”Chiudiamo il 2011 con un buon utile e apriamo il 2012 con grandi aspettative”. Cosi’ Michele Ambrosini, presidente di Banca Marche, nel consueto incontro di fine d’anno con la stampa. Per Ambrosini, la chiusura d’anno sara’ positiva, con un utile netto ”vicino a quello dello scorso anno”, quando fu pari a 93 milioni. La banca ”gode di ottima salute, ed e’ liquida oggi come non mai, con un buffer di liquidita’ pari a 1,8 miliardi di euro”, ha aggiunto smentendo ”voci malevole e anonime” di difficolta’ dell’istituto.
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fiero di essere cliente ING direct.
Tutti per le medicine vi devono servire 😉
Utile??? Allora corro a chiedere un mutuo!!!
Sarebbe da spiegare al lettore “distratto” o non addetto ai lavori che quel buffer di liquidita’ di 1,8 mld è stato creato con disponibilità in parte sottratte al credito alle Imprese e alle Famiglie, stante quanto dettato dall’EBA, European Banking Authority di Londra: in pratica invece di curare una situazione di crisi immettendo liquidita’, stante questo accantonamento nel buffer si toglie al mercato quel “lubrificante che in un motore fa funzionare l’economia”, per dirla con Guido Fontanelli. ( cfr. Panorama 14/12/2011 pagg. 78 e seguenti)
Per di piu’ questo buffer, composto in massima parte di titoli di stato a breve, facilmente liquidabili, ha in sè insito il “rischio” di portare nei bilanci della banca una minusvalenza, in quanto ai fini delle recenti modifiche alla normativa di Basilea i titoli andrebbero valutati a prezzi di mercato, ovvero a prezzi piu’ bassi di quelli di acquisizione, stante l’aumentato, oramai tristemente famoso spread BTP/BUND, che ha compresso i corsi dei titoli in circolazione ……….
Badate bene, quanto sopra non vuole assolutamente alimentare le “voci malevole e anonime”, ma e’ stata mia intenzione con queste righe fare un po’ di trasparenza su quanto viene divulgato alla stampa e attraverso la stampa…….
Di vero c’e’ comunque che il “credit crunch” e’ in atto da tempo: il credito e’ diventata una risorsa scarsa e costosa e ciò non e’ affatto un bene per tutta l’ecomia, locale e nazionale.
E questo e’ un problema di tanti Istituti di credito, locali e nazionali.
Bene poi, per l’utile citato dalla nota, che se parzialmente distribuito sul territorio attarverso le iniziative della Fondazione contribuira’ a sollevare un po’ l’economia locale ….
Se non ho compreso male, in una delle varie trasmissioni di approfondimento, sembra che la banca prende prestiti a circa il 2-3% di interesse…… Ma se tu gli chiedi un prestito tra annessi e connessi paghi circa il 10% di interesse….
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Apriamo una banca?
Tanto se toppiamo il Governo Monti non ci lascia per strada….
Spero che nella prossima era, libera dalla schiavitù del debito, ritorni ad essere moralmente e legalmente riconosciuta l’illegittimità degli interessi sui prestiti.
Nel frattempo godiamoci la fine del capitalismo, ferito a morte nel 2008 e con un altro annetto di agonia…ucciso dalla sua stesa ingordigia.
@ Gianfranco,
non è solo Monti a metterci le toppe, ma un pò tutti i governi, in tutto il mondo. Purtroppo, tranne che in Islanda, le banche fanno quel che vogliono e il popolo paga i loro vizi e stravizi.
@ Cerasi: Caro Gianfranco, non e’ proprio così con i numeri…..
Come si dice in termine tecnico il costo del “funding” – ovvero della raccolta, necessaria agli istituti di credito per prestare a loro volta, dall’estate scorsa e’ praticamente raddoppiato, stante il fatto che tra loro le banche non si prestano piu’ denaro (il cosidetto mercato interbancario e’ fermo) e per quanto riguarda gli impieghi a medio lungo termini il prima citato spread Btp/Bund e’ diventato il “termometro” del costo di approvvigionamento per le banche. A questo dato che si aggira sui 500 basis point, che tradotto vuol dire 5 punti percentuali, si aggiunga il costo del “rischio” – dovuto al peso dei crediti difficilmente esigibili (incagli) o gia’ “persi” (sofferenze), che per il sistema vale circa 1 punto. A tutto cio’ aggiungiamo il costo struttura, gli stipendi, ecc. ecc ed ecco che la vecchia “forbice” tra tassi attivi e passivi viene ad essere drasticamente ridotta, fino quasi ad azzerarsi !!
L’utile su prestiti e/o sui mutui spesso non scaturisce piu’ da tale differenziale di tasso, ma dai costi cd. “accessori”, spese di istruttoria e polizze assicurative collegate.
E credimi, di questi tempi, aprire una banca non credo sia un buon affare………. Gli azionisti vedono ben pochi utili distribuiti, quando ce ne sono, anzi a loro vengono richiesti aumenti di capitale per rafforzare il dato patrimoniale, quindi vengono richiesti altri soldi !
E per quanto riguarda la manovra Monti, che garantisce la solvibilita’ delle obbligazioni bancarie, a beneficiarne e’ tutto il sistema Italia: cosa diversa e’ parlare dei banchieri……..
E forse senza Monti a rischiare sono proprio i bancari, per i quali i tagli non sono certo finiti….. …..
Secondo quanto affermato dal Presidente Ambrosini la Banca ha “ …..un buon utile e grandi prospettive…..”
Avete consigliato i correntisti a sottoscrivere Azioni BdM, avete spinto i vs. clienti a comperare titoli BdM.
Come si spiga che Azioni e Titoli hanno perso decine di punti percentuali?
Eh….già, sembrava la fine del mondo, ma VOI siete sempre là. Direbbe Vasco.
Beati loro…….!!!.