di Filippo Ciccarelli
Politica, impresa, sindacati, ma anche disoccupati, professionisti e rappresentanti dell’associazionismo: c’erano tutte le categorie coinvolte nel dramma della crisi all’incontro organizzato da Cronache Maceratesi e Video Tolentino al Teatro della Filarmonica di Macerata. Durante la serata, condotta da Laura Boccanera, Luca Romagnoli e Barbara Olmai, è emerso un giudizio generalmente negativo non solo della situazione attuale, ma anche delle soluzioni in campo per contrastare la crisi e far ripartire l’economia, viste come insufficienti o intempestive.
IL CALO DEI CONSUMI – “Siamo tornati indietro al 1996 come potere d’acquisto – sostiene l’assessore Marcolini – questa crisi non è paragonabile a quella del 1929, ma a quella post Seconda guerra mondiale, che ha fatto milioni di morti e devastazioni. Il settore manifatturiero, eccellenza della regione, si è dovuto confrontare con costi del lavoro bassi dopo la mondializzazione dell’economia, ed è andato in difficoltà”. Gli risponde Germano Ercoli: “No, siamo ancora più dietro come potere d’acquisto, siamo tornati almeno a 25 anni fa.
Mi è venuto a trovare un operaio che lavorava nella mia azienda nel 1986, aveva una busta paga di 1 milione e 900 mila dell’epoca, oggi chi prende 1.300 euro è come se prendesse un milione e 300 mila lire, c’è stata anarchia al momento di fare il cambio dalla lira all’euro”. Ercoli lanciò un messaggio forte alla politica in occasione delle festività natalizie del 2012, quando nel biglietto di auguri per i dipendenti parlò della “razza vile e dannata”: “Volevo scuotere le coscienze di qualcuno, ma evidentemente la politica è talmente distante dalla gente che nulla fa più specie. La politica non ha capito che le delocalizzazioni ci danneggiavano: se l’Italia era manifatturiera e portiamo fuori questo settore che cosa ci rimane, i sogni? Quando venne Tremonti qui, a cena gli dissi che sarebbe stato meglio far diventare il nostro meridione la Romania, con sgravi fiscali e incentivi alle aziende. Oggi ci sarebbe da scrivere un altro biglietto… da 20 anni si fa politica per interessi personali. L’aumento dell’Iva al 22% ci ammazzerà, io la porterei al 10% per tre anni, bisogna rilanciare i consumi” conclude Ercoli, che annuncia poi una rivoluzione per la propria azienda, trasformata nel giro di tre anni.
Paola Mariani ha risposto alle considerazioni dell’imprenditore civitanovese: “Ci sono politici buoni e cattivi, così come imprenditori buoni e cattivi, è sbagliato generalizzare. Noi come Provincia siamo bersagliati in questo momento come Ente inutile, ma poi tutti ci chiedono della formazione, del lavoro, dei centri per l’impiego, della scuola… abbiamo sostenuto la creazione di 90 nuove imprese con un bando da 25mila euro a fondo perduto, e cerchiamo di dare incentivi anche attraverso le borse lavoro”. Della vocazione manifatturiera delle Marche parla Mario Volpini, Confcommercio, che indica come possibile soluzione l’investimento sul turismo: “ma non si fa da un giorno all’altro, servono infrastrutture, formazione, pubblicità e cultura dell’accoglienza. In regione abbiamo due strutture alberghiere, a Loreto e Cingoli, e i nostri studenti invece di rimanere sul territorio vanno all’estero. Nelle Marche abbiamo creato capannoni e centri comerciali, siamo passati dal 17° al 7° posto in Italia per grande distribuzione: il Lazio al 15°. I centri storici sono vuoti anche perché il 62% del pil commerciale del settore alimentare e il 33% dei restanti settori è dato dai centri commerciali, dalla grande distribuzione”.
LE BANCHE – Una delle accuse mosse dal mondo dell’impresa agli istituti di credito è la scarsa liquidità messa in circolo. A queste obiezioni ha risposto Loris Tartuferi, Presidente della Banca della Provincia di Macerata: “Gli Enti locali si lamentano del patto di stabilità, ma anche le banche hanno dei vincoli molto stringenti, una sorta di patto di stabilità. La banca è un’impresa a tutti gli effetti, anche se particolare: dobbiamo seguire un’enorme quantità di regole per poter portare avanti quel concetto di sana e prudente gestione che poi si estrinseca nella difesa dei risparmiatori. Il nostro istituto compie 7 anni a maggio, abbiamo cominciato con 7.5 milioni di capitale sociale e 14 dipendenti, oggi tra autonomi e diretti siamo arrivati a 60 dipendenti e un fatturato più che triplicato. Per quanto riguarda gli impieghi, è vero che si sono ridotti dello 0.82% rispetto allo scorso anno, ma la media regionale è -6%: rispetto agli altri raccogliamo più soldi e ne prestiamo di più”.
