di Alessandra Pierini
A cosa servono i partiti se degli esponenti di spicco del Pd, partito ai vertici dell’amministrazione comunale, provinciale e regionale devono dar vita ad un comitato per dar seguito al progetto per lo svincolo di San Claudio che la politica ha previsto anni fa? A cosa serve la politica se i rappresentanti eletti dai cittadini sentono il bisogno di dar forza alle loro idee e proposte attraverso un gruppo che nulla a che fare con gli organi istituzionali? A cosa serve la democrazia se un gruppo di “palazzinari” e capannonari” , neologismi con i quali oggi l’avvocato Graziano Pambianchi ha ridefinito imprenditori e industriali, non si sente rappresentato dal consiglio comunale nè dall’amministrazione che invece sono avvertiti come ostacoli? Sono questi gli interrogativi che emergono dopo la conferenza stampa convocata questa mattina dal neonato comitato Pro Svincolo di San Claudio per presentarsi prima della riunione di avvio dei lavori che si svolgerà lunedì alle 21,15 all’hotel Claudiani di Macerata.
Tra i promotori del Comitato Stefano Di Pietro ex assessore del Comune di Macerata, il quel nei mesi scorsi ha dato il via a Confronti, associazione nata con l’intento di “affrontare quei temi in cui la politica fallisce” (leggi l’articolo), Graziano Pambianchi, membro del direttivo del Pd e fino a poco tempo fa presidente del Consorzio Valleverde, Narciso Ricotta capogruppo del Pd in consiglio comunale e Monaldo Andreozzi, commercialista. Con loro anche Aldo Benfatto, segretario della Cgil che staultimando la sua nuova sede a Valleverde, area strettamente legata allo svincolo di San Claudio, gli imprenditori Giancarlo Cossiri, Franco Mercuri, Fabio Paci , Stefano e Fabrizio Centioni e Luigi Iannucci di Confindustria Macerata.
E’ stato proprio Stefano Di Pietro, il quale da assessore presentò la delibera relativa allo svincolo a spiegare l’obiettivo del comitato: «Ci incontreremo lunedì per fissare strategia ed iniziative poi inizieremo a fare pressione su tre amministrazioni, Provincia, Comune di Macerata e Comune di Corridonia perchè gli impegni presi, in maniera formale, vengano rispettati».
Di Pietro ripercorre poi la storia dello svincolo e conclude con uno sfogo: «Lo sviluppo di Macerata non può essere legato solo ai servizi degli enti pubblici e alla cultura, ci vuole anche l’economia. Dopo l’approvazione della delibera sulla svincolo da parte del consiglio comunale di Macerata, Provincia e Comune firmarono un accordo di programma a margine del quale fu stipulato un protocollo d’intesa con il Comune di Corridonia, firmato dall’allora sindaco Emiliani che era un industriale a differenza dell’attuale sindaco. L’idea alla base del protocollo era quella di eliminare i confini, solo virtuali, tra i due comuni, l’attuale sindaco di Corridonia invece ferma lo sviluppo. Le amministrazioni devono capire che Valleverde non è una spina nel fianco ma un’opportunità ed è stata studiata per essere funzionale allo svincolo visto che porterà 14 milioni di euro da sola, a questi vanno aggiunti 2 milioni di euro dalla lottizzazione Simonetti e altri ancora dall’ampliamento del centro commerciale Valdichienti. La Calvigioni ha ribadito più volte che il problema della viabilità non si può risolvere finchè si strozza al cimitero di Macerata ma le modifiche alla viabilità sono necessarie per dare respiro alla frazione di Piediripa dove la situazione è destinata solo a peggiorare. Non si può dire che l’impegno preso non era vincolante».
Parla di battaglia civile per la città Narciso Ricotta (Pd) che nei giorni scorsi ha presentato un ordine del giorno approvato dal consiglio comunale per chiedere un tavolo istituzionale sulla questione (leggi l’articolo) ma evidentemente quanto votato in sede consiliare non è abbastanza: ««Riteniamo che l’attività politica – ha detto – non sia sufficiente a creare negli enti preposti la necessaria sensibilità e vogliamo coinvolgere tutti i soggetti interessati. Questo è un comitato per il sì e questa è una originalità che rivendichiamo. Lo svincolo di San Claudio non è al servizio di Valleverde come si vuole far credere ma a favore di tutti i cittadini, non è in contrasto con la Mattei-Pieve nè con il Comune di Corridonia. Va precisato anche che non esiste l’alibi della mancanza di soldi e non vogliamo che il problema venga affrontato con arrendevolezza».
Denuncia apertamente la sua sfiducia verso la politica, i partiti e gli amministratori Graziano Pambianchi: «Dobbiamo dare per estinti i partiti, i confronti al loro interno e il dibattito tra maggioranza e opposizione nelle amministrazioni. Visto che in tantissime situazioni è bastato un comitato del “no” per bloccare opere e costruzioni, abbiamo proposto un comitato del si per proporre idee e soluzioni».
Pambianchi ricostruisce anche la cronologia dei fatti: «Non è vero che l’idea dello svincolo di San Claudio nasce per far comodo a quelli che vengono chiamati “palazzinari” e “capannonari”. L’idea dello svincolo è precedente, Valleverde è stata ideata come strumento di realizzazione dello svincolo di San Claudio e al suo interno è stata già realizzata una strada a quattro corsie che doveva essere la prosecuzione dello svincolo. Oggi chi ha investito non ha ancora la sua lottizzazione, è per questo che mi sono dimesso dalla presidenza del Consorzio anche se non mi sembra che con il nuovo presidente vada meglio. Si tratta di imprenditori che portano ricchezza e lavoro, magari ci fossero più palazzinari e capannonari».
Sulla stessa linea il commercialista Monaldo Andreozzi: «E’ questione di rispetto degli impegni. Le aziende che hanno deciso di investire su Valleverde hanno fatto una programmazione e hanno tutto il diritto di avere delle risposte. E’ ora di farsela finita».
Tra gli imprenditori presenti c’è anche Franco Mercuri della Orim metalli che si occupa di meccanica di precisione: «Ho bisogno di spazio e ho buttato cifre importanti su Valleverde ma ancora non riesco ad ottenere lo spazio di cui ho bisogno. Con il nuovo capannone riuscirei ad avere 2 macchinari in più e potrei assumere ben cinque persone».
Parla di occupazione anche Aldo Benfatto della Cgil: «In questo momento di crisi è importante avere opportunità di assunzione, l’edilizia è in una fase pessima e se gli imprenditori vogliono costruire perchè non li mettiamo in condizione di farlo? A noi interessa che le istituzioni rispettino gli impegni».
E’ un fiume in piena l’architetto Fabio Grisogani, uno dei responsabili della progettazione di Valleverde, il quale manifesta una certa rassegnazione e se la prende con il Comune di Macerata: «Credo che ci sia una dicotomia tra fattore politico e uffici per cui sia gli amministratori che i tecnici sono convinti di poter comandare. Il Comune di Macerata sta battendo un record, è primo per velocità delle pratiche: a Macerata servono 3 o 4 mesi per ottenere un permesso, da Loreto mi ha telefonato il responsabile dell’ufficio perchè aveva impiegato 30 giorni per rilasciarlo e addirittura in Veneto si fa tutto in via telematica. Per di più c’è chi mi chiama per sapere quando il Comune potrà incassare un milione e mezzo per l’ampliamento del centro commerciale Valdichienti quando sono tre anni che aspettiamo per darglieli. I politici sono persone liquide. Ho proposto molte volte di pagare loro un viaggio per andare ad imparare come si fa nelle altre realtà». Grisogani ha anche espresso le sue preoccupazioni legate alla viabilità: «Abbiamo riesumato, per lo svincolo di San Claudio, il progetto Corona, per una zona in cui passano 500 macchine all’ora, numero significativo anche rispetto all’otto volante, al quale non ci siamo opposti ma con il quale ci hanno preso in giro visto l’enorme investimento dell’Anas. Uscire allo svincolo di San Claudio vorrebbe dire, per chi deve andare a Macerata risparmiare ben tre chilometri. Non si possono fare le strade solo quando ci sono i soldi».
