemente. Ma sono una persona coerente, per cui sono andato avanti nel proseguo delle elezioni, rispettando le regole delle primarie e ritenendo doveroso apportare il mio contributo per la vittoria del centro sinistra. Ho ribadito anche in campagna elettorale il mio impegno per il lavoro e l’occupazione, come l’emergenza primaria per i cittadini. Ho anche detto che nell’eventuale mia partecipazione alla giunta avrei rinunciato alla remunerazione. Ma ritengo chiudere qui la polemica, perché non sono interessato alle poltrone ma bensì ad una politica di servizio per il bene dei cittadini».
In allegato al messaggio personale Meschini inserisce anche il programma proposto a Carancini e Mandrelli prima del ballottaggio delle primarie da Meschini. «Un accordo che il sindaco abbracciò in tutto senza riserve – ribadisce il responsabile cittadino dell’ Idv – incluso l’ultimo punto in cui viene specificata una partecipazione in prima persona alla giunta su deleghe specifiche».
1. Progetto lavoro per riassorbire la disoccupazione: favorire l’adesione all’associazione dei Comuni Virtuosi; favorire la creazione di una società di scopo per lo sviluppo delle energie rinnovabili; favorire la creazione a Macerata della vetrina delle eccellenze di tutto il territorio provinciale; favorire la messa in rete di tutto il patrimonio artistico, storico e culturale sia pubblico che privato e diocesano per un’offerta completa delle bellezze della città; favorire l’identità storica e culturale dei cittadini in sinergia con l’Università, le varie accademie ed associazioni culturali; favorire un forte sviluppo turistico e delle attività ad esso connesso di tipo commerciale ed artigianale e rivalutare l’ufficio turistico cittadino; favorire lo sviluppo di un’agricoltura di qualità, tipica del nostro territorio collegata con centri formativi specializzati; favorire lo sviluppo delle strutture di accoglienza: hotel, bed&breakfast, ristorazione, ecc.; favorire lo sviluppo di una mobilità ecosostenibile; favorire le ristrutturazioni edilizie. 2. Ammodernamento struttura informatica dell’amministrazione comunale. 3. Rispetto dell’identità e dei valori cristiani della città, in particolare della famiglia.
Condividere la partecipazione in prima persona nell’amministrazione per la realizzazione dei punti programmati sopra condivisi con le deleghe alle attività produttive, al turismo, all’ambiente ed aziende partecipate.
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La fatica piu’ grossa vostra e’ arzasse la matina…po’ e’ tutto un brindisi!!!!! perche’ non gliete a fatiga’ !!!!!!!
Visto che a Macerata (ma altrove è lo stesso) da quando si elegge il Sindaco direttamente e sempre stata consuetudine avere un posto in Giunta SOLO SE si arriva ad avere ALMENO UN Consigliere mi pare assai strano che sia stata garantita comunque una poltrona in Giunta, senza prima vedere il risultato delle votazioni….
Oppure presumibilmente ci sono forse stati accordi, per le primarie, di altro tipo e di altro tenore (cioè che non tenevano in conto del voto comunale successivo): ed anche qui mi sembrerebbe molto strano, visto che si ipotecavano poltrone, senza sapere con precisione il “peso” elettorale….
Ipoteche politiche in bianco, che nemmeno il più sprovveduto candidato Sindaco avrebbe mai firmato, figuriamoci Citizen Zero….
Non è che per caso c’è forse ancora tutta un’altra (nuova) storia da raccontare?
Monsignor Meschini (subito santo!!!!!) se sa qualcos’altro ci ragguai, per cortesia…
Carissimo Meschini, per dichiararsi coerenti occorre esserlo e le garantisco che non è proprio il suo caso.
Lei elemosinò appoggio alla sua candidatura affermando di essere “il grillino” d’opposizione all’ interno della triade, per poi smentirsi con l’appoggio ad un candidato appena balenò l’arrivo di qualche poltrona.
Da cittadino maceratese mi irrita anche pensarla in qualche partecipata perchè lei per me rappresenta la politica che detesto.
Mah…tutte queste pippe mentali sulla scelta dei consiglieri non le comprendo…con estremo pragmatismo penso che nn vi siano “illuminati” da nominare, ma è sufficiente eleggere persone serie, preparate e con voglia di fare buona politica mostrando ai cittadini di fare “fatti”….
