di Laura Boccanera
Rivoluzione raccolta differenziata a Civitanova: spariscono i cassonetti dei pannoloni e arriva il microchip per i controlli sulla qualità del rifiuto. Obiettivi ambiziosi e in tempi rapidi aprono il 2013 dell’assessorato all’ambiente del comune che questa mattina assieme ai vertici del Cosmari ha presentato un progetto sperimentale verso il traguardo dei rifiuti zero. Il pittoresco nome dato all’insieme di iniziative che cominceranno con una fase di censimento e studio è “Liberiamo il cucà”. Un’operazione che secondo l’assessore all’ambiente Giulio Silenzi permetterà alle casse comunali un risparmio di ben 300 mila euro (la spesa per i rifiuti annua del Comune si attesta sui 6 milioni di euro). Il progetto è stato presentato questa mattina alla presenza del sindaco Tommaso Claudio Corvatta, del vice Giulio Silenzi, del presidente del Cosmari Daniele Sparvoli e del direttore Giuseppe Giampaoli. Ma le finalità del progetto sono molteplici: anzitutto incrementare di ben sette punti percentuali la raccolta differenziata arrivando al traguardo del 74% entro un anno, il miglioramento del prodotto rifiuto da recuperare, maggiore attenzione al decoro urbano e una campagna di sensibilizzazione per l’utenza allo scopo di diffondere una corretta gestione dei rifiuti e del loro smaltimento. Verranno potenziati anche i controlli con l’installazione di telecamere, il potenziamento di 4 unità di polizia urbana destinate al controllo del conferimento rifiuti e verrà istituita la figura dell’ispettore ambientale che aiuterà alcune associazioni cittadine convenzionate nelle operazioni di attenzione verso l’ambiente. “Lo scopo dei controlli è quello di ricercare un criterio di premialità – spiega Silenzi – chi meno inquina meno paga. Questi accorgimenti permetteranno entro un anno di arrivare al 74% di differenziata e un risparmio di 300 mila euro per il Comune. E’ un progetto sperimentale che non ha paragoni in tutta la Regione Marche”. “raggiungere il 74% di differenziata in un Comune come Civitanova è una sfida importante – ha sottolineato Sparvoli – una sfida che abbiamo accolto con entusiasmo e per la prima volta il Cosmari customizza il proprio servizio di gestione dei rifiuti sulla base delle esigenze di un Comune”. Tra le novità che verranno introdotte c’è anzitutto il sacchetto con microchip che monitora e controlla la qualità della differenziata conferita da ciascuna famiglia, azienda o attività commerciale. Inoltre verranno diffusi esempi buone pratiche (ad esempio tutte le sagre e manifestazioni pubbliche dovranno utilizzare prodotti riciclabili). Tra le proposte per la riqualificazione del servizio il Cosmari sostituirà gli attuali cassonetti che andranno via via col tempo diminuendo a fronte di un potenziamento del porta a porta. Saranno ridotti anche i cassonetti gialli per i pannolini e pannoloni. Ma la vera rivoluzione si verificherà nel quartiere centro e nelle zone delimitate a est dalla ferrovia e a nord e sud con i confini di Civitanova, un bacino di 7400 abitanti che proveranno per primi l’utilizzo del sacchetto con microchip, mentre i pannolini e pannoloni saranno raccolti quotidianamente dal porta a porta. Il progetto, dopo una prima fase di censimento sarà operativo già da aprile e interesserà la gestione rifiuti del lungomare e degli chalet. A maggio inizierà la sperimentazione in zona centro ed entro l’estate tutta la pianificazione dovrebbe entrare a regime. “Partirà anche una campagna di conoscenza e diffusione del nuovo sistema – conclude Silenzi – è necessaria un’azione partecipata, lo illustreremo nei quartieri, nelle scuole e tra le associazioni”.
