ORA SI CAMBIA, fra Maceratese e Tolentino, alla vigilia dell’attesissimo scontro diretto all’Helvia Recina. Sabato scorso sotto stress i biancorossi, impegnati nel durissimo anticipo (superato) di Monte Urano. Con i cremisi alla finestra e Mobili interessato osservatore, in tribuna, del comportamento e destino degli avversari diretti. Ruoli invertiti dopo il rinvio a domani delle altre partite del trentesimo turno, a causa della tragica fine del povero Morosini. Sotto pressione sarà stavolta il Tolentino, che dovrà assicurarsi ad ogni costo il derby contro la Cingolana, per ristabilire la parità con l’attuale leader della classifica. Ovviamente ne ha tutte le possibilità (+), ma dovrà centellinare le sue energie psicofisiche in vista del match decisivo di domenica. (Avviso ai naviganti. In caso di parità finale di punti, scatterà la classifica avulsa. Traduzione: la Maceratese deve vincere, essendo stata battuta dai cremisi nell’incontro di andata).
DUE GIORNI COMUNQUE GUADAGNATI (+) Ventiquattro ore di respiro i cremisi le hanno giustamente ottenute dal Comitato Regionale della FGIC, che ha optato per il martedì rispetto alla tradizionale allocazione di metà settimana di questi recuperi. Le altre le debbono invece alla sagace… intuizione dei loro dirigenti e di Mobili, che la scorsa settimana hanno cortesemente restituito al mittente la proposta della Maceratese di giocare il match event in notturna sabato prossimo.
PIOGGIA PIU’ PERICOLOSA DELLA MONTURANESE – Penso che il maggior ostacolo al successo della Maceratese in terra calzaturiera sia stato costiuito più dal terreno intriso d’acqua che dal valore degli avversari. Invero assai modesto. Ai biancorossi è infatti mancata la possibilità di ripartire con la manovra aggirante e la velocità che costituiscono le connotazioni fondamentali del proprio DNA tecnico/tattico. Soprattutto dopo il sollecito vantaggio di Carboni che, in situazioni atmosferiche normali, avrebbe loro probabilmente permesso di ripetere, pari pari, l’exploit di Cingoli. Hanno così dovuto soffrire sino al raddoppio di Rosi nell’over time. Anche se il lavoro del concentratissimo Carfagna (+) è risultato, alla fine, di ordinaria ammnistrazione. Nonostante la foga agonistica dei padroni di casa che, contenuti i rischi del contropiede nemico – solo due nel secondo tempo con Rosi – hanno cinto d’assedio la metà campo ospite, spedendo in campo tutti gli attaccanti della panchina (perfino l’immarcescibile allenatore/giocatore Cuccù ) ma mai azzeccando lo spunto insidioso (-).
GOL O AUTOGOL?1/ Fondamentale l’episodio vincente di metà del primo tempo. Giusto (+) chiedersi se il tiro di Carboni sia stato deviato, imprendibile, nell’angolino basso alla sinistra del quarantasettenne (sì, 47 anni!) Grilli, da un difendente di movimento monturanese o da Rosi. Sicuramente il cambiamento della traiettoria c’è stato; più difficile capire di chi sia stato l’intervento. Nell’improvvisato sondaggio del dopo partita, ambedue le parti contendenti hanno optato per Rosi, ferma restando la titolarità del gol da attribuire a Carboni, se non altro per essere stato il primo a capire che, sul quel campo, era opportuno concludere anche dalla media/lunga distanza.
RIDICOLO (-) inventarsi invece un fallo di mano di Rosi, e quindi accanirsi con l’arbitro per la presunta svista. Come hanno (puntualmente) fatto esponenti della Monturanese e scritto (altrettanto puntualmente) cronisti locali.
GOL O AUTOGOL?2/ Questo perché: (a) Carboni ha calciato un pallone basso, quasi a fil d’erba, che proprio per tale motivo ha acquistato velocità, rendendo implacabile la correzione per Grilli; (b) ma se anche il medesimo avesse colpito il braccio di Rosi, ciò sarebbe accaduto mentre l’attaccante stava proiettandosi verso la porta avversaria e quindi con le spalle rivolte alla sfera di cuoio. Non ci sarebbe stata quindi l’intenzionalità: elemento fondamentale per punire questo tipo di falli. Tutto ciò è evidenziato dalle immagini televisive. Che dovrebbero essere sufficienti per chi è in buona fede (-).
