“Sulla raccolta differenziata, l’assessore all’ambiente Silenzi continua a prendere in giro i civitanovesi”. Parole del consigliere di centrodestra Sergio Marzetti che contesta il calo dei costi del servizio pur riconoscendo l’aumento della percentuale di raccolta differenziata: “Se infatti nel 2012 si spendevano 6,623 milioni, nel 2013 il costo è arrivato a 7, 905 milioni, con conseguente aumento della tares di oltre il 60% – dice Marzetti – Silenzi non può gloriarsi dell’ aumento delle percentuali e tacere sui maggiori oneri a carico del cittadino. Soprattutto, però, Silenzi non dice una cosa. Con il nuovo appalto affidato alla Cleaning Service, è vero che si risparmia l’inezia di 60 mila euro rispetto ai quasi 8 milioni di spesa, ma ciò avviene a spese di una decina di soci delle cooperative sociali, tutti appartenenti a categorie protette e come tali bisognevoli di particolare attenzione e sostegno. Conseguenze negative anche nei servizi: i gabinetti pubblici restano chiusi e il servizio di spazzamento è notevolmente peggiorato nonostante quello che attraverso i giornali vuol far credere Silenzi. E infine la tanto declamata partecipazione. Il sindaco la attui con i fatti e non solo a parole, cominci rendendo partecipi attivamente i cittadini delle varie associazioni alle decisioni che li riguarda e la smetta di far sapere tutto quando le decisioni stesse sono state già prese”.
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Così va il mondo. Persone sbagliate al posto sbagliato, non possono che dare questo risultato.
La tassa sulla mondezza, ormai è a tutti gli effetti un’altra patrimoniale sui fabbricati visto che bisogna pagarla anche sulle case quando non sono abitate. La mondezza la producono le persone e a queste che dovrebbe essere applicata fin dalla nascita e si dovrebbe estinguere con la morte; è l’unica tassa che non dovrebbe essere riscossa dagli enti locali ma dallo stato. E allo stato dovrebbe spettare di pulire l’Italia e smaltire i rifiuti di qualsiasi categoria, Credo che questo sia l’unico sistema per pagare poco ma pagare tutti, ma soprattutto per fare in modo che non si verifichino altri luoghi come quelli della terra dei fuochi. Non si capisce cosa centra la superficie dei fabbricati e le varie addizionali ad enti locali con il costo del servizio, se non per il fatto che non bisogna solo smaltire i rifiuti, ma bisogna mantenere anche l’esercito di trombati.
marzetti ha ragione.
FINCHE’ CONTINUEREMO A PARLARE DI RIFIUTI E NON CI ABITUEREMO A CONSIDERARE IL CICLO PRODUTTIVO PER INTERO ( DALLA PRODUZIONE DI BENI AL RECUPERO DELLE RISORSE PRODUTTIVE CONSUMATE ) NON POTREMO AFFRONTARE ADEGUATAMENTE IL PROBLEMA. PER ESEMPIO DAI “RIFIUTI” ORGANICI E’ POSSIBILE RICAVARE ENERGIA ??? CON QUALE IMPATTO AMBIENTALE ??? CON QUANTI INVESTIMENTI ??? E’ PER QUESTO CHE IL PROBLEMA VA AFFRONTATO IN AMBITO NAZIONALE DAGLI SCIENZIATI DEL SETTORE E POI CON IL CONCORSO DELLE IMPRESE CHE INSIEME AGLI ENTI TERRITORIALI DEBBONO INVESTIRE SU QUESTO SETTORE CHE E’ STRATEGICO PER IL NOSTRO PAESE E PER L’AMBIENTE ( DI CUI L’UOMO E’ PARTE INTEGRANTE ). INSOMMA STIAMO PARLANDO DI RISORSE E NON DI ” RIFIUTI ” E DEL MODO MIGLIORE DI UTILIZZARLI PER IL BENE COMUNE . NON C’E’ SILENZI NE’ MARZETTI CHE TENGANO IL PROBLEMA VA AFFRONTATO COMPLESSIVAMENTE COINVOLGENDO GLI SCIENZIATI DEL SETTORE ( CHE ESISTONO ) E LE IMPRESE ( PRIVATE E PUBBLICHE ) CHE POSSONO POI EFFETTUARE GLI INVESTIMENTI PER VALORIZZARE I ” RIFIUTI” .
Perché, c’era qualcuno che aveva dubbi in merito ?
L’unica soluzione davvero efficace è la RIDUZIONE della produzione dei rifiuti: se i “timidi” (o collusi ?) politici non se lo mettono in testa non ne verremo mai fuori.
Cominciamo dalla pubblicità indesiderata nelle cassette postali, poi si potrebbe pensare ad un graduale abbattimento degli imballaggi e delle confezioni dei prodotti in vendita.
…o ci spaventano le lobbies dei produttori/stampatori (nonché dei raccoglitori, riciclatori, ecc.) di imballi, confezioni e quant’altro ?
Perché – se così è – è necessaria una mobilitazione popolare (referendum regionale ?) in merito, a mio parere.
@ Sig. Marzetti, oramai è acclarato ed ampiamente dimostrabile che Civitanova è gestita da una amministrazione di tipo feudale. Il signorotto e il consigliere ( che non ha poteri decisionali se non avallati dal signorotto). Per il resto non c’è né giunta né consiglio comunale che conti qualche cosa o di cui tengano conto. I maggiori oppositori ce l’hanno proprio nella loro maggioranza e nel partito che il signorotto rappresentava e che ha contribuito alla sua elezione. Possibile che in Italia non ci sia un ente che fatto partecipe di quanto accade non possa intervenire?