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Sognate sognate pure Corvatta e compagnia bella , rifiuti zero, 74% e intanto li sghei li tiriamo fuori noi: la raccolta differenziata è diminuita invece di aumentare … e io pago! Vicino ai cassonetti specialmente il sabato e la domenica c’e’ la discarica a cielo aperto ….e io pago! I vigili urbani, questi sconosciuti, e chi li vede mai (anche se ne mettete altri 1500 ….. e io pago! Forse il microchip andrebbe posizionato dentro la testa di qualcuno per far funzionare i neuroni!!!
per il momento ci avete solo tartassato…vedremo. Come dice Stefano bi la raccolta porta a porta è pure scesa e di controlli dei vigili nemmeno la puzza. Sarà forse questa una bella trovata per mettere avanti le mani per prepararci alla ulteriore mazzata della tares. Gente di sinistra questa…per fortuna
anche io metterò un microchip ,sulla mia IMU.
Per vedere se ci acquistano i caccia bombardieri o per gli asili.
Concordo con i primi 2: controlli zero. abito in zona borderline ed è pieno di gente che arriva con la macchina, scarica e se ne va…invece i controlli sui parcometri vanno a bbbomba.
Promettono risparmi ma impegnano-sprecano 50000 euro per un progetto!!
promettono di raggiungere il 74/ ma in un anno solo hanno ridotto la differenziata del 2/
Ripeto cinquantamila euro nostri per un progetto che non c’è mentre la differenziata cala per la prima volta e del due per cento.Complimenti!
La solita propaganda personale.Ad oggi sulla raccolta differenziata pochissimi se non deludenti risultati.Oggi l’assessore torna alla carica con nuove spese e obbiettivi di certo irraggiuyngibili.Però pageremo il progetto sperando di divertirci con qualche iniziativa di sostegno.A proposito non si recupera la civitanoveuità che non si ha scrivendo “Il Cuccà” la “Lo Cucà”
dite a silenzi di andare a scuola in quel paese http://www.facebook.com/Capannori dove da un sacco di tempo usano i pannoloni reciclabili a vantaggio monetizzato degli utilizzatori e non c’è spesa che tenga…
Le cose funzionano male perchè si guadagna di più così. Dove le cose si vogliono far funzionare si risparmia soltanto, anzi si guadagna, non si spende di più e i modi sono proprio tanti. Invece di sperimentare seguite dove le cose già funzionano poi anche noi saremmo più felici di investire i nuove cose ma dopo aver visto che le spese scendono e non salgono… il recupero è un business si guadagnna a frotte se si fa bene ce lo dice il primo mondo, noi stiamo a due passi dal quarto… aggiungiamo aggiungiamo per cosa? Basta !!!
p.s. Il MICROCHIP, non è un analizzatore di materia che identifica quello che c’è nel sacchetto, come sembra sia leggendo l’articolo, ma una semplice “memoria di codice” che identifica a chi è stato dato quel sacchetto… poi qualcun altro identificherà se il contenuto di quel sacchetto corrisponde al rifiuto opportuno… per poi procedere con la multa relativa nel caso non corrisponda.
Sveglia Civitanova ! al Nord e non solo è dieci anni che usano questo sistema e danno le multe a chi si comporta male e danno delle gratificazioni a chi si comporta bene…. è su questa ultima cosa che dovreste far più riferimento… un sacchetto con un codice fiscale o un codice a barre sopra scritto non è una trovata da 50.000 € è il risparmio visto che produce il 100% e questo vale dalla preistoria
Perchè la politica deve essere sempre così addormentata e non se ne accorge?
……..c’è un piano del Nuovo Ordine Mondiale per inserire in tutti gli abitanti del mondo un microchip, e la recente riforma sanitaria di Obama ne è il primo passo, perché prevede l’inserimento di questi microchip per scopi medici dal 23 marzo prossimo nei cittadini americani. Poi arriverà il turno del resto del pianeta.
Non ridete: questa è la tesi di complotto che sta ricominciando a girare in Rete.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=18799