(Foto di Guido Picchio)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Cari politici, palazzinari e capannonari dovete rassegnarvi. Vi è andata bene per tanti anni ma stavolta credo che dovrete strusciarci il muso. Bella operazione consociativa. Ci avete messo pure la foglia di fico del Sindacato. Sapete benissimo che l’operazione Valleverde, e qui mi rivolgo alla Confindustria, non ha niente a che vedere con una sana operazione di sostegno all’economia produttiva. Si è trattato di una pura e semplice operazione speculativa fatta sulle spalle dei cittadini – che dovrebbero pagarvi lo svincolo -. Perchè non chiedete ai maggiorenti che hanno investito in questa operanzioncina di pagarlo.
Certo che sentire uno come Ricotta che parla di “battaglia civile”, fa sbellicare dalle risate. Manco dovesse sostenere i diritti di qualche minoranza etnica.
Fateci sapere con i numeri quanti nuovi posti di lavoro portera’ alla citta’ di Macerata questa lottizzazione ,
Voi ” IMPRENDITORI” che avete investito a Valleverde
Tanto tuonò che piovve. Lo dicevo io che dietro tanta cagnara per il Corridomnia ci doveva essere qualche comitato di pietra. Volete lo svincolo? Fatevelo fare dal Presidente. Intanto lui è già fornito insieme ai suoi tecnici delle pannelle dei martelli dei compassi massonici.
Sarà la giornata afosa ma non mi sembra di scorgere gembriulini….
Io non so se sono prevenuto – ma appena vedo le facce di queste persone.aggi . ho la netta sensazione che tutto quello che dicono di fare per il bene degli altri – serve invece solo e solamente per il bene loro … Chissà perché — ??? Specialmente quando si legge di milioni di Euro che dovrebbero entrare………. ( nelle casse del comune chiaramente )
Ma guardate che facce e sempre le solite….poi imprenditori ma di che?…di cemento e speculazione…ma che producono…..fate un giro a piediripa zona piazzale mercurio piu della meta dei capannoni è da anni vuota..a che servono altri capannoni….quando vedo quelle foto penso subito a : CEMENTO MASSONERIA..appalti agli amici…amici degli amici….almeno ingermania si produce e si crea..qui solo cemento e capannoni inutili….posti di lavoro? ma dove…poi ma la cgil ha gia sede in piazza…xche spendere soldi per un capannone squallido come sede?…non voglio essere scorte da quelle 4 facce al tavolo…ma con quelli l’italia ha un futuro?????
Pambianchi ricostruisce anche la cronologia dei fatti: «Non è vero che l’idea dello svincolo di San Claudio nasce per far comodo a quelli che vengono chiamati “palazzinari” e “capannonari”. L’idea dello svincolo è precedente, Valleverde è stata ideata come strumento di realizzazione dello svincolo di San Claudio e al suo interno è stata già realizzata una strada a quattro corsie che doveva essere la prosecuzione dello svincolo.
Chiaro il concetto? Palazzinari e capannonari sono stati costretti ad anticipare i tempi in modo da dare un senso allo svincolo.
Grisogani “…….non si possono fare le strade solo quando ci sono i soldi.”
Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere.
Qualcuno mi sa dire se la lottizzazione è completata e collaudata e da chi?
Grembiulini? Quelli si indossano solo nelle cerimonie importanti. Come quando si conferiscono o prendono incarichi.
Vorrei suggerire a CM un titolo al servizio fotografico: “SEPOLCRI IMBIANCATI!”. Guardate le facce; quelle si che dicono più di mille parole:
Quindi adesso dovremmo scegliere se stare dalla parte dei “nuovi” e “oscuri” appetiti che hanno portato alla realizzazione del centro commerciale di corridonia o dei “vecchi” e “trasparenti” (direi fin quasi all’arroganza) appetiti dei boys di Colleverde?! E nel frattempo della vallata del Chienti rimarrebbe solo una unica colata di cemento. Alcune affermazioni del nuovo comitato del SI sembrano realmente paradossali . La lottizzazione nata per realizzare lo svincolo (sarebbe come se si andasse a cavallo per usare la frusta) ; le strade che si realizzano anche senza i soldi ( come se non vedessimo il risultato di una economia basata sulla assenza di soldi veri) per finire con la definizione per la quale una associazione lobbistica per realizzare uno svincolo stradale diventa una “battaglia civile” ! ( e visto che si parla di PD credo che il povero Berlinguer se sapesse si agiterebbe di molto la dove si trova). Se non sbaglio Ricotta fu uno di quelli che più si oppose alla realizzazione di un censimento dei capannoni e delle altre costruzioni non utilizzate proposto dal forum per il salvataggio del paesaggio. Perché non coinvolgere il neonato comitato in una rilevazione i cui trasparenti risultati dimostreranno certamente che c’era assolutamente bisogno di realizzare questa nuova lottizzazione visto che tutti gli altri spazi erano e sono proficuamente occupati ?
L’unico vero svincolo che servirebbe è quello di “Campogiano-Carrareccia-via Mattei” .
Immaginate per un attimo i benefici che avrebbero gli abotanti di Piediripa e Sforzacosta ma anche tutti colo che transitano in queste realtà ma anche tutti coloro che vengono dalle zone di Camerino-Mucia oppure Civitanova-Montecosaro-zona bassoFermano e non solo .
Qualche altro esempio : MoglianoPetriolo , Sarnano-SanGinesio e tutti i paesi limitrofi .
Più chiaramente : da Sarnano dopo abbadia di Fiastra piccolo tratto di superstrada uscita Campogiano e subito dentro Macerata ma non solo atraversamento0 Galleria Due Fonti ed ecco che sei nell’altra vallata e viceversa da Villa Potenza ,Montecassiano,Montefano e gran parte della Media valle del Potenza un collegamento intervallivo che porterebbe vantaggio allle popolazioni residente , agli automobilista ed alla viabilità di una intera Provincia .
Si potrebbe continuare all’infinito .
Questa sarebbe una “battaglia civile”.
Per questo si dovrebbe costituire un comitato di cittadini , politici ( teoricamente esprtessione dei citadini ) imprenditori , ambientalisti , .
Invece si pretende con i soldi di tutti fare gli interessi “privati” di pochi .
Ma andate a fare ….. un bagno !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Basta che quando arrivate al mare non chiedete di svuoptare il mare perchè l’acqua è troppa !!!!!!!!!!!
Troviamoci in tanti, lunedì, davanti al Claudiani per manifestare il nostro dissenso! Facciamogli capire che le loro chiacchiere non ci incantano.
Gli unici beneficiari della Lottizzazione Valleverde sono stati e saranno per sempre solo: Presidente, Tecnici e Proprietari delle terre insieme a Sindacato e Associazione Industriali. Ci vorrebbe una bella inchiesta. Non ho detto indagine, ho detto inchiesta, tanto per capire.
