di Laura Boccanera
“Con l’area Ceccotti, Civitanova ha iniziato un percorso di partecipazione pubblica che dovrà proseguire anche per altre vicende legate a questioni importanti della città. C’è stata una partecipazione di qualità, circa 150 persone nei tre giorni”. L’assessore all’urbanistica Francesco Micucci traccia un bilancio della tre giorni di incontri e sopralluoghi sull’area Ceccotti (leggi l’articolo) che si è svolta questo fine settimana e inserita all’interno della programmazione di interventi per l’urbanistica partecipata coordinata dall’architetto Polci. Questa mattina nel corso di una conferenza Micucci ha tratto una serie di considerazioni: “Siamo soddisfatti di questo avvio di lavori – ha detto Micucci – non tanto per il numero di persone presenti agli incontri, quanto per l’impostazione di condivisione di un progetto che deve arrivare ad un punto comune tra interesse dei privati e bene pubblico. Mi dispiace però esprimere il rammarico per l’assenza dei consiglieri di opposizione o di Sel. I sopralluoghi con l’architetto Polci sono stati molto interessanti“. Tra i temi trattati la mobilità, la destinazione dell’area in parte a terziario avanzato e verde e il problema dei parcheggi. Ma l’obiettivo degli incontri era anche quello di iniziare a capire come legare l’area Ceccotti al resto della città attraverso un asse che unisce borgo marinaro e porto nel raggio di 500 metri. “L’obiettivo è quello di un recupero storico-architettonico di questo borgo industriale – continua Micucci – come sta avvenendo in diverse metropoli. Per ridare identità storica
e nel contempo dare nuova funzione e vitalità al quartiere che abbiamo identificato come quartiere Sibilla Aleramo che va idealmente dalla fornace a via della Vetreria. Si potrebbe allora nelle ipotesi progettuali ricucire la fornace al quartiere industriale, pensare a parcheggi interrati a servizio della stazione e del centro. Insomma, sono tante le ipotesi si cui riflettere nei prossimi sei mesi”. L’iter di urbanistica partecipata durerà circa fino all’inizio di aprile e entro quella data l’amministrazione ha in programma anche di fissare alcuni incontri con i proprietari delle aree e con i commercianti per ascoltare le esigenze dei privati e delle categorie. Prima di arrivare alla pre Vas l’obiettivo è quello di non disperdere il patrimonio storico: “Vorremmo fare una mostra fotografica – conclude Micucci – e invitiamo i cittadini a fornirci materiale interessante per l’iniziativa. Ci piacerebbe che a differenza di quanto è successo con la Cecchetti rimanga memoria nei luoghi e nelle pietre del passato della Ceccotti e che si riparta da lì per pensare al futuro. Anche ieri nell’incontro con Spacca è emersa la potenzialità di un asse di collegamento fra Ceccotti, il porto e il borgo marinaro”.
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AMMAZZA COME E’ POETA L’ASSESSORE.
PECCATO CHE UN POETA IN GIUNTA C’E’ GIA’ E CI BASTANO I CASINI CHE FA.
L’URBANISTICA PARTECIPATA PIACE A MICUCCI UN’URBANISTICA PENSATA SENZA LA PARTECIPATA DEI PROPRIETARI DELLE AREE.
Bhè, io c’ero, la seconda metà del sabato mattina, tutto il sabato pomeriggio e la seconda metà della domenica mattina. Quindi racconto ciò che ho visto.
1) A parte 3 tecnici che non so se fossero li per lavoro, qualcuno di legambiente e qualcuno della maggioranza, io ho visto 3 persone il sabato mattina, circa 10-15 sabato pomeriggio e circa 10 domenica mattina. Poche persone. I cittadini presenti erano comunque attivisti politici. Di cittadini non noti alla politica ne avrò visti massimo 5………pochi…… colpa dell’amministrazione? non credo….qualche articolo era uscito ed i manifesti affissi in giro c’erano. Perchè la gente non partecipa? E’ veramente ora che i civitanovesi partecipino di più sia nei quartieri , sia a queste assemblee, e sia ai consigli comunali……….non si può sempre e solo lamentarsi……..
2) Ripeto che questa non è urbanistica partecipata, ma semplici assemblee pubbliche. Dopo quasi 2 anni di amministrazione di centro-sinistra che in campagna elettorale aveva annunciato l’ubanistica partecipata, e messa nero su bianco sul programma elettorale depositato in comune, ebbene dopo quasi 2 anni……. l’urbanistica partecipata a Civitanova Marche non c’è! I civitanovesi invece di non partecipare a queste assemblee, dovrebbero partecipare e lamentarsi. Non partecipando si fa il loro gioco e li si legittima a continuare così………
3) L’architetto Polci, per lo meno nei momenti in cui io ero presente ha svolto un ruolo prettamente tecnico, ha raccolto proposte, ha cercato di far ragionare mostrando esempi e contro-esempi. Ritengo abbia svolto un ruolo solo tecnico ed abbastanza oggettivo. Non mi sembra abbia cercato di influenzare i pochi spettatori in alcun modo. Ha lasciato ampio margine di dibattito.
