di Laura Boccanera
Una commissione d’indagine consiliare sulla Civita park. Dopo gli accertamenti della Guardia di Finanza anche la politica vuole vederci chiaro e la maggioranza ha deciso di istituire un gruppo atto a indagare lo stato dell’arte in merito alla realizzazione del nuovo parco commerciale che dovrebbe sorgere nei pressi dell’uscita dell’A 14, un progetto che prevede anche la realizzazione del nuovo polo fieristico. La notizia arriva dalla commissione urbanistica che si è riunita oggi pomeriggio; ad informare la commissione è il consigliere Yuri Rosati “La situazione della Civita Park è complessa e come maggioranza ci troviamo ad affrontare una serie di questioni che abbiamo ereditato, per questo vogliamo vederci chiaro affinché chi ha gestito atti e procedure si faccia carico delle proprie responsabilità”.
Sulla decisione è intervenuto anche il sindaco: “E’ nostra convinzione che sia giusto portare all’attenzione dei cittadini la tortuosità e le contraddizioni di un percorso, quello della nascita e dello sviluppo della Civita Park, che ha avuto molti, anzi troppi punti contraddittori, sia sul piano amministrativo che su quello più squisitamente politico. Riteniamo più in generale doveroso fare luce su una questione, quella del proliferare dei centri commerciali, che rischia di danneggiare il commercio al dettaglio, di consumare il territorio, di incrementare il traffico e, più in generale, di abbassare la qualità della vita”. Nel corso della riunione in commissione urbanistica l’architetto Scarpecci ha riassunto l’iter a partire dalla convenzione firmata con la società passando per il ricorso al Tar per l’ammontare dei costi di costruzione, fino ad arrivare alle proroghe richieste dalla Civita Park per il completamento dei lavori relativi alla parte pubblica dell’opera. In particolare l’ultima richiesta risale al 22 marzo del 2012, quando la società chiede un posticipo di 18 mesi (con scadenza dunque ad ottobre 2013).
Ma una nuova grana si abbatte nell’iter e a denunciarlo è il Movimento 5 stelle: Fabio Bottiglieri mostra infatti copia di una corrispondenza fra l’avvocato Adriano Ciaffi di Macerata e il Comune. “Il 17 dicembre arriva in Comune una diffida presentata dal legale per conto della Cassa Edile. Nella lettera si lamenta il mancato pagamento dei contributi da Marzo 2012 dovuti da parte di una ditta di Giulianova che esegue i lavori in subappalto per la Civita Park. Nella diffida si chiede al Comune di intervenire e sospendere l’efficacia del titolo abitativo rilasciato per le opere – spiega Bottiglieri a nome del M5s – non sappiamo se il Comune abbia mai risposto, ma a poco tempo di distanza il legale invia un’altra lettera in cui chiede di conoscere le misure assunte dal Comune”.
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Se non si è capito che si mena ion Can per l’aia allora non se ne parli più.
Ciaffi si occupa anche di civitapark… chi l’avrebbe mai detto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ne vedremo delle belle in questa storia
Quante parole. Questa sarebbe la grande novità che aveva preannunciato Corvatta? L’istituzione di una commissione d’indagine consiliare per la Civita Park, come se il problema principale fosse trovare il colpevole. Perchè invece non si dice se i lavori sono stati bloccati oppure no? Perchè non si dice se una eventuale sospensione potrebbe essere impugnata da chi ha già in mano la concessione ad edificare, rischiando di far pagare al Comune (meglio dire ai cittadini, non certo a chi fa le scelte) i danni? Questi nuovi amministratori sanno quanto tempo impiega una commissione consiliare per srotolare la matassa? Ed intanto cosa farà la ditta con i lavori? Inoltre, perchè non fate pagare il dovuto a chi doveva già averli versati da anni? Se il Comune incassasse il dovuto, sicuramente ci uscirebbe una diminuzione dell’IMU o comunque ci sarebbero più fondi per realizzare qualche opera, magari, di manutenzione
@ Marco Diomedi:
Lei per caso afferma che la ditta dovrebbe proseguire i lavori?