Parla di occupazione anche Aldo Benfatto della Cgil: «In questo momento di crisi è importante avere opportunità di assunzione, l’edilizia è in una fase pessima e se gli imprenditori vogliono costruire perchè non li mettiamo in condizione di farlo? A noi interessa che le istituzioni rispettino gli impegni». Ottima prova compagni!
La tragedia sta nella fine dei partiti politici. Il questo caso del PD. Ai tempi del PCI, quando DC, PCI ed altri decisero di chiudere l’ospedale civile di Corridonia, poiché i Compagni rumoreggiavano insieme alla popolazione contro la chiusura, venne in Sezione una Compagna della Federazione è ci “convinse” che la soluzione della chiusura era vantaggiosa per il servizio, l’efficienza, i soli 12 chilometri che ci separavano da Macerata, eccetera.
Solo che poi i Corridoniani si accorsero di essere stati buggerati, poiché, chiuso il nostro ospedale, rimase in piena funzione quello di Treia – pure esso a 12 chilometri da Macerata – per molti anni.
I politici sanno che i Corridoniani sono una massa di pezzi di… (non lo dico per paura di una denuncia della sindaca alla magistratura), a cui puoi pestare loro i cotiledoni, che comunque voterebbero sempre lì (un tempo la Diccì e il Piccì, e adesso il Piddì).
La tragedia sta nel fatto che Comune di Macerata, Provincia e Comune di Corridonia sono sostenuti dal PD.
Il compagno Narciso Ricotta non dovrebbe fare riunioni con la società civile degli imprenditori, ma andare a parlare con il compagno di partito e vicesindaco Paolo Cartechini per convincerlo di cercare di convincere la sindaca Calvigioni a cacciare fuori i soldi per lo svincolo di San Claudio, altrimenti il PD la manderebbe a casa.
Nel mentre Ricotta convincerà Cartechini a fare l’ardito passo, ai maceratesi del PD e al sindaco Carancini, all’ex-presidente del consorzio Valleverde Pambianchi e agli imprenditori che si stanno lamentando vorrei chiedere: perchè siete stati zitti quando un comitato dei cittadini di Corridonia – forte di oltre 4mila firme ad una petizione all’Anas – chiedeva una rotatoria a tre corsie al posto l’Otto dell’Anas per lo svincolo della zona industriale di Corridonia, proponendo poi di utilizzare i fondi risparmiati per lo svincolo di San Claudio?
Nessuno dica che questa alternativa non si sarebbe potuta fare, qualora una forte volontà politica provinciale lo avesse richiesto.
Pure, Narciso Ricotta non dica che svincolo-ponte sul Chienti-stradone per Valleverde servirebbe per evitare l’imbottigliamento di Piediripa. A Piediripa, secondo l’architetto Montalboddi, si potrebbe fare una più ampia e funzionale rotatoria e l’imbottigliamente scomparirebbe.
E poi, la vera risoluzione viaria a favore del Capoluogo e per evitare l’imbottigliamento di Piediripa sarebbe lo svincolo di Campogiano-ponte sul Chienti con la Quadrilatero, bretella Pieve-Mattei a spese del Comune di Macerata e della Provincia.
Tutta la storia di Valleverde ruota attorno agli interessi speculativi del Consorzio, del Comune di Macerata, della Curia Arcivescovile di Fermo e della nuova lottizzazione Damen. Sbaglio forse?
E dovrebbe essere il bilancio del Comune di Corridonia a farne le spese? Cosa ci guadagneremmo noi di Corridonia?
Lottizzazione Damen e aree adiacenti all’ipotesi di svincolodi San Claudio e relativo ampliamento del Cytiper oltre ovviamente alla lottizzazione Valleverde .
La Valleverde è nata come una delle tante speculazioni edilizie con la copertura dell’investimento per creare occupazione . Nella città di Macerata con questa tesi ed altre ( la città dei centomila ) hanno edificato o approvato piani per centomila abitanti ( o quasi ) mentre la popolazione residente non supera i 43 mila abitanti da molto tempo .
Adesso il problema potrebbe essere ( me lo ha suggerito mio cugino di Corridonia ) :
caro Graziano , carissimo Narciso , caro Fabio dateci una mano perchè se non riusciamo a vendere ( la maggior parte degli “imprenditori” hanno comprato per vendere )potremmo richiederVi tutte le parcelle pagate , tutti i rimborsi versati , tutti i compensi maturati e ( sempre mio cugino ) tanto altro ancora .
L’acqua è poca ……. e la papera non galleggia
Interessante questa discussione. Curiosa la formazione del comitato. Dove sono le Istituzioni? Se non si sentiva il bisogno del Centro Commerciale di Corridonia, che non occupa nemmeno la ventesima parte del territorio (agricolo irriguo), se ne sentiva della Lottizzazione Valleverde? Quando è stato approvato il Progetto è stato richiesto un piano del traffico? Tale piano prevedeva la realizzazione dello svincolo di San Claudio? La Lottizzazione è stata completata come già richiesto da un altro intervenuto? E’ stata collaudata? Totalmente? Parzialmente? Come sono stati rilasciati i primi permessi a costriure? Ci aspettiamo queste risposte dalle Istituzioni. Quindi anche dal Comitato. Ricotta è nel comitato e in Maggioranza mi sembra.
Il dibattito è interessante. E siccome gli argomenti, pare, siano a senso unico, piacerebbe ascoltare le motivazioni di qualche componente della c.d. combattente società civile di cui parlava in nostro Ricotta. Formulate le vostre argomentazioni con una raccomandazione per favore: che siano un po’ meno risibili di quelle esposte dai promotori del costituiendo comitato.
@Rapanelli
Caro Rapanelli, tutti i riflettori sono puntati sul sindaco Calvigioni e sul suo silente Vice. Vediamo come si comportano: un cambiamento di rotta credo con sarà molto apprezzato dai corridoniani. Poi il Vice Perdente, forse, ci vorrà riprovare tra 5 anni. Perderà di nuovo ma, in fondo, chi vivrà vedrà!
Sinceramente non ci sono parole…. ma Ricotta non è capogruppo del PD? Ma Pambianchi non è quel signore che da 60 anni è un protagonista della scena politca maceratese? Ma non si vergona nessuno?
O pensano che abbiamo tutti l’anello al naso?
Sullo svincolo di San Claudio è stato detto e previsto tutto da chi segue la telenovela da casa, mossa dopo mossa, io almeno scrissi verso aprile scorso, che per tornare a parlare di viabilità in quell’area bisognava attendere l’elezione del nuovo sindaco di Corridonia e che se fosse stato sostenuto dal PD, non mi sarei meravigliata se i soggetti interessati fossero tornati all’attacco con buona speranza di ottenere stavolta lo svincolo di San Claudio con la partecipazione economica del Comune di Corridonia, atto a servire in primis la lottizzazione Valleverde, secondariamente Macerata e dintorni.
.Il signor Rapanelli ha quindi detto giusto. Con tutto questo PD, tra Comune di Macerata Provincia e Comune di Corridonia, le speranze ora si sono riaccese, ma c’è un ma. Se ora vediamo tutta questa parata organizzata in un comitato per il sì, spingere sull’acceleratore, vuol dire che Nelia Calvigioni rieletta a plebiscito grazie anche ai voti del PD, evidentemente non sta dando i frutti sperati sullo svincolo. altrimenti era fatta. Quindi una bella mela per la sindaca,.
Perciò vora oglio concentarmi sui dettagli dell’articolo, perchè a me sembra, che la trama ricostruttiva raccontata non sia del tutto informativa.
