Una denuncia e due segnalazioni, nella notte, per spaccio di stupefacenti. Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di vigilanza e controllo nel centro storico di Macerata, gli uomini delle Questura, nella scorsa notte, hanno perquisito un gruppo di giovani, un maggiorenne e due minorenni, in prossimità di piazza Annessione. Dei tre giovani un 17enne, residente in provincia, è stato sorpreso con venti grammi di hashish, divisi e pronti per la cessione. Durante una seconda perquisizione eseguita nell’abitazione del ragazzo, sono stati trovati e sequestrati anche due coltelli utilizzati per la suddivisione delle sostanze stupefacenti. I due minorenni, dopo l’esito negativo dei controlli, sono stati affidati ai genitori.
(e. m)
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Sempre questi residenti in Provincia!
pe 20 grammi..che sarà mai…i nostri politici altro che 20 grammi….è una notizia importantissima bravi…
Ma i manganelli che li portate a fare miei cari poliziotti?
Una decina di manganellate fatte bene con manganelli pieni di sabbia e che non si piegano, sicuramente sono molto più educative che una notte a camerino!
provalo te il manganello marco antonelli, magari scopri che ti piace.
torna dalla caverna in cui sei venuto dove la violenza regna…
e invece è proprio così…se si vuol salvare questi giovani due belle manganellate sono una perfetta medicina.
@parigi
..e magari facciamogli bere anche un bel litro di olio di ricino..sempre per salvarli si intende.
caro parigi, te non hai bisogno di niente? sei così..puro? no perchè se avessi bisogno di cure io un bel manganello di cerqua lo trovo subito.
Ma si.. una bella dose di manganellate…
E perchè no qualche ceffone con l’asciugamano bagnato d’acqua?
Già che ci siamo una bella revolverata sul polpaccio così imparano…
Credevo che non i fossero più i trogloditi delle caverne, ma da certi commenti devo ricredermi….
Scuaate, non amo la violenza e non entro nel merito dei commenti degli altri, che gira che ti rigira, parlano solo di violenza, al di là della sana e simpatica ironia di Cerasi.
Ai miei tempi quattro “mustacciò” dati “vene vene” servivano a far capire ai ragazzi che “le piante storte se ‘ddrizza da piccole“……
Poi per il resto, purtroppo, e’ cronaca oramai diffusa.
Non c’è morto mai nessuno….liberalizzate il fumo!
Manganelli, calci nel sedere o schioppettate non servono a nulla! In questi casi, minorili, nemmeno il carcere, che è peggiorativo.
Però non che si debba lasciare andare il tutto a tarallucci e vino, una sanzione (educativa) ci vuole.
Io proporrei un alternativa, pena familiare per un periodo di tempo variabile da 2 mesi ad un anno: divieto di uscire nel dopo scuola e lavori ai servizi sociali durante il weekend ben controllati dal personale professionista (all’ospedale per i servizi di pulizia anche particolari, per le strade per l’asfaltatura, nei giardini per lavori di giardinaggio, e perchè no anche al cimitero, quando c’è bisogno di riesumare un cadavere).
Pene educative, con la chiara raccomandazione che se si scappa ingiustificatamente dalla pena si è considerati evasori e pertanto quel punto scatta il duro carcere.
@ T. Martello
HAAAAA…. Quanto era meglio quando si stava peggio.
Un paio di mesi in un bel campo rieducativo in Siberia oppure in un bel campo di lavoro nazista (quelli “gestiti” direttamente dalla polizia politica) e il giovane veniva raddrizzato per bene.
Ma purtroppo l’era dei vagoni piombati è finita….
A parte gli scherzi l’alternativa proposta dall’avvocato dovrebbe essere presa in considerazione, invece che minacciare punizioni fisiche.
