Imu, affondo del centrodestra:
“Risposte entro 10 giorni
o andiamo in procura”

CIVITANOVA - La minoranza minaccia di interessare anche Prefetto, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate sui tributi versati dal sindaco Corvatta. Dal 4 luglio nessuna risposta all'interrogazione presentata alla Civita.S. Nel mirino anche nuova fiera e palazzetto: "Ci negano l'accesso agli atti"

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Da sinistra: Fabrizio Ciarapica, Massimo Mobili e Ottavio Brini

Da sinistra: Fabrizio Ciarapica, Massimo Mobili e Ottavio Brini

di Filippo Ciccarelli

E’ stato piuttosto burrascoso il ritorno dalle ferie del sindaco di Civitanova Tommaso Corvatta, rientrato ieri a Palazzo Sforza dopo le vacanze trascorse in Trentino. Una settimana difficile, vista l’esplosione del caso-farmacie, che ha messo ai ferri corti il presidente del Consiglio comunale, Ivo Costamagna, e il segretario Piergiuseppe Mariotti. Frizioni spiacevoli per il primo cittadino, che deve fronteggia un nuovo affondo del centrodestra su una vicenda (leggi l’articolo) iniziata lo scorso maggio, quando una lettera anonima ha messo in dubbio la regolarità dei versamenti erariali del sindaco in merito all’Imu, tributo riscosso dalla società Civita.S. Presunte irregolarità relative all’accatastamento di un immobile che, dichiarò il sindaco, era una donazione del padre. Corvatta, il 29 giugno, ha mostrato anche la mail ricevuta in risposta dalla Civita.S, sostenendo, per quanto riguardava l’Imu, di essere a credito per un totale di 150 euro e nell’occasione ha accusato l’opposizione di essere come la teleimbonitrice Wanna Marchi (leggi l’articolo). Ma i consiglieri Mobili, Ciarapica, Morresi, Corallini, Carassai, Marzetti e Marinelli hanno depositato una richiesta pochi

Il sindaco Corvatta mostra la mail di risposta della Civita.S in merito all'Imu

Il sindaco Corvatta mostra la mail di risposta della Civita.S in merito all’Imu

giorni dopo (era il 4 luglio), chiedendo al dirigente urbanistica un parere sulla conformità dell’edificio di proprietà del sindaco e della destinazione d’uso in funzione dell’utilizzo. Alla Civita.S vengono invece chiesti lumi sulla regolarità dell’accatastamento, sull’idoneità della rendita catastale e sul conseguente pagamento dei tributi comunali (Tarsu, Ici e Imu) da parte del sindaco. «Sono passati più di due mesi e non sappiamo nulla – dice il consigliere di Vince Civitanova Fabrizio Ciarapica -, in barba all’articolo 38 del regolamento comunale, che prevede un tempo di 3 giorni per avere risposta. Stanno di fatto negando gli atti ai consiglieri. Corvatta, che ha impostato la sua campagna elettorale sulla trasparenza, dovrebbe vergognarsi. E dimettersi»L’opposizione lamenta un analogo trattamento anche per le richieste presentate il 19 agosto in merito al costo dei fuochi d’artificio e alle sponsorizzazioni relative a Futura Festival. «Se entro 10 giorni non arrivano risposte ci rivolgeremo alla procura, al Prefetto, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate – rincarano la dose l’ex sindaco Massimo Mobili e il vice coordinatore regionale del Pdl Ottavio Brini – questa Amministrazione sta prendendo in giro la città». Il centrodestra pone l’accento sulla mancata trasparenza da parte di chi governa la città: «Non è possibile – lamenta Mobili -, che decidano tre persone: Corvatta, Silenzi e Costamagna. Fanno e disfano senza dire niente a nessuno, poi litigano, come è avvenuto per la vendita delle farmacie. Alla faccia della partecipazione del rispetto del Consiglio comunale. Stanno facendo sparire metà fiera per fare un palazzetto e non si sa niente, se non quello che esce sulla stampa».
Ciarapica, Mobili, BriniIl 5 settembre è stata presentata una richiesta al segretario comunale Mariotti e al dirigente dell’urbanistica Maurizio Scarpecci: in questo caso l’opposizione guarda alla gestione della nuova fiera e alla Civita Park. 
«Abbiamo chiesto dei pareri a tecnici e dirigenti del Comune per capire come sia possibile modificare così il progetto della fiera senza un variante urbanistica, ma anche come sia possibile affidare direttamente e senza gara ad una società la costruzione di un’opera che dovrebbe costare intorno ai 3 milioni di euro, ben oltre dunque la soglia del milione. E ancora: è possibile scomputare il costo della costruzione?». Nel mirino del centrodestra – che chiede la convocazione urgente ai consiglieri Rossi e Gismondi delle commissioni urbanistica e lavori pubblici – anche l’accordo che il Comune sta studiando con la società Lube: «Venne fatto un bando di gestione per i campetti di calcio di Villa Eugenia, perché non si fa anche in questo caso?» chiede Ciarapica. Sulla stessa linea Brini: «Potrebbero esserci anche altre società interessate ad una struttura del genere a Civitanova. Bisognerebbe procedere con un bando». Il consigliere Sergio Marzetti punta il dito contro la gestione finanziaria da parte del Comune: «Stanno andando oltre le possibilità di spesa. Visto che non è stato presentato il nuovo bilancio, bisogna regolarsi sui dodicesimi di quello dello scorso anno. Ciò significa che, se per un certo capitolo di spesa lo scorso anno ho speso 1.000, ora che siamo a settembre non posso spendere i 9 dodicesimi di quella cifra. Per questo motivo – conclude Marzetti – chiedo l’intervento e il controllo da parte dei revisori dei conti».



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