Dall’Associazione Maceratiamo riceviamo una nota sullo svincolo di San Claudio:
“Si ricompatta il governo di Macerata. La questione piscine di Fontescodella e la bocciatura del bilancio sembrano avvenimenti lontani anni luce. Non nei nostri ricordi, ma nei comportamenti del Sindaco e della “sua” maggioranza, caratterizzati da un’estrema concordia e da una inaspettata unità di intenti. Su quale tema si verifica tutta questa concordia? Sullo svincolo di san Claudio. L’ultima volta era successo per il parcheggio a Rampa Zara. Denominatore comune: entrambe sono opere pubbliche. L’edilizia privata si è fermata e quella pubblica riacquista una centralità a cui non siamo più abituati. Nelle variegate prime pagine della cronaca locale su carta stampata di questi ultimi giorni molteplici voci esprimono lo stesso concetto. Il presidente del comitato pro svincolo (addirittura un comitato a favore), ex assessore dell’ultima giunta Meschini, appoggiato anche dal capogruppo PD dell’attuale consiglio, definisce lo svincolo un’opera fondamentale per lo sviluppo di Macerata. La stessa cosa vien detta dal direttore del Val di Chienti. E il sindaco annuncia di aver incontrato il suo omologo di Corridonia per discutere proprio dello svincolo. Se nei mesi scorsi ci fosse stato tutto questo coordinamento Macerata sarebbe dotata di palazzetti, piscine e stadi ristrutturati… Quindi la domanda è spontanea: a quale esigenza si sta rispondendo con questa proposta così inusualmente condivisa?
Cerchiamo ora di rispondere, non per smascherare chissà cosa, bensì per provare ad avviare un ragionamento, una discussione tra noi cittadini elettori. Ma per far questo dobbiamo far prima un veloce passo indietro. MaceraTiAmo ha sempre cercato di fondare le proprie proposte sulla base di una loro verifica tecnica. Con i pochi mezzi a disposizione, abbiamo avviato da qualche tempo una serie di analisi sulla mobilità urbana, alcune delle quali in collaborazione con altre associazioni. I risultati e le relative proposte a cui si sta giungendo saranno presentati più avanti, ma riteniamo di poter e di dover comunque fare alcune considerazioni in questo momento. Il Comune ha commissionato alcune analisi sul malessere legato al traffico. Poche ma le ha commissionate. La principale è l’Aggiornamento al modello di traffico, realizzata nel febbraio del 2008, con la quale la società Sintagma ha compiuto per il Comune una previsione sui flussi veicolari conseguenti ai nuovi insediamenti (tra i quali Piano Casa, e lottizzazione Valleverde) e agli interventi infrastrutturali previsti, tra cui proprio la realizzazione dello svincolo di San Claudio, ma anche quella del tratto di strada via Mattei – Pieve e quella di uno svincolo alternativo, posto a metà strada tra Piediripa e Sforzacosta, direttamente collegato alla stessa bretella (per intenderci, quello previsto dalla società Quadrilatero e rifiutato dall’allora giunta Meschini). Lo studio ipotizza vari scenari, alternativi tra loro sulla base delle diverse scelte infrastrutturali ipotizzate. Interessante è il confronto fra lo scenario 2 e lo scenario 3, entrambi riferiti al periodo 2010-2018 ma contenenti l’uno la realizzazione dello svincolo di San Claudio e l’altro quella dello svincolo tra Piediripa e Sforzacosta. Esso mostra che la realizzazione del nuovo svincolo in posizione intermedia rispetto a quelli esistenti porta a molti più vantaggi rispetto a quella dello svincolo di san Claudio. Se quest’ultimo migliora la viabilità di Piediripa stessa (aggravata anche dalla previsione di piena attuazione della lottizzazione Valleverde, ad oggi solo un miraggio che si materializza nell’unico nuovo edificio, quello della CGIL che non ha trovato altre soluzioni per la propria nuova sede se non quella di andare a mettere un po’ di cemento su di un terreno fertile e produttivo), l’altra soluzione offre l’opportunità di alleggerire i flussi per entrambe le frazioni, tutti attratti dal collegamento veloce offerto dalla bretella Via Mattei – Pieve collegata allo svincolo. Anche la lottizzazione Valleverde gioverebbe della realizzazione dello svincolo intermedio in quanto la circolazione di Piediripa sarebbe anch’essa alleggerita dei flussi provenienti dalla superstrada. Sforzacosta sarebbe attraversata esclusivamente dalle provenienze dall’entroterra che non utilizzano la superstrada, senza realizzare improbabili ulteriori bretelle tra la rotatoria di ingresso a Sforzacosta e quella nuova nei pressi di Colbuccaro (come qualcuno prevede, magari rendendo edificabili le aree adiacenti, come avviene, ad esempio, nel realizzando edificio di via dei Velini). Nel caso si alleggerisca il traffico proveniente da Piediripa si arriverà anche ad un alleggerimento dei flussi di Corso Cairoli e di tutta la porzione centrale della città. La cosiddetta strada nuova diventerebbe la nuova via di penetrazione alla città (sostituendo l’attuale, costituita da Via Roma e da Corso Cavour), capace di distribuire i vari flussi nei diversi poli attrattori della città che essa stessa unisce.
