di Alessandra Pierini
Tre progetti per il parcheggio di Rampa Zara, anzi per dirla tutta, tre progetti per l’attracco dal parcheggio di Rampa Zara al centro storico. In effetti mentre le tre ipotesi progettuali, una proposta dall’amministrazione e le altre due da privati, praticamente coincidono per ciò che riguarda la struttura del parcheggio a raso da 400 o 500 posti da realizzare al di sotto di viale Leopardi a basso impatto ambientale, la differenza fondamentale sta nel collegamento rispetto al cuore della città: lo studio realizzato da Sintagma per il Comune di Macerata in effetti prevede un collegamento tramite ascensore verticale o con collegamento obliquo che segue la linea del versante, il progetto presentato il 29 maggio dalla Agricola Fontemaggiore e firmato da Pierandrea Farroni invece prevede una galleria che permette di arrivare all’ascensore già esistente in viale Leopardi e da lì fino a via Armaroli e per finire, l’ipotesi più articolata, quella firmata Pierandrea Farroni e Domenico Intermesoli, imprenditore maceratese che, come annunciato da Cronache Maceratesi lo scorso gennaio (leggi l’articolo), sta studiando da mesi la soluzione più idonea. Quest’ultimo progetto, arrivato al Comune di Macerata 4 o 5 giorni fa prevede la realizzazione di una galleria di collegamento tra il parcheggio e l’ex convento delle Monachette che, a sua volta, verrebbe collegato attraverso un passaggio aereo trasparente alla Galleria del Commercio. Le manifestazioni d’interesse depositate dai privati prevedono anche entrata ed uscita alla struttura lungo viale Leopardi.
«Stiamo valutando ogni ipotesi – ha spiegato questa mattina in conferenza stampa Romano Carancini, illustrando i tre progetti – ma soprattutto quel che ci interessa è una soluziona volta al bene comune. Vorremmo una soluzione condivisa quindi le dichiarazione del presidente della Provincia che annuncia di voler riportare gli uffici in centro storico non possono che farci un grande piacere, inoltre il parcheggio di Rampa Zara si muove in simbiosi con le esigenze dei residenti, dei commercianti e con la sicurezza che per noi è fondamentale. Non c’è alcun contrasto con i privati, in questa difficile situazione economica l’impegno da parte dell’amministrazione può essere la condivisione urbanistica della scelta con una variante».
Il parcheggio di Rampa Zara, inserito nel programma amministrativo di Carancini e della sua maggioranza, non risolverà comunque tutti i problemi del centro storico come ha ammesso lo stesso Sindaco: «Lo studio commissionato all’azienda Sintagma sullo stato dei parcheggi ci dice che la disponibilità degli stalli rispetto all’utenza è quantitativamente adeguata, qualitativamente parlando però il nuovo parcheggio ci permetterà di eliminare i posteggi lungo le mura urbiche e di liberare il Silos, di proprietà comunale, che potrebbe essere utilizzato per altri fini mentre ci pare naturale il futuro coinvolgimento degli attuali gestori . Altro elemento importante sono le tariffe. Secondo Sintagma il parcheggio deve essere popolare per prezzi e d’altronde in questo senso abbiamo come esempio l’esperienza positiva del “Garibaldi”. Gli utili previsti da Sintagma per un’ipotesi di spesa di 3 milioni di euro, per una capienza di 540 posti e un livello di occupazione di 400 posti, considerando abbonamenti e agevolazioni, sono pari a 50 mila euro».
E’ chiaro che 50 mila euro di utili annui non possono essere allettanti per un privato disposto ad investire milioni di euro:
«Naturalmente – ha spiegato Carancini – il privato farà rientrare l’investimento su altri interessi. Ad esempio l’Upim è un contenitore incredibile e il fatto che possa tornare a vivere vuol dire attrarre gente in centro storico». Il privato vorrebbe infatti aprire un supermercato nei locali dell’ex Upim e realizzare un albergo, proposta avanzata più volte, nel convento delle ex Monachette, dotato anche di giardino da qualificare .