4) Proprio per quanto detto al punto 3 si è arrivati ad una ipotesi progettuale di massima con molto verde che ho ben memorizzato e credo che sia stata nominata “ecopark2”.
5)I consiglieri di opposizione non c’erano, ma per il MoVimento 5 Stelle c’ero io, quindi il M5S era presente. Questo per essere chiari.
6) Il problema ora è il seguente. L’ipotesi “ecopark2” quella elaborata dall’arch Polci su indicazione dei pochi presenti passerà ora alla elaborazione da parte della proprietà provata e dell’amministrazione. Cosa ne rimarrà???????
7) Qualcuno ha proposto anche l’acquisto dell’area o di parte dell’area da parte del Comune. Risposta: “non ci sono i soldi”……….però per il Palas ci sono????? Questi soldi vanno e vengono……..a volte ci sono a volte no……..
Iacopini, ho immensa simpatia per il M5S nazionale, ma nn conosco voi di Civitanova.
Vi invito a leggervi le carte e le cause in piedi della Ceccotti. Capirai che la Ceccotti non sarà un problema di Corvatta e di questa amministrazione, forse neppure della prossima… Le passeggiate è più salutare farle al mare, ringrazia Dio che i cittadini lo hanno capito, dimostrano intelligenza civica. Iniziate a studiare le carte e abbiate coraggio.
Capisco sel e l’opposizione
A Micucci ricordo :
il centrodestra ha già approvato un piano condiviso,
la sinistra lo ha stralciato.
Quindi non comprendendo quale partecipazione dell’opposizione va cercando lo invito a “stare sereno” ed a chiarire la posizione in merito all’incompatibilità per collaborazioni precedenti dell’arch. Polci.
@ Gabriele Frontoni
Capisco la delusione dei cittadini, come ho scritto infatti avevano promesso l’urbanistica partecipata e non c’è. Quella di questi tre giorni NON è urbanistica partecipata. Però il quesito è: ” è meglio starsene a casa oppure partecipare e dire chiaramente e faccia a faccia all’assessore ed al sindaco (presente domenica) che non stanno mantenendo le promesse”? Io personalmente penso che partecipare e dissentire li in assemblea sia più costruttivo che non partecipare per protesta. Anche perchè il parere e le proteste di un cittadino in una assemblea contano più di quelle di un esponente o attivista politico. Anche perchè quando mi lamento io, ad esempio hanno sempre la scusa che uno si lamenta perchè è del M5S. Ma quando ti viene li un cittadino e ti dice che non stai mantenendo le promesse elettorali…….. che gli rispondi? Il dissenso espresso oralmente dai parte dei cittadini è una grande opportunità ma troppo spesso non sfruttata. Questo per assemblee e comitati di quartiere. In consiglio comunale, anche se il pubblico non può parlare, però un conto è approvare una porcata con l’aula vuota ed un conto è farlo con 200 persone a guardare, le garantisco che non è uguale. Questo era quello che volevo dire riguardo alla partecipazione. Spero di aver espresso meglio il mio pensiero. Saluti
Quando parlate di proprietari parlate di Terzo Millennio, rinominata Prica in Concordato preventivo e i soci, quelli che secondo Mobili erano pronti a spendere 60 milioni a Civitanova…sono:
4 Srl cap. soc. 10.000 euro
Sielpa srl FALLITA (quote in pegno a Cementor)
Valpotenza Srl (holding Sielpa gruppo Calamante)
Mifin (quote in pegno a favore General Impianti).
Terzo Millennio o Prica in richiesta di concordato preventivo tra l’altro è solo proprietaria di un terreno ipotecato per 50 milioni di euro da Banca Marche, in amministrazione straordinaria e con notissimi problemi. Non credo che i commissari aspettino Corvatta o qlc pellegrino dell’amministrazione di Civitanova per regalare l’area.
Non paghi spendete 50.000 euro per progettare un’area che sta in un bordello del genere sotto l’egida dell’urbanistica partecipata.
Scusate il francesismo ma “ce vole la faccia come il culo”!
Non v’è mai mancata comunque…
Pierpaolo, il numero 1 dipende dal 2. Quando si fanno cose false e cialtrone questo succede. E non si può incolpare la cittadinanza se non crede nella falsità e nella cialtroneria intrinseche sia nei sedicenti Comitati di Quartiere (inutili e quindi dannosi) ed in questa roba che si sono inventati. Se avessero voluto le cose seriamente, bastava copiare altre esperienze, comprese quelle presentate di Torino e Roma.
