Contro la variante “Ceccotti”
si scatena il fronte del “no”

CIVITANOVA - Micucci (Pd): "Domani in consiglio andrà in scena una carnevalata". Carlocchia (Sel): " Un provvedimento last minute sintomo della crisi del centro destra". Civitanova 5 Stelle: "Nel nuovo progetto il verde è pochissimo"

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L'ex Ceccotti vista dalla SS 16 Adriatica

di Laura Boccanera

“Variante Ceccotti, una carnevalata”. Il riferimento del consigliere Micucci del Pd è dovuto alle date scelte dal Comune per discutere la variante che andrebbe a mettere la parola fine ad una situazione urbanistica che dura da 20 anni a Civitanova e sulla quale non si è mai trovato un punto di incontro fra interessi della cittadinanza, della politica e della proprietà come emerso anche nella ricostruzione dettagliata presente nell’inchiesta di CM. “Giovedì grasso incontro con i commercianti; martedì grasso consiglio comunale per l’approvazione della Variante Ceccotti. Mai date furono più azzeccate per rendere l’idea della “carnevalata” – sostiene Micucci- che si sta apprestando ad approvare quel che rimane del centro-destra civitanovese. Non esiste che una amministrazione comunale agli sgoccioli, per giunta con una maggioranza in via di estinzione e che da mesi non delibera neanche per argomenti di ordinaria amministrazione porti in aula la proposta di una variante urbanistica che segnerà per i prossimi decenni i destini della città”.

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Francesco Micucci (Pd)

In effetti sul progetto non sembra esserci la totale adesione della maggioranza, resta ancora da sapere come voterà per esempio l’Udc che proprio in questi giorni sta decidendo le mosse in vista delle elezioni amministrative ed una possibile approvazione della variante renderebbe più incerta l’alleanza con il Pd. Ma a creare dubbi e perplessità nel Pd è il progetto stesso: “una variante assolutamente non tarata sui tempi di crisi che corrono – continua Micucci – quasi 100.000 nuovi metri cubi di cemento sono proprio necessari in una città che è già tra i primi nelle classifiche di occupazione del territorio? Quali sviluppi si danno alla nuova mobilità? Nessuna nuova arteria viaria (se non piccole vie di collegamento interno), appena 5 posti per i pullman (e lo chiamano Terminal), nulla previsto per ferrovia e metropolitana di superficie. Solo il numero di posti auto è di ampie dimensioni, ma restano forti dubbi su chi li costruirà e su come essi si connetteranno al resto della città, visto già il caos viario che regna a Civitanova.    Perché allora, visti già i 17 anni di immobilismo del centro-destra, non si aspetta qualche altro mese con una nuova amministrazione che abbia la forza di presentare un nuovo progetto, confrontandosi prima con i cittadini, in termini non solo di parcheggi, ma anche di volumetrie e di soluzioni a servizio dell’intera città? Da dove deriva tutta questa fretta? Forse qualcuno spinge perché ha paura di un candidato sindaco che già da Presidente della Provincia di Macerata ha bloccato la cementificazione dell’area, vincendo tra l’altro tutti i ricorsi presentati dalla proprietà di fronte al TAR ed al Consiglio di Stato?”.

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Luigi Carlocchia (Sel)

Contraria anche Sel che definisce il punto all’ordine del giorno una “variante last minute della crisi politica del centro destra”. “Non si può piangere miseria quando in ballo ci sono cifre da capogiro– sottolinea Luigi Carlocchia di Sel – Per far si che questa lottizzazione-variante  andasse in consiglio, abbiamo assistito da parte delle proprietà  a vere e proprie diffide, ultimatum al  consiglio comunale, ricorsi al Tar e richieste di risarcimenti milionari qualora la Variante non andasse in porto. Le proprietà fanno il loro mestiere i loro interessi: il problema è che quell’area  senza destinazione nel PRG deve essere pianificata secondo le NTA del PRG dal consiglio comunale e non dalle proprietà. Cementificare quell’area strategica per il centro e l’intero comprensorio  con palazzoni  con l’aggiunta di parcheggi di poco superiori agli standard urbanistici e comunque insufficienti per quello che è un polo di attrazione comprensoriale non risponde alle vere necessità della città”.

Contrario anche il movimento Civitanova 5 stelle che domani sera sarà presente in consiglio comunale “armato” di telecamera.

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Il parcheggio attualmente in uso

“Avevamo chiesto la diretta streaming al presidente Borroni e sebbene approvata non ci ha comunicato come sarebbe stato possibile realizzarla e le modalità che avevamo a disposizione per la registrazione, ma registreremo comunque la seduta perchè la popolazione deve essere informata – sottolinea Fabio Bottiglieri. Il movimento questa mattina nel corso di una conferenza stampa ha illustrato tutta la propria contrarietà: “abbiamo visionato il progetto ed il verde è pochissimo, c’è solo cemento, 4 palazzine, un silos per il parcheggio e un muro di contenimento per allargare la sede stradale di fronte al cimitero. A Civitanova non servono altri palazzi e gli edifici sfitti lo dimostrano – dice Stefano Mei – inoltre abbiamo anche dei dubbi in merito alla recente entrata in vigore del Poru, la legge sulla riqualificazione urbana sostenibile e sul dissesto idrogeologico. Un dubbio supportato dal fatto che a 8 metri nel sottosuolo esiste una vasca di raccoglimento acque e un’abitazione vicina ha subito dei danneggiamenti. Se verrà approvata la variante faremo quanto in nostro potere e valuteremo tutte le strade possibili. Andava trovata una forma di accordo con la proprietà cedendo altra terra e configurando la Ceccotti come un’area a servizio della città con una mobilità differente e con verde pubblico”. E ai margini della conferenza il movimento 5 stelle comunica che l’impegno preso per l’area Ceccotti è solo una delle azioni che il  gruppo mette in campo in vista delle prossime elezioni. La lista 5 stelle, fanno sapere i coordinatori, alle elezioni ci sarà con un gruppo di “cittadini volenterosi incensurati e che non hanno mai fatto politica” e con un candidato sindaco che non scenderà ad alleanze con i partiti.



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