Le cose “giuste” da fare x la ns città infatti le conoscono anche i muri….
A posto. Incassata la vittoria Carancini gli ha fatto: “Marameo!”. Né, credo, altro trattamento avrebbe avuto da Mandrelli, se Mandrelli fosse stato il vincitore delle primarie. Meschini ha fatto peggio degli “indipendenti di sinistra”, quegli specchietti per allodole, in genere noti nomi, che il Partito Comunista candidava per attrarre voti di quelli che, comunisti nell’animo, non avevano però nemmeno il coraggio di dirlo apertamente a se stessi, che erano comunisti, e preferivano arrivare a votare PCI tramite la scusa del voto a un “indipendente di Sinistra”.
Però, almeno, gli Indipendenti di Sinistra, i vari tromboni come Anderlini, Ossicini, La Valle, Rodotà (allora ancora abbastanza giovane ma già trombone ancora più degli altri), quelli che quando li vedevi alle Tribune Politiche anni Settanta o Ottanta li scambiavi per mummie fuggite dal Museo Egizio di Torino, e delle mummie il vivace eloquio possedevano, quelli, almeno, una poltrona da Deputato o da Senatore su cui depositare le chiappe riuscivano a farsela garantire, dai vertici del PCI.
Meschini, lui pur così vistosamente dotato di un bel faccione terragno, ha dimenticato che i suoi interlocutori qui da noi, appunto terra di antica tradizione agricola, non erano Enrico Berlinguer o Gerardo Chiaromonte, ma persone con le quali, come da tradizione, va fatto valere il principio che “Carta canta e villan dorme”. Due righette, quando è andato a parlare con Carancini e a portargli con le orecchie l’acqua del suo appoggio al ballottaggio, se le poteva pure far firmare, a garanzia dei posti e delle prebende o prebendine promesse.
Resta la curiosità se a Carancini sia bastato che Meschini gli portasse con le orecchie l’acqua liscia o se, magari, abbia addirittura preteso che il tapino, dentro, ci mettesse anche una scorzetta di limone.
Giandorico sembra stia rosicando, o sbaglio?
Io a Meschini non gli credo. Carancini in cinque anni ha fatto tutto quello che aveva promesso ed anche di più. Oh ingrati, ma che vi siete già dimenticati dell’orologio di plastica e del super trenino. Solo che ha fatto tutto e mo per cinque anni che si inventa? Smontare lo Sferisterio e trasferirlo nella Valle dei Templi in Egitto? Io un idea ce l’avrei, invertire il corso del Chienti per portare il mare e relativa spiaggia a Macerata o perlomeno a Piediripa. Ci pensate, poter pescare vongole sotto Corridonia.
In politica ci sono i pupazzi e quelli che manovrano i pupazzi.
«cogli la mia rosa d’amore
regala il suo profumo alla gente
cogli la mia rosa di niente»
(Rino Gaetano, https://www.youtube.com/watch?v=HeSoJgCYwIg)
Micozzi chiede più peso anche se è stato lui l’ostacolo più difficile per Carancini.F….. C… il C…!!!!!
Ma perché una lista di persone preparate e perbene che non facciano parte del gruppo dei soliti noti/idioti con i quali sono stati fatti accordi e intese, no????
Non è meglio farsi qualche nemico adesso per poi circondarsi di persone più serie, con cui lavorare più produttivamente senza troppi vincoli e compromessi da accettare????
Probabilmente mi sfugge qualcosa, il fatto è che il cittadino comune come me è estraneo al mondo politico e non riesce a capire.
@Poloni, purtroppo non sono riuscito a decifrare il suo crittogramma.
@ Bartolacci. Il suo consiglio assomiglia molto ad un concetto Machiavellico, che di politica se ne intendeva veramente. Oggi in politica si trova di tutto, meno la voglia di fare per i cittadini sia pro, contro che non votanti.
@Bureca. Non so se ” Lu Giardinittu ” esiste ancora. Sarebbe stato un ottimo posto per riunire il Consiglio Comunale.
Comunque un assessorato all’emergenza gender nelle scuole ormai è necessario.
Per Micucci:Lato A come il Lato B,solo in maniera più maceratese.