L’unica zona che non godrebbe di alcun beneficio dalla realizzazione dello svincolo intermedio tra Sforzacosta e Piediripa è quella di Santa Lucia, in cui via Cincinelli rimarrà sede di intensi traffici, dovuti anche alla presenza dell’ospedale, sempre più importante in ambito provinciale. Rimane comunque evidente che su tale zona avrebbe effetti decisamente peggiori l’incremento dei flussi provenienti da Piediripa dovuti alla realizzazione dello svincolo di San Claudio. La vera criticità della mobilità maceratese è quindi proprio nella zona di via Cincinelli a cui va aggiunta la povera Via Pace (il palazzo delle Spighe è solo l’ultima ferita inferta a quella parte di città dalla gestione urbanistica dissennata delle ultime amministrazioni), entrambe abbandonate a loro stesse ma i cui problemi di traffico potrebbero essere affrontati con una gestione intelligente del traffico e del trasporto pubblico locale più che con nuovi interventi infrastrutturali. L’Europa, che in questi giorni ha imposto il nuovo blocco del traffico agli autoveicoli euro 0, 1 e 2, tanto inutile quanto iniquo, ci chiede di diminuire l’inquinamento da CO2, e quindi il traffico veicolare. Realizzare nuove strade significa invece incrementare quei traffici. Bisogna quindi prevedere nuove strade solo per migliorare l’utilizzo della rete esistente, coordinando quelle scelte con chiare strategie sul trasporto pubblico locale. Questo però è un altro discorso, perché non è l’inappropriatezza dell’operato della nostra amministrazione che vogliamo denunciare. Non c’è bisogno di evidenziare che i vari interessi privati in gioco sono ampiamente rappresentati nei consigli comunali di Macerata e Corridonia. Il nostro intento è un altro: avviare una discussione tra noi cittadini maceratesi per poter valutare, informati e consapevoli, l’operato dei nostri amministratori, dei consiglieri che abbiamo scelto. Su questo tema, ad esempio, quali valutazioni potrebbero esprimere gli abitanti di Sforzacosta sul consigliere del Pd, eletto quasi con un plebiscito dagli abitanti di quella frazione, ma di cui non è nota, perlomeno a noi, una sua posizione in merito? Oppure, che giudizio potrebbero esprimere quei cittadini sensibili a tematiche ambientali e quindi elettori di partiti appartenenti ad aree ben definite ma i cui consiglieri non hanno preso una posizione pubblica quantomeno critica sulla questione? Per frequentazioni più o meno strette conosciamo molti degli amministratori e dei consiglieri coinvolti, e ci auguriamo che, soprattutto chi tra loro è più sensibile al problema, abbia fatto il massimo per ottenere il risultato migliore. Ma il loro silenzio assordante, imposto probabilmente da ricattatori doveri di appartenenza alla maggioranza, fa apparire la scelta dello svincolo di San Claudio come l’unica possibile. E questo, come abbiamo appena evidenziato con questo articolo, non è affatto vero. Ci siamo chiesti a chi serve lo svincolo di San Claudio? I sostenitori ci rispondono che serve per creare nuovi posti di lavoro, nuove attività produttive nella nuova zona di Valleverde (ettari ed ettari di terreno fertile, quindi coltivabile). Ma quale pianificazione è stata fatta se le scelte compiute si potranno attuare solo quando si verificheranno opzioni complicate e non convenienti? Valleverde è stato il frutto di questo tipo di strategia, in cui gli obiettivi non sono mai stati trasparenti e mai verificati. Ammesso e non concesso che ci sia bisogno di nuove aree produttive, alla luce dei ragionamenti precedenti voi, pazienti lettori, dove avreste localizzato la nuova area? Certamente non a Valleverde. A chi serve lo svincolo di San Claudio? Ai cittadini di Macerata, sicuramente, no”.
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A qualche altro centro commerciale…..
a nessuno
Un bel semaforo dissuasore su via pace no?
Mi sembra che il tutto sia stato spiegato benissimo. Quindi a chi serve lo svincolo di S. Claudio? A Valleverde, senza il quale non decollerà mai, e forse a qualche altra lottizzazione, avviata li vicino…
Nell’analisi, per il resto molto puntuale, viene dimenticata la zona Vergini: spesso e volentieri tra la rotatoria di Scienze della formazione e la rotatoria Pancalducci il traffico è congestionato ai massimi livelli, complici i semafori attivati nei pressi del cimitero.
E’ quindi evidente a tutti, tranne a quelli che fanno finta di non capire per loro tornaconto personale e/o di congrega, che l’unica soluzione risolutiva sta nello svincolo all’altezza della Pieve, per la cui irrealizzazione non finiremo mai di “ringraziare” Meschini & C
Facciamoli tutti e due, questi svincoli. Così, quei poveracci che hanno investito sul progetto di Valleverde (che andava impedito dall’inizio, eventualmente: così ha il sapore di una beffa, quando non di una truffa) possono dire di non aver dilapidato i propri beni in qualcosa di irrealizzabile. E l’altro svincolo soccorre la nostra cittadinanza col suo traffico ormai stellare e improponibile.
Che poi mi chiedo da un po’ come mai sul rapido e crescente sviluppo industriale del tratto tra Macerata e Corridonia non fiata nessuno, quasi che anche quella valle non fosse verde…
Bentornata Maceratiamo, e complimenti per l’intervento!!!
A chi serve lo svincolo di San Claudio? Principalmente alla lottizazione Damen, agli imprenditori che hanno acquistato a fini speculativi a confine della strada di collegamento tra lo svincolo ipotizzato e la lottizzazione Valleverde, al Consorzio Valleverde che ha falsamente garantito negli anni scorsi lo svincolo, al Cityper che si sta allargando, alla curia fermana proprietaria di diversi terreni nella zona e ad altri privati proprietari di terreni che sarebbero attraversati dalla strada di collegamento. Utilità indubbia, quindi, ma solo per corposi interessi privatistici, dei quali il PD di Macerata (ormai Comitato d’affari permanente, come tale oggi anche palesemente strutturato) è garante e complice al tempo stesso, nel colpevole e vergognoso silenzio di tutti i suoi alleati.
A chi serve lo svincolo di Campogiano? All’intera città di Macerata (oltre che per i motivi detti da Maceratiamo, anche perchè è l’unica possibilità di collegare, tramite la galleria già esistente, le vallate del Chienti e del Potenza) e indirettamente anche a quella di Corridonia, che guadagnerebbe per la notevole diminuzione del traffico di attraversamento. Utilità indubbia, quindi, per reali, indiscutibili ed oggettivi interessi pubblici.