@Cerasi, ma guarda che le pene alternative sono in vigore da tempo nei paesi più civili del nostro (ad esempio i paesi anglosassoni. Vd. Naomi Campell che è stata punita alla pulizia di un parcheggio per tre mesi). Certamente il perdono ed il buonismo, sopratutto nei giovani, non è educativo. Anzi, commettere piccoli reati e subire pene solo simboliche (2 mesi di reclusione con al condizionale, poi tre, mesi, poi altri due mesi poi…..) è pericoloso anche per la stessa persona. Infatti, data la lunghezza dei processi, la quasi certezza che il minore poi maturi e diventi “onesto” e il fatto che più di due condizionali non si possono avere, si potrebbe verificare, come è successo spesso, che una volta diventato onesto lavoratore, padre di famiglia… per il carico delle pene e la decadenza delle condizionali, dopo un decennio si presentino i carabinieri per portarti i galera..per vecchi reati!!! In quest’altro modo invece, non si perdona nulla, non si impedisce una regolare vita familiare e scolastica, si fa scontare la “pena”subito e il minore ha anche uno strumento per accellerare la fase di maturazione: IL LAVORO! Quindi cosa c’entrano i campi in Siberia?
Mi ricollegavo ai precedenti interventi dei trogloditi che volevano manganellare i giovani (punizione inutile, pericolosa e controproducente).
Io sono perfettamente d’accordo con lei: 3 o 4 mesi di servizi sociali meglio di una (inutile) condanna a 2 mesi.
E mai e poi mai ricorrere alla violenza (se non in casi estremi che non sono certamente questi)
Avevo interpretato male…mea culpa.!
I manganelli non servono, le botte non servono, ma quando sento parlare di liberalizzazione penso che le cose possano solo peggiorare. Non capisco il motivo nel fare uso cosi oramai stradiffuso di queste schifezze. Magari un ragazzino adolescente di oggi, è frutto di generazioni precedenti di 40 enni che a sua volta facevano uso di canne spinelli e robe varie, quindi che educazione può dare un padre “trasgressivo” al proprio figlio?? Le proposte avanzate dal Sig Martello sono interessanti, ma bisogna contemporaneamente far passare il concetto che chi usa quelle sostanze è uno sfigato, è un debole, è un perdente. Invece sembra che chi USA quelle sostanze sia un EROE. E gli EROI attirano tutti, come Corona che è diventato un mito per i SOLDI, DONNE, SUCCESSSO A TUTTI I COSTI E SBALLO. Ecco i nostri Miti. Senza chiamare in causa esperti per le terminoplogie, io penso che droghe leggere o pesanti sempre droghe sono. E vedere adolescenti che ne fanno uso è una cosa allarmante e leggere commenti che sottovalutano il problema, è altrettanto grave. Poi se anche i nostri politici ne fanno uso, non credo che debba essere preso come esempio per giustificare l’uso che ne fa la gente comune.
io invece credo che 2 notti in cella ad un ragazzino di 17 anni possano servire a farlo riflettere…Manganellate ? bah…secondo me servirebbero solo a rafforzare nel ragazzo un sentimento di rabbia e di rancore verso le Istituzioni…e non lo aiuterebbero di certo a ragionare sulla enorme cazzata che ha combinato…
A tutti i reazionari che invocano manganellate: qual è l’autorità che decide quali reati vanno puniti con le manganellate? perchè allora a questo punto andrebbero picchiati anche tutti quelli che superano i limiti di velocità, che fanno sorpassi azzardati, che parcheggiano in divieto di sosta, che parlano col cellulare mentre guidano e così si conclude che ognuno di noi meriterebbe almeno una bella manganellata… bella società sarebbe..
@Ribechi: Giusto le manganellate e la galera non servono proprio a nulla, anzi incattiviscono. Però ciò non significa che una violazione di una regola debba essere fatta passare sotto gamba, qualunque essa sia. Bella o brutta la regola deve essere rispettata e se violata proprozionalmente sanzionata…altrimenti bella società sarebbe senza regole o con la facilitazione di violarle! Si mancherebbe di rispetto nei confrotni degli altri che vengono colpiti o che le rispettano. E non le contesto nemmeno il paragone tra le due violazioni, perchè spacciare droga e superare (quando si esagera, appunto parlo di proporzionalità) i limiti della velocità sono entrambi atti pericolossissimi per l’incolumità e la salute altrui!
