Il lavoro scarseggia, e il titolare di un’azienda calzaturiera di medie dimensioni della zona industriale di Corridonia trasforma tre suoi operai in altrettanti muratori, e li dirotta in lavori in un piccolo cantiere aziendale. Arrivano due ispettori della Direzione provinciale del lavoro di Macerata, per un controllo, e l’imprenditore li aggredisce a male parole, arrivando a minacciarli di morte. “In tempi di crisi – esordisce – anzichè cacciare via i lavoratori gli faccio fare i muratori, perchè adesso non ho nulla da fargli fare in fabbrica”. Quando i due ispettori gli fanno presente che questa scelta comporta una serie di violazioni alle norme sul lavoro e la sicurezza, l’uomo perde le staffe: “Vi ammazzo, quelli come voi devono morire tutti, avete rovinato l’Italia…”. Un crescendo di improperi, con gli ispettori allontanati dall’azienda e costretti a chiedere l’intervento dei carabinieri, e a sporgere poi denuncia per minacce aggravate. La vicenda è stata resa nota dalla Fp-Cgil della provincia di Macerata. “Nell’esprimere tutta la solidarietà nei confronti dei due lavoratori riteniamo doveroso evidenziare che purtroppo – scrive Matteo Pintucci, segretario della FpCgil – non è il primo e non sarà l’ultimo caso in cui, nel contesto della crisi economica, la denigrazione del lavoro pubblico e la riduzione della soglia dei diritti del lavoro vengono visti da una parte dell’imprenditoria e della società italiana come unica via d’uscita. Segno tangibile di un messaggio sapientemente veicolato da chi governa il Paese da troppo tempo”.
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..fatto ve’…
Certo che un pò di elasticità in certi casi, però…..
Chi non ha un’attività non può capire le enormi difficoltà del momento.
Se è vero che questo imprenditore non ha tanto lavoro, che doveva fare? Licenziare gli operai? Forse si, forse pensando solo ai cavoli suoi, sarebbe stato in regola. Se ne doveva fregare degli operai e delle loro famiglie, senza dubbio!!!
Invito gli zelanti ispettori a legger qui https://www.cronachemaceratesi.it/2011/09/22/luci-e-ombre-sul-micam-molta-gente-pochi-ordini/
tiè
Ha ragione l’imprenditore ; cercatelo voi il lavoro agli operai se non hanno nulla da fare ; meglio tinteggiare l’azienda sperando in un recupero produttivo che mandare a casa i dipendenti .
Darei un premio a questa gente !!
Bravo Bravo Bravo, non sò chi sia l’imprenditore ma mi congratulo con lui.
Hai fatto bene anzi troppo poco !!!!!!!!!!!!!!!!!
Questi signori non si rendono conto di quello che stanno passando le aziende
e si permettono di multare chi fà di tutto per non mandare a casa i lavoratori.
Vergogna !!!!!!!!!!!!!!!
E per quanto riguarda le dichiarazioni del sindacalista Pintucci, dico che se
vogliamo salvare il paese dobbiamo mandare a casa il 50% dei lavoratori
pubblici (tanto non fanno nulla) e l’altro 50% deve essere equiparato in termini di produttività ai lavoratori privati altrimenti ci aspetta la stessa fine della Grecia.
La gente è stanca di mantenere il carrozzone e queste sono le conseguenze.
Storia strana ma credo piuttosto diffusa.Stranamente la notizia é stata divulgata dalla cgil…gli ispettori hanno ragione sulle norme di sicurezza,ma non credo che questi operai siano stati mandati a fare i muratori (poi muratori é generico…molto generico) totalmente allo sbaraglio ed in barba a tutte le varie norme…Insomma,é una notizia che fa rumore e che testimonia l’andamento del mondo del lavoro,ma vorrei approfondire meglio la realtà dei fatti
Ma che argomenti sono? Poi magari succede un infortunio mortale e ci si lamenta dell’assenza di misure di protezione , di gente che non sa neanche cos’è un ponteggio….