Attenzione, perchè si tratta di una questione decisiva per Macerata, sulla quale sarà assolutamente necessario ritornare. E’ ora di finirla con l’arroganza del potere e la politica sfacciatamente affaristica del PD nostrano, oggi ancora più pericoloso in considerazione del ricompattamento con il Sindaco Carancini!
appunto,a chi serve lo svincolo?per ora a far parlare molti,e lo svincolo campogiano?
me lo spiegate voi che sapete tutto come si fa a collegarsi con villa potenza?chi ci porta da montanello al centro fiere?
naturalmente deve essere una strada percorribile a tutti anche ai TIR che per ora fanno la salitona abusivamente o quasi
.e’ una vergogna!!! dopo 3 anni dall’apertura della galleria ancora non si trova una soluzione a quell’incrocio maledetto che poi ti manda per forza a villa potenza cosi’ uno x fare appena 100 metri allunga di un chilometro pero’ ancora parliamo delle piscine che non si faranno mai perche a macerata iniziamo 100 lavori e non ne finiamo uno vedi il palazzetto di fontescodella che si puo’ usare solo a meta’ la viabilita a dir poco fa schifo ed ancora costruiamo palazzi a mezzo metro dalla strada vedi quello che stanno facendo in via velini a momenti neanche il marciapiedi ci verra’ fuori alla fine di tutto ci mettiamo contro di uno svincolo come quello di san claudio che era gia’ previsto 20 anni prima che nascesse l’idea di valleverde,io spero solo che si faccia e alla svelta e che si completi anche i lavori gia’ iniziati altrimenti si buttano soldi e si alimentano sempre piu chiascchiere e spropositi
Finalmente qualche Maceratese inizia a parlare a proposito di Valleverde. “Maceratiamo” dice cose ovvie, concrete, comprensibili, basate sulla REALTA’: VALLEVERDE E’ STATA UN FALLIMENTO FIN DALL’INIZIO, UN ASSURDO URBANISTICO E VIARIO. IN PAROLE POVERE “UNA CAZZATA POLITICA” CHE SI VA AD AGGIUNGERE ALLE ALTRE INCOMPIUTE DEL PASSATO E A QUELLE PREVEDIBILI DEL FUTURO.
Fu solo con l’idea di una speculazione dei soliti furbastri imprenditori, dei soliti tecnici “politicizzati” di Regime, di Sindaci e di architetti sognanti la grande abbuffata della loro vita. I nomi li conosciamo tutti.
L’obiettivo lo ha ricordato bene Giuseppe Bommarito: una speculazione di aspiranti commensali a danno di un territorio importante per la cultura, il turismo e l’agricoltura. Quando si tratta di fare affari pure i preti mandano il buon senso a farsi benedire…
Ma qui si fanno i conti senza l’oste. Il sindaco di Corridonia Calvigioni ha detto chiaramente su queste pagine che il Comune non intende sperperare un euro per sistemare i problemi di Valleverde, dato che Corridonia non ci guadagnerebbe con Valleverde, avendo già una sua area industriale con vie di accesso a 360 gradi e con lotti ancora da costruire. E poi ,come centro commerciale abbiamo già “CorridoMnia“… a due passi da casa, l’EuroSpin ed altri supermercati, che ci servono bene e con risparmio di benzina…
Se proprio lo svincolo lo vogliono, se lo paghino gli imprenditori dei lotti, Damen, la Curia Arcivescovile di Fermo…
Che i responsabili amministrativi di Macerata siano fuori di testa lo dimostra il fatto che nulla hanno fatto per collegare velocemente e senza intoppi il capoluogo attraverso lo svincolo di Campogiano (Quadrilatero) e la bretella Pieve-via Mattei. Su cui la Provincia metterebbe i soldi, come ha detto chiaramente il Presidente Pettinari…
Se le aquile della “Città di Maria” pensano che con una raccolta firme si sistemi il problema, vuol dire che vivono nel mondo dei sogni. Il capogruppo Ricotta, che era davanti al Cityper a raccogliere le firme – così mi scrivono – avrebbe potuto chiedere ai firmatari un contributo pro opere viare e svincolo di 100 euro all’atto della firma e soprattutto avvisare la cittadinanza dell’intenzione di accollare alla collettività gli oneri di Valleverde per fare ridere i soliti furbastri... Sai quanti voti per il “Movimento 5 Stelle“!
Mi permetto una lettura leggermente diversa e un pochino più articolata .
Molte medie imprese del settore movimentoterra/edilizia/infrastrutture sono con l’acqua alla gola .
Non riescono a ristrutturarsi per mancanza di capacità tecnico organizzative .
Molte Banche sono esposte con le imprese di cui sopra spesso con poche garanzie reali e molti appoggi politico/massonico/clientelari .
Molti professionisti ( diversi avvocati , qualche commercialista , alcuni procacciatori ecc… ) non riescono ad incassare i loro crediti .
Spesso i nomi coincidono con quelli che hanno fatto investimenti in quella zona con promesse mirabolanti e guadagni facili .
Come sarebbe interessante fare nomi e cognomi .
L’unica possibilità e quella della mobilitazione , della raccolta di firme , proporre qualche referendum , indignarsi non basta , scrivere nemmeno , arrabbiarsi fà male alla salute .
Il rimpasto di Giunta servirà per far fuori quelli che all’interno delle forze istituzionali/politiche stanno provando ad opporsi a questo ennesimo scempio .
Sarà dura !
Finalmente qualcuno ha il coraggio di dire le cose come stanno. Lo svincolo di S. Claudio non serve alla popolazione, né di Macerata né di Corridonia. Gli imprenditori che ne usufruirebbero SE LO DEVONO PAGARE.
A questo punto, visti i vari articoli sui giornali, credo che la sindaca di Corridonia debba dare una risposta ufficiale, anche agli organi di stampa.
Infine, mi permetto di richiamare il redattore dell’articolo. La geografia non è un’opinione. Quando si parla di svincolo a metà tra quelli di Piediripa e Sforzacosta Lei fa un errore geografico. In primo luogo perché lo svincolo di iediripa non esiste. Esiste lo svincolo di Corridonia. Ma è possibioe che non vi entra in testa che l’uscita della superstrada si trova in comune di Ccorridonia? Ci sono cartelli stradali di località grossi come case, dove è scritto CORRIDONIA ZONA INDUSTRIALE. Ancora si parla di Piediripa? L’altro svincolo, quello a metà, per capirci, dovrebbe essere fatto a CAMPOGIANO (come correttamente scrive l’avv.to Bommarito). Ed anche quello sarebbe in comune di Corridonia.
La mia è una polemica continua, perché i maceratese considerano del proprio comune anche zone che sono del comune di Corridonia, come S. Claudio. Spesso si parla o si legge di S. Claudio di Macerata. Nei cartelli stradali c’è scritto S. CLAUDIO, FRAZIONE DI CORRIDONIA.
Sarà campanilistico, ma la realtà geografica è questa e cominicamo a chiamare i luoghi con il proprio nome.
Grazie
La lottizzazione VALLEVERDE SERVE ha molta gente x fare le passeggiate e respirare ARIA BUONA e ha un collegamento con SAN CLAUDIO anche se la bretella non è compiuta …..