Il resto è fuffa da condizionati.
Sull’architetto Polci deciderà la storia, ma il fatto che si presti a queste falsità non depone a suo favore.
Ma quale ipotesi?
Questi già si sono accordati con i proprietari.
Infine, per testimoniare ancora una volta la falsità e la cialtroneria, quella è un’area inedificabile. I proprietari possono fare manutenzione sull’esistente e basta. Tutti la definiscono centrale, importante, nevralgica e via cantando… però, a quanto ne so, NESSUNO negli uffici comunali ha quantificato l’equo indennizzo per l’esproprio.
E, soprattutto, non spetta né al Consiglio Comunale (che è ridotto ad ufficio ratificazione decisioni altrui) né alla Giunta (che prende decisioni nelle segrete stanze) decidere SE espropriare. Spetta ai civitanovesi decidere. Questo, cari concittadini non ipnotizzati, vi fa capire che questa amministrazione, come le precedente, ci sta, ancora una volta, prendendo in giro!
Si riempiono la bocca di belle parole, democrazia partecipata, urbanistica partecipata (bilancio partecipato non lo dicono), ma poi la loro unica intenzione è quella di continuare come i precedenti, dicendo che sono diversi.
Non ci sono i soldi? Altra presa in giro da parte dei soliti cialtroni falsi.
Il Dottor Landolfo, insieme a Lippo e Frinconi, ha presentato un bellissimo rapporto su sprechi incredibili (soldi letteralmente buttati nel cesso tipo l’acquisto, da parte di ogni assessore, di carta per fotocopie da un fornitore diverso). Il Sindaco, dopo averlo commissionato, l’ha messo in un cassetto. Ci prende tutti per imbecilli?
Secondariamente, esistono altri comuni che utilizzano moneta locale complementare. Capisco che con i falsi cialtroni che ci troviamo è fantascienza parlarne, ma i cittadini debbono sapere che li stanno bellamente prendendo in giro su tutto.
La politica Urbanistica-Fuffa dell’assessore Micucci se non interessa SEL poco male il problema vero è che non interessa nessuno se non chi ha qualche interesse diretto.Noi abbiamo ascoltato per ben due volte il tecnico Polci.La prima volta a novembre del 2012 all’Ente Fiera e ultimamente nella Sala Consigliare. In abedue le occasioni si è trattato di cose generiche e generali,di scuola in parte condivisibili ma che hanno evitato accuratamente come d’altronde fanno Sindaco e Giunta di entrare nel merito del problema.Il merito del problema è semplice ossia spiegare il perché in un’area in cui non è prevista nessuna edificabilità non si deve prescindere dalle proprietà.Si tratta di un Totem quello di un presunto diritto ad edificare dei proprietari presente solo in qualche vecchio parere legale e si sa che i pareri non sono ne norme ne leggi.Noi non siamo stati presenti a quegli incontri perché quella non è Urbanistica Partecipata.L’urbanistica a Civitanova gestita dall’assessore Micucci è in perefetta continuità con quella gestita dal centro destra.Il progetto Jessica avviato dal centro destra e portato a compimento dall’ass.re Micucci,la lottizzazione ex Sabbatucci avviata dal centro destra e portata a compimento dalla attuale Giunta e assessore,l a vicenda Civita Park ,l’ex liceo scientifico anche questo in perfetta continuità con il passato,ecc..Intanto che si organizzano passeggiate e si spega cose risapute Sindaco e Giunta incontrano i proprietari a più riprese ma questi incontri rimangono top secret. Se quella avviata è urbanistica partecipata diciamo No Grazie.
@ Gabriele Frontoni
La prego quando usa il “VOI” come nel caso sopra, “spendete 50.000,00 euro” e “faccia come il culo” “che non v’è mai mancata” di specificare meglio il suo target. Siccome stavamo parlando tutti insieme è bene specificare che il MoVimento 5 Stelle è da sempre contrario ad affidamenti per chiamata diretta. E’ inoltre contrario a questa pseudo-urbanistica partecipata. Era anche contrario a spendere i 50.000,00, dovendo secondo noi avvenire questa pianificazione, attraverso i comitati di quartiere e con la supervisione di tecnici comunali, quindi senza spese per il Comune. E’ bene dunque precisare che tutta l’operazione è unicamente responsabilità del centro-sinistra. Il MoVimento 5 Stelle era contrario sia alla chiamata diretta, sia alla spesa dei 50.000,00 euro, sia a questo tipo di riunioni che nulla hanno a che fare con l’urbanistica partecipata.