E poi piangono le morti bianche.
Hanno fatto bene ad intervenire, non a caso si chiama prevenzione….
mandateli alla cgil a cercare lavoro……………..loro hanno un posto per tutti
Non so se squittire o ruggire.
Si, infatti, Stefano, a volte hanno anche dei posti in nero…
http://www.corriereinformazione.it/201005051717/economia/lavoro/lavoro-nero-cgil-predica-bene-e-razzola-male-a-rischio-la-credibilita-dei-sindacati.html
Peggio dei preti: Predicano bene e razzolano male, inoltre vanno in giro a rompere le uova del paniere a chi lavora dalla mattina alla sera per arrivare con fatica a fine mese. Non sanno cosa vuol dire lavorare e non conoscono il sudore della fronte. Vergogna!!
per il sig. Lord Kevin quello che dici è vero ma se lo stato non fa girare l’economia si viene a parlare di norme di sicurezza il problema è sempre quello lei spenderebbe denaro attualmente quando l’azienda se non è in perdita è in pareggio mi dica ? gli investimenti forse li fa l’ispettorato del lavoro sulle aziende sono partecipi facenti parte e anche 1 delle cause del declino dell economia attuale e ancora si ha il coraggio di parlare di norme di sicurezza allora noi imprenditori chiediamo che si abbassi la pressione fiscale che ci sia maggior certezza sulla provenienza del denaro che si diano piu garanzie sulla crescita e loro cosa stanno facendo spendono i nostri soldi per andare a mignotte ????????????????????
Sante parole, Del Savio, sante parole!!
Questi non sanno di che parlano e agiscono con un odio viscerale verso chi davvero fa girare l’economia, ovvero il mondo produttivo.
Considerano tutti i lavoratori autonomi o le ditte o le aziende, come un branco di ladri da punire fortemente.
Fino a poco tempo fa ero precario e non mi rendevo bene conto della situazione. Ora che ho un contratto, pur se a tempo determinato, e che vedo meglio come vanno le cose, capisco che il mio datore di lavoro se ne deve inventare cento al giorno per tirare avanti e per non mandarci a casa e nella mia azienda NESSUNO ha una tessera dei sindacati!!
Per una maggior equità, c’è bisogno di:
– minore pressione fiscale
– certezza del diritto, nel senso che se ho una causa con uno che non paga, non posso aspettare 10-12 anni, no?
– maggiori stimoli all’economia
– abolizione privilegi, clientelismi e corruttele varie, ai fini di aumentare la concorrenza leale.
– defiscalizzare gli investimenti in azienda e i contratti di lavoro.
come si fa a condividere le posizioni di un sindacato che ” dovrebbe tutelare i lavoratori ” è vero, i quali però, in questo caso, grazie all’imprenditore che si trova in difficoltà, anzichè licenziare trova un’altra soluzione per poter pagar loro lo stipendio!?!?!? . Bisognerà privatizzare anche gli ispettori……..
Medaglia d’oro al datore di lavoro che invece di licenziare (risparmiando pure) ha utilizzato gli operai per manzioni diverse.
Medaglia d’oro anche agli operai che si sono rimboccate le maniche a fare un altro lavoro.
Medaglia di cartone agli ispettori del lavoro e a tutti i sindacati.
Che andassero a fere gli ispettordi del lavoro in Cina insieme a tutti i sindacati.
Tutti gli industriali se ne sono andati in cina ci andassero anche loro.
NOTA per gli amministratori pubblici.
Prendete esempio dall’imprenditore.
Reciclate i vostri “lavoratori” se cosi si possono chiamare, e vediamo se sono cosi capaci da svolgere altre mansioni.
ULTIMA PRIMA DI CHIUDERE :
Vorrei sapere se il numero degli stipendiati come ispettori del lavoro e’ diminuito in Italia e cosi i sindacalisti. Dovrebbero essere dimezzati dato che il lavoro non c’e’ piu in Italia……..