I SINDACATI – “Il governo deve dare risposte, e per fare ciò deve trovare almeno 2.3 miliardi di euro. Bisogna salvare le persone, bisogna dare un minimo di sussidio per sopravvivere e contemporaneamente progettare il rilancio per l’economia anche per il nostro territorio” la richiesta del segretario provinciale della Cgil Aldo Benfatto: e se Roberto Broglia (Uil) stigmatizza il “teatrino per eleggere un Presidente della Repubblica, fa allontanare la gente dalla politica”, Marco Ferracuti (Cisl) chiede alle aziende e alla Confindustria “di specificare il tipo di formazione professionale che serve alle imprese”.
SEGNALI DI OTTIMISMO – Nando Ottavi indica la via dell’export per salvare le aziende marchigiane: “Nella nostra regione abbiamo fatto registrare un +1% sulle esportazione, a fronte di un calo del 6% riferito all’Italia. Dobbiamo però recuperare ancora 2 miliardi di fatturato, rispetto a quanto perso nel periodo 2005-2007. Crediamo che l’Italia debba intervenire sulla programmazione, attraverso sgravi fiscali per le imprese, incentivi per famiglie e lavoratori, finalizzato all’incremento del potere d’acquisto e quindi al rilancio dei consumi interni”. Assuero Zampini ha portato l’esperienza della Coldiretti: il mondo dell’agricoltura, pur con le proprie difficoltà, registra dati positivi per quel che riguarda
l’occupazione. “Si è detto fino a poco tempo fa che non importava coltivare grano in Italia, perché si poteva comprare all’estero. Ora l’agricoltura sta sviluppando l’export, ma abbiamo un grande problema: su 20 miliardi di valore del nostro export italiano, ci sono 60 miliardi di falso in prodotti agricoli. Questo è l’unico aspetto che chiediamo alla politica, fino a pochi anni fa siamo andati sempre col cappello in mano a Bruxelles, le nostre aziende possono farcela da sole ma le lobbies del nord Europa ci limitano. In provincia di Macerata, comunque, nel settore agricolo hanno trovato impiego 900 persone in più rispetto allo scorso anno”.
CRISI E SUICIDI – Adelio Bravi è intervenuto sull’aspetto psicologico e sociale del dramma della disoccupazione, tornato prepotentemente d’attualità con il triplice suicidio di Civitanova ma ormai sempre più comune nelle cronache locali e nazionali.
“Chi per tutta la vita ha avuto come valore L’essere autosufficiente non riesce ad andare a chiedere, perché rientra in una categoria di persone in cui non si riconosce. I servizi sociali non riescono a dare risposte di
questo tipo, danno un incasellamento della persona in una categoria senza riconoscerne l’identità. Il suicidio non è un raptus, è un atto pensato ed organizzato, e chi riconosce i segnali della persona in difficoltà può intervenire. Per questo ho proposto l’istituzione di una rete di soccorso che possa cogliere queste avvisaglie tragiche, anche perché il suicidio è contagioso”.
DISCRIMINAZIONE E LAVORO – Molto toccante la testimonianza di René Ciampa, disabile, che si è rivolta alle personalità presenti sul palco, esclusa di fatto dal mondo del lavoro: “Io sono disabile, sono stata assunta per 4 ore settimanali. Non chiedo di fare 40 ore, perché rischierei di perdere anche la pensione da disabile con il tempo pieno, ma chiedo la dignità. Quattro ore settimanali di impiego non sono dignità. Anche mio marito è disabile, ha perso il lavoro, tra due mesi finirà la disoccupazione ed abbiamo un affitto da 500 euro al mese da pagare. E’ difficile, con 77o euro al mese”. Fabrizio Fattori ha chiesto attenzione perché il problema dell’esclusione dal mondo del lavoro non riguarda solo i giovani: “Alle aziende dico di
rispondere a chi manda le richieste, inviando il proprio curriculum, anche semplicemente con un no. E chiedo di pensare anche a chi come me ha oltre 40 anni ma non trova lavoro, io e mia moglie siamo disoccupati”.