@Giglioni: due notti in cella come due manganellate alimenterebbero il rancore e talvolta potrebbero creare negli altri minori uno spirito di ammirazione nei confronti del “reo” (tra virgolette). Pericolossissimo, sia per chi lo vuole emulare, sia per lo stesso che si sentirebbe come uno che ha vissuto la vita, quindi “uomo di esperienza”. Ricordiamoci che stiamo parlando di minori, o poco più che maggiorenni.
Invece un pò di lavoro obbligatorio, certamente non in posti facili, guidati e controllati da addetti che svolgono quel lavoro di mestiere, può far capire meglio al minore IL SENSO DELLA VITA ed aiutarlo a maturare.
@Eldindo: sottoscrivo tutto!
questo articolo mi fà riflettere molto; se un ragazzo di 17 anni tiene con sè venti grammi di stupefacente, penso che fra qualche anno, nella piazza maceratese si sarà guadagnato il titolo di buon spacciatore.
Mi rivolgo ai genitori di questo giovane e a chi lo conosce; aiutatelo affinchè non sia troppo tardi
Complimenti signor Corsetti. Lei ha centrato il problema. Solo la famiglia e chi gli sta vicino puo’ aiutare questo ragazzo a cambiare strada. E’ questa la cosa importante, non la pena, almeno per un giovane ragazzo di 17 anni.
La famiglia pretendendo, senza mezzi termini,un cambiamento radicale e gli altri che gli sono vicini non assecondandolo nelle cose che dalla famiglia non sarebbere autorizzate. Non è con le pene severe che si aiuta un ragazzo in questa situazione,ma non lo si aiuta nemmeno con il buonismo. Amore e fermezza.
E’ poi importante che la famiglia si faccia consigliare,guidare da chi ha capacità ed esperienza per farlo, rivolgendosi magari al Sert. Ed a questo ragazzo sento di augurare di metterci il massimo dell’impegno per cambiare strada. Buona vita ragazzo.
Sert, il purgatorio prima dell’inferno.
@el dindo: invece è l’esatto contrario.
La legalizzazione certamente eviterebbe a chi fà uso di queste sostanze (e ti assicuro che non sono solo ragazzini) che perlomeno le stesse siano controllate e non tagliate con chissà cosa.
Dopodiché anche la cessione – un po’ come avviene per le sigarette – sarebbe “controllata” in modo da evitare l’acuqisto da parte dei minori.
Infine i denari spesi – e ti assicuro che sono molti – non finirebbero ad alimentare la criminalità organizzata, ma darebbero “da vivere” a molte persone e – tramite le tasse – potrebbero anche finanziare attività di prevenzione e cura.
Non è la panacea di tutti i mali, ma SENZA OMBRA DI DUBBIO la situazione migliorerebbe e di molto (non lo dico io ma decine di studi scientifici e sociologici effettuati in tutto il mondo).
@M…. Ravich
decine di studi scientifici e sociologici effettuati in tutto il mondo dicono il CONTRARIO l’ hashish e’ nocivo alla salute………….
..
un paio di notti in cella non possono che far bene ad un ragazzo…..ma non di piu’!!!in carcere non si impara nulla,se non a delinquere senza essere beccati!!!esperienza personale……
DA CITTADINO ITALIANO DICO CHE NEL 1994 CI FU UN REFERENDUM SULLA LEGALIZZAZZIONE DELL’HASHISH IN ITALIA E COME TUTTI SAPETE FURONO I SI A VINCERE MA NULLA VI E’ STATO FATTO! L’ITALIA E’ IL PAESE CON IL MAGGIOR NUMERO DI CONSUMATORI DI CANNABIS IN EUROPA MA LA SOSTANZA E’ ILLEGALE MA TUTTI LA TROVANO LA COMPRANO E LA CONSUMANO!!
@…….
Il consumo di sostanze stupefacenti è spesso associato ad effetti dannosi per la salute e a conseguenze legali, così come a stigma e disapprovazione sociale.