Qualcuno e’ in grado di dare qualche dato ?
CERASI pensaci tu.
Scommetto che gli ispettori ecc non sono diminuiti di numero………………….
A LAVORARE MA SERIAMENTE PER FAVORE.
Piena solidarietà all’imprenditore!!!!!!! invece di mandare a casa della brava gente con famiglia sulle spalle ha preferito tenerli in azienda. Bravo ancora!!!!! Però in Italia si è bravi solo se si fa come de benedetti cioè si mandano i propri lavoratori a carico dello stato!!!!! fanno la pubblicità sui parassiti!!!! ma la facessero su chi percepisce uno stipendio statale e poi il pomeriggio va a fare un’altro lavoro!!!!!!!! quelli si sono i veri acari dell’economia!!!!! ma mi chiedo…… come mai gli ispettori girano sempre in due???? forse perchè uno legge e l’altro scrive??????
condivido in pieno quello che dice alex.
questi signori che controllano ,in tutti i settori ,sono stati una delle cause della fine dell’ artigianato a macerata e in tutto il paese.
anzichè aiutare a trovare soluzioni alternative alle aziende , visto il periodo di crisi ,sanno fare solo multe e sanzioni ,quindi a dare il colpo di grazia a chi già cammina a stento.
non si rendono minimamente conto di quanta gente non va piu’ avanti come l’ impreditore di questa fabbrica.
non si preoccupano delle famiglie dei lavoratori di queste aziende che quest’anno si sono dovute svenare per comperare i libri di scuola ai loro figli!!!!!
anche se non c’entra niente vi racconto una cosa.
a un mio amico è stata rubata l’auto seminuova.
dopo dieci giorni l’ha ritrovata da solo!!!!!!!
era parcheggiata dietro corso cairoli con 10 biglietti dell’apm per mancato pagamento del parcheggio!!!
e chi l’ha cercata ?????????
oppure erano imegnati a fare colazione ????
esilerante!!!!!
Dal sindacato la solita retorica…….
Invece di vessare i piccoli imprenditori che in qualche modo cercano di gestire la crisi, magari destinando gli operai ad opere di manutenzione del patrimonio aziendale pur di evitare il licenziamento , consiglierei all’uff. del lavoro di rivolgere la sua attenzione ai tanti laboratori “made in cina” che ultimamente stanno proliferando nella zona.
Chissà che non trovino maggiore soddisfazone ……..
sapete quanto costa ad un azienda mettersi in regola con corsi obbligatori dove fanno perdere tra tutte le pratiche da svolgere una 20 di giorni di lavoro hai vari responsabili dell azienda con lezioni dove il 75 per cento si trattano argomenti di facoltà giurisprudenza , e per il restante tempo si parla di sicurezza reale? corsi che servono a far fare cassa ad associazioni varie guarda caso politicizzate.forse avrà esagerato con la reazione l imprenditore ma provate a mettervi nei suoi panni? è dura e a volte quando ad inizio mese si da un occhiata alle scadenze si prende paura sapendo che se il lavoro non va bene e deve andare molto bene ve lo assicuro si rischia di mandare in dietro riba , assegni , e cosa ancora più grave pagare gli stipendi in ritardo, se va bene. questa è la realtà di molte aziende ..non sono solo evasori come alcuni vogliono far credere ..
