di Laura Boccanera
Incendio doloso questa notte al Donoma attorno all’1.30. Una fiammata impressionante e di vaste dimensioni è scaturita dalla Mini espositiva della ditta Cascioli, parcheggiata sopra le scale del noto locale di intrattenimento che si trova in via Mazzini. Un incendio doloso sulla cui origine sono al vaglio diverse ipotesi. Non si sa ancora infatti se qualcuno ha dato fuoco alla vettura con della benzina o attraverso un’altra modalità. Nel cuore della notte il rogo ha interessato tutta la facciata a est del locale, arrivando quasi fino alla sommità e arrecando danni contenuti alla parte del ristorante solo nella facciata. Nessun danno all’area della discoteca vera e propria non coinvolta nell’incendio e che stasera lascerà inalterata la programmazione della serata latina. Sul posto stanotte i vigili del fuoco e la Polizia per le indagini. Sono al vaglio la ricostruzione dell’accaduto e la visione delle immagini recuperate dalla telecamera.
Esclude categoricamente che possa esserci la mano del racket il gestore Aldo Ascani: “non abbiamo motivo di pensare che possa trattarsi di un gesto intimidatorio – ha detto – crediamo piuttosto che si tratti di un atto vandalico di qualche balordo. Oltretutto il fuoco è stato appiccato alla vettura dello sponsor e il locale non ha subìto danni strutturali, siamo e rimaniamo aperti senza nessun tipo di disagio alla programmazione. Per lo più si tratta di effettuare interventi di manutenzione, di pulizia della facciata, qualche infisso”. Ad accorgersi del rogo il titolare del bar La Parigina: “sono stati loro a sentire lo scoppio e a chiamare i Vigili del Fuoco. Sembra che i malviventi abbiano spaccato un vetro e incendiato l’auto dall’interno – continua Ascani – mi auguro solo che sia un episodio isolato o una bravata. Ovviamente abbiamo avuto paura, ma si tratta più di un danno di immagine che non economico”.
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film già visto e rivisto..
Cricco..stavo per scrivere la stessa cosa..dove c’è una certa gestione, c’è fuoco…mah
Dove c’è il fumo c’è sempre anche l’arrosto
Siamo a Pasqua, dovevano cuocere l’agnello?
tranquilli, fra un po’ renzi sopprimerà il comando dei carabinieri, così ci abitueremo a questi episodi.
DOPO GLI SCHIAMAZZI NOTTURNI, IL VOMITO, I VETRI ROTTI, LA SPORCIZIA, LE URLA, I LITIGI, GLI UBRIACHI, ECC, FINO ALLE 6,30 DEL MATTINO IL FUOCO CI MANCAVA PER RISCALDARE UN PO’ L’ARIA PURA CHE SI RESPIRA NEL QUARTIERE CENTRO. I RESIDENTI RINGRAZIANO PER LE VEGLIE NOTTURNE DEL MARTEDI, VENERDI , SABATO E DOMENICA.
Aggiornamento delle 16.25:
Esclude categoricamente che possa esserci la mano del racket il gestore Aldo Ascani: “non abbiamo motivo di pensare che possa trattarsi di un gesto intimidatorio – ha detto – crediamo piuttosto che si tratti di un atto vandalico di qualche balordo. Oltretutto il fuoco è stato appiccato alla vettura dello sponsor e il locale non ha subìto danni strutturali, siamo e rimaniamo aperti senza nessun tipo di disagio alla programmazione. Per lo più si tratta di effettuare interventi di manutenzione, di pulizia della facciata, qualche infisso”. Ad accorgersi del rogo il titolare del bar La Parigina: “sono stati loro a sentire lo scoppio e a chiamare i Vigili del Fuoco. Sembra che i malviventi abbiano spaccato un vetro e incendiato l’auto dall’interno – continua Ascani – mi auguro solo che sia un episodio isolato o una bravata. Ovviamente abbiamo avuto paura, ma si tratta più di un danno di immagine che non economico”.
No, vorrei capire….
Se si “esclude categoricamente” che sia stata la mano del racket non vorrei che ciò significazze che, a Civitanova, pert altre anomale situazioni invece c’è la delinquenza organizzata??
Ma che dite mai????
Poveracci i vicini, come li compatisco
L’incendio doloso al Donoma – l’auto bruciata era davanti al locale che la promuoveva non in piazza – dovrebbe essere da stimolo ai residenti per costituire un attivo comitato per la chiusura della discoteca. La situazione in essere, in pieno centro cittadino, è quella ben descritta dalla commentatrice residente nei pressi del locale. Si dia vita ad un comitato battagliero, sullo stile di quello contro il cavalcavia, si promuovano significative azioni di protesta. Si abbandonino gli inciuci con il comitato di quartiere, organismo delegittimato politicamente ed elettoralmente: ha poco più la metà dei membri previsti dal regolamento. Si evitano gli incontri fintamente rassicuranti con il sindaco che non bada alla sostanza, non rendendosi conto del pericolo che la discoteca rappresenta per il centro cittadino. I gestori hanno già subito incendi, per analoghi locali, in altre città della provincia. Ci si muova – il Comune che ha concesso incoscientemente la licenza non lo farà – prima che qualcosa di peggiore accada, ci sono abitazioni vicine che potrebbero essere coinvolte. La giunta deve rendersi conto – questi sono gli aspetti che le interessano – che in centro andrà incontro ad un disastro elettorale e quindi fare marcia indietro. Subito la costituzione di un comitato forte, guidato da un leader rappresentativo, che dia vita a manifestazioni di protesta, anche clamorose, in difesa del centro in pericolo, come gli eventi dimostrano.
RINGRAZIO VIVAMENTE IL SIGNOR BIONDI, HA CAPITO BENISSIMO IN QUALE SITUAZIONE, NOSTRO MALGRADO STIAMO VIVENDO. E’ CHIARO CHE IL NON DORMIRE E LA PAURA INCIDONO NOTEVOLMENTE SULLA NOSTRA SALUTE. CI STIAMO ORGANIZZANDO MA LE ASSICURO CHE L’OMERTA’ NON CI AIUTA.