Intanto si dice che l’ex sindaco Emiliani era un industriale e che perciò con le sue ampie vedute imprenditoriali rispetto l’attuale Sindaco Calvigioni, aveva oculatamente previsto uno sviluppo economico in quella zona di confine tra il Comune di Macerata e quello di Corridonia.
Ma non viene ricordato quello che a me risulta – correggetemi se la mia memoria sbaglia,-che il Sindaco Emiliani , fu proprio lui ad acquistare tutti quegli ettari di terreno poco prima che scadesse il suo mandato , poi subito dopo rivenduti ad altri imprenditori e che da qui parte l’esigenza di avere la viabilità straordinaria in quell’area ( utile sarebbe anche riferire il costo d’acquisto ad ettaro e i vari passaggi di vendita per quel terreno fino al valore finale dell’area) E’ storia che poi Emiliani non venne rieletto e nemmeno Giustozzi, ma vinse Nelia Calvigioni alla quale viene continuamente fatto presente da questi signori, di non avere rispettato il protocollo d’intesa firmato tra il sindaco uscente Emiliani e l’allora Presidente uscente della Provinicia. In reaaltà sono loro che abusano del termine ” accordo” perchè lo chiamano di programma , mentre era d’intesa tra due amministratori uscenti. Col nuovo Sindaco Calvigioni quindi, la pagina per Valleverde torna ad essere bianca per 5 lunghi anni. Con la rielezione della Calvigioni ,adesso appoggiata dal PD, è tutta da riscrivere.
Poi, vorrei interloquire idealmente con l’Architetto Grisogani tanto indignato per la situazione bloccata a Valleverde, per chiedergli se come progettista abbia dimenticato che prima di fare lottizzazioni per qualsiasi insediamento , ci vogliono le strade di collegamento. e per chiedergl perchè ce l’abbia così tanto con ” la politica” e ” coi politici ” ( quali…) con gli impiegati della P.A. ( quali…) con gli uffici tecnici se proprio quella politica e quei dirigenti che adesso critica ,hanno permesso la lottizzazione Valleverde e gli ha consentito intervenire per lottizzare Valleverde in asssenza di strade ( idem per quell’altra sua lottizzazione in corso d’opera prossima all’area Simonetti, e alla Stazione di Piediripa)
Avrà dimenticato anche perciò, che fu grazie a un provvedimento amministrativo di una dirigente della Provincia che capovolgendo la corretta procedura , prima le strade poi gli interventi edilzi, ha fatto sì che a Valleverde ora c’è un ‘insediamento produttivo, le strade interne, ma manca tutta la viabilità esterna di collegamento. che necessita di interventi pubblici per la sua realizzazione.
E’ chiaro quindi, che qualsiasi pressione si stia facendo a posteriori, segue quel principio di indurre al bisogno quando non è generalmente avvertito, come nella moda.
Creare il problema per risolvere un problema.
Ma di chi è il problema?
E pensare, che ci sono stati tempi lontani in cui certi esponenti politici locali di area democristiana, non volevano le zone produttive perchè altrimenti Macerata si sarebbe riempita di comunisti, dato che gli operai sono sempre numericamente di più degli imprenditori. e poi i voti non tornano. .
A proposito di progetto Corona, il primo progetto di collegamento alla città di Macerata da quella parte di Piediripa, tra problemi geologici e altro, non mettendosi d’accordo tutti su dove fare passare il tracciato viario, l’ Arch. Mario Crucianelli con una delle sue espressioni colorite, pare suggerì questa soluzione .pigliete un somaru mettetelu su ppe la costa, che ve la indica issu quale strada è da fà!
Agli pseudo politici, imprenditori architetti e sindacalisti(!!)dico: la gente non la beve più la vostra lurida sbobba, che cercate di farci ingoiare!! Trovate altri argomenti, magari più convincenti, perchè la gente ormai “non dorme più dapiedi”. A certi politici e sindacalisti diciamo andate finalmente a casa che non è mai troppo tardi!! All’architetto vorrei dire di andare nei Paesi scandinavi, per imparare un nuovo modello di sviluppo, rispettoso dell’ambiente e che comunque porta progresso. Non come da noi dove il cemento è sinonimo di sviluppo e posti di lavoro (quali, quanti e per chi?). Agli speudo imprenditori dalle scarpe grosse e cervello fino (nel senso di poco), vorrei dire: visto che avete delocalizzato tutte le vostre attività all’estero, lasciando per la strada intere famiglie, perchè non andate ad investire in infrastrutture nei paesi dove avete delocalizzato, proponendo là il vostro lungimirante modello di sviluppo, tutto asfalto e cemento?!! Non ce la raccontate più, vergognatevi!! La valle del Chienti, da Macerata al mare è ormai tutta un blocco di cemento sopra e una falda inquinata sotto. Ve ne strafregate del paesaggio, della storia (Abbazia di S.Claudio, Abbazia dell’Annunziata). Tanto che c’importa, simuleremo la pioggia con grandi cipolloni da doccia, impianteremo nelle aiuole dei fiori di plastica, come quelli che ormai mettiamo davanti ai loculi nei cimiteri (per non perdere tempo e salvare la faccia), sperando che presto capiti a voi la stessa sorte. Amen.
In riferimento alle affermazioni tipo: che ci sono molti capannoni vuoti,sfitti e inutilizzati vorrei sapere se chi avanza questa tesi é un imprenditore,artigiano,oppure un IMPIEGATO magari statale comunale magari con un bel stipendio senza rischiare nulla aria condizionata,ferie permessi,testa sgombra,che magari non sa nemmeno le leggi sulla sicurezza e le norme dei luoghi di lavoro.Per potere utilizzare le vecchie strutture esistenti bisogna metterle a norma,ristrutturarlee poi non crederete che gli immobili ce li regalano quindi?Qunto costerebbe?Se credete che chi lavora ed ha la partita iva sia uno speculatore,evasore e guadagni un mucchio di soldi non dovete fare altro che prenderla anche voi e cominciare a” guadagnare”. Per quanto riguarda Valleverde,noi abbiamo investito nella zona con la speranza di poter realizzare una mediocre capannone e poter ampliare la nostra attivita’artigianale con quasi 30 anni di attivita’ed anche assumere del personale.Bisogna dare spazio a chi ha voglia di fare basta con la burocrazia,sono circa 9 anni che aspettiamo i Signori che si mettano d’accordo per potere entrare a valleverde è una VERGOGNA!!
Poi vorrei sapere dove sono a Macerata altre zone produttive , comerciali ,artigianali per realizzare un capannone per lavorare?
Pietà per i sepolcri imbiancati e i muratori di massoniana memoria. Qualcosa dovevano fare. Ho paura che dietro ci siano schiere di incauti investitori che forse cominciano a fare e farsi qualche domanda di troppo. Il PD? In questa storia non c’entra nulla secondo me. Dove sono le Istituzioni?
Sauro Ferranti ha ragione. Ma lui e tutti i piccoli imprenditori come lui è meglio che capiscano subito che i problemi non possono risolverli il comune di Macerata e tantomeno quello di Corridonia. La provincia poi sta per scomparire. Il comune è di Corridonia non ha i soldi nemmeno per sistemare le strade che già ci sono. io non dico che è stato imbrogliato, ma sicuramente mal servito ? da chi ora solleva polveroni forse per coprire proprie diciamo leggerezze. Ma avete già pagato tutto e tutti? Ahi ahi ahi signora longari……..