Detto questo rimangono le due considerazioni basilari:
1)magari i post scritti quì sarebbero stati ancora più utili se esposti, oltre che quì, anche al pubblico in assemblea pubblica ed alla presenza di amminitratori;
2) il risultato finale comunque è stato questo: la cittadinanza si è espressa a favore di un borgo della fornace ristrutturato secondo criteri architettonici d’epoca, molto verde intorno non tanto elaborato ma con “vegetazione libera”, terminal bus in prossimità della statale, e fruibilità sia del verde che della fornace ristrutturata, sia che rimanga privata o che venga acquisita dal Comune. Io c’ero e lo so, chi non c’era non lo sa. Quindi in caso di distorsione di tale aspettative da parte dell’amministrazione saprò cosa dire. Ho partecipato proprio perchè le cose cerco di studiarle e cerco di farmi coraggio. Conosco molto bene anche il quadro sinottico delle osservazioni alla vecchia lottizzazione Ceccotti, quindi anche quelle dalla 9.1 alla 9.8.
Saluti
L’ultima volta, lor signori, Pierpaolo, non erano interessati né a modalità alternative né ad opinioni diverse.
@ Domenico
Domenico.,mi ricordo, sia tu che altri mi avete raccontato che quella assemblea era stata solo illustrativa e non era gradito l’intervento, vi avevo incontrato subito dopo e mi avevate raccontato……………
comunque riassumendo: NON è urbanistica partecipata, l’incarico dell’arch Polci è a chiamata diretta, e sono stati impegnati soldi(50.000,00 euro?, non mi ricordo di preciso) ed il M5S era contrario.
Detto questo per essere aggiornati e ribattere tocca andarci e ci sono andato. Quando c’ero io Polci ha raccolto oggettivamente tutte le richieste dei cittadini ed ha lasciato intervenire liberamente ed ampiamente tutti, anzi in attimi di silenzio, ha sollecitato ad intervenire e proporre. E’ stato molto disponibile a spiegazioni sia nei sopralluoghi che in sala. Ne è emersa come risultato una slide nominata “ecopak2” dove le caratteristiche richieste dai cittadini sono: fruibilità dell’area, molto verde (impostato più a verde libero che a giardino), recupero secondo criteri architettonici storici della fornace e del borgo circostante, scalo autobus posizionato vicino la statale e non all’interno poichè con gli spazi di manovra previsti per legge toglierebbe o verde o parcheggi, un altro sottopasso per accedere al Corso, possibilità di fruizione dell’area adiacente alla stazione a sud dove c’è un ampio parcheggio ed una specie di casa cantoniera di proprietà delle ferrovie……più altre considerazioni tecniche………….. questo è quello che ho visto io………quindi se gli amministratori lo stravolgono mettendoci le cubature………se ne prendono la responsabilità loro, visto che le richieste fatte dai pochi cittadini presenti sono altre……..
Io c’ero dice Pierpaolo Iacopini del Movimento 5 stelle, anche io c’ero, sia venerdì che sabato, il risultato della partecipazione, per il piacere delle due signore appassionate di Legambiente, non poteva essere diverso, tutto era stato impostato per raggiungere quell’obiettivo; ma io mi domando: “lo abbiamo raggiunto questo obiettivo perché abbiamo parlato a una diecina di cittadini o perché, visto il fallimento dell’iniziativa cementificatoria con il sigillo della “pubblica utilità”, il destino di quella zona non può essere diverso?.” Il problema non era la partecipazione per decidere se mettere i cartellini delle essenze arboree o se individuare un’area-cani, il problema era e rimane quello di come fare per acquisire quell’area al patrimonio pubblico, condizione indispensabile per assicurarne la rigenerazione secondo le reali esigenze della città e del suo territorio di riferimento, ma questa è una fase più complessa che l’urbanistica partecipata non può risolvere.
Colgo l’occasione per suggerire al sig. Iacopini, relativamente alla frase del suo commento
“…..dovendo secondo noi avvenire questa pianificazione, attraverso i comitati di quartiere e con la supervisione di tecnici comunali, quindi senza spese per il Comune….”
Di andarsi a leggere la delibera della Giunta Comunale n° 40 DEL 14/02/2014, troverà delle interessanti sorprese in merito.
@iacopini lungi da me riferirmi a lei o al M5S. Siete gli ultimi arrivati in Comune, mi perdoni ma la mia penna (il mio indice direi) era rivolto ad altri che sembra vivano sulla luna. Abbia coraggio, la prego, il M5S lo impone per natura.
Perdoni l’espressione colorita ma come puô un ente pubblico permettersi di progettare su roba che non gli appartiene?
Se lo è mai chiesto? Lo chieda per favore! Sono curioso di ascoltare le favole sulle risposte. Chieda Iacopini, avanti coraggio, chieda a che titolo si spendono soldi per progettare su proprietà altrui.
Saluti e in bocca al lupo.