Continua il contrasto operato dalle forze dell’ordine verso il crescente fenomeno del favoreggiamento e dello sfruttamento della prostituzione. La polizia ha infatti controllato e sequestrato un appartamento di via Pace, che era stato più volte segnalato dai residenti, infastiditi dal continuo viavai di uomini, scoprendo una vera e propria casa d’appuntamenti in cui si prostituivano due donne asiatiche. A seguito delle indagini è emerso che da almeno 3 settimane era stata predisposta una vera e propria casa di tolleranza, con tanto di sala d’ingresso e stanze singoleL’attività d’indagine ha, infatti consentito di accertare che effettivamente da almeno tre settimane era stata predisposta una vera e propria casa di tolleranza con tanto di sala d’ingresso e stanze singole: l’immobile era divenuto meta di decine di uomini che a qualunque ora del giorno e della notte si recavano dalle due cinesi che si prostituivano all’interno.
Dopo qualche giorno di appostamenti, gli agenti hanno deciso di intervenire, e durante il fine settimana un poliziotto, presentatosi come cliente, è stato invitato ad entrare da una delle prostitute cinesi. La donna, in modo abbastanza esplicito, faceva capire all’agente in borghese che il prezzo dell’incontro era di 50 euro; nel frattempo il poliziotto si era accertato della presenza anche dell’altra donna, sempre di nazionalità cinese e piuttosto discinta. A questo punto è scattata l’irruzione degli altri agenti all’interno dell’immobile, e sono scattate le denunce sia per le due donne (W.L., di 36 anni e M.Q. di 38), oltre che di X.W., un uomo cinese che si era finto marito di una delle due al momento di firmare il contratto d’affitto stipulato con un’agenzia immobiliare.
Tutti e tre sono risultati immigrati dalla regione cinese dello Zhejiang: oltre alle denunce la polizia ha provveduto al sequestro delle prove rinvenute a sostegno dell’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, oltre che al sequestro dell’appartamento.
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Cercate un nano con i capelli finti ed un doppio petto troppo stretto……è il MAGNACCIA!
certo che sto monno e’ proprio un puttana’….
già è inspiegabile il fatto che con facilità siano riusciti ad avere un’appartamento in affitto considerato che per gli italiani è difficilissimo e vogliono mille garanzie…..ma perchè spendere dei soldi, quando potrebbero utilizzarli in altro modo….per pagare le utenze e le imposte ……o per darli in famiglia che molti magari li tengono con i soldi contati…..oltremodo è anche veicolo di infezioni …..che poi trasmetti in famiglia…..
Parliamoci chiaramente, ragazzi!
Anche nel più antico mestiere del mondo i Cinesi ci fregano e mettono a repentaglio la professionalità e il posto di lavoro delle nostrane…
Ma, andando molto più indietro, vediamo chi è stata la causa di tutto ciò. La socialista Merlin ci spense i sogni e le convenienze. Sognavamo i 18 anni per andare al casino: posto pulito, sicuro, controllato dal sanitario, difeso dalla Polizia, riscaldato d’inverno, luogo di appuntamenti tra amici e tra artisti… Io mi sverginai in quel di Firenze durante una gita dell’istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Alberico Gentili”. Non avevo che 17 anni e – pur senza la carta d’identità che il preside Joannin ci aveva ritirato – io fui ammesso all’iniziazione erotica per via del mio aspetto muscoloso… Fu un insuccesso clamoroso, che ovviamente tacqui con chi era rimasto “fuori”. Durante il viaggio in pullman non feci altro che magnificare la salutare cura del sesso. Poi, avvenne la chiusura dei casini e noi fummo costretti a transitare a destra.
La chiusura delle case di tolleranza fu un risultato della demagogia di Sinistra. Dopo il periodo delle “signorine” – rispettate, difese e aventi diritto alla pensione – abbiamo quello delle derelitte sfruttate, seviziate ed assassinate: il risultato della demagogia farisaica.
Ricordo che in via Pace c’era, 50 anni, fa un appartamento discreto, con gente affidabile e gentile. Con le cinesi oggi non avviene altro che continuare la tradizione della zona. Che c’è di male? Forse, ciò che si dovrebbe fare è lasciare che si organizzino questi appartamenti “protetti”, resi sicuri dal controllo sanitario, con farmacia fornita di “trinitrina” e magari pure di defribillatore da saper usare. Per l’assistenza con il “bocca a bocca” non ci sarebbe il problema, data l’esperienza…
Ovviamente, questi appartamenti “protetti”, dovrebbero essere soggetti al fisco…
ma come ci hanno pensato ad aprire un bordello a Macerata, città triste e bigotta?!
Caro Pieroni, “triste e bigotta”,ma anche sparagnina. Guarda caso il Casino – scusate il gioco di parole – non era di quelli di alto bordo, ma con gestione e manovalanza cinese. “Magerada non se smendisce mai!
Nooooo
@Paolo Pieroni @Alexis De Tocqueville
Parlando in questo modo si capisce che i veri bigotti siete proprio voi e che probabilmente non siete neanche maceratesi poiché dimostrate di non conoscere bene Macerata altrimenti sapreste che quella di cui voi parlate è soltanto una facciata dietro alla quale si nasconde tutto.
Basterebbe infatti farsi una passeggiata lungo C.so Cairoli per rendersi conto che la casa d’appuntamenti scoperta non è che una delle tante.
Purtroppo non è che la malavita sia un vanto ma esiste anche se qualcuno come voi, per comodo, fa finta di non vedere.
@Federico Ventura
Basterebbe infatti farsi una passeggiata lungo C.so Cairoli per rendersi conto che la casa d’appuntamenti scoperta non è che una delle tante.
C.so Cairoli?? Le mitiche Casette sono diventate di tolleranza?? Non ci credo dai…