IL KNOCK DOWN DI CICCHI – Il test di Monte Urano è stato duro per tutti. Anche per la dottoressa Tardella (+), che si è sottoposta al rituale delle interviste – realizzate in condizioni di assoluta emergenza per la carenza di sala stampa nello stadio calzaturiero – con la consueta cortesia e disponibilità, ma con il viso tirato per lo stress e fors’anche per il freddo. Ha desistito invece il DS Cicchi. A fine incontro, ha lasciato la tribuna di Monte Urano senza proferire verbo, probabilmente per la prima volta nella sua carriera di dirigente calcistico. Si è infilato nella sua auto e se n’è ritornato a casa, per godersi finalmente una domenica di riposo. Meritata (+).
SQUILLI FINALI – Vincere quattro volte di fila sarà il mantra dei biancorossi negli ultimi quattro incontri. Così la Maceratese 2011/2012 polverizzerebbe il record assoluto dei suoi novanta anni di storia. Dopo già aver battuto, con i nove successi consecutivi fin qui ottenuti, quello della strepitosa squadra di Nocera nel campionato 2004/2005. Secondo il documentatissimo Glauco Giglioni. Questo sul campo (+). A livello programmatico, ci risulta che la presidentessa si sia già assicurata l’ok di Cicchi, che per altro ha un contratto triennale, e di Di Fabio per il 2012/2013; e che ambedue abbiano già qualche idea in testa riguardo alla formazione. Questo in società (+).
Ps: se ne ricava, di conseguenza, che Mariella è la prima ad avere intenzione di restare. Forse meglio che battere il Tolentino!
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Mi viene da pensare, nonostante questo splendido campionato, a come sarebbe potuto essere stato se anche Giandomenico o chi per lui un altro fuoriclasse, avesse dato il suo contributo?
tutte le domeniche vedo la maceratese, e ritengo che senza Giandomenico è molto meglio! +TROLI -GIANDOMENICO!
Beh,il plus di classe e di esperienza di Giandomenico sarebbe stato utilissimo alla Maceratese. Ma le cose sono andate come sapete per quanto riguarda il passato,soprattutto prossimo, e ritengo che difficilmente cambieranno nell’immediato futuro. Io auspico il contrario,comunque :magari un impiego limitato in questa stretta finale , come jolly vincente prelevato al bisogno dalla panchina per risolvere situazioni delicate con una magia delle sue.
Avrei avuto materia per sbizzarrirmi nella mia rubrica.L’ho solo sfiorata- andando anche contro le mie idee- per rispetto della splendida squadra di questo finale di campionato. Se ne riparlerà a giochi fatti.
Mi fa piacere che Mikzuk abbia citato Troli.Che naturalmente non ha nulla da spartire con Giandomenico sul piano tecnico,ma che si sta imponendo come titolare inamovibile e prezioso.Non va dimenticato che a dicembre era stato “tagliato”,e che soltanto gli infortunidi Benfatto(in riscaldamento) e di Arcolai(in partita) ad Urbania l’hanno ricollocato in formazione.
Siamo alla stretta finale del campionato. A questo punto non serve parlare dei singoli perché tutti possono essere utili alla causa. L’importante è NON MOLLARE E VINCERE LO SCONTRO DIRETTO. FORZA RATA!!!!
Grazie Paci per esserti auto-allontanato per senpre dalla maceretase ed anche d’HR….. ” l’hì capito o no che tu lu pallo no lu ciacchi!!!” “ROSECA”!!!!…..
Ringrazio l’amico Enrico Scattolini per la citazione…
Per quanto riguarda il gol di Carboni, rivedendo le immagini dell’azione, è evidente che c’è stata una deviazione con il gomito di Marcantoni della Monturanese, perciò non capisco cosa vogliano recriminare…
rino pace,non credo che Massimo Paci meriti queste considerazioni.Sono convinto che non….rosica affatto. Anzi!!!!In ogni caso, ricordiamoci che di TARDELLA CE N’E’ UNA SOLA,purtroppo,nel panorama calcistico/imprenditoriale di Macerata.
Se non sbaglio è stato proprio il dottor Paci ad avvicinarla alla società.
rino pace: i grandi uomini parlano delle idee, i piccoli uomini parlano degli altri uomini!
ERRATA CORRIGE
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E’ sbagliata la mia informazione su Somma algebrica di questa settimana ,riguardo alla classifica avulsa che designerebbe la squadra promossa nella categoria superiore in caso di parità finale di punteggio fra la Maceratese ed il Tolentino.
Nella fattispecie ci sarà lo spareggio con tempi supplementari ed eventuali calci di rigore.
I confronti diretti valgono soltanto per play-off e play-out
Questo è il qui pro quo che mi ha tratto in inganno.(O la vecchiaia?)
Chiedo scusa ai lettori.