Il sindaco Carancini conclude con degli appelli: «Il centro storico non è chiuso a chiave, anzi l’ampia apertura è volta a dare loro credito ma anche i commercianti devono fare la loro parte e investire per rendere i negozi accattivanti e attirare gente. Se una volta tanto riuscissimo a fare le persone normali in una città normale senza nessun casellante posto a mettere il veto ad ogni via, potremmo fare incredibili passi avanti».
Per finire, Carancini ha anche accennato all’EIRE – Expo Italia Real Estate – , tra le più importanti fiere internazionali dedicate al settore immobiliare e dedicata alla gestione, valorizzazione, sviluppo e la riqualificazione dei patrimoni immobiliari pubblici e privati, a cui il Comune di Macerata ha preso parte: «E’ stata interessantissima. Diversi soggetti hanno chiesto informazioni sull’Ostello Ricci che considerano una significativa opportunità, per quanto riguarda invece il centro fiere abbiamo avuto dichiarazioni non coincidenti, alcuni ritengono la zona importante e con grandi potenzialità di sviluppo, altri invece ritengono quasi impossibile la realizzazione dell’opera per le grosse perplessità legate al centro commerciale. I numeri di massa critica e visitatori non fanno pensare all’idoneità della riqualificazione».
Il sindaco Carancini con gli assessori Urbani e Pantanetti durante la conferenza stampa di questa mattina
Presenti in conferenza stampa anche Ubaldo Urbani, attuale assessore ai Lavori Pubblici, e Luciano Pantanetti che ha di recente ceduto la delega allo stesso Urbani.
La questione del parcheggio a nord è stata affrontata anche nel corso della riunione di maggioranza di ieri sera in cui, dopo qualche mugugno per la decisione presa da Carancini di illustrare i progetti in una conferenza stampa, prima del confronto interno, ha dato all’amministrazione mandato di approfondire: «Abbiamo chiesto di verificare il progetto, specialmente le condizioni tecniche ed economiche, per verificare la fattibilità di un progetto che ci sembra realizzabile» .
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Ipotesi 1: Sintagma
Ipotesi 2: Agricola Fontemaggiore
Ipotesi 3: Pierandrea Farroni e Domenico Intermesoli
Se non ci saranno intoppi vogliamo scommettere quale sarà l’ipotesi “condivisa” tra le TRE proposte???
Se il progetto presentato dai privati coincide sostanzaialmente cone quello sviluppato dal comune, allora non perdiamo altro tempo in chiacchiere. Per il centro fiere o si da la possibilità al privato di fare un centro commerciale a Villa Potenza oppure è da prendere in considerazione la costruzione di un complesso nelle vicinanze della nuova uscita della superstrada lungo la carrareccia o, altra alternativa, era da inserire nel progetto di riqualificazione del polo agroalimentare di Piediripa.
Fatemi capire: si fa un nuovo parcheggio perchè si dice che non ci siano abbastanza posti auto (cosa che ritengo non vera) con l’obiettivo di eliminare quelli esistenti? In pratica si spendono svariati milioni di euro per lasciare tutto invariato? BAH!!!!
Basterebbe dotare i terminal bus di mezzi elettrici bici o piccoli mezzi per raggiungere in 1 minuto il centro senza deturparlo ulteriormente con costruzioni assurde….
Ottimo il collegamento aereo con la galleria dell’UPIM (anche se difficile). Il parcheggio dovrebbe prevedere anche una soluzione che risolva razionalmente la sosta degli autobus su rampa zara, nell’ottica dello scambio “mezzo pubblico/mezzo privato e pedoni”.
Intanto che si tenessero aperti il silos ed il park si di notte sempre,non è possibile che alle 21 si debba “chiudere bottega” e far diventare piazza della libertà una distesa di lamiere ed indisciplina.
non c’è bisogno di altri posti auto in centro e inoltre non si è capito che la gente che parcheggia oggi nel posto in cui si vuole costruire il nuovo parcheggio lo fa perchè è gratis, non vuole un prezzo “popolare”
Come al solito ogni scusa e buona x altro…CEMENTO…i soliti costruttori…qualche massone e politicante di mezzo di sicuro. Il parcheggio DIAZ tiene sempre il piano secondo chiuso…perche è vuoto…quindi i posti ci sono….fare li un albergo…ma se a 50 metri c’è il Claudiani e a 40 metri Da Rosa……upim…che novità altro supermercato..ce ne sono pochi in città in cotruzione….mancava proprio…viene la nausea a vedere certa imprenditoria che capisce solo di cemento e supermercati..oltre non vanno…o sara l’ennesima lavanderia?
