“La Lube si accolli il mutuo per i lavori di ampliamento del palazzetto di Fontescodella” aveva dichiarato l’avvocato Graziano Pambianchi e subito è arrivata la risposta della società (“Proprio lui ci aveva rassicurato sulla realizzazione del Palas al Centro Fiere”). Oggi il dirigente del Pd trona sull’argomento e risponde alla Lube:
Poche parole a chiarimento di un equivoco che è bene superare, anche perché da parte mia c’è stato sempre il massimo rispetto per chi fa impresa, con competenza, serietà e successo come la Lube. Francamente non ricordo di essere stato tra gli esponenti politici che nel 1994 avrebbero affermato che non valeva assolutamente la pena investire su una struttura sportiva, in quanto probabilmente la Lube avrebbe chiuso l’attività da li a quattro anni. Mi sarei riferito alla Lube Volley? Ho sempre riconosciuto la mia assoluta incompetenza di qualsiasi sport: figuriamoci se avrei azzardato pronostici sportivi. Il pronostico riguardava la Lube? Roba da matti: ho avuto ed ho parecchi malanni, ma il cervello non mi ha mai creato problemi troppo grossi. Comunque, se i miei interlocutori sono in grado di esibire un qualche atto, documento o scritto da cui risulti quanto asserito, li prego di farlo, perché vorrà dire che la memoria non mi sostiene più e quindi è bene per me prenderne atto. E’ invece vero che qualche anno fa, quando sembrava che il disegno di riqualificare il centro fiere di Villa Potenza, che prevedeva la realizzazione di un palasport, potesse decollare con successo (il Comune aveva emanato un “bando” o “avviso”, che aveva inaspettatamente suscitato l’interesse di alcune Società, disposte ad avanzare proposte anche sostanziose in termini di investimento finanziario) mi rivolsi
alla LUBE, perché considerasse con favore l’ipotesi di essere partecipe di una delle proposte che venivano avanzate: a chi ci si sarebbe dovuti rivolgere, trattandosi della realizzazione di un palasport, elemento non secondario del progetto di riqualificazione? Non si trattava certo di improvviso interesse per lo sport, ma della consapevolezza che il concorso di interessi e la capacità di intrapresa e di intervento, che non mancava e non manca alla LUBE, avrebbero potuto costituire una forte spinta in direzione della realizzazione del progetto di riqualificazione, che io pensavo sarebbe stato perseguito con forza dall’Amministrazione, che invece ritenne di dover seguire una strada più lunga ma, secondo le prevalenti valutazioni, più sicura (così non fu). Mi sbagliavo, cosa che spesso accade a chi pensa e fa. Non ho nulla contro il volley, tanto meno contro la LUBE, società benemerita. Sono un cittadino che sin da giovane liceale nutre passione per la politica e poi per la vita della sua Città: sono stato e sono repubblicano, orgogliosamente, cresciuto all’insegnamento di Ugo La Malfa, inascoltato in vita e rimpianto oggi, quando ormai è troppo tardi per evitare i danni del “non governo” e forse anche per ripararli.
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A Graziano Pambianchi deve essere riconosciuto il merito di esporsi in prima persona, di esternare pubblicamente le proprie opinioni pur sapendo di andare incontro a critiche aspre.
Ciò è quello che dovrebbe fare ogni politico.
Raramente, o forse mai, riesco a condividere le sue prese di posizione, ma provo più acredine verso coloro che manovrano in penombra e poi si dileguano.
Un caro amico mi ha regalato un libro su Ugo La Malfa il quale chiude la lunga intervista con questa frase “Ora osservo che non c’è quell’Italia che avevamo in mente“.
Chissà quanti esponenti della sinistra cittadina avrebbero il coraggio di dire che non c’é quella Macerata che avevano in mente.
Io credo che questa città avrebbe bisogno di rinnovamento, rinnovamento vero…
La lube se lo deve pagà lu palazzettu. Me domanno: se a Brescia un palezittu de pallavvolu de seirie A novu costa 2 miliò de eruro perché lu comune dovria spenne 2,5 miliò per amplià quillu che c’é? E pò, sti sordi dovria esse investiti da nandra parte per comincià, per esempio, a fa le starde. O no? Cuscì un pò de industrie potria venì a Macerata. E per quesso che do rajò a Pambianchi. Tutti braj come la Lube a pretenne li sordi pè fasse belli!
LE FARNETICAZIONI DI UN MATTONARO.
Leggo sbigottito le farneticazioni dell’avvocato Pambianchi cercando di spiegare a me stesso per quale motivo interviene puntualmente su argomenti lontani anni luce dalle sue conoscenze.
Credo che non abbia mai fatto sport o assistito (a pagamento) ad un’opera lirica, eppure qualche mese fa propose la chiusura della stagione lirica ed ora dimentica le promesse fatte alla Lube.
Non intendo esaminare nel merito le dichiarazioni di Pambianchi perché temo che queste siano semplicemente un modo per distrarre l’attenzione generale dai veri problemi, in gran parte creati da quella classe politica che ci governa da decenni e che Pambianchi tristemente rappresenta.