Mi sembra di notare qualche atteggiamento “schizofrenico” passatemi il termine. Sul caso Poltrona Frau tutti a difendere giustamente il “made in italy” contro la delocalizzazione in paesi che ci fanno la concorrenza sleale sfruttando i lavoratori con salari da fame, con turni al limite dello schiavismo, in ambienti insalubri e inadeguati in termini di sicurezza sul posto di lavoro. Quando in Italia si tenta di far rispettare norme di civiltà guadagnate con anni di lotta del mondo del lavoro (ho omesso volutamente la parola sindacato) e perdita di vite umane si scatena la rivolta delle partite iva.
per quanto riguarda il made in italy bisogna cambiare ottica. e sarebbe bello che le marche creino il made in marche(SONO PER UNO STATO FEDERALE ,REALE E NON COME LA LEGA NORD CHE RITENGO I PIù GRANDI FALSI INGANNATORI DELLA POLITICA ITALIANA) su scarpe e pellami , visto che siamo i migliori al mondo. per salvare le imprese non bisogna abbassare i prezzi di produzione spostando la produzione all estero , è l inizio della fine. bisogna creare una legge dove obbligare ad avere il made in italy solo le tutte le fasi vengono realizzate in italia, con controlli seri e scrupolosi e sanzioni enormi in caso si scopra qualche furbetto.dobbiamo capire che la QUALITà è l unica via di uscita dalla crisi non l abbassamento dei prezzi con vari mezzi “illeciti”. chi ama le belle cose le compra comunque anche se cè un prezzo più alto. in più facendo ritornare la produzione in italia , tutta quella del made in italy si abbasserebbero i costi di produzione anche qua. provate ad andare in in negozio maceratese e per fare un esempio volete acquistare una giacca di pelle , quale acquisterete il made in china a 300 euro o il made initaly a 400. ?
Mi permettete di guardare il fatto sotto un’altra ottica?
Da quello che ho capito dall’articolo l’imprenditore produce scarpe e gli operai sono calzaturieri.
Sono stati mandati a fare i muratori e quindi suppongo che lavorassero su un’impalcatura. Presumibilmente, non essendo personale esperto nella mansione, il rischio di incidente aumenta. E se dovesse avvenire l’incidente pensate che le assicurazioni coprano il malcapitato? Non credo proprio.
Quindi, anche e soprattutto per tutelare le persone, penso che vadano fatte le cose in regola.
Quì però sorge il secondo aspetto.
Come sono le regole e chi le produce?
Purtroppo viviamo in un paese dove esiste un’irregolarità diffusa e in tutti i campi, anche e forse perchè le nostre leggi sono troppe, poco chiare, troppo soggette ad interpretazione e spesso in conflitto tra loro.
Allora la colpa è di chi fissa le norme o di chi fa i controlli?
Dai commenti che leggo riesco a percepire una altissima cultura della legalità…
posto in pieno il commento suppongo ironico del sig. giacomo carassai e di Johnny Utah…e se fossero stati mandati su segnalazione o qualcosa di simile…è il sistema italia totalmente da cambiare..leggi irrespettabili e fatte a posta per far arricchire qualcuno…solidarietà per gli ispettori e comunque rispetto per l’imprenditore..
Sembra un macabro scherzo del destino…
https://www.cronachemaceratesi.it/2011/09/23/operaio-schiacciato-da-un-camion-nuovo-incidente-mortale-sulla-quadrilatero/
ecco a cosa servono gli ispettori del lavoro… pensate se fosse successo agli operai che fanno le scarpe..
Da anni lavoro nel settore della sicurezza a stretto contatto con imprenditori e operai.
L’esperienza mi ha insegnato che la percezione delle leggi, delle norme tecniche e delle linee guida è assolutamente univoca per le due categorie agli antipodi.
I due mondi qui si incontrano: la legge è per definizione “irrispettabile” e “fatta apposta per far arricchire qualcuno”.
Questo è un leitmotiv che caratterizza la nostra mentalità.
Quello che non si sa è che il 99% delle leggi, delle norme e delle linee guida che abbiamo in Italia sono recepimenti della Comunità Europea e sopratutto che in alcuni paesi di questa Comunità (anche in Italia) esistono imprenditori che le rispettano, a prescindere che queste incidano o meno sul bilancio aziendale.
Anzi, spesso fanno della sicurezza un motivo per distinguersi nel mercato.