Ferranti ha ragione a lamentare la sua situazione personale ma ha torto , secondo la mia opinione certo, se guardiamo al problema dal punto di vista generale, dell’interesse pubblico. Che ci siano tanti capannoni di varia destinazione inutilizzati e’ una certezza, che fra questi molti siano nuovi c’è l’impressione ed anche i numeri come hanno dimostrato gli articoli pubblicati recentemente su CM. Il fatto che nonostante si sia costruito molto, nonostante l’offerta di spazi immobiliari sia superiore alla domanda , nonostante il territorio sia stato devastato ci siano poi imprenditori e artigiani seri come certo e’ il sig. Ferranti che non trovano uno spazio adeguato per svolgere il suo lavoro questo va soltanto ad aggravare le responsabilità di chi avrebbe dovuto programmare e gestire guardando agli interessi generali e non alle speculazioni di pochi. Cercherei infine di superiore ogni divisione e polemica fra chi fa impresa seriamente e chi si preoccupa della sostenibilità ambientale (oggi sempre più spesso coincidono) . In realtà ne gli uni ne gli altri possono esistere da soli nel lungo periodo.
@sig.Ferranti. Non la conosco e non ho nulla contro di lei. Ci sono imprenditori ed imprenditori. Ci sono imprenditori-finanzieri e imprenditori che si sporcano le mani in azienda. Non conosco nemmeno che tipo di attività lei svolga, ma la sua affermazione “dare spazio a chi ha voglia di fare” mi fa venire i brividi (c’era uno che ha sgovernato per vent’anni in Italia che usava molto spesso questo modo di dire, brrrr…), e vorrei sottolinearle che chi ha voglia di fare, non lo deve fare a scapito di tutti gli altri. Che si sia costruito molto di più, rispetto al fabbisogno è un dato di fatto (si faccia un giro nella zona industriale a Civitanova). E’ possibile che un artigiano, non abbia l’opportunità di allargare la propria azienda, in un capannone fra i molti costruiti???!!! O ci sono degli investimenti, o meglio speculazioni, già in corso d’opera? Allora qualcuno ha fatto i conti senza l’oste, o è stato un po troppo leggero? O avventato? Meditare gente!!
possiamo parlare,scrivere commenti ma poi?Come riusciamo a far capire achi ci governa quello che davvero dovrebbero fare per noi che gli abbiamo messo in mano il potere di decidere e agire per nostro conto che vengono pagati da noi cittadini con le nostre tasse e il nostro sudore ?che cichiedono di fare sacrifici per il nostro bene?ok ci sto tiriamo la cinghia,ma tutti.Possono fare queste cose rapresentanti di una maggioranza che governa questa città.Esiste più una moralità anche nelle piccole amministrazioni ?oppure anche qui la fame di potere assoluto prevale su tutto anche su la vita degli ultimi, bambini e anziani.ma al momento del voto lepersone non vedono tutti questi fatti?l’unico nostro strumento per cambiare per vedere se almeno il nuovo ci prova a non prendere per il c…..o chi gli da da mangiare è il voto .PUtroppo però penso che sia un’utopia.Scusate lo sfogo.
@ sempre x Ferranti. Leggendo bene il suo commento, si può scorgere chiaramente l’anima del piccolo imprenditore italiota medio, che frequenta il bar, dove arriva in maniche di camicia tirate su (atteggiamento “faccio tutto io”), e spara a zero sui lavoratori dipendenti, che non pensano, non si preoccupano, non hanno pensieri, ecc.ecc. nefandezze di questo genere. Egli fa parte del popolo delle partite IVA (magari quella evasa), contro il resto degli italiani inetti, quelli senza problemi, cioè i lavoratori dipendenti. A lei vorrei dire, che l’etica del lavoro, se uno ce l’ha, comporta preoccupazione anche per colui, cameriere, che porta a tavola dei bicchieri su un vassoio. Vorrei anche informarla che nella sua categoria ci sono dei pescecani che si arricchiscono sulla pelle di giovani, meno giovani o extra comunitari (che vi fanno schifo, però in azienda tenerli in nero conviene…). Non è così caro signore, la coscienza, chi ce l’ha, comporta senso del dovere, anche per chi, secondo lei, fa un mestiere senza pensieri (apparentemente). Vorrei da ultimo ricordarle, che è grazie ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati che questo Paese ha tirato avanti. Se avessimo aspettato che il popolo delle partite iva (evasa) avesse PAGATO LE TASSE, dal primo all’ultimo centesimo, eeehhhhh….ciaoooo!!!
@ obiwakenobi
Credo che con il suo ultimo intervento “l’abbia fatta fuori dal vasetto”. Interventi come il suo vanificano tentativi di dialogo che vadano aldila’ di vecchi schematismi.
@ Sauro Ferranti
Posso capire la sua amarezza, soprattutto se un investimento era stato fatto con sane intenzioni. Credo, purtroppo, che l’abbiano turlupinata. Le sue ire dovrebbero essere rivolte verso altre persone, alcune delle quali immortalate nel servizio di Guido Picchio.
Tanto rumore per nulla? Dagli interventi tante domande e provocazioni. Dove sono le Istituzioni? Il Comitato? I partiti? Il silenzio si fa assordante. Sarà finita l’era del bengodi?
E’ come rivedere un film in bianco e nero , vecchie le facce ,vecchie le argomentazioni.
Valleverde è stato per tutti un pessimo investimento che non ha futuro, figlio di quella politica dei campanili che voleva zone produttive e commerciali per ogni comune così come le false aspettative di sviluppo portavano anche sindaci di piccoli centri a lottizzare ,cementificare lasciando spazio a speculatori o anche a qualche sprovveduto investitore .
Ora tutto questo è finito come sappiamo e vediamo : opere incompiute, capannoni vuoti un paesaggio agrario devastato.
Leggittimo cercare di difendere i propri cattivi investimenti , ridicolo chiedere che si salvaguardino interessi privati utilizzando soldi pubblici, specialmente quando a chiederlo c’è anche un sindacato.
L’unico svincolo veramente utile è quello di campogiano via mattei , ( i motivi li ricordava qualcuno prima ) investiamo li e poi finalmente lasciamo perdere le strade e parliamo di mobilità alternativa …penso che sia giunto veramente il momento di occuparsi di altro.
Insisto.
La lottizzazione Valleverde è stata definita dal presidente dimissionario dell’omonimo consorzio, ora promotore del comitato per il Si, propedeutica alla realizzazione dello svincolo di S.Claudio.
Una balla colossale, senza nessuna logica, ma ammettiamo pure che prima si tirino su i muri e poi si fanno le fondazioni.
Mi chiedo se a Sauro Ferranti e a tutti gli altri imprenditori aderenti fu spiegato che il tutto era appeso ad un semplice protocollo d’intesa, cioè a chiacchiere come è oggi dimostrato.
Io credo che una persona mediamente avveduta prima di far vedere moneta abbia chiesto garanzie meno aleatorie.
Oltretutto quel protocollo d’intesa non ha più ne un padre, la provincia prossima a scomparire, ne una madre, la sindaca di Corridonia.
Dunque se le chiacchiere stanno a zero, anziché organizzare un inutile comitato che sa tanto di foglia di fico per chi l’ha promosso, quelli del Si dovrebbero finalmente spiegare a Sauro Ferranti per primo e poi a tutti noi a chi si chiede di mettere mano al portafoglio. Con precisione.
Buona sera
Da semplice cittadina vorrei rivolgere una domanda tecnica al comitato, scusate Perchè la Città di Corridonia dovrebbe finanziare questo svicolo dove non è prevista una strada che porta a Corridonia centro ?? se non mi sbaglio dal disegno vedo solo una strada che porta solo in direzione Macerata ??
