di Andrea Busiello
Flavio Falzetti non ce l’ha fatta. Si è spento nella sua abitazione di Norcia all’ora di pranzo, dopo una lunghissima malattia iniziata quindici anni fa (leggi l’articolo). “La bestia”, così usava chiamarla Flavio, alla fine l’ha spuntata e lascia un magone incredibile tra tutti gli sportivi delle Marche perchè Falzetti, 41 anni, aveva giocato nella sua carriera con Camerino, Urbino, Monturanese, Civitanovese e Elpidiense. Una volta appese le scarpette al chiodo ha cominciato a svolgere il ruolo di direttore sportivo, dove si è distinto anche a Corridonia per i suoi ottimi risultati ottenuti sul campo. Dopo poche giornate dall’inizio della stagione in corso aveva deciso di lasciare l’incarico ed attualmente non era tesserato con nessuna società. La sua è una storia incredibile, fatta di coraggio e una smisurata voglia di vivere. Nel gennaio del ’98 durante l’incontro Riccione-Monturanese deve lasciare il campo a causa di uno svenimento e da allora cominciano i guai seri. Gli ultimi dieci anni sono stati cadenzati dalla malattia, un linfoma che sembra non voler guarire. Flavio ha sempre avuto la forza di reagire, di credere nella vita. Non si è mai arreso, neppure un istante, vincendo battaglie che sembravano perse in partenza.
Sulla storia di Flavio Falzetti è stato anche realizzato un film-documentario, “L’ultima goccia”, che costituisce un esempio di come affrontare la vita, senza mai arrendersi di fronte alle difficoltà e senza mai mettere da parte dignità e lealtà, dentro e fuori dal campo. Da anni Flavio portava la sua esperienza, raccontata nel libro “Oltre il 90°”, in tutte le scuole d’Italia, per diffondere il suo messaggio di prevenzione e di coraggio fra i giovani: con lui, l’insostituibile Nando Scarpelli, medico che ha affiancato l’ex calciatore nella sua lotta contro la malattia.
Trentacinque cicli di chemioterapia (leggi l’articolo), sostengono i medici, debilitano qualsiasi fisico umano. Ma Flavio è deciso a tutto e continua a combattere. Fino ad oggi, quando il male ha preso il sopravvento.
Dalla redazione di Cronache Maceratesi le più sentite condoglianze alla famiglia di Flavio Falzetti.
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Dal consigliere regionale Francesco Massi riceviamo:
“La legge regionale delle Marche n. 5/2012 che introduce, prima in Italia, il passaporto ematochimico come azione preventiva contro i tumori e le leucemie degli adolescenti sarà ricordata come la Legge “Falzetti”. E’ stato, infatti, proprio Flavio, due anni fa, a coinvolgere la Commissione allo Sport e poi il Consiglio Regionale, all’unanimità, in un impegno legislativo d’avanguardia. Rimane indimenticabile la sua audizione, in Commissione, insieme al Dott. Nando Scarpelli, quando ci scosse tutti con la sua testimonianza di sofferenza, la sua grinta nella lotta alla malattia che ha combattuto per 14 anni, il suo accorato appello a fare prevenzione per limitare al minimo i casi di sottovalutazione dei sintomi. La sua vita è un esempio commovente e incoraggiante di eroismo e di altruismo: ha voluto incontrare migliaia di giovani nelle assemblee scolastiche che lo hanno sempre ascoltato in un silenzio surreale. Ad essi ha saputo comunicare il valore della vita che non può essere “buttata” con alcol, droghe, fumo, velocità. Per questo istituzioni, genitori e figli gli siamo tutti debitori. Spero che la squadra “Life” da lui ideata continui a portare avanti il suo messaggio”.
“Andreuccio, lo sai che sono forte. Non ti preoccupare per me”. Voglio ricordarti così Flavio, con la tua voglia di combattere che trasmettevi a tutti quelli che stavano male e ti chiedevano consigli. Sei stato un grande esempio di uomo e di sportivo per me… Sono fiero di averti conosciuto, non ti dimenticherò mai….