GLI ENTI LOCALI – “Ormai la normalità è non pagare, il problema dell’edilizia è questo. E anche la mancanza di un programma di opere pubbliche, un euro speso nell’edilizia ne genera 3.4” parola di Pacifico Berrè, responsabile del settore costruzioni e nuove imprese della Confartigianato – “basterebbe ad esempio la ristrutturazione delle scuole e la loro messa a norma per riattivare maestranze e tantissime imprese”. Il patto di stabilità che vincola il settore pubblico, anche nei pagamenti alle imprese, non è l’unico scoglio: il sindaco di Macerata Romano
Carancini sostiene che “non si può gridare oggi al lupo al lupo se per tanti anni abbiamo sostenuto questa continuo e progressivo distanziamento tra più ricchi e più poveri, con politiche fiscali più indecorose. Non abbiamo gli strumenti per aiutare tutti quelli che vorremmo, nonostante facciamo miracoli. Nel 2011 il mio Comune ha contribuito per 4.079 pasti, nel 2012 la quota è aumentata del 25%”. Per Mauro Canil, vicesindaco del Comune di Matelica ed imprenditore, “le persone non hanno più i soldi nemmeno per comprare da mangiare ai bambini. Io ho gente che viene in azienda da me a piangere, chiedono lavorano in tutte le maniere. A Matelica la situazione è veramente pesante per tanti motivi, nell’entroterra noi soffriamo molto anche il problema Antonio Merloni, e dell’indotto che ci lavorava. Come assessore allo sport e al commercio, non ho un euro nei capitoli di spesa per aiutare questi settori”. Chiede ottimismo
Mario Cicconi, presidente di Confartigianato Pelletteria, “perché al mondo ci sono tantissime opportunità da sfruttare”, ma guarda con poca fiducia al tavolo tecnico proposto dal sindaco Carancini: “approvo l’idea, ma di tavoli ne abbiamo fatti tantissimi. Se siamo arrivati a questo punto significa che qualcosa non è andato”.
SOLIDARIETA’ E FUTURO – Il consigliere regionale Francesco Massi ha evidenziato il malfunzionamento dei centri per l’impiego: “Il personale che ci lavora è bravissimo, ma non c’è quel collegamento che soddisferebbe sia il lavoratore che l’impresa. Bisogna capire come farli lavorare, bisogna mettersi insieme a tavolino per far capire come far funzionare il sistema, politica e imprese. Io sono fiducioso”. L’avvocato Stefano Ghio si appella al “senso di responsabilità” per superare la crisi, mentre Mauro Bettucci della Caritas racconta il dramma di chi non riesce ad andare avanti: “In questi anni sono aumentate le persone che si sono rivolte ai centri di ascolto, alle Caritas parrocchiali… abbiamo notato che c’è
necessità di essere accompagnati ed essere sostenuti in spese quotidiane, come quelle alimentari e le bollette. Noi rappresentiamo un ombrello, ma non riusciamo a fermare la pioggia: Il fondo di solidarietà che abbiamo messo in campo è però un’emergenza, non può essere la normalità”.
(Foto Cronache Maceratesi – Vietata la riproduzione)
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Da René Ciampa riceviamo:
“Ieri sera sono stata al programma S.O.S Lavoro, tenutosi a Macerata alle ore 21. preciso che purtroppo il tempo non è stato abbastanza per dire ciò che dovevo, e allora lo scrivo qui, su questo articolo. Vorrei dire a tutti gli imprenditori più o meno importanti di non guardare il disabile solo sull’apparenza, ma parlategli, discutete se c’è bisogno, per loro come per me, avere un lavoro è fondamentale come del resto lo è per una persona senza problemi. So che siamo in un periodo poco simpatico, ma come hanno diritto di lavorare le persone Normodotate, questo diritto vale anche per chi è come me… Disabile. Ammetto che anche nel mio “settore”, ci sono disabili che si accontentano solo della pensione perché tanto c’è mamma è papà e quindi si curano poco del futuro, purtroppo devo dire che ci sono anche disabili che sono poco gestibili, ma in questo caso bisognerebbe intervenire per far fare anche a loro una vita come si deve. Il mio appello è rivolto anche ai genitori di questi ragazzi che in molti casi, cercano di “evitare” che il figlio inizi la strada lavorativa tenendolo sotto una campana di vetro perché hanno paura dell’ignoto, é difficile lo so bene, i pericoli ci sono ma possono essere evitati, e per farlo, secondo me dovremmo iniziare a pensare positivo e non dire “oddio, chissà cosa starà facendo” oppure “andrà bene?” Dateci fiducia e pretendete la fiducia da parte nostra. Però bisogna che siamo i primi noi a pretendere una vita dignitosa per andare avanti, se no che vita è questa? Perchè secondo voi io sto affrontando così la vita? Perché in passato e anche ora, sto vedendo che verso di noi, la discriminazione non è diminuita, anzi, vedo che c’è sempre qualcuno che, quando passeggio sul corso o in altre zone del paese, storce ancora il naso. Ed io qui dico PAZIENZA, non sono io quella che ha problemi, ma i problemi se li fanno gli altri nei miei confronti. Ed alla fine, basta fare spallucce e tutto rimane indietro e noi continueremo a camminare per la nostra strada a testa alta e cercare di vivere semplicemente con dignità”.