Per favore qualcuno mi spiega ???
Grazie
Scusate tutti ,ma devo intervenire nuovamente per dire che , sopra ho scritto correggetemi se la mia memoria sbaglia, e infatti mi sono resa conto di avere proprio sbagliato nel mettere in relazione l’ex Sindaco di Corridonia Emiliani alla lottizazione Valleverde, l’ acquisto di terreni e tutto quanto a lui riferito . Faccio quindi pubblica ammenda all’ex Sindaco Emiliani, per averlo nominato assolutamente a sproposito.
Brava Tamara .
Se tutti facessero come lei –
Solo le persone forti si scusano quando sbagliano .
Brava ..
@ alexis de tocqueville, ma quali vecchi schematismi! Ma proprio lei che nel primo intervento parla chiaramente di operazione speculativa! Allora cosa c’è da dialogare!? Dialoghiamo con gli speculatori, che prima improvvidamente investono, poi se la prendono con il mondo, comprese le persone alle quali stanno arrecando il danno. Per favore un po di coerenza nel parlare, perchè qui non c’è più neppure il vasetto per farla fuori, come dice lei!!!!
Sono d’accordo con tutti, in particolare con Tamara Moroni e Giovanni Cartechini…
Mi spiace per gli imprenditori che hanno investito in Valleverde, ma sembra che la fava non potrà cuocersi. Hanno perso soldi? Facciano finta di aver giocato in Borsa e di aver perduto.
Domando agli imprenditori: come è stato possibile acquistare lotti e terreni proprio in quella zona ad espansione, bloccata dall’abazia di San Claudio e con un solo accesso disponibile, ossia quello che porterebbe alla provinciale verso Macerata? Inoltre, con la penuria di fondi per fare le belle “incompiute” con soldi pubblici dell’Era Ciaffi, Valleverde sarà a sua volta una nuova “incompiuta” a spesa privata.
Un “Figlio della Vedova” mi ha parlato di Valleverde durante la recente campagna elettorale, e degli interessi dell’ex-sindaco Giustozzi, che sosteneva il candidato Enzo Salvucci, proprio su Valleverde, per certe operazioni che avrebbe fatto fare a suoi amici imprenditori in quella zona. Vorrei ricordare che il programma elettorale del 2007 sia di Giustozzi che di Emiliani prevedeva lo svincolo di San Claudio proprio in previsione di Valleverde e del Pip 3 (zona Conce-Vallescura), Pip poi non realizzato. Nel programma del 2007 di Nelia Calvigioni dello svincolo non si parlava neanche.
Nel programma 2012, Nelia Calvigioni se la cava promettendo “la massima collaborazione con gli enti sovra-comunali per la ricerca di finanziamenti e per iniziare una progettazione definitiva.”
In effetti – e giustamente – il SINDACO CALVIGIONI ha promesso “aria fritta” e non quattrini…
Altra “aria fritta” è stata proposta dal candidato sindaco ENZO SALVUCCI: “Dovranno essere reperite risorse per realizzare la nuova viabilità, da anni approvata per collegare San Claudio alla superstrada”. Si consoli il “Figlio della Vedova”: come vede Enzo Salvucci sarebbe stato per niente manovrato da Giustozzi.
Forse mi è sfuggito, ma pure l’altro candidato ALBERTO RITA non sembra abbia affrontato il problema dello svincolo…
ED INVECE PURE LE MINORANZE CONSILIARI DI ALBERTO RITA E DI ENZO SALVUCCI DOVRANNO INTERVENIRE NEL DIBATTITO SULLO SVINCOLO DI SAN CLAUDIO, IN QUANTO, SE AVESSERO VINTO LORO, LO AVREBBERO DOVUTO AFFRONTARE… OCCORRE SEMPRE ESSERE MOVIMENTO “DI LOTTA” ED INSIEME “DI GOVERNO”.
Termino, ritornando a ciò che avviene dietro li quinte. Hanno organizzati Valleverde su visioni astruse e belle speranze sull’apporto di Corridonia. A Corridonia “non c’è trippa per gatti”. A Macerata ci sono i quattrini? Fateli vedere. La Provincia ha i soldi per un ponte sul Chienti ad un’arcata, costosissimo? Se ha pochi soldi, sceglie la bretella Pieve-Mattei, oppure il ponte di San Claudio?
Quella architettata da Ricotta e comitato è solo una sceneggiata. Temono che chi ha investito si incazzi di brutto e chieda il suicidio a chi fino ad oggi ha “beccato” in prebende senza dare il giusto scambio di una Valleverde in grado di operare. Sembra che presidente del Consorzio sia diventato, o diventerà, un noto imprenditore di Corridonia (povero cristo!), mentre tutti cercano di squagliarsi dopo aver fatto cortina fumogena al Claudiani. Se il melone di Valleverde è uscito bianco, con chi te la vuoi pijià. Con la sindaca Calvigioni? Con il suo “delfino” e successore Paolo Cartechini?
Quando qualcuno (chi?) amante della verità si deciderà a pubblicare qualche numero allora si che emergerà l’enormità dello scandalo (?). Superfici agricole occupate tempi di realizzazione delle opere costo delle aree acquistate costo delle opere di urbanizzazione oneri tecnici. Altro che problemi di svincolo. Chissà che qualche imprenditore non si incazzi veramente e cominci a gridare “rvulimo li sordi”!! Rinnovo la domanda piú volte fatta: le opere sono state completate e collaudate? Da chi? Con quale compenso?
Ma che facce !!!!! Pampbianchi ….. Direttivo PD ed ex Presidente Comitato valleverde !!!!! Ricotta ……. Capogruppo PD che parla della politica che deve dare risposte a…. Valleverde !!!!! Grisogami …… il tecnico di Valleverde !!!!!!!
A quella operazione di speculazione (Valleverde) spetta il dovere di cacciare i soldini e fare le strade che servono. Altrimenti…. coltivate le patate !!!!
Chi ha ottenuto un incremento mostruoso del valore dei terreni DEVE cacciare i soldini per fare lo svincolo. A me valleverde non serve, anzi mi costringerà a fare file in auto. I miei soldi come quelli di tutti i maceratesi non li avranno per fare ciò che è servito a loro. Loro si arricchiscono ed usano i soldi della comunità per sistemare ciò che doveva essere l’elemento per dire NO alla lottizzazione: le strade necessarie.
Lunedì quando vi trovate, cominciate a raccogliere i soldi…. FRA DI VOI.
Cecco – fin quando ci faranno sentire intelligenti ascoltando i cretini –
non riusciranno mai a capire quanto bello sarebbe per tutti noi sentirci cretini di fronte a persone intelligenti .
Ma ahimè temo che sentano noi ancora intelligenti .
Lo svincolo di San Claudio non porterebbe alcun beneficio per la viabilità di Macerata e di Corridonia. Come detto sopra l’unico svincolo che avrebbe un senso è quello di Campogiano che “rischierebbe” di risolvere in maniera importante il problema del collegamento tra la valle del Chienti e quella del Potenza… Proprio per questo temo non si farà mai….. Eppure sarebbe così logico e banale….
Da Narciso Ricotta, capogruppo del Pd:
Vorrei rispondere all’ultimo commento di pissipaopao. Lei mi chiama carissimo ma dal suo nomignolo che è anche simpatico non posso capire chi è come vorrei. Non ho mai avuto incarichi nel Consorzio perciò neanche indennità. Non ho neanche mai svolto attività professionali nè avuto parcelle.