Non ho ben capito…….
@ Pierpaolo Iacopini
Assolutamente. Il Comune pretende i pagamenti dai piccoli proprietari per ristrutturare il loro piccolo capitale, la loro casa d’abitazione, non vedo perchè si debba fare una deroga a chi di palanche ne ha, e tante. Quello che volevo dire è che non vorrei che il gesto eclatante di una amministrazione comunale, guarda caso sotto campagna elettorale, possa portare ad una causa persa con relativo addebito di spese legali che andrebbero a gravare non certo sulle persone fisiche degli amministratori, ma sui cittadini. Quello che volevo dire è che i passi siano fatti con la giusta cognizione di causa; poi, per me, quel centro lo possono anche demolire se il tutto non è in regola (tanto lo so che non avverrà mai).
Commissione d’indagine consiliare? magari con presidente Livio De VIVO. hihihihihi, ma basta a farci prendere per i fondelli, se la Civita Park ha presentato fideiussioni false, se la ditta appaltatrice non è in regola, se gli accordi presi con l’amministrazione sono stati disattesi, unica cosa da fare in un ottica di diritto e legalità, fermare tutto!!!!!!!!!
Come al solito l’amministrazione fà la voce grossa solo con i deboli, mentre viene colpita da scariche intestinale con i forti.
@ Marco Diomedi:
1) La Civita Park è in causa per il comune per circa 900.000 euro perchè il comune ritiene la perizia sul costo di costruzione dell’immobile fornita dalla Civita Park sottostimata;
2) La Civita Park doveva consegnare opere pubbliche ( tipo nuovo ente fiera ed altro a giugno 2012) e non le ha consegnate;
3) a garanzia delle opere pubbliche al punto 2) la Civita Park ha presentato per due volte polizze fasulle a copertura di 16.800.000 euro
4) C’e una diffida della cassa edile perche una ditta in sub appalto non paga i contributi per i lavoratori, quindi non potrebbe eseguire lavori….
…….ed alla luce di tutto ciò secondo lei dovrebbero continuare i lavori………… allora prendiamo i codici delle leggi, strappiamoli e facciamo tutti come ci pare?
@Iacopini:
leggendo l’intervento di Marco Diomedi, mi pare di capire che è chiaramente contro la prosecuzione dei lavori…quindi state sostenendo entrambi la stessa linea di condotta.
Almeno così ho interpretato il suo intervento, proprio perchè l’Amministrazione si dimostra intransigente con i piccoli proprietari (per i quali alcuni interventi edili rappresentano l’investimento dei sacrifici di una vita) a maggior ragione dovrebbe esserlo con gruppi e/o società di investitori operanti a livelli medio/alti…
Semmai avessi mal interpretato il pensiero di Diomedi, mi scuso anticipatamente con il medesimo! 😉
@Iacopini e Santandrea
Roberto, hai interpretato esattamente il discorso. Io sono assolutamente contrario alla prosecuzione dei lavori se fosse accertata l’irregolarità. Poi tutto l’elenco del non fatto, non pagato, mi sembra più un voler apparire come l’informato di tutto. E’ bene capire quello che voglio far intendere: se la legge dice che i lavori possano essere fermati, allora mi sta bene; ma se ciò non fosse possibile, è inutile fermarli, poi dover ricorrere in tribunale per difendersi dalla causa e, oltre la beffa, doverci pagare anche le spese giudiziarie. Addirittura sono andato oltre, scrivendo che sarei daccordo addirittura sulla demolizione di tutto, se fosse una cosa possibile. I passi vanno fatti con i piedi di piombo in queste situazioni e con questo tipo di ditte, però è anche vero che l’Amministrazione non sta dimostrando la volontà di accelerare i tempi. come ho letto nell’articolo che ha fatto dopo il M5S, quella che era prima opposizione ed ora amministra, cosa ha fatto? Cognigni 20-24 mesi fa iniziava a denunciare questo mancato incasso; poi il discorso si è sopito. Perchè?