Meschini e la “mala politica” maceratese:
“Una città abbandonata a personalismi e clientele”

MACERATA - Il consigliere comunale chiede con forza un ricambio in politica e regole certe"

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meschini

Giuliano Meschini

 Da Giuliano Meschini, consigliere comunale Idv Macerata, riceviamo:

Questa Pasqua così amara per il disagio della crisi, che colpisce tanti cittadini nei bisogni primari, è ancora più triste per la situazione di degrado della politica. I fatti della Lega sono solo l’ultimo caso di corruzione e uso della politica per fare i “fatti propri” invece che quelli della collettività. Oramai, chi più chi meno, tutte le forze politiche sono coinvolte in questo andazzo, in cui si è perso il senso del servizio per farne un interesse privato. Il finanziamento pubblico della politica è l’inganno con cui la casta si è appropriata di risorse per finalità contrarie alla democrazia e alla legalità.

Poi i partiti chiedono (obbligano) contributi per autofinanziamento agli amministratori eletti, perfino ai Consiglieri Comunali, che ricevono un gettone di presenza insignificante, rispetto ai veri costi sostenuti, per un impegno onesto nella politica. Vergogna!

Tutti dobbiamo riflettere sui nostri comportamenti, come si forma il consenso politico? Basta con il clientelismo, le mafie e organizzazioni finalizzate agli interessi di lobby che nulla hanno a vedere con il bene comune.

La questione morale della politica è la vera emergenza del Paese non esclusa Macerata.

Oramai questo bisogno di rinnovamento è necessario sia nella politica, che nelle gestioni delle amministrazioni pubbliche e private ed anche ecclesiali.

Dobbiamo ritrovare il senso etico del bene comune, altrimenti il degrado ci distrugge.

Anche a Macerata le inchieste di Cronache Maceratesi di questi ultimi mesi hanno messo in luce una modalità della politica, in particolare sul caso per l’acquisto del terreno per la “Cittadella dello sport” e delle vicende immobiliari e gestione del personale dell’IRCR, per lo meno imprudente per non dire poco trasparente. Sono coinvolti, partiti, sindacati e amministrazioni pubbliche e private, che invece di fare chiarezza, stanno coprendo i fatti e misfatti.

È ora di dire con forza basta!

Il bilancio comunale che ci si accinge a discutere e ad approvare deve essere discontinuo con tutti i precedenti, in questo momento in cui si va a chiedere nuove tasse ai cittadini per coprire i fabbisogni finanziari.

Basta con i politici di professione, perché il loro interesse diventa primario rispetto alla collettività. Abbiamo bisogno di ricambio, anche nei mandati elettorali.

È necessario che le forze sane della città, sia politiche che sindacali ed imprenditoriali si uniscano in una sorta di programma politico, sostenibile e fattibile, in grado di dare risposte concrete ai cittadini, a partire dai più deboli, in questo momento in cui la crisi economica sta accentuando i problemi sociali.



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