NOTA PER IL SIG. RICOTTA.
Il fatto di non ricoprire incarichi e non aver percepito indennità in Valleverde, non la esime da gravi responsabilità specialmente nell’aver assunto una posizione così grave nel comitato. Da un uomo del PD ci si aspetterebbe una nuova proposta di modello di sviluppo, con una mobilità più sostenibile e meno impattante, che non sia sempre e solo il vecchio binomio asfalto-cemento, oltretutto per sostenere la coda a dei furbetti che pensavano di aver fatto l’affare. Ho dato il mio voto al PD ma con gente come lei, Pambianchi, Schiapecotti, Cavallaro ecc.ecc. penso proprio che per il futuro guarderò sicuramente altrove e come me moltissimi altri, delusi dalla “politica policefala” e contraddittoria del vostro partito. Un’intera generazione politica deve andare a casa, almeno per coerenza. Mi astengo dal commentare la posizione di BENFATTO, che per un pugno di dollari, come dice il famoso film, svende le nostre bellezze naturali, raccattando 10 posti di lavoro temporaneo. Siamo alla pazzia. Saluti.
Infatti e’ un residuo della lavorazione di una materia prima
ed e’ ottimo come ingrediente del quale
non si puo farne a meno per la preparazione di
un qualcosa che pero’ seppure succulento
non porta il suo nome …
Prodotto finito apprezzatissimo —
Al di fuori di qualsiasi interesse di parte o di gruppo ciò che conta sono i fatti. Questi dicono che nel lontano 2003 il Sindaco di Macerata, il Sindaco di Corridonia ed il Presidente della Provincia hanno sottoscritto un impegno comune per realizzare lo svincolo di S. Claudio alfine di allievare il traffico a Piediripa.
Le chiacchiere fa i pedocchi!!!
Questi soggetti vogliono o no mantenere l’impegno? Basta dirlo ufficialmente. Carancini nell’ultimo consiglio comunale è stato chiaro, vuole aprire un tavolo di confronto per verificare questa volontà.
Le insinuazioni e le ipotesi occulte non contano nulla.
Tho! Un membro del comitato si è fatto vivo. Per illuminarci finalmente? No per sollevare altra polvere. Per una volta dopo tante chiacchiere ha perso l’occasione di tacere. Il tuo “presidente-schettino” caro Ricotta questa volta ha bisogno d’altro che di un pò di fumo per giustificare tutta l’operazione. la prossima riunione presentatevi con documenti e conti a posto o fatela a Sant’Elena.
PD, SE CI SEI BATTI UN COLPO!
ABBIAMO BISOGNO DI SAPERE SE IL PD, COME PARTITO (federazione, Macerata, Provincia e Corridonia), HA UN’IDEA UNIVOCA SULLO SVINCOLO DI SAN CLAUDIO.
QUALI AMMINISTRAZIONI DOVREBBERO TIRARE FUORI I SOLDI PER VALLEVERDE.
QUALE VALORE HANNO LETTERE DI IMPEGNO (SE TALI SONO) DA PARTE DELLE AMMINISTRAZIONI GIUSTOZZI ED EMILIANI, E SE VINCOLANO L’ATTUALE SINDACO CALVIGIONI.
AVVOCATO NARCISO RICOTTA, LEI E’ SICURO CHE I SOLDI PER VALLEVERDE CI SIANO, OPPURE TUTTA LA SCENEGGIATA E’ VOLTA A BUTTARE FUMO NEGLI OCCHI DI CHI HA INVESTITO A VALLEVERDE, FACENDO RICADERE LA COLPA SU NOI CORRIDONIANI?
PERCHE’ QUANDO CI FU LA POLEMICA SUL FAMOSO “OTTO” DELLA ZONA INDUSTRIALE DI CORRIDONIA, LEI ED ALTRI DEL PD NON INTERVENISTE PER DIRE PURE VOI ALL’ANAS DI FARE UNA BELLA ROTATORIA A TRE CORSIE AL POSTO DELL'”OTTO” E DI UTILIZZARE I SOLDI RISPARMIATI PER LO SVINCOLO DI SAN CLAUDIO?
Io insisto nella mia opinione: volete lo svincolo? PAGATEVELO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
I cittadini di Corridonia non vogliono tirare fuori un euro per facilitare gli interessi di privati (che siano di Macerata o Corridonia poco importa)
La lettera di impegni di Giustozzi o Emiliani? La rispetti chi l’ha firmata. Una lettera di impegni non è un contratto e non vincola chi viene dopo. Non a caso entrambi hanno perso le elezioni succcessive.
Chiacchiere inutili, come sempre, i soldi non ci sono e senza soldi pariamo di aria fritta, come dice giustamente Giorgio.
Un avviso per il Pd provinciale o comunale: se per giochetti del genere vi permetterete di mandare a casa la Calvigini, sappiate che a Corridonia non prenderete più neppure un voto. Vi scorderete il vice sindaco o il presidente del consiglio provinciale (che tanto non servirà più perché la provincia di Macerata è già morta e sepolta).
@ filosofo
Gli impegni presi da amministratori (protocollo d’intesa) sono validi anche per i successori. Questo almeno è quanto dice la democrazia !!!!
@ il Sig. Carlo Valentini
Il Sig. Sarkozy aveva preso degli impegni con la Signora Merkel. Perse le elezioni il Sig. Hollande ha rigirato la frittata e, né il Sig. Sarkozy, né tantomeno Frau Merkel hanno avuto alcunché da dire.
C’est la democracie Monsieur Valentini.
Certo che ce ne vuole di fantasia per paragonare le facce degli strateghi del Consorzio Valleverde agli statisti francesi e tedeschi!
bravo Alexis, hai ragione perfettamente!
Ognuno risponde per sè stesso. Soprattutto se, poi, viene smentito dal popolo.
Ma… una piccola inchiesta sui proprietari delle aree sulle quali avrebbe dovuto essere costruito lo svincolo, non la vogliamo fare????
Visto che abbiamo parlato tanto di caccamo e rigirato tutta la sua vita, perché non ci interessiamo alla proprietà delle aree, sicuramente agricole, sove sarebbe previsto questo fantomatico svincolo?
Forse verranno fuori nomi interessanti, ma forse no, però, perché non provarea fare l’inchiesta?
Chiamare lo svincolo “per Macerata” è una grandissima presa in giro. Lo svincolo (nel comune di Corridonia) è solo a servizio del centro commerciale e della nuova lottizzazione. Il tutto andrà ad indebolire ulteriormente il centro storico. Inoltre da Macerata per arrivare a prendere la superstraca ci vorranno sempre quei 10-15 minuti …
Secondo Carlo Valentini quindi, un impegno preso da precedenti amministratori, dovrebbe essere mantenuto a prescindere da una diversa volontà dei successori ,altrettanto eletti dal popòlo.
Prendiamo l’altro caso Valleverde, il Suap Giorgini. che riguarda Macerata. Siccome fu avviato nell’Amministrazione Meschini, anche la nuova amministrazione dello stesso colore politico e con un Sindaco che non può dirsi estraneo alla questione in quanto ex capogruppo di partito della stessa maggioranza, doveva per forza essere approvato.E infatti in base a questo presupposto ” logico” , Giorgini si scagliò contro l’attuale amministrazione per avere disatteso le sue , secondo lui ,giuste, aspettative , fino a chiamare in causa l Comune, per avergli fatto perdere anni di tempo. Ma si dà il caso, che Carancini aveva dichiarato nel suo programma elettorale, che non avrebbe acconsentito all’insediamento della Giorgini, cosa da cui gli sarà derivato un certo consenso elettorale da parte di quei cittadini anch’essi contrari . O no? E in ogni caso, a dire l’ultima parola sui Suap , per legge, è l’Organo Consiliare , composto da una maggioranza che si rinnova ogni 5 anni.
