Leoni neri nella palestra comunale,
dal sito spariscono le foto
Cecchetti: “Le loro pelli come scendiletto”

CIVITANOVA - Reazioni a catena dopo la denuncia dei consiglieri Emili e Rossi. L'assessore getta benzina sul fuoco con un'esternazione sui social ma poi minimizza: "Solo una battuta". La Feba Basket difende la sua reputazione. Claudia Giulietti, presidente di Eliopolis: "Noi siamo per la legalità"

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Le immagini della sede dei Leoni Neri prese dal loro sito

Le immagini della sede dei Leoni Neri prese dal loro sito

di Laura Boccanera

«In tanti anni di attività sportiva a Civitanova le uniche bandiere che sono entrate nelle nostre palestre sono quelle bianco e azzurre, i nostri colori sociali che ci hanno accompagnato in questa avventura fatta di soddisfazioni e vittorie fino al traguardo della A2 che oggi dà lustro a tutta la città e a tutto il movimento della pallacanestro femminile cittadina e regionale». La società sportiva che ha in gestione la palestra di Civitanova Alta prende le distanze dai Leoni Neri e dalle bandiere di ispirazione fascista immortalate all’interno della palestra comunale (leggi l’articolo). La Feba, presieduta da Elvio Perini infatti si dichiara all’oscuro dell’utilizzo fatto dai Leoni neri (del cui direttivo fa parte il figlio di Perini) dell’impianto sportivo e prende le distanze dall’associazione di ultradestra. La vicenda è esplosa ieri quando due consiglieri comunali, Belinda Emili e Pier Paolo Rossi hanno messo a confronto alcuni scatti comparsi sul sito dell’associazione dei Leoni neri e altre foto fatte di giorno all’interno della palestra. Inequivocabilmente i locali erano i medesimi e i consiglieri hanno chiesto contezza al Comune e denunciato l’uso abusivo dei locali. Utilizzo di cui anche la stessa società che gestisce l’impianto era all’oscuro e che oggi difende la propria reputazione: «L’As Feba Basket auspica che venga fatta chiarezza in merito all’uso improprio di un locale appartenente alla palestra di Civitanova Alta che la società ha in gestione – si dice in una nota – nel merito, ribadisce la sua assoluta estraneità ai fatti, da cui prende le distanze. La nostra speranza è che la Feba Basket sia valutata per il suo impegno quotidiano nello sport e nel sociale e per la sua storia sportiva non per vicende di cronaca e di polemica politica che non ci sono mai appartenuta e non ci apparterranno mai».
Nel frattempo anche gli stessi Leoni neri, forse consapevoli del polverone alzato, hanno tolto dal loro sito le foto incriminate. Nessun tipo di ripercussione nel rapporto fra Comune e società sportiva, almeno per ora, assicura il sindaco: «Indagheremo per capire cosa sia successo» – dice Corvatta. Ma ad essere tirata in ballo dai consiglieri di maggioranza è anche l’associazione Eliopolis, braccio culturale della civica Vince Civitanova che compariva fra le associazioni “associate” ai Leoni Neri. Nel merito risponde anche Claudia Giulietti presidente di Eliopolis: «Se i ragazzi dei Leoni hanno commesso qualche irregolarità – scrive la Giulietti – é giusto che ne rispondano, anche se trattarli da pericolosi delinquenti mi è sembrato alquanto esagerato.  Si cerca di spostare l’attenzione dai problemi veri della città, da situazioni gravi o gravissime, dal disastro amministrativo di Corvatta. Eliopolis e Vince Civitanova tuteleranno  il proprio nome e quello dei propri iscritti, noi non occupiamo, abbiamo una sede che paghiamo, siamo al fianco della città, siamo per la legalità e facciamo le nostra battaglie, anche con durezza, ma sempre nel rispetto delle regole, chi dice il contrario, anche per analogia o per sillogismo, affronterà la giustizia penale e una giusta richiesta di risarcimento. In qualità di presidente di Eliopolis e a nome di Vince Civitanova diffido chiunque abbia intenzione di accostare impropriamente il nome e l’attività dell’associazione e della lista,  oltre che il mio, a qualsiasi gruppo o persona se non espressamente dichiarato da me o da uno di noi».

L'assessore Cristiana Cecchetti

L’assessore Cristiana Cecchetti

Ma se il sindaco per adesso minimizza, chi getta benzina sul fuoco, rischiando che diventi un pericoloso boomerang è l’assessore Cristiana Cecchetti che come la sua ex collega di giunta Antonella Sglavo rischia uno scivolone diplomatico. Ancora una volta il “fattaccio” arriva dai social dove sembra che gli utenti si lascino andare ad esternazioni sopra le righe perdendo il senso delle cose. E la Cecchetti in un gruppo su Facebook scrive: «Auspico vivamente che le pelli dei leoni neri siano molto presto utilizzate per artistici scendi letto. Non vedo altro utilizzo pertinente di tanta idiozia». Una dichiarazione sopra le righe che però interpellata la Cecchetti minimizza a una battuta: «Mi spiace se non si capisce il senso, è e rimane una battuta, del resto io dal web ho dovuto sopportare ben altro, insulti ben più pesanti. Non è un’incitamento alla violenza, è una battuta».



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