La viabilità di Macerata si sarebbe liberata solo col collegamento via Mattei – La Pieve. Il resto serve solo per interessi particolari.
E’ mai possibile che di fronte a questi scempi urbanistici,qualcuno non paghi mai di tasca propria? consiglierei alle aziende che hanno fatto inutili investimenti in quella zona, di rivalersi nei confronti di politici, presidenti e vice, professionisti, ecc., ecc.,i cui nomi sono i soliti noti cementificatori di Macerata!
Se servono delle truppe da San Ginesio in onore dell’antico rapporto carolingio che ci lega, il Vassallone e i suoi sono pronti: contro questa prepotenza multi-level delle amministrazioni, ormai clan mafiosi con ingegneri-sindaco e geologi-sindaco ecc. ecc, , cosa rimane da fare? Venite a vedere le nostre belle lottizzazioni, come si sta deturpando il paesaggio della bella Val di Fiastra.
@ Vassallone: i carolingi di S. Claudio (Comune di Corridonia) attendono i fratelli Ginesini per fare fronte comune contro lo svincolo e lo stradone.
Alla guida delle truppe Carlo Magno in persona, che non vuole che la sua Aquisgrana sia devastata deai nuovi vandali. Comandante in seconda Giorgio Rapanelli. C’è già una postazione di soldati di guardia all’altezza del mobilificio Morresi. Da oggi in poi chi vuole transitare deve sottoporsi a controllo: chi siete, quanti siete, dove andate? 5 fiorini!
La questione mi sembrava e mi sembra incontrovertibile. I commenti sono a senso unico. Domanda:
a. perchè i promotori “tecnico/politici” sono disposti a coprirsi di ridicolo pur di portare avanti una causa indifendibile? Uno dice: ci abbiamo provato; ci è andata male; ritiriamoci in silenzio e facciamoci dimenticare al più presto. Ed invece no: i nomi e cognomi ci sonto tutti: insistono. Dovranno dire a qualcuno:”vedete le abbiamo tentate tutte. Ci siamo presi anche le spernacchiate e non ci siamo riusciti. Ora lasciateci in pace!”
b. di chi sono le fantomatiche 500 firme?
Ad maiora
Dall’articolo che leggo vedo che i Sindacati, in questo caso la CGIL, può costruirsi un intero stabile in un momento di forte crisi che si propagherà anche per i prossimi anni!!!!!!!!!! Io in questa situazione attuale avrei proposto di abbassare le tessere di un 10% . Questo sarebbe stato un grande gesto!!!!!!!!!!!!!
Sulla lottizzazione Valleverde bisognava fare “opposizione politica sociale” a suo tempo ( in fase di approvazione) per impedire in tutti i modi di cementificare ulteriormente la fertile e produttiva vallata. Non sono di Macerata e non so se tutti quelli che oggi protestano ( anche giustamente suppongo) abbiano agito coerentemente a suo tempo.
Però, dal momento che quella lottizzazione è stata fatta, si converrà sul fatto che forse NON TUTTI quelli che hanno successivamente e regolarmente ( in base alle norme vigenti) acquisito i lotti sono speculatori o “cementificatori” ( se non c’era la lottizzazione non avrebbero “cementificato” giusto?)
Dunque, svincolo S. Claudio e lottizzazione Valleverde: si potrebbe fare qualche distinzione tra chi ha interessi speculativi ( terreni da lottizzare ad esempio) e chi invece ha SEMPLICEMENTE investito in attività produttive commerciali ecc. acquistando e PAGANDO le superfici in modo trasparente e legittimo anche per opere infrastrutturali previste e non ancora realizzate ( non parlo dello svincolo San Claudio dove intorno ci sono i “terreni da valorizzare”)?
Oppure è obbligatorio fare di ogni erba un fascio ?
Svincolo San Claudio: Utile e corretto per mantenere credibilità alla programmazione e agli impegni della pubblica amministrazione. Ma la Provincia lo ha cancellato per sempre dalla sua programmazione con l’ultimo Bilancio Pluriennale.
E’ vero che lo svincolo di San Claudio e’ utile per snellire il groviglio di traffico che si genera soprattutto nell’attuale uscita ad 8 di Corridonia/Macerata della Superstrada Val di Chienti.
Oggi infatti se si registra un piccolo miglioramento nel deflusso verso Corridonia registriamo lunghe e pericolose file in alcune ore del giorno all’uscita per Macerata-Corridonia direzione Civitanova –Foligno. E’ vero che esisteva un protocollo d’intesa sottoscritto dalla Provincia unitamente ai Comuni di Corridonia e Macerata. Tale accordo ha pero’ un valore relativo e il disconoscimento di Corridonia non puo’ essere impugnato che per via politica. La novità, e quindi per questo mi sembrano parole al vento quanto si puo’ ardire oggi. L’unico Ente che poteva avere la capacità di realizzare tale opera (in collaborazione CON i Comuni di Maceratae Corridonia) era la Provincia che l’ha cancellata pero’ di recente dalla sua programmazione e cioe’ la Provincia a guida centrosinistra – Modello BO !! con il voto di PD, UDC, e IDV.
Il PD, con la guida Pettinari in Provincia, ha fatto un po’ come Penelope, prima ha fatto promesse ed ora ha disfatto le opere e le giuste aspettative di automobilisti ed imprenditori. A nulla sono valsi i nostri emendamenti al Piano Generale di Sviluppo della Provincia approvato lo scorso Giovedi ed al Bilancio Pluriennale, approvato senza consultare nessuno e senza confrontarsi con le amministrazioni dove le criticità generatesi nel tempo sono davvero pesanti.
