Milco Mariani, Luca Buldorini e Anna Menghi spiegano la posizione ufficiale al ballottaggio di Lega Nord e Comitato Menghi
di Claudio Ricci
«Dal votare nelle Marche è un dovere» di Matteo Salvini, nella sua blindatissima visita all’abbazia di Fiastra (leggi l’articolo), al «Io non vado a votare al ballottaggio» di Anna Menghi oggi nella prima conferenza dopo il voto del 31 maggio. Con lei il responsabile della Lega Nord Milco Mariani e alcuni candidati della guidata dall’ex sindaco alle comunali. La candidata del Carroccio e del comitato Menghi uscita dal primo turno con il 7,24% viene allo scoperto dopo il silenzio dei giorni post voto e dichiara la sua posizione ufficiale in vista della sfida finale di domenica tra i ballottanti Romano Carancini (con cui Menghi si intrattiene in un siparietto prima della conferenza) e Deborah Pantana. «La mia non è un’indicazione di voto – precisa l’ex sindaco – dico quello che farò io in una situazione in cui i due sfidanti Carancini e Pantana vanno al ballottaggio con un forte astensionismo e rispettivamente al 39 % e al 18% dei voti. Già nel 2000 quando la nostra coalizione era forte di un 20% mi esprimevo sul non andare al voto al secondo turno. Oggi con il nostro 7% , anche se il dato è incoraggiante, siamo estremamente umili e non daremo indicazioni di sorta».
Menghi commenta il mancato apparentamento con la candidata di centro destra Deborah Pantana: «Come già scritto non abbiamo fatto apparentamenti (leggi l’articolo). Tuttavia siamo gli unici ad aver convocato una conferenza per spiegare ufficialmente la nostra posizione. Si tratta di dire le cose come stanno: Anna Menghi e la Lega hanno sempre cercato l’unità del centro destra, già da settembre. Purtroppo è stato impossibile trovarla perché in quegli incontri si parlava di tutto tranne che di programma. Si avvertiva a Macerata la necessità di un grande cambiamento che veniva in parte anche dal centro sinistra. Purtroppo non c’è stata la volontà di una parte del centro destra e quello che si poteva fare prima non si può rimediare oggi tirando in ballo amicizie e relazioni personali. La politica è quanto di più impersonale ci possa essere non ci sono amicizie o relazioni che tengano. La pressione sentita in ogni caso in questi giorni non ci piace».
Poi l’analisi del voto del primo turno che a prescindere dall’esito del ballottaggio assegnerà a Menghi un seggio in consiglio comunale: «Il dato del 59% alle urne è oggettivamente basso e di questo tutti i partiti e i soggetti politici (comprese le civiche) devono farsi carico. Fare politica significa oggi più che mai proporre idee e trovare soluzioni, stando tra la gente con campagne elettorali fatte con pochi soldi, come la nostra per cui abbiamo speso in tutto 4mila euro. Il nostro 7% è un risultato modesto ma di grande valore politico. Non determinante d’altronde visto che al ballottaggio si parte da un divario tra il 39% e il 18%. Rappresentiamo comunque un’alternativa credibile alla sinistra che oggi versa in condizioni drammatiche, seguendo il progetto che è stato avviato in Regione. Aspetteremo pazientemente il risultato del 14 giugno e poi ci impegneremo con una prospettiva diversa, quella di un partito che a livello nazionale e cittadino sta costruendo un’alternativa al Pd». Da qui il consigliere comunale prende spunto per rispondere ad “un’analisi del voto” pubblicata su Cronache Maceratesi: «E’ troppo facile dare letture su un risultato come quello del primo turno. Questo dato è legato ad una storia politica di Macerata che certi commentatori dovrebbero conoscere o perlomeno andare a rivedere»
A Milco Mariani il compito di scendere nel merito del gap tra il buon esito delle Regionali e il 4% nel comune di Macerata: «E’ stata una campagna partita in ritardo, dopo tutti i tentativi possibili di trovare un programma unitario che però non hanno portato i loro frutti. Abbiamo aspettato anche le mosse sullo scacchiere delle regionali e quindi abbiamo agito coerentemente qui a Macerata. Inoltre la Lega storicamente non riesce nel travaso dei consensi dalle regionali alle comunali – soprattutto se un candidato dell’altra coalizione se i fa i selfie con Salvini (lo interrompe Anna Menghi) eppure il 4% preso qui è equiparabile a quello di forze storicamente radicate come Fratelli d’Italia. Ci sarebbe piaciuto eleggere un consigliere anche qui come è stato in Regione ma faremo valere la nostra funzione di controllori propositivi con Anna Menghi. D’altro canto come in Consiglio regionale valuteremo di volta in volta le proposte e le appoggeremo qualora saranno valide».
(foto di Andrea Petinari)
Il selfie con Matteo Salvini di Paolo Diop, candidato alle comunali con Sovranità, lista della coalizione di Pantana
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Meglio.
Brava dai il comune a carancini sei molto intelligente compliment
Non se ne sentirà la mancanza….
ce ne faremo una ragione e vivremo bene lo stesso
bell’esempio…..
Va be’ normale strategia politica ….
Ce ne faremo una ragione.
No Anna dai…..
Senso civico !
COSI’ FACENDO FAVORIAMO LA SINISTRA.
Si fa una campagna elettorale contro un amministrazione comunale poi non si va al ballottaggio e ci si astiene ( problemi di poltrone ???) complimenti a tutti siete coerenti con tutte le prediche fatte in campagna elettorale alle prossime elezioni dwnouncero qualsiasi candidato predichi contro l’ amministrazione in carica Falsi Falsi e Falsi opportunisti
TROPPE DIVISIONI
La buona politica insegna che in certi casi bisogna anche tapparsi il naso e votare (come diceva il saggio Indro Montanelli) il no, non ci sto non porta vantaggio a nessuno.
Non mi avete fatto fare il candidato Sindaco?
Quindi non vi appoggio, tanto in Consiglio ancora ci siedo…
Proprio una candidata rilascia queste dichiarazioni? Una bella dimostrazione di come si intende la democrazia, se perdo: muoiano Sansone e tutti i filistei!
LA SINISTRA E’ SEMPRE COMPATTA. LA DESTRA MAI
Non è la sinistra ad essere compatta, ma i suoi elettori…. purtroppo…..
Game Over
Ma dove sta? La SX l’unico ideale è la poltronaaaaaaa
,,,e chi se ne frega…….Meglio!!
una volta questa signora andava gridando ai 4 venti che VOTARE E’ UN DIRITTO ED UN DOVERE! e adesso?
E chi se ne frega!!!!!!!!!
Eh magari je rode… S’era fatta. Castelli padani in aria….
Brava! Complimenti per il vivo e serio senso civico!!Sfuggita la sacra poltrona..sparita ogni dignità….
Ma quando sarà che questa se leva de torno?
Come faro’ a dirlo ai miei figli!?
«L’umanità non potrà mai vedere la fine dei guai fino a quando gli amanti della saggezza non deterranno il potere politico, o i detentori del potere non diventeranno amanti della saggezza.»
(Platone, La Repubblica)