Lo stigma è il risultato di un processo sociale di disapprovazione di specifiche caratteristiche o comportamenti, volto ad esercitare un controllo sociale creando un “noi” diverso da “loro”, messo in pratica attraverso una varietà di meccanismi come l’etichettatura, gli stereotipi, la discriminazione.
Un’indagine americana condotta presso l’Università di New York si è proposta di esaminare come due particolari espressioni di stigma – lo stigma sociale percepito e la stigmatizzazione personale – possano influenzare l’uso di sostanze illecite in un campione di giovani adulti.
I risultati suggeriscono che frequentare persone che consumano droghe aumenta fortemente il rischio d’uso di sostanze nel corso della vita.
Una forte stigmatizzazione nei confronti degli utilizzatori di droga tende a diminuire le probabilità di utilizzo, mentre lo stigma sociale non eserciterebbe lo stesso impatto.
In altre parole la stigmatizzazione dell’uso di droghe agisce da fattore protettivo rispetto all’uso, mentre la percezione dello stigma sociale non è efficace come fattore di prevenzione……
………>>>>>>>> http://www.droganews.it/news/1702/Uso_di_droghe_e_stigma_sociale%2C_uno_studio_America.html
@ marco ravish. Io credo che nessuno possa sapere (finchè non si attuerà) se con la liberalizzazione delle droghe leggere la situazione migliorerà o peggiorerà. Ora ci penserà Ingroia a farlo (se andrà al governo). Battute a parte come dicevo tempo fa..proviamo un paio di anni a sperimentare la liberalizazione; vediamo le cose come vanno, vediamo se il mercato cala, vediamo se aumenteranno o diminuiranno i casi di aggressività giovanile causati dall’assunzione di droghe che rendono instabili i comportamenti, vediamo se aumenteranno o diminuiranno i FURTI dei ragazzi/ tra ragazzi ( di portafogli e cellulari dell’amico/a nella plalestra, o in discoteca, o del nipote che ruba l’oro della nonna, o del fidanzato che ruba il cellulare-soldi-oro alla madre della fidanzata ecc ecc) proviamo. 2-3 anni di liberalizzazione. MA ….MA ….Anche se questi brutti fatti diminuiranno io sono e resterò sempre contrario all’uso di queste schifezze ( scusate ma un altra parola non mi viene). E per schifezze intendo dalla più banale canna in su.
Liberalizzazione o meno deve essere pur sempre regolata. Non a caso, anche l’hascisch (da cui il termine assassini hassashen, reparti di fanteria araba che fumavano hascisch per essere più feroci in battaglia) (ma anche l’alcool in dosi esagerate), sono sostanze che modificano e turbano la percezione della realtà! Il fatto che una persona abbia la percezione della reatà travisata è pericoloso per lui e per gli altri! Avere semplicemente troppa sicurezza quando si guida è pericolossissimo. Quindi megli controllare…volgiamo liberalizzare, sarebbe un danno per lo spaccio criminale, è vero….ma sarebbe anche utile impedire a chi ne fa uso di svolgere determinate attività che pretendono attenzione..tra cui guidare automezzi!
E poi a che serve travisare la propria realtà???? LA vita bisogna affrontarla senza l’uso di nulla! Altrimenti si è deboli! Quindi El Dindo ha perfettamente ragione!
Dare 30 coltellate alla madre significa che hai perso completamente la ragione. Avete letto/sentito di quella notizia a Napoli che un figlio, insieme a un amico, ha ucciso la madre per derubarla? (il mio commento precedente n 27 quando parlavo di FURTI era del 16.2, questo fatto è accaduto il 17.2). Ok Ok liberaliziamo la droga..ok ok. Quanto sarà stato strafatto quel ragazzo per dare 30 coltellate alla proria madre??????? Quindi, o sei matto, e quindi non ti rendi conto di quello che fai, o sei talmente drogato che la droga ti ha ucciso tutti i neuroni. PAZZESCO.