In campagna elettorale ebbi modo di rassicurare il Consorzio Valleverde (potrei essere stato anch’io poco incline alla sua ideazione, ma la pragmaticità, il rispetto per gli impegni di chi ha programmato e realizzato degli importanti investimenti e la realtà di crisi attuale, ora mi suggeriscono massima responsabilità verso le 62 aziende o imprese che vi hanno investito) giusto perché la realizzazione dello svincolo, che durante il mio mandato ha visto l’avvio anche della progettazione preliminare, risolve sia il problema della concentrazione di traffico a Piediripa e a Corridonia e riesce a dare risposte alle garanzie allora offerte da quell’intesa (sempre stipulata dal centrosinistra) alle attività e alle 62 aziende che dovrebbero insediarsi in quell’area e che hanno pagato le relative opere di urbanizzazione per circa 13 milioni di Euro. Posso dire inoltre che erano state sviluppate anche le coperture finanziarie possibili e sui bilanci 2010 (a guida centrodestra) e 2011 con alla guida il Commissario Calvosa erano previste risorse per quest’opera (euro 13.300.000,00 circa) distinte in due trance dove la prima, per circa 3 milioni di euro prevedeva il collegamento tra la lottizzazione Valleverde e la SP 485 Maceratese (nel tratto Piediripa –Trodica) e la seconda con il collegamento della nuova rotatoria generata sulla Maceratese sino allo svincolo della superstrada a San Claudio.
Detto svincolo avrebbe avuto anche una funzionalità futura per Corridonia, in particolare verso la nuova lottizzazione Eureka ed anche le altre incompiute ivi esistenti. Ritengo ancora piu’ fuorviante e palesemente scandalosa la competizione che la sinistra Maceratese, Corridoniana e non so’ quale altra corrente, (tutte costole lasciateci dall’eredità Ciaffiana ora senza leaderchip e in pericolosa manovra di autoannulamento) tra questa uscita e quella di Campogiano.
La dimostrazione del tentativo di depistaggio risulta abbastanza facile, stà nel fatto che anche il progetto di collegamento Mattei- Pieve e’ stato abbandonato dal Comune di Macerata (qui avevamo invece un vero accordo di programma con relative risorse) ed ecco che và a farsi friggere la necessità del collegamento Pieve-Campogiano.
Qui corriamo anche il rischio di perdere i fondi a disposizione ed allora chi ne risponderà??
Quest’opera infatti viene concepita a seguito degli eventi sismici del 1997 che colpirono la Regione Marche, fu siglata, ai sensi della legge 662 del 1996 e s.m.i., l’Intesa Istituzionale di Programma (IIP) tra il Governo e la Regione. Tale intesa – approvata dal CIPE il 21.04.1999 e sottoscritta il 07.05.1999 – risulta all’interno dell’Accordo di Programma Quadro (APQ) per il Trasporto ferroviario sottoscritto il 19.11.1999 tra la Regione Marche, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Ferrovie dello Stato S.p.A.. Con deliberazione n. 394 del 08.08.2003 la Provincia di Macerata ha approvato lo schema di Accordo di Programma tra la Regione Marche, il Comune di Macerata e la Provincia stessa per la soppressione del passaggio a livello posto al km 30+294 e la realizzazione di una variante alla ex S.S. 77.
Le fonti relative alla copertura finanziaria, per un importo totale di € 11.000.000,00 a valere sulle seguenti risorse: 708.615,60 a carico della Regione (delibera CIPE 70/1998), €. 1.549.000,00 a carico della Provincia di Macerata (DGP 490 del 14.10.2003), Euro 8.742.384,40 a carico del Comune di Macerata.
Le chiacchiere sono a zero. Le firme una presa per i fondelli. Non sono state sufficienti 3000 firme per “non” far realizzare lo svincolo ad otto, che avrebbe portato ad un risparmio, figuriamoci se 500 firme possono servire per far realizzare un’opera per la quale, volenti o nolenti, i Comuni non scuciranno un euro e la Provincia (ex?) deve ancora pensare a sistemare i danni dell’alluvione dell’anno scorso.
La soluzione è il ridimensionamento della Lottizzazione Valleverde, il divieto di nuove espansioni e il risarcimento dei danneggiati da parte di chi ha promesso ciò che non poteva promettere.
@ Franco: MA chi sei che se così dentro queste vicende? Io credo di aver capito. Intanto non si dice LEADERCHIP, ma leadership, non è un microchip per i capi. Mi sai dire quante volte al giorno transiti dall’otto di Corridonia? Credo quasi mai, abitando tu nella vallata del Potenza. Io ci passo dalle 4 alle 6 (e a volte anche di più) volte al giorno. Tutti questi problemi non li vedo, se non creati dal tappo che, ora, si crea a Piediripa. Il traffico verso Corridonia scorre agevolmente, una volta smantellata la rotondina che qualcuno di tua conoscenza aveva fatto installare davanti al Grassetti, mentre si blocca verso Macerata, ma non per colpa dell’otto, bensi per colpa delle strade inadatte di Piediripa.-
Se qualcuno non vuole perdere la faccia si paghi lo svincolo. Oggi sul Carlino la sindaca rispondeva che il Comune di Corridonia è disposto a facilitare tutta la parte burocratica-amministrativa. Ma di soldi non se ne parla. La Provincia (ex, ormai) non tira fuori un euro, l’Anas non ne vuole neppure sentire parlare da lontano. I 12 milioni di euro li paga il Comune di Macerata? Perché non fare, allora, una strada di scorrimento veloce da Valleverde verso Macerata e che scavalchi la città fino a Villa Potenza? Non ti preoccupare per le lottizzazioni di Corridonia, mi pare che questo comune abbia dato, sotto la Calvigioni, lezione di buona gestione a tutti gli altri, facendosi costruire uno svincolo come non ce ne sono altri in provincia, facendolo pagare all’Anas, senza scucire una lira. Nessun’altro in provincia è stato capace di fare altrettanto, cari politici di professione. Corridonia le strade e le superstrade le ha, tra poco avrà anche un altro svincolo, due ci bastano e ci avanzano. Non vi preoccupate per noi. Faccio la solita, cecchia, proposta : se ogni cittadino di Macerata scucisse 300,00 euro, considerati 40 mila cittadini (ma sono di più), arriverete ai famosi 12 milioni per costruire lo svincolo. Se poi qualche altro cittadino non di Macerata, volesse contribuire, avanzerebbero i soldi anche per pagare la porchetta per l’inaugurazione.
io penso che bisogni anzitutto distinguere tra eventuali investitori o speculatori da un lato e dall’altro i proprietari di quei terreni, inizialmente agricoli, dove sorge il consorzio Valleverde. chiunque ha interesse ad accantonare soldi e questi ultimi, vedendo la possibilità di vendere la propria terra, l’hanno venduta come farebbe chiunque.
secondo me, se non ci sono soldi per lo svincolo, credo che auto e camion diretti a Valleverde potrebbero uscire a Trodica, fare un pezzo di nazionale fino a San Claudio e da qui creare una nuova bretella che si ricongiunge a Valleverde. così risparmiando soldi, si accontenterebbero quelli del Valleverde e la lottizzazione Damen. ovvio che tale bretella sarebbe sfruttabile anche da chi va a Macerata, snellendo così il traffico a Piediripa che nelle ore di punta è SCANDALOSO!!!