Per cui la democrazia ,Ing. Valentini, non è il mercato delle vacche, in cui due si stringono la mano e il terzo s’impegna a concludere l’affare.. E tantomeno ciò vale per la legge, che ben differenzia anche in questo caso, il carattere di volontarietà dei soggetti contraenti e gli effetti giuridici nella diversa tipologia di impegno sottoscritto tra Enti.
Perciò a parte le nostre chiacchiere ed opinioni sul galateo degli impegni, questo recita il Testo Unico Enti Locali (D.lgs. 267/2000) che prevede diverse tipologie di atti per la composizione degli interessi tra enti pubblici e privati, in cui quelli di maggior rilievo sono:
gli Accordi di programma, le Convenzioni ed i Protocolli di intesa.
Senza farla lunga – nel post successivo per non disperderne il contenuto- riporto soltanto la consistenza giuridica del Protocollo d’intesa, dove oltre al fatto che non risulta vincolante tra le parti , si noterà per differenza, che in esso mancano tutti quegli elementi di stretta definizione-nel merito- cosa più importante, le risorse strutturali e finanziarie impiegate- e la concertazione allargata a più soggetti pubblici , che sono invece presenti in un Accordo di programma .
Su, Valentini! Diciamo come sta. E’ stato fatto un accordo a scappà via, convinto chi ha sottoscritto di poter essere rieletto e dare seguito al tutto o magari contare sulla stessa volontà del sindaco o presidente che avrebbe preso il suo posto.
Ma così non è stato, e qualcuno è rimasto col cerino in mano. A me dispiace solo, per chi si è affidato alle intenzioni e non alla concretezza di un accordo vincolante e ci ha investito sopra un pozzo di soldi .
Ma al di là di questo, se ci fosse un reale interesse pubblico comune tra Macerata e Corridonia sullo svincolo di San Claudio, ( gli oneri derivanti dall’insediamento produttivo a Valleverde ,chi li incassa ad es. , Macerata o Corridonia? ) l’accordo potrebbe sempre essere perseguito anche in presenza di un semplice protocollo d’intesa, solo vorrei sentire da lei, dov’è in tutto questo, l’interesse pubblico per il Comune di Corridonia a finanziare lo svincolo!
Carancini, può aprire tutti i tavoli che vuole, anche le credenze e anche gli armadi, ma prima di tutto deve fare sempre i conti tra il suo nteresse pubblico ( se c’è) rappresentato dallo svincolo di San Claudio e quello del Sindaco Calvigioni per i suoi cittadini.
E poi, anche aperto il tavolo, Carancini, sopra che c i mette: una sparetta? Che tavolo è? da fumo, da pic-nic…..
Con un bilancio come quello approvato 2012 e con le prospettive future sempre più uggiose che dall’assessore Blunno in poi tutta la maggioranza ha espresso in cinque sedute, quante ne vòle fà Carancini ? Quanti ne vòle accontentà?
L’ampliamento del Palazzetto dello Sport
Le piscine a Fontescodella
La bretella Villa Potenza
La Pieve Mattei
Rampa Zara ( con investimenti privati,certo, ma visti i costi già impegnati per la progettazione, anche quello incide sulle magre casse comunali)
” Il Protocollo di intesa è una sorta di dichiarazione di intenti, quindi un accordo “politico” che non prevede, come l’accordo di programma, forme di impugnazione in caso di inadempienza dei soggetti contraenti. Spesso, infatti, la sottoscrizione di un protocollo di intesa è propedeutica alla stipula di un accordo di programma.
Il protocollo di intesa, a differenza dell’accordo di programma, non ha forza giuridica tale da configurarsi come strumento per evitare la frammentazione degli interventi e per costruire una rete duratura tra gli attori coinvolti. L’accordo di programma, infatti, pur presentando il carattere della volontarietà, una volta sottoscritto diventa vincolante per i soggetti sottoscrittori. Sulla sua corretta attuazione, oltre che per la valutazione in itinere degli obiettivi previsti, vigila apposito collegio. ”
Questo è quanto è dato sapere a chiunque. Visto che però legge l’Avv, Narciso Ricotta, oppure l’Avv. Pambianchi anche, che è intervento altre volte nei commenti, se così non è, oppure l’impegno preso allora tra i due Enti . Comune di Corridonia e Provincia di Macerata, è di diverso tipo, che ci spieghino per favore su quale tipo di impegno vincolante fa leva tuttora il Consorzio Valleverde. Grazie.
Brava Tamara. Adesso attendiamo risposte da parte di chi ritiene vincolante quell’impegno, sottoscritto da gente che, poi, non è stata rieletta, poveri loro.
Tamara Moroni for President! Mi dispiace Carlo ma questa volta hai toppato. Forse tu volevi parlare di impegni “morali”, “politici”.
Ma si può portare avanti un’operazione come quella, sulla base di quel pezzo di carta? Scommetto che nemmeno tu l’avresti fatto.
………………………………….
Forse vi sarete accorti che è uscito un nuovo articolo dell’Avvocato Bommarito sull’argomento in oggetto. Traslochiamo? Questa discussione è troppo interessante per dividersi.
GIAMPAOLO HA CENTRATO IL PROBLEMA. VI ERA UN IMPEGNO MORALE DA PARTE DI TRE AMMINISTRAZIONI DI REALIZZARE UN’OPERA. IO HO SEMPLICEMENTE SOTTOLINEATO CHE SE NON SI VUOLE MANTENERE L’IMPEGNO SI ABBIA IL CORAGGIO DI DICHIARARE UFFICIALMENTE CHE QUELL’IMPEGNO E’ CARTA STRACCIA. CARANCINI, SBAGLIANDO O FACENDO BENE NON LO SO PERCHE’ NON GIUDICO, HA PRESO POSIZIONE, LO FACCIANO IL SINDACO DI CORRIDONIA ED IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, DICONO CHE NON SONO DACCORDO? BENE, E’ SOLO UNA QUESTIONE DI CHIAREZZA.
Comunque si parla dello svincolo da diversi anni, facevo parte della Commissione Edilizia di Corridnoia circa 15 anni fa quando fu esaminato il progetto di fattibilità. L’esame del progetto aveva come finalità l’alleggerimento del traffico a Piediripa e la lottizzazione Valleverede non c’entrava assolutamente niente.
Carlo Valentini
lei probabilmente è un signore d’animo e d’altri tempi, ma parlare di morale in questo contesto, è come far dire la Messa al diavolo, pur di sentirla. C’entra niente qui la morale e l’appello alla moralità. Semmai, c’entra la doppia morale.
E certo no? Mentre il traffico di Piediripa si alleggeriva, le tasche di qualcun altro si appesantivano grazie all’opera pubblica finanziata dal Comune di Corridonia senza che questo ne ricevesse alcun beneficio in termini di viabilità . Non parlo del Consorzio Valleverde, ma di tutti quegli interessi privati che gravitano su tutta quell’area agricola su cui si sarebbe andato a costruire lo svincolo di San Claudio..
Dia retta, è molto più morale bloccare una speculazione ,che favorirla in nome della parola data, che parlando poi di diversa amministrazione e che si reggeva su di un protocollo d’intesa, è come parlare del nulla.