Per approfondire, comunico a chi di mestiere fa altro che le norme che si richiede di rispettare da parte degli Ispettori sono spesso e volentieri quelle macroscopiche, come avere dei lavoratori regolari e regolarmente istruiti sui pericoli cui vanno incontro.
Il discorso è molto vasto ed intricato, riguarda mentalità, cultura, disponibilità economiche, predisposizione all’ascolto ed è facile perdersi in luoghi comuni.
Gli Ispettori non hanno nessun nesso con le leggi che devono far rispettare e sono un tassello fondamentale del sistema sicurezza; il mio augurio è che in futuro abbiano meno lavoro, perchè significherebbe che l’adeguamento strutturale e culturale sta facendo progressi.
A tutti quelli che parlano di sicurezza sul lavoro, andatevi a leggere un POS (piano operativo di sicurezza) che dovrebbe essere presenti nei cantieri, e ditemi è così che si fa sicurezza?
La nostra sicurezza come tutte le cose in italia stanno nella carta e non nella pratica, il povero operaio che muore sul lavoro, doveva leggere il POS?
Il controllo è giusto e doveroso, anzi obbligatorio, ma se un dipendente pittura il proprio capannone non ci vedo niente di male sta invece all’ispettore capire se il trabeltello dove lavora l’operaio è conforme alle norme o se l’impalcatura è stata montata come si vede, se si indossano le protezioni, allora in questo caso è giusto sanzionare se si strovano delle irregolarità, finche le leggi saranno fatte dai politici ex sindacalsti sarà sempre la stessa storia….carta…carta…e tante belle parole
Ai sindacati no comment…………..
Non capisco la gente che dice “bravo” ad un datore di lavoro che fa fare ai propri dipendenti un lavoro totalmente diverso x il quale loro sono assicurati!! ma vi sembra che se 1 di loro si fa male o peggio ,rimane invalido,l’inail e l’inps gli riconoscono indennizzi e pensioni?? la sicurezza sul lavoro dipende in primis da noi stessi. il datore di lavoro ne trova quanti ne vuole di operai,ma noi una volta messi fuori gioco è impossibile tornare indietro e piangere sul latte versato…non serve più a niente!!!
solo chi ha una responsabiltà come datore di lavoro riesce a capire l’imprenditore del caso,
credo che avrà fatto fare delle mansioni di cui i 2 operai erano competenti e non pericoloso, non
bisogna vedere i datori di lavoro sempre con l’ottica di SFRUTTATORI.
faccio notare che se non ci fossero impreditori non ci sarebbe possibiltà per i dipedenti onesti guadagnarsi da vivere, i meno onesti sfruttare i primi.
gli imprenditori nel sociale andrebbero premiati perchè loro sacrificano la loro vita per produrre
ricchezza, non fanno certamente orari d’ufficio.
il brutto di questa società che il pubblico(mantenuto dal privato)vede l’imprenditore come una vacca da mungere, se ci troviamo in questa situazione sociale un perchè ci sarà????????
Il messaggio non è passato: le leggi non le scrivono i politici ex sindacalisti, LE RECEPIAMO DALL’EUROPA!!!! E sono anche fatte bene, complessivamente! I POS sono la traduzione di come noi recepiamo la cosa. Ma l’ispettore che sa il suo mestiere, non ha problemi ad andare oltre la carta. Resta invece l’imprenditore, che percepisce tutto come burocrazia solo per pigrizia mentale e per costume affermato. Così per non spendere 300 euro per un documento scritto bene da un professionista che lo segue anche in cantiere, si accontenta di un fac-simile e pace.
Inoltre, lo stesso non invia i lavoratori ai corsi di formazione, bollati come “inutili perdite di tempo”, non cresce e non fa crescere i suoi dipendenti nella gestione sicura del lavoro. Così i “poveri lavoratori” acquisiscono inconsapevoli la sua stessa