@ Biancorosso: la bretella di cui tu parli sarebbe utile per chi proviene da civitanova, ma chi proviene da Tolentino non credo che abbia interesse ad uscire a Trodica, eventualmente potrebbe uscire a Sforzacosta, ma andrebbe ad intasare via Roma, così come chi uscisse a Trodica e poi va verso Valleverde, per salire a Macerata dovrebbe prendere la vecchia provinciale. Non cambierebbe niente.
Ma fare sensi unici a Piediripa no, vero??????????
Perche’ non ci facciamo un aeroporto? Valleverde international airport. Togliamo le rotonde ed abbiamo una bella pista. Nel capannone della CGIL ci facciamo la rimessa dei mezzi dei vigili del fuoco. Per accoglienza e generi di conforto c’è’ FiloChietiChieti
Appoggio la proposta di Alexis, anche perchè nel piano di riordino sembra che l’aeroporto di AN, già definitio di serie B/C, possa anche scomparire…
pillole di saggezza
E bravo filosofo. Anche quanto suggerito da Robert non è male.
Io vado contro corrente, la situazione così é schifosa questo é chiaro a tutti, invece di dire che é una cazzate io aspetterei a vedere i risultati ad opera compiuta, anche la realizzazione del circuito ad otto” era stata criticata all’inizio, però dobbiamo dire che i miglioramenti si sono visti.
Lo sbaglio???
Guardando GMaps, ho visto che si potrebbe anche fare uno svincolo un paio di km prima (proveniendo da Civitanova) in pratica quando la superstrada corre sulla riva sinistra del Chienti. Poi si aggancerebbe con la vecchia 485 (basterebbe allargarla di un metro). Si risparmia il ponte sul Chienti e non so quanti milioni. Sarà stata presa in considerazione ?
@ Alexis: l’idea dell’aeroporto era stata mia, già prospettata mesi fa. Basterebbe togliere le rotonde, con un rettilineo di 1600/1800 metri potrebbero atterrare anche aerei come i Crj, gli atr 72, ed anche i B737. Il problema è che il traffico aereo è in crisi, quindi sarebbe anche questo una cattedrale nel deserto.
@ Roberto Concetti: fare uno svincolo dove dici tu significherebbe costruire una strada che taglierebbe in due il viale di cipressi di S. Claudio. distruggerebbe una zona archeologica di itneresso turistico/storico, solo per favorire chi si è inventato Velleverde? E, comunque, resta il problema di fondo: CHI PAGA LO SVINCOLO?
Sarebbero state raccolte 500 firme a favore dello svincolo? Chiunque può raccogliere 500 firme, visto che gli abitanti di Piediripa sono molti di più. Ma se questi 500 firmatari dovessero sborsare i soldi per fare lo svincolo, firmerebbero???????????????
Scommettiamo che di queste 500 firmatari, oltre l’80% risiedono a Piediripa?
Ah, Ah, Ah, che risate ci facciamo al di qua del Chienti !!!! Volete che ne raccogliamo 15.000 contro lo svincolo?
Bambole, non c’è una lira!!!! Lo svincolo non si fa, Valleverde non si costruisce, tra un po’ di tempo le erbacce cominceranno a ricoprire l’asfalto degli stradoni e la valle tornerà (almeno in quella parte) ad essere Verde come era prima.
Ho un’altra soluzione: visti gli enormi spazi lasciati inutilizzati e gli stradoni enormi, perché non portarci la prossima edizione della fiera di S. Giuliano? Così si potrà parcheggiare facilmente, si potrà camminare in pianura, e forse la fiera avrà più successo, rispetto all’ultima edizione che non è stata un granché (almeno, a leggere i giornali, io non c’ero, perché non ci vado, quindi non posso sapere come è andata)
Sono del tutto d’accordo con Filosofo.
Stiamo parlando proprio del nulla. Come infatti ha ben chiarito Franco Capponi, non ci sono i soldi nè per lo svincolo di San Claudio nè per quello di Campogiano.
Per San Claudio la Provincia ha revocato lo stanziamento in bilancio, il Comune di Corridonia non sborserà una lira e quello di Macerata non ha il becco di un quattrino. Per Campogiano, il Comune di Macerata, dopo lo scellerato rifiuto del precedente Sindaco Meschini di ottenere la strada Pieve-via Mattei a totale carico della Quadrilatero (a suo tempo applaudito per questo gesto sconsiderato dall’intero PD e dai partiti alleati), è nella totale impossibilità di finanziare la parte di opera che oggi sarebbe a suo carico.
Resta il fatto che che, miraggio per miraggio, quella di Campogiano sarebbe enormemente più utile per le collettività di Macerata e di Corridonia, mentre quello di San Claudio avrebbe un’utilità soprattutto per i privati che hanno interesse all’opera, come ho spiegato in un mio precedente commento e negli articoli scritti sull’argomento qualche mese fa.
Qualcuno dirà: ma allora, visto che tanto non se ne farà niente, perchè a Macerata il PD e i politici valleverdiani si stanno agitando tanto? Il motivo è semplice: perchè negli anni passati proprio loro hanno fatto delle promesse incaute ed arroganti alle oltre 60 imprese che hanno acquistato lotti a Valleverde all’interno di un piano di insediamento faraonico e del tutto inutile (e su tale aspetto sono pienamente d’accordo che questi lottizzanti non hanno alcuna colpa, se non quella di essersi fidati di chi ha messo in piedi tutto il gigantesco piano di Valleverde solo per i propri interessi) ed ora che il castello delle false promesse è venuto meno sono in enorme difficoltà. Se non rischiano le botte, secondo me, poco ci manca!!!
Allora devono far vedere che si muovono, che si sono mobilitati, che stanno facendo tutto il possibile e che, se lo svincolo agognato di San Claudio non si farà, la colpa non è la loro, ma della crisi economica, del destino cinico e baro, della Calvigioni, di Cronache Maceratesi che si è messo di traverso e ha svelato trucchetti ed intrallazzi vari.