La nostra città ha gli stessi abitanti di 50/60 anni fa ma i palazzi sono raddoppiati ed oggi semivuoti.
Dove sono passati l’avvocato ed i suoi amici l’erba è stata sostituita da mostri di cemento.
E’ da quello che vuol distrarci l’avvocato??!!
Probabilmente vuole anche distrarci dall’ultimo suo clamoroso insuccesso: VALLEVERDE (nome umoristico!)
Lui, che evidentemente non ama lo sport, ha costruito per ora una pista di automobilismo in un luogo a 2 passi dall’ Abbadia di San Claudio, patrimonio dell’umanità visitata annualmente da tantissimi stranieri.
In quel luogo (Valleverde è nei pressi del passaggio a livello di Piediripa) passo ogni giorno per andare al lavoro e guardandolo mi vergogno di essere concittadino di chi lo ha pensato.
Questi grandi creativi immobiliari devono raccontarci bene cosa vorranno fare in quel luogo, perché ormai solo un pazzo potrebbe mettere lì la sua azienda.
Mentre associazioni e movimenti proponevano piste ciclabili i nostri amati “mattonari” prevedevano una Macerata industriale. Roba da pazzi.
Se le scelte fossero state orientate verso l’accoglienza turistica oggi Macerata sarebbe in condizioni migliori.
Ma cominciamo a spogliarci dell’ipocrisia e diciamo una volta per tutte la verità: questa gente non ha mai amato Macerata e non dovremmo per niente cagarla.
A Villa Cozza! E di corsa.
L’Avv. Graziano Pambianchi dice di essere “.. cresciuto all’insegna di Ugo La Malfa, inascoltato in vita e rimpianto oggi, quando ormai è troppo tardi per evitare i danni del “non governo” e forse anche per ripararli.”
Non dice che i primi a non voler raccogliere l’eredità di Ugo La Malfa sono stati proprio i “nuovi” repubblicani.
Da qui nasce la grande amarezza di Ugo La Malfa, confidata al suo amico Alberto Ronchey in un bellissimo libro intervista del 1977: “Ora osservo che non c’è quell’ Italia che avevamo in mente.”
Perché neppure a lui, che pure ne era stato uno degli artefici e protagonisti, verso la fine della sua esistenza quell’Italia non piaceva?
E questa Italia di oggi invece ci piace?
È quella che avevano in mente e che ancora abbiamo in mente noi laici, repubblicani, liberisti, riformatori, occidentali, atlantici?
E se non lo è, o non lo è pienamente, che cosa manca ancora?
Perché a questo soprattutto serve ricordare la vita dei grandi uomini come La Malfa: ad essere metro di misura di ciò che loro hanno pensato e preparato e noi abbiamo realizzato.
All’Avv. Graziano Pambianchi voglio fare una domanda: è questa la Macerata che lui aveva in mente quando negli anni ’80 amministrava la città?
mio personalissimo sotto sotto titolo:
Pambianchi non ha nulla contro la lube, nonostante la lube stia facendo di tutto per avere macerata contro.
Mi piace sottolineare che: la questione palazzetto, allo stato attuale, non riguarda la Lube Volley ma bensì il Comune di Macerata in quanto trattasi di un bene che la comunità maceratese ha e può, con una buona gestione, far fruttare con altre attività legate allo sport e non.
Certo è lecito chiedere, ma agli altri è lecito rispondere che per gli stessi soldi si possono realizzare opere, in altri luoghi, magari più consoni o più ospitali.
Esiste un’altra realtà nel comune di Macerata dove c’è un’area pubblica già urbanizzate per la ricezione di un elevato numero di utenti; ciò che manca è solo un palazzetto idoneo, capace di 4000 posti, ad uso spostivo e/o pubblico spettacolo.
Sempre per gli stessi soldi, penso, sia lecito dire che: il “PALAZZETTO” lo si può costruire anche in un altro comune che non sia Macerata.
Signori amministratori Maceratesi .. pensate bene… tirare troppo la corda.. dai e dai.. si può rompere.
Saluti
Oggi sul Resto del Carlino il nostro Sindaco parla del Fontescodella e sembrerebbe che vi siano 2 progetti simili, da poter prendere in considerazione con magari l’intervento/aiuto dei privati (senza spiegare però come questo aiuto possa essere dato).
Questi due progetti sembrerebbero, a quanto afferma il Sindaco, costare entrambi circa tre milioni e mezzo di euro….. TRE MILIONI E MEZZO DI EURO.
Cioè, rispetto all’ipotesi che era stata avanzata solo pochi giorni fa (circa 2 milioni di euro) adesso sembra che l’ampliamento potrebbe costare almeno un milione di euro in più.
Si stanno dando le cifre a casaccio, uno la mattina si alza e spara una cifra, fanno riunioni contabili dopo che si sono ubriacati???
Qualcuno potrebbe fare chiarezza???