C’è qualcosa che mi sfugge: di chi sono i terreni interessati? A me risulta che il privato che ha presentato un progetto “a costo zero” per il comune, non abbia la disponibilità della totalità dei terreni coinvolti nel progetto che vedo in queste pagine. Nè si è nemeno proposto di acquistarlo.
A questo punto occorre chiarezza: come si intende realizzare il progetto e dove? si chiederà al comune di intervenire con un esproprio? ma si può fare un esproprio a un privato a favore di un altro privato? e chi paga? Il comune? ma non era a costo zero?
Ma forse mi sbaglio io: oggi il progetto per essere approvato deve avere un tot di posti, poi, una volta avviato uscirà fuori che non si può realizzare per intero, e avremo la solita opera monca ma autorizzata.
Forse prima di fare tante contorsioni aeree per raggiungere il centro bisognerebbe stare con i piedi per terra e dare qualche spiegazione sulla reale possibilità di realizzare questo fantomatico parcheggio.
eliminare il silos , che rappresenta il parcheggio più comodo per arrivare in centro , per costruire una di quelle imbarazzanti proposte , consegnando alle future generazioni una Macerata ancora più deturpata da metri cubi di cemento e asfalto, del tutto INUTILI ! ….. complimenti al sindaco Carancini !
Avete letto bene, un altro SUPERMERCATO !!!!!!
RECORD MONDIALE ……………..NON MORIREMO MAI DI FAME
Prima di decidere per il parcheggio, spero che la SOPRINTENDENZA ALLE BELLE ARTI faccia “IL SUO DOVERE ” di verifica e controllo , in quanto LE MONACHETTE con la chiesa è un Edificio di interesse storico dentro le mura cittadine ,
va conservato , eventualmente restaurato e ma non deve essere per nessuna ragione MODIFICATO ,
è stata una parte della storia della citta’ di Macerata come lo Sferisterio
Va bene . Intanto stiamo finalmente parlando di un progetto che riguarda il centro storico e la citta. Per una volta stiamo parlando di qualcosa per e non contro l’ennessimo progetto che consuma orribilmente territorio lontano dalla citta . Questo è un punto positivo e partiamo da qui per vedere se per caso nei tre progetti ci può essere qualcosa che magari modificato e sviluppato può rappresentare finalmente il segno di una inversione di tendenza. Cercherei anche di essere aperto mentalemte a progetti che possono MODIFICARE il centro storico senza stravolgerlo. Questo argomento mi sembra molto importante . La citta che ci è stata consegnata da chi ci ha preceduto è stata il frutto di una evoluzione continua . Mantenerla sempre uguale a se stessa non significa rispettarla ma condannarla alla decadenza (come sta succedendo) . Ovvio che è molto più difficile permettere alla citta di cambiare con le epoche storiche mantenendo però sempre al centro la sua natura , la valorizzazione dei rapporti sociali piuttosto che quella dei consumi . Insomma parliamo anche di corridoi aerei se questo può servire per capire come vorremo che fosse un centro storico in cui VIVERE nel 21 secolo.
Giusto una curiosità…è possibile avere una idea del costo della spedizione del sindaco e cllaboratori all’Expo Italia Real Estate?
Domande del genere sono consentite? o meglio..le risposte possono essere di pubblico dominio?
Roba da non credere, appene c’è una proposta di fare qualcosa per rivitalizzare un centro storico in coma, subito tutti a fare le pulci e dichiarasi contrari. Su 13 commenti solo un paio prendono una posizione di apertura.
Fanno cadere le braccia invece le motivazioni addotte da quasi tutti gli altri: quello che parla di una “colata di cemento”, per un parcheggio a raso ed un ascensore, che potrebbe essere molto simile al parcheggio Garibaldi già esistente più ad ovest, quegli altri a cui evidentemente non gli vanno bene “quei privati”, indipendentemente dalla pubblica utilità dell’opera, e quello per cui “le Monachette non si toccano”, oppure “un altro albergo non serve” e “di supermercati non ce n’è bisogno”. Tutti strateghi del marketing! Quello che vuole mettere le biciclette elettriche poi, ed i nonni in carriola, magari, vero?
Io per fortuna non sono nato a Macerata, ci risiedo per lavoro da qualche anno, ma appena potrò me ne scapperò via ben volentieri da questa città piena di gente pronta solo per andare all’ospizio, buona solo a criticare tutto e tutti: l’importante è che nulla si modifichi e che tutto rimanga com’è, che importa se intanto Macerata muore.
Un dato magari utile. Tutti i parcheggi in struttura di Macerata, nessuno escluso, sono in perdita (considerando anche i costi delle strutture di attracco). Ora se ne vuole costruire un altro, aumentando evidentemente l’offerta di posti, non la domanda. Quali gli effetti economici? E il tutto senza elaborare un minimo di progetto complessivo sulla mobilità. Mi sembrano ragionevoli gli inviti a discutere delle proposte in campo, ma certo senza dare per imprescindibile quest’opera per rilanciare la città (ci vuole ben altro che un nuovo parcheggio…)
Cari concittadini qui mi pare si stia cercando solo di fare un misero tentativo di riportare il “centro” agli antichi “fasti” senza, però, nessuna possibilità di successo. Occorre copiare le buone cose che vengono fatte in altre città, aprire la testa: non serve fare un altro parcheggio ma serve fare un buon servizio di mobilità (navette). Non serve andare lontano: città come Siena o Perugia, che si trovano in cima ad una collina esattamente come Macerata, hanno risolto da tempo il problema utilizzando gli stessi parking già esistenti, ma riorganizzando la mobilità pubblica. Il Sindaco pensi alla situazione disastrata di strade e marciapiedi. Alla mancanza di impianti sportivi per i giovani. Ma soprattutto al degrado sociale, economico e politico della città.
credo che questi progetti siano sovradimensionati per la realtà cittadina…. come ho letto in più commenti andrebbero migliorati specifici servizi di collegamento piuttosto che costruiti nuovi parcheggi… per non parlare delle ipotesi di ascensori-tubolari-funiculari-ecc. che sono state proposte.. mi sembra una assurdità sproporzionata per la nostra città.
Avremo la seggiovia a Macerata a quando l’innevamento artificiale?
@ Paolomc
Per quell oche ne so io il comune può espropriare un terreno per opere di pubblica utilità ma in quel caso l’in tero costo di costruzione deve ricadere sull’ente pubblico che ha effettuato l’espropriazione.
Concordo con Tex Willer. E’ deprimente la chiusura a priori su una proposta per proseguire sulla consueta strada maceratese dell’immobilismo, sulla condanna a tirare a campare su una medietà forse un tempo positiva ma che scivola sempre più nella depressione.
Qualcuno ha idea di quanto costano i servizi navetta continui? Con quali dati possiamo essere capaci di ragionare sui costi? Non è mai possibile trovare una soluzione nuova per la nostra città ma dobbiamo sempre mettere pezze qua e là. Cerchiamo di guardare un pò oltre.
E poi, ma si può stare a sindacare su supermercato sì o no, su albergo sì o no…? Su utili e guadagni…?
Se queste discussioni hanno la funzione di sfogare un pò di amarezze che ognuno ha, se si fanno per fare qualche chiacchiera alla bell’e meglio per passar tempo è un conto se sono utili per riflettere su una nuova immagine di città è un altro.
P.S. Per Stefano Nardi: la missione all’Eire di Milano all’amministrazione è costata circa 20.000 €
Ho l’impressione – e la paura – che la decadenza della città la si voglia correggere solamente con interventi architettonici, mentre invece la migliore architettura del passato sempre ha fatto perno sull’umano (parafrasando il Vangelo, “è il sabato per l’uomo e non l’uomo per il sabato”).
Ora, ben venga pure uno stravolgimento (anche se mi pare assurdo che l’unica chance praticabile sia quella di sventrare un antico monastero e la sua chiesa) ma in presenza di politiche reali e fattive per una rinnovata residenzialità: calmierare i prezzi degli affitti, combattere gli affitti in nero, incoraggiare la riapertura di uffici e negozi di prime necessità, moderare i prezzi per la concessione del suolo pubblico (almeno fin quando la città non riparte), potenziare il mercato ortofrutticolo, favorire il ritorno degli uffici, “elasticizzare” la testa dei vigili urbani fin quando il parcheggione non sarà pronto.
Un parcheggio a nord senza questi progetti interventivi contemporanei e collegati diverrebbe l’ennesimo appalto fine a sé stesso. Utile tutt’al più solamente ai soliti noti.
E bravo caro Davoli Lei ha proprio ragione. Di questi tempi non mancano solo i soldi, ma soprattutto le idee e la capacità di immaginare il futuro. Non entro nel merito del parcheggio nè dell’albergo nè del centro commerciale da aprire nella vecchia sede dell’Upim. Anzi ci entro: diciamo che sono progetti perfetti! Se ci limitiamo a questi, però, credo che non si vada molto lontano. La maggioranza dei nostri amministratori sembrano come il cane di Pavlov: appena pronunci la parola progetto subito subito rispondono “parcheggio, piscina, lottizzazione, viabilità”. E se le idee non le avete, i soldi anzichè spenderli per andare all’Eire (pensavo che fosse l’Irlanda), utilizzateli per fare qualche viaggio in qualche comune della Germania, Danimarca, Norvegia, ecc…. sceglieteli voi, ed andate ad imparare come si gestisce una città o un territorio.
Il Parcheggio a Rampa Zara sarebbe stato utile 30 anni fa quando ancora non erano stati realizzati quello Diaz (ingresso disgraziato), il Garibaldi (ingresso poco pratico da chi non viene dalla Villa) e quell’altro dietro Corso Cairoli dove, per entrarci, bisogna passare da Via Pancalducci/Cimitero.
Ora farne un altro sotto rampa Zara, quando negli altri c’è sempre posto, potrebbe semmai essere utile solo se si prevede una sosta per gli autobus urbani, cosicchè lungo le mura la circolazione sarebbe più fluida.
Ma per fare una piazzola di sosta per gli autobus urbani non serve anche creare un parcheggio 400/500 posti…
L’unica possibilità di far funzionare quel parcheggio sotto Rampa Zara sarebbe quella di eliminare contestualmente i parcheggi a raso esistenti (cioè eliminare i parcheggi intorno alle mura e quelli vicino al mercato delle erbe)
Ma ha senso fare questa operazione?
Già il parcheggio Diaz sembrerebbe essersi rivelato una mezza coglion@ta (400 poti esteni prima, 399 interni dopo, con costi oltre i 10 miliardi delle vecchie lire)
Non sarebbe meglio invece spingere per dei parcheggi di scambio a valle (Sforzacosta, Villa Potenza, Piediripa) con minibus che collegano velocemente con il centro città??
Così facendo ci sarebbe anche meno inquinamento in città…
Nel bilancio fino al 2014 non v’è traccia. Con quali soldi sarà fatto tutto ciò?
Alex hai pienamente ragione. Amministratori aprite le vs menti e pensate di più agli interessi pubblici (a me la storia dell’acquisto del terreno per la piscina non mi và giù)
Vedendo le due immagini dei progetti non direi che sono uguali. Nel primo i parcheggi da realizzare subito sembrerebbero più a ridosso di viale Leopardi rispetto al secondo in cui sono più a valle. Anche gli accessi mi sembrano differenti visto che il primo accede in due punti da viale Leopardi e il secondo ha accesso dalla strada nord subito dopo Fonte Maggiore e anche da viale Leopardi. Mi auguro che ci sia a monte uno studio del traffico per capire quale sia la soluzione migliore. Riguardo alle critiche questa volta non le condivido. Penso che nel progetto ci siano più spunti positivi che negativi. Non vedo nuovi metri cubi ci cemento. Vedo invece una riqualificazione di spazi esistenti non utilizzati. Se vogliamo salvare i centri storici occorre ripensare gli spazi, gli ambienti e le loro destinazioni, renderli aperti, fruibili e questo potrebbe essere un buon inizio. Se ieri ci lamentavamo di Oviesse che potrebbe chiudere, oggi non possiamo lamentarci per un supermercato che potrebbe aprire (certo che se invece di un supermercato fosse un “mercato comunale” …). Riguardo infine il costo del parcheggio penso che l’amministrazione debba comunque intercettare la grande richiesta che c’è (basta percorrere la strada nord per rendersene conto!!) di poter parcheggiare gratuitamente.
pensare che un (mini)supermercato all’Upim giustifichi una tale opera e’ pura follia, li’ al massimo ci si andranno a servire solo i residenti del centro, tutti gli altri continueranno ad andare nei centri commerciali , 10 volte piu grandi, piu’ economici e con parcheggio e carrello di fronte all’uscita,
Inoltre considero deprecabile che nel 2012 una amministrazione faccia ancora “politiche” urbanistiche volte ad incentivare l’utilizzo dell’auto da parte dei cittadini, per di piu’ con interventi fuori scala, (impossibile definirli opere architettoniche) che massimizzano il consumo di suolo, (senza dimenticare che se quelle aree sono sotto vincolo ambientale un motivo ci sara’)
Prima di partorire l’ennesima opera a caso il comune si preoccupi a terminare quelle gia’ iniziate .
Valleverde ,Strada di collegamento villa potenza ,ponte villa potenza ecc ecc.MACERATA CTTA’ DELLE OPERE INCOMPIUTE e DEI MASSONI.
Il centro per tornare a vivere ha bisogno di abitanti, non di consumatori. Per riportare a vivere il centro bisogna avviare una politica seria di recupero edilizio, ristrutturando l’esistente, rendendolo sicuro (è possibile) e idoneo alle esigenze attuali. Ad esempio, ricavando box auto nelle vecchie botteghe artigiane: in molti casi è stato fatto, in molti altri si può fare.
Hanno avuto scarso successo invece quelle iniziative che costruiscono box auto a ridosso delle mura: a metà di viale Leopardi ce n’è già un esempio. Oggi come oggi nessuno va a parcheggiare l’auto a centinaia di metri dalla propria abitazione.
Quindi, invece di costruire nuovi quartieri, bisognerebbe avviare una politica seria di recupero dell’esistente. Il momento storico che mette in dubbio molti luoghi comuni del consumismo consente di fare scelte più ambiziose e rivolte al futuro, piuttosto che scegliere qaulcosa di apparente buon senso ma che ha solo un passato.
L’esistenza di un parcheggio è funzionale per i non abitanti, per avvicinarli al centro, ma non è l’unico metodo (anzi) ed è e rimane uno strumento: mai potrà essere il fine di una politica di recupero del centro.
Chiarito ciò, per puro diletto, si possono anche valutare i progetti. Sono estremamente differenti nella parte a parcheggio.
1) occupano aree diverse alle estremità (solo la parte centrale è comune)
2) il progetto del privato prevede principalmente la costruzione di una grande autorimessa (da vendere o affittare ad altri privati) con un parcheggio a raso sopra; il resto sono solo ampliamenti futuri, quindi non è detto che si facciano
3) il progetto del comune prevede esclusivamente un parcheggio a raso e, da come si vede nel disegno, da realizzare in un unico intervento
4) la viabilità è estremamente diversa
Forse alla fine l’unica vera cosa in comune è quella che è stata presentata come differente: tutti e 2 prevedono un attracco meccanizzato per il centro. La variante “Intermesoli” del progetto privato è funzionale a Intermesoli, in modo da dotare il suo immobile di un comodo parcheggio con accesso interno; per renderla di interesse pubblico basta proseguire il percorso con un bel ponte di vetro a servizio della cittadinanza (la città ringrazierà Intermesoli della sua generosità).
Un’ultima annotazione riguardo la mobilità (da rivedere!). Macerata è in collina, è vero, ma vedo sempre più cittadini intrepidi che l’affrontano in bici. Qualcuno dirà che non tutti sono atleti, ma la tecnologia ci viene incontro. Esistono anche le bici a pedalata assistita: io ho fatto la prova e ne ho una, la sto usando con ottimi risultati. Invito tutti a provare, rimarrete sorpresi della facilità con cui si affrontano le salite.
Bene mi sembra allora che la discussione ci possa essere e che la valutazione dei progetti possa essere l’occasione (l’ennesima) per riparlare della città . Sono d’accordo con molte delle cose che prima di me ha detto @paolomc ma sopratutto sono d’accordo con chi ha detto che quello che manca e che ci vorrebbe è il progetto generale, la visione (se vogliamo il sogno) . Come vogliamo sia il centro storico della nostra città e che relazione deve avere con il resto della città fra 5 o 10 anni? Dobbiamo immaginarci chi ci abiterà, che tipo di lavoro avrà e quali esigenze per la famiglia. Chi lo visiterà per acquisti o per turismo. Come qualcun altro mi sembra abbia detto dobbiamo mettere al centro l’uomo , i cittadini e le loro esigenze. Se riusciremo a far questo poi verrà molto più semplice capire se e di quanti parcheggi avremo bisogno e di quali altre i servizi dovremo dotare il centro storico. Senza questo quadro di riferimento certo che ogni investimento avrà molte probabilità di essere inefficace o finirà per essere solo funzionale agli interessi e al “sogno” dei soliti interessi privati (che possono esserci ma devono essere funzionali a quelli collettivi). Certo che questo visione deve essere favorita e sollecitata sopratutto dalle amministrazioni pubbliche e dalla politica ma può essere messa a punto anche con il contributo di tutte le risorse della città
Fanno il parcheggio con uno stanziamento di 100000 euro a bilancio, la giunta Pinocchio colpisce ancora
Assurdo, si continua a mettere come priorità la possibilità di parcheggiare l’auto sempre più vicino al centro , come se questo fosse il rimedio a tutti i mali che assillano il centro storico di Maceratata. Come se niente fosse si continua ad ignorare che siamo in piena recessione economica , che l’auto è oggi ma lo sarà ancora di più nei prossimi anni, uno strumento di mobilità sempre più costoso da mantenere .Questo tipo di strutture sono figlie di una mentalità vecchia di qualche anno , il parcheggio sotto ai giardini Diaz con tanto di collegamento al centro è assolutamente in perdita , farne un altro sul lato opposto non sarebbe come replicare lo stesso fallimento ? E poi la strampalata idea del centro commerciale (un altro ) da realizzare all’interno dell’ex upim collegato con una semplice passarella di qualche metro che passa sopra via armaroli ( chiamata pomposamente passaggio aereo ) ma per chi ? si pensa forse di rubare clienti al Corridomnia dotato di comodissimo parcheggio e vicino alla superstrada ? Altri sono i progetti da perseguire , si facciano politiche di mobilità alternativa , si colleghino i parcheggi in struttura oggi esistenti con gli accessi meccanizzati gia realizzati , come si chiede da tempo , Macerata ha le potenzialità per diventare un esempio di vivibilità solo se si creeranno le condizioni per un modello di sviluppo alternativo a quello che si sta realizzando a valle.Chiedo inoltre perchè quando si realizzano studi sulla mobilità cittadina , le frazioni vengono sempre escluse , eppure non credo sia tanto difficile capire che il problema della viabilità cittadina nasce in gran parte dai veicoli che le attraversano e che inevitabilmente finiscono per intasare le vie cittadine nella parte alta della città.Insomma secondo me manca totalmente una pianificazione innovativa della mobilità urbana , ma per questo ci vuole un’apertura mentale che ho il sospetto manchi in tanti politici e imprenditori maceratesi.
tex willer , il centro storico restera sempre in coma , non lo risvegli di certo con un nuovo parcheggio