Insomma, un vero e proprio depistaggio, un giochetto che farebbe ridere, se non ci fossero tanti poveri cristi (gli agricoltori proprietari delle terre cedute al Consorzio Valleverde e gli acquirenti dei lotti) che, per colpa di questi signori – esattamente gli stessi che raccolgono le firme, che fanno proclami, che costituiscono Comitati ad hoc – si trovano oggi in una situazione veramente drammatica.
@ Bommarito: analisi limpida e che non fa una piega. E non perché Lei sia d’accordo con me. Ma mi pongo un’altra domanda. Ammettiamo che lo svincolo si faccia (nel paese delle meraviglie), queste 60 aziende, siamo sicuri che costruirebbero e creerebbero nuovi posti di lavoro? Con la crisi che c’è, con decine di aziende che stanno chiudendo, non rischieremmo solo di costruire milioni di metri cubi inutilizzati e tristemente vuoti, come già ce ne sono in abbondanza in quella zona? E, con quali soldi si costruirebbero questi faraonici capannoni, visto che le banche non concedono mutui, che le imprese edili non hanno più liquidità? Il presidente del consorzio valleverde che, da quanto ho letto (non lo conosco, anche se pare sia di Corridonia) è anche socio di un’immobiliare, cosa risponde?
Ha ragione Lei, caro avvocato. Sono state fatte promesse, ed ora che non si riesce a mantenerle è il caso di dare la colpa ad altri, come il Comune di Corridonia, dove vivono quei millenari nemici di Macerata, l’Anas, cattivissima, che ha regalato uno svincolo faraonico a Corridonia e non ne vuole costruire un altro per la povera Macerata, la Quardilatero che voleva costruire lo svincolo a Campogiano, ma non lo vuole fare a S. Claudio (forse perché la quadrilatero ha capito che quello di campogiano è utile e l’altro no?). Bisognerebbe che qualcuno, una volta tanto, ammetta di aver fatto male i calcoli e di aver sbagliato, chieda scusa pubblicamente e si ritiri a meditare sui suoi errori. Per quanto riguarda gli imprenditori (de noantri), mi fa specie che non si siano accertati della costruzione dello svincolo, prima di impegnarsi nell’impresa. un’ultima domanda, la faccio a Lei che mi sembra molto bene informato, ma vale per tutti gli altri lettori_ si parla tanto di un accordo (di intenti) che fi siglato da un ex sindaco di corridonia e da un ex sindaco di Macerata. Si può sapere chi era quel sindaco di Corridonia?
Per Filosofo
L’intesa tra la Provincia di Macerata e i Comuni di Macerata e di Corridonia per lo svincolo di San Claudio risale all’11 giugno 2004. Per Macerata il Sindaco era Meschini, per Corridonia penso Emiliani. Da questa intesa, di natura politica e non giuridica, si staccò poi il Comune di Corridonia, poco dopo l’elezione della Calvigioni, la quale, in verità, aveva escogitato una soluzione per realizzare lo svincolo di San Claudio senza che Corridonia dovesse cacciare una lira. Ma questa è un’altra storia, di cui intendo parlare in un mio prossimo articolo.
Aggiungo che il Sindaco Meschini e il PD maceratese rifiutarono la realizzazione gratuita da parte della Quadrilatero dello svincolo di Campogiano e della strada Pieve-Mattei non certo per stupidità, ma solo perchè, se questo svincolo fosse stato realizzato, sarebbe emersa in maniera chiara ed inoppugnabile l’inutilità dello svincolo di San Claudio, che invece ai grandi strateghi ed intrallazzatori pidiellini maceratesi stava moltissimo a cuore, e non certo per motivi di pubblico interesse.
Secondo me, questa mancata gratuita realizzazione dello svincolo di Campogiano, e della strada di risalita verso la città, integra un vero e proprio crimine ai danni di Macerata e di tutti i maceratesi. Ciò nonostante, i “criminali”, con una grandissima faccia tosta, continuano a parlare, a sproloquiare, a pontificare, a presentarsi come i veri tutori degli interessi della città di Macerata.
Quanto alle aziende che hanno acquistato i vari lotti a Valleverde, secondo me sarà grasso che cola se sarà costruito il 10% dei capannoni industriali, artigianali, commerciali e direzionali previsti. E ciò non solo per la crisi economica, che indubbiamente esiste, ma soprattutto perchè l’insediamento produttivo di Valleverde (che nel frattempo ha definitivamente ed irrimediabilmente distrutto l’area verde che da Piediripa conduce all’Abbazia di San Claudio) era sin dall’inizio, quando ancora eravamo in tempi di vacche grasse, assolutamente abnorme e sproporzionato rispetto alle esigenze di Macerata e dintorni. Inoltre molti dei lottizzanti ebbero ad acquistare solo perchè convinti di poter rivendere il lotto non appena possibile, realizzandoci sopra un vero e proprio investimento speculativo (che oggi – come ormai ben sanno – se lo possono solo sognare).
A suo tempo i nostri grandi strateghi decisero per un’opera dalle dimensioni così colossali non per una reale esigenza di spazi produttivi (peraltro già esistevano a Macerata decine di capannoni dismessi e c’erano anche allora altri insediamenti non completamente sfruttati, ad esempio proprio a Piediripa, nei pressi del mercato dell’ortofrutta), ma solo per i loro esclusivi interessi, visto che un carrozzone come il Consorzio Valleverde avrebbe garantito – come poi è avvenuto – indennità da favola per oltre un decennio a favore dei componenti del consiglio di amm.ne, parcelle stratosferiche per i progettisti ed i professionisti chiamati ad esprimere pareri e consulenze, un appalto di dimensioni eccezionali per le opere di urbanizzazione poi realizzate da un’impresa che si aggiudicò una gara europea e che i maligni (io in prima persona) hanno evidenziato essere comunque molto vicina a lor signori per altri interventi edilizi a Macerata.
Resta oggi il problema di un reticolo di strade di urbanizzazione, a Valleverde, del tutto inutile, per il quale prima o poi si dovrà studiare una qualche ragionevole forma alternativa di utilizzazione. Ma nel frattempo dovremo sorbettarci ancora a lungo le lamentazioni e le sterili discussioni dei valleverdiani, che non potranno mai riconoscere di aver sbagliato e chiedere scusa pubblicamente, sia perchè sono arroganti e prepotenti sia perchè rischierebbero il linciaggio sulla pubblica piazza.
