di Laura Boccanera
“E’ arrivato l’accertamento della Civita.s, ora si dimettano il sindaco Tommaso Corvatta e il presidente Alessandro Brandoni. Questa è la pietra tombale sulla vicenda”. Fabrizio Ciarapica di Vince Civitanova assieme ai consiglieri della federazione del centrodestra tornano a parlare dell’accatastamento dell’ambulatorio del sindaco e alla presunta evasione in base alla rendita catastale. Un botta e risposta che va avanti da un anno e sul quale Corvatta si è sempre detto tranquillo in merito alla sua posizione contributiva, asserendo, in verità, di essere a credito e quindi di pagare di più.
Non è così per la Civitas che ha inoltrato al primo cittadino la richiesta di pagamento per l’immobile di Corso Umberto una cifra di 561 euro comprensive anche di more e sanzioni, oltre che di tributi non pagati. L’irregolarità sarebbe relativa all’anno 2008 quando Corvatta avrebbe dovuto pagare secondo i calcoli effettuati 1049 euro. Di questi però solo 670 sono stati riscossi dalla Civita.s. “Avevamo ragione – ha commentato Fabrizio Ciarapica – è opportuno e doveroso fare delle precisazioni. Riteniamo infatti che anche i commercialisti possano sbagliare e quindi non è tanto il fatto che vi fosse una discrepanza che ci ha fatto andare avanti per questa strada, quanto piuttosto l’atteggiamento del sindaco. Poteva dire che avrebbe fatto dei controlli e poi eventualmente sanare la posizione, invece non ci ha mai fatto vedere una carta, è andato in televisione a parlare di furbetti dell’Imu, il presidente della Civita.s ha certificato, lui e non un tecnico, che la posizione era in regola e ora invece arriva finalmente la verità con la richiesta di riscossione. Lui anche deve dimettersi”. Si tratterebbe di un caso simile a quello che portò alle dimissioni del ministro Iosefa Idem secondo il consigliere Massimo Mobili: “Le dimissioni ora sono naturali, non si può mentire in questa maniera – afferma – e poi perchè l’accertamento arriva ora quando fu richiesto nel 2013? In questo modo il 2007 è andato in prescrizione e il controllo parte solo dal 2008. Siamo anche stati insultati per le nostre richieste di chiarezza, quando bastava da parte del sindaco ammettere l’errore e scusarsi”. Corvatta fa sapere di aver pagato la cartella: “Non ho fatto opposizione benchè fosse un mio diritto. Non l’ho fatta perchè come primo cittadino devo dare l’esempio. In realtà il mio conteggio teneva conto di un accertamento calcolato sui metri quadrati, quello della Civita.s odierno sui vani”. In merito alle richieste di dimissioni da parte del centrodestra e all’accostamento con la Idem il sindaco aggiunge: “La Idem aveva una palestra accatastata come abitazione, la cosa è ben diversa”.
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DIMETTERSI??? CUSSU’ HA LA FACCIA DI BRONZO COME TUTTI L’AMICHETTI SUOI. A NOI PORI CRISTI SE SGARRI CE FANNO LU CULO A STRISCIE . CHE IPOCRISIA
PROPRIO UN BELLISSIMO ESEMPIO!!!! il SINDACO NON PAGA L IMU!!!!! E ai cittadini li spremono come limoni!!! VERGOGNATEVI!!!! DIMETTETEVI ED ANDATE A FARE LAVORI SOCIALMENTE UTILI!! UMILIATEVI E PENTITEVI!!! ACCATTONI !!! E DISONESTI!!!!
Corvatta uguale Pinocchio
Le dimissioni del sindaco sono una questione politica su cui in questo momento preferisco sorvolare.
Cosa molto , ma molto grave è che il presidente della civitas abbia certificato la regolarità dei pagamenti.
Si tratta di servilismo o di incapacità nel leggere i documenti della società che gestisce.
in questo secondo caso non può certo gestire una società di cui non conosce il funzionamento.
LICENZIAMENTO IMMEDIATO
Per cortesia non esageriamo, il sindaco ha pagato una cifra diversa, presumibilmente inferiore, quindi il problema è’ di interpretazione. Non credo che un professionista e persona seria quale Corvatta con emolumenti di circa centomila euro si esima dall’ottemperare quanto dovuto poi è’ il suo commercialista che eventualmente ha commesso un errore e lo stesso professionista lo avrà’ spinto ad affermare che fosse tutto in regola…..