ho seguito la trasmissione via streaming ieri sera e mi auguro che dopo tante parole , cifre , statistiche etc…………. qualcosa di concreto si posso realizzare per iniziare a smuovere questo immobilismo generale.Sono troppo ottimista ……..penso di si!!!!
mancavano Pippo, Pluto e Paperino!!!
C’erano 4 gatti e le soluzioni proposte erano le stesse che propongono tutti.
Macerata non si può cambiare, è così accontentatevi di una città senza nulla e SENZA LAVORO!!!!
Per Davoli che dice che devo essere propositivo gli dirò: Facciamo, tutti assieme possiamo cambiare le cose perchè noi siamo i cittadini, noi possiamo fare, noi possiamo ahahahahhahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhahahhhhahaa
hhahahahahahahahhahahahahahahhaahhahahahahahahahahahahhaahhaha
Anche io ho seguito fino alla fine (anche se non è stato facile perché è andata avanti a lungo la serata). Metterci la faccia da parte di tutti (politici, imprenditori, ecc) è sicuramente positivo, ma nessuno ha fatto un minimo di autocritica, come avrebbe dovuto essere. Sindacati compresi.
Si chiacchiera, si chiacchiera, ma la gente sta sempre peggio, terrorizzata dal domani.
Voglio solo citare un aforisma non mio: “LE ARMI SERVONO PER FARSI CAPIRE SENZA PARLARE”
E’ qui che vogliamo arrivare? I derelitti dovranno sparare alla Casta per farsi sentire e capire?
ero presente all’incontro SOS lavoro e speravo di riuscire ad intervenire nella discussione, ma purtroppo tutti gli interventi erano già stabiliti e programmati …………Si è parlato a lungo di cosa sarebbe stato opportuno fare, ma nessuno ha stabilito QUANDO iniziarlo a fare, se non ora quando???? Tutti i presenti si sono fatti portavoce degli eccessivi costi che il cittadino deve supportare, ma nessuno ha parlato di taglio di costi .Le eccessive spese comunali, spesso inutili in consulenze esterne, i continui aumenti degli stipendi dei dirigenti della provincia del 54%, i continui appalti dati ai soliti costruttori , quando si potrebbe evitare di costruire utilizzando gli immobili già esistenti…..tutto questo e altro non è stato minimamente menzionato, purtroppo siamo arrivati ad una situazione dove non è possibile più aspettare e perdere tempo in chiacchiere, cosa che continuano a fare i nostri rappresentanti politici
@Sabrina Da Padova
C’era lei, un altro grillino e c’era la sinistra, molti giornalisti, un prete imprenditore e di destra pochi…
Ma il 5 Stelle nn si è dichiarato che si occuperà solo di problemi ecologici????? Allora cosa facevate al dibattito? Poi, ho chiesto di fare una raccolta firme per fermare la stagione lirica e dare i milioni di eruo destinati a cassintegrati e disoccupati per il 2013.
Perchè non lo fate? Il reddito di cittadinanza era nel programma 5 stelle. bah…
Per fortuna sono rimasti 4 gatti a votare Grillo…
AAA. Grillini cercasi.
SU CM sono scomparsi… NEMMENO RAPANELLI CI AMMORBA PIU’!!!!
DEO GRATIAS!!!
Vedrete che, tra qualche mese, se ne usiranno fuori con la brillantissima idea che ci vuole un nuovo patto sociale
Da un lato i lavoratori verranno chiamati a fare ulteriori sacrifici (per tenersi il posto di lavoro, per pagare il mutuo, per non morire di fame) in deroga allo Statuto.
Quindi (per rilanciare l’economia, ovviamente!!!) verranno sospesi/modificati/ridotti/trasformati i diritti (pertanto stipendi più bassi, meno ferie, meno assistenza sanitaria, meno contributi pagati, ecc. ecc.) e come “contropartita” gli illuminati imprenditori smetteranno di delocalizzare (come hanno fatto, negli ultimi 20 anni, pur di continuare a fare vagonate di quattrini ben sapendo che si arebbe arrivati a questo punto!!!)
Quindi perchè produrre merce in Oriente quando, quasi agli stessi prezzi, la si potrà produrre in Occidente???
Ma volete mettere ai nuovi ricchi modiali (Brasile, Russia, Cina, India, ecc.) riuscire a vendere vagonate di merci di alta qualità (costate però poco) “Made in Italy” piuttosto che (come fanno ora) vedere merci (Made in Mandorla) dove non c’è il “valore aggiunto” dell’etichetta del BelPaese???
Perchè il novello ricco, memore di quanto il “Made In Italy” (rispetto al Made in Fogna, che ha poi invaso i mercati) era sinonimo di qualità, creatività, perfezione, bellezza sarà più ben disposto a pagare 100 per un articolo “realmente” fatto INTERAMENTE in Italia, piuttosto che pagare 70 un articolo (finto Made in Italy) realizzato nei mercati emergenti.
Morale della favola: la produzione si risposterà in Italia ma i costi di produzione saranno più bassi e pertanto riprenderano ad arrivare vagonate di quattrini che andranno nelle tasche degli imprenditori (salario da poco più che morti di fame..ma non delocalizzo più, ti faccio vivere e ti garantisco di lavorare)
Comodo no???
L’opinione di Nanà.
E’ colpa dell’euro che ha dimezzato le retribuzioni …
E’ colpa della politica, che non ha capito come le delocalizzazioni avrebbero danneggiato l’italia …
E’ colpa del mancato investimento nel turismo …
È colpa della grande distribuzione…
E’ colpa delle banche che non fanno credito…
E’ colpa degli enti locali che non pagano…
E’ colpa del patto di stabilità che non permette di pagare…
E’ colpa del governo che non investe 3-4 miliardi di euro per salvare le persone e rilanciare l’economia…
E’ colpa della politica che continua a fare teatrino anche sull’elezione del Presidente della Repubblica…
E’ colpa dell’industria che non dice quali professionalità servono…
E’ colpa del governo che non attiva sgravi fiscali per consentire l’export…
E’ colpa dei prodotti agricoli tarocchi che abbattono l’export italiano…
E’ colpa dei servizi sociali che non riescono a dare risposte adeguate…
E’ colpa delle autonomie locali che non programmano opere pubbliche…
E’ colpa del grande divario che è stato creato tra ricchi e poveri…
E’ colpa del centro per l’impiego che non è adeguato ad avvicinare domanda e offerta…
E’ colpa del …
E’ colpa …
E’ col…
Ho letto l’articolo con attenzione… e più volte, …ma le idee sono sempre più confuse !!!
Perché ho come la sensazione che… si sta giocando al palleggio delle colpe…
Perché ho la sensazione che… non c’è una – anche solo una – proposta concreta…
Perché ho… come dire… quella strana sensazione che molti, più che pronti a trovare una soluzione, …siano invece… gran parte del problema???
@colui o colei che smania dalla voglia di cacciare la sinistra e i grillini da Macerata, sicuramente sarà uno di destra che non ha il coraggio di firmarsi e farsi riconoscere, tipico della destra che è abituata a fare le cose di nascosto……….,che negano l’evidenza, forse è anche lei un parente di Mubarak???
Volevo informarla che prima di tutto sono una socia della filarmonica, pertanto vado alle riunioni dove mi invitano e a cui sono interessata.
X quanto riguarda i grillini le posso assicurare che si interessano a varie problematiche, io personalmente, come attivista del M5S di Mc, sono stata sabato all’incontro delle mense verdi tenutosi alla biblioteca da Puliti e la Monteverde, martedì al consiglio comunale aperto tenutosi presso la biblioteca dell’ospedale, che trattava dei tagli previsti alla sanità, come vede non siamo settoriali, siamo interessati a tutte le problematiche che riguardano la città.
I settori di cui si occupano i grillini sono: ambiente, territorio, cultura, economia.
Riguardo alla sua proposta di fermare la stagione lirica e dare i fondi alla cassa integrazione, mi dispiace di non essere stata presente quando l’ha manifestata.
Forse non sa che a macerata esistono solo gli attivisti al movimento, poiché non siamo ’ancora’ stati eletti in questa città, che non stiamo al governo e pertanto non possiamo attuare il nostro programma. (compreso il reddito di cittadinanza).
Le notizie che sono rimasti 4 gatti a votare grillo le prende dalla tv??? volevo informarla che ne sono molti, ma molti di più…………