Ebbi la fortuna di incointrarlo agli inizi degli anni ’90 quando ricoprivo l’incarico di DG della Civitanovese e di lui ho sempre conservato un bellissimo ricordo per la sua grande passione che lo legava al calcio. Mi associo al dolore di tutti coloro che lo conobbero ed a quello dei suoi amiglairi
Dal presidente dello Juventus Club Corridonia, Giorgio Calistro riceviamo:
“Lo Juventus Club di Corridonia e lo Juventus Club di Porto Sant’Elpidio, in questa triste circostanza, profondamente addolorati, partecipano al lutto per l’immatura scomparsa dell’amico Flavio, e porgono sentite condoglianze alla famiglia.”
Come Presidente regionale dell’Avis ho chiesto a Flavio di fare il testimonial della nostra aassociazione per tanti anni. Con lui abbiamo effettuato una serie infinita di incontri nelle scuole, nelle assemblee dei lavoratori, nelle piazze, nelle consuete feste della nostra associazione, nei convegni. Ogni volta la sua lotta contro il male,La sua storia, la sua voglia di vivere, la sua capacità comunicativa riusciva a commuovere, a farti riflettere, a toccare davvero le corde di tutti. Ricordo che in occasione dell’ultimo incontro,organizzato dall’Avis di San Severino MArche, è riuscito a catturare l’attenzione di circa quattrocento ragazzi che lo hanno ascoltato per circa mezz’ora in un silenzio irreale, quasi commovente e alla fine lo hanno a applaudito a lungo. Ogni suo intervento era un inno alla vita;davvero indimenticabile la determinazione e il coraggio con cui ogni giorno combatteva quella battaglia contro “il mostro” come diceva lui della malattia. Suo il libro “90°minuto” in cui raccontava la sua storia fatta di 36 cicli di chemioterapia, di 14 anni di malattia. Ha Ragione Francesco, la L.R. n.5/2012 nella quale, per la prima volta in Italia viene introdotto il passaporto ematochimico è stata da lui fortemente voluta;per la sua approvazione si è battuto con determinazione e se è stata approvata dal Consiglio all’unanimità e anche merito suo. Da circa un anno mi aveva coinvolto nella realizzazione di un docup sulla donazione del sangue, di midollo osseo e in occasone della giornata di ringraziamento dell’Avis delle MArche organizzata a Loreto nel dicembre scorso aveva presentato un provino con le testimonanze di Damiano Tommasi presidente dell’Associazione nazionale calciatori, di Lidia Banfi ecc. l’impegno era quello di portare a termine il progetto nei prossimi mesi per poi farlo girare nelle scuole di ogni ordine e grado; purtroppo non abbiamo fatto in tempo caro Flavio, continueremo la nostra battaglia per una società più attenta agli ammalati, ai diversamente abili, ai sofferenti. Ci conforta solo il fatto che da oggi in Paradiso ci sarà un angelo in più.
Scusate, come giustamente scrive Andrea Busiello, il libro di Flavio si intitola “oltre il 90′ ” scritto nel 2011 per la Bradipolibri editore insieme al giornalista free lance Francesco Caremani
Flavio ho condiviso con te momenti bellissimi. La tua sensibilità mi ha legata a te fin dal primo momento che ti ho conosciuto. Le persone come te Flavio non muoiono per sempre, ti sei solo allontanato da noi. Sarai sempre vivo nel nostro cuore. Ti voglio bene. Ciao Flavio
Personaggio noto in ambito sportivo, ha speso i suoi ultimi anni di vita terrena portando all’interno delle società sportive e delle scuole i veri valori della vita: socializzazione, rispetto per la vita ed il concetto del combattere fino in fondo, perchè la stessa merita di essere vissuta. Uno stimolo per tutti coloro che vorticano nel mondo dello sport e che svolgono tale attività con passione e dedizione, coinvolgendo tutti i ragazzi che amano fare sport, al si sopra delle specifiche capacità. Vorrei quindi unirmi agli altri commentatori nelle condoglianze alla famiglia per la grave perdita prematura.
Brutta notizia..
Ciao Flavio….. R.I.P.
A nome di tutta la SS. maceratese e mio personale , esprimiamo le più vive e sentite condoglianze alla famiglia di un uomo che non ha mai smesso di lottare . Grande esempio di professionalità nella vita e nello sport!
Tardella dott.ssa m.francesca