GRAZIE!!!!!!!!!
A chi serve lo svincolo di San Claudio ??
A PAMBIANCHI …. e soci !!!!!!
Fermo quanto detto nei commenti …mPrima poi farebbe piacere che questa prestigiosa testata approfondisse anche altre questioni immobiliari e di cementificazione…Potrebbe parlare anche del Bracciale???
Per avv Guru
Arrivi un po’ in ritardo, la questione è stata ampiamente già sollevata, sin da quando su questo giornale ho iniziato a scrivere di questioni urbanistiche cittadine.
Chissà che non se riparli…;)
All’avv. Bommarito: considerato che Lei e’ molto piu’ informato di me sulla disastrosa cementificazione d Macerata, perche’ non fa un bello scoop sulla riqualificazione di Piazza Pizzarello, i cui lavori sono fermi da qualche mese? Mi sembra che i proventi derivanti dalla vendita dell’area di proprieta’ comunale dovevano servire per la costruzione di una nuova scuola nel rione Vergini. O forse ci ritroveremo con una nuova cattedrale nel deserto ? Almeno sono stati incamerati dal Comune i soldi derivanti dalla vendita dell’area? Mi sembra che la ditta aggiudicataria dei lavori sia la stessa della Valleverde, del palazzo Filati in Piazza Mazzini e della lottizzazione IRCER in via Valenti. Grazie.
MA PERCHE’ QUALCUNO NON PARLA MAI DELLA SITUAZIONE IN VIA S.FRANCESCO(QUARTIERE S.LUCIA)DOVE OGNI GIORNO VI PASSANO MILIONI DI VEICOLI DI OGNI TIPO ED HANNO LETTERALMENTE DISTRUTTO UN QUARTIERE? TUTTI DICONO DICONO DICONO MA NESSUNO FA MAI NIENTE!
Veleno e perfidia da Alexis De Tocqueville… Il Filosofo scatenato che infila la lama e la gira e rigira nella ferita… Giuseppe Bommarito che non è avaro di spiegazioni e da cui attendiamo rivelazioni di cosa aveva escogitato il sindaco Calvigioni per lo svincolo a costo zero per Corridonia… Biancorosso che dice una cosa talmente ovvia, come la dicono tanti cittadini di Corridonia, ossia di utilizzare Trodica come svincolo… ADESSO, PERO’, BASTA!
Voi parlateparlateparlate, ma non vi mettete nei panni dei poveri ex-democristiani ed ex-comunisti che – presi all’epoca da un attacco di grandezza da vacche grasse – avevano partorito un elefante, per ritrovarsi oggi con il cadavere incompiuto di un topolino. C’è da capirli che oggi si sbracciano tanto, addossando le colpe al sindaco di Corridonia e alla Provincia che non vogliono scucire un euro per una serie di motivi, primo tra tutti quello che non ci sono soldi.
Stanno facendo una sceneggiata per tentare di addomesticare i lottizzanti, i quali più passa il tempo e più si stanno incazzando, nella consapevolezza che hanno preso una trombata dai tromboni catto-comunisti.
Che bel bottino il Consorzio Valleverde! I progettisti della lottizzazione erano i nomi storici del centrosinistra, gli amministratori erano pure i soliti storici, a spartirsi le prebende. Si dice a Corridonia che il presidente del Consorzio Valleverde percepiva un compenso annuo di 100.000 euro… E’ vero? Allora, perchè ha mollato l’osso in mano di un nuovo presidente corridoniano? Con la speranza che costui ammorbidisca il sindaco Calvigioni? Si vede che non sa di che pasta di ferro fuso è fatta il nostri sindaco… Oppure, perchè l’osso era diventato incandescente, dato che chi gli sganciava i soldi avrebbe preteso poi fatti concreti, ossia le opere viarie promesse, per fabbriche nel mondo dei sogni?
Per concludere: consiglierei i promotori della raccolta firme, i vari Ricotta, Di Pietro, eccetera, di smetterla di agitarsi, poiché più si agitano e più fanno il gioco del nemico. Al quale non pare vero di godere così a buon mercato. Resta il fatto che i poveri Maceratesi dovranno dolersi di avere dato fiducia a questi amministratori, che li hanno costretti – rinunciando allo svicolo di Campogiano e con l’illusione di Valleverde – all’isolamento più completo.
Leggo dal Resto del Carlino che le firme raccolte sono arrivate, pensate un po’, a …. 800! E che alla riunione dell’altra sera al Grassetti erano presenti addirittura… 50 persone!!! Numeri da far impallidire e gelare la sindaca Calvigioni. MA DI CHE STIAMO PARLANDO? 50 persone per un problema così importante? Ma importante per chi? Se non erano presenti neppure i 60 lottizzanti!!! Dove erano gli 800 che hanno firmato la petizione? Se c’era una porchetta sarebbero state presenti più persone. Ma andiamo, dai!
Ma, leggo ancora, il primo dicembre ci sarà l’inaugurazione ufficiale di Valleverde. Ma cosa inaugurano? Il progetto? Ma se non c’è nienrte a parte le strade, cosa dovranno inaugurare, con tanto di sindaco con fascia tricolore e, magari, vescovo con acquasantiera? Ma viviamo nel mondo reale o virtuale? Avranno costruito fondali da scena come a cinecittà? Tanto a MAcerata ci sono abituati. Basti ricordare il fondale da scena che costruirono IN PIAZZA DELLA VITTORIA PER LA VISITA DI MUSSOLINI NEL 1936. Ci sono abituati.
Un’altra domanda per l’avv.to Bommarito (io le domande le faccio, appositamente, a puntate): chi sono i proprietari delle aree sulle quali doveva essere costruito lo svincolo? E i proprietari delle aree adiacenti che, sicuramente, sarebbero diventate fabbricabili? Ce lo dica, avvocato, siamo ansiosi di avere risposte su questo punto.
Il Presidente del Consorzio Valleverde non percepiva 100.000 euro all’anno. In compenso il “Direttivo”, vecchio Presidente compreso, nel periodo di governo fino alle dimissioni di quest’ultimo si è spartito solo circa 600.000 seicentomila euro (dicono alcuni consorziati). Quisquilie in confronto alle parcelle dei tecnici, che sono andate oltre il milione di euro.