Nuovo colpo inferto dalla polizia allo spaccio di sostanze stupefacenti a Macerata. Ieri sera gli agenti della squadra mobile, dopo un’intensa attività di indagine effettuata nei giorni precedenti, ha svolto un servizio mirato nei confronti di due cittadini nigeriani, un uomo e una donna residenti in zona Pace a Macerata , individuati come spacciatori di eroina e marjuana nei confronti di “clienti” che rifornivano nelle vicinanze della loro abitazione.
Alle 17 circa, infatti, gli agenti hanno notato l’uomo, O.J.O. di 27 anni, uscire dalla propria abitazione e percorrere alcuni metri fino a quando, dopo essere stato avvicinato da un giovane, identificato successivamente per un 30enne civitanovese, ha ceduto a quest’ultimo un piccolo involucro ricevendo in cambio una banconota. Gli agenti sono immediatamente intervenuti, appurando che l’involucro ceduto conteneva eroina pagata dal giovane con una banconota da 50 euro, trovata nei pantaloni del nigeriano il quale è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Stessa sorte per la compagna dell’uomo arrestato, O.G. di 23 anni, finita in manette per lo stesso reato subito dopo essere stata rintracciata all’interno dell’abitazione in uso alla coppia, dove, a seguito di una perquisizione, all’interno del bagno e della camera da letto, sono stati trovati altri 20 grammi di eroina, oltre a 300 grammi di marijuana, sostanze da taglio, un bilancino di precisione e strumenti utilizzati per il confezionamento della sostanza.
I due nigeriani in stato di arresto sono stati associati al carcere di Camerino mentre il giovane civitanovese è stato segnalato alla locale Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti.
(redazione CM)
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forse spacciare è il loro modo per cercare di integrarsi nella società italiana…..
forse….
Io mi preoccuperei e moltissimo delle sostanze sequestrate, è allarme eroina?, ora ogni volta che fanno un sequestro di stupefacenti c’è sempre di più l’eroina, per molto tempo sembrava fosse diventata una droga degli anni passati e sappiamo quanti ragazzi abbiamo perso per questa maledetta merda. Bisogna alzare la guardia, perchè se questi cominciano a spacciare questa droga pesante a prezzi stracciati avremo presto un’altra strage di giovani e giovanissimi, possibile che questa società ha deciso di fare a meno delle nuove generazioni? Niente lavoro, scuola ai minimi termini, adesso anche spaccio di droghe pesanti come fossero caramelle, mi viene il dubbio che l’inferno non sta nell’aldilà ma è quà. Si sta facendo prevenzione e educazione sistematicamente nelle scuole a partire da quelle dell’obbligo? Da quello che so, causa mancanza di fondi, causa mancanza di motivazione, causa mancanze, questi aspetti sono lasciati molto a iniziative sporadiche, invece per un crescita armoniosa dei ragazzi non dovrebbero mancare come materie fondamentali, l’educazione contro l’uso di sostanze stupefacenti, l’educazione sessuale, l’educazione civica contro le mafie, la violenza, il razzismo… ma la mia è solo utopia.
l’aeroporto di Falconara ha voli diretti per la Nigeria? In questo caso, fossi nello Stato italiano, me ne servirei.
….si Filippo! Però senza nastro adesivo sulla bocca, ma legati con lo stesso ad un’ala.
Il problema non e’ lo spaccio, un imbecille italiano drogato e spacciatore non fa più notizia, ma due extracomunitari che spacciano sono il risultato di anni di politica permissiva nei confrontti dell’immigrazione, per dirla con qualcuno senza ma e senza se, orde di sciagurati approdati in italia a cercare di avere una vita migliore di quanto madre natura aveva riservato loro nelle loro altrerttanto sciagurate terre natie…..
Il problema non e’ l’aereoporto vicino nè tantomeno il nastro adesivo: il problema e’ che adesso accampano diritti, maggiori dei doveri: ho assisitito in una banca ad un episodio: uno di questi extracomunitari pretendeva che gli cambiassero delle monete, a dire il vero tre sacchetti pieni di monete. Il cassiere gli diceva che era fine mese, aveva una lunga fila e che quindi avrebbe bloccato lo sportello per un bel po’, cosa che a fine mese diventava pesante sia per il cassiere che per gli stessi clienti. Interveniva anche il direttore che cercava di spiegargli, ma per tutta risposta il tizio, cominciavaad inveire ed urlare, dando del “razzista” al direttore e raccoglienfo le sue cose se ne andava dalla banca urlando e sbraitando “raSSista”……..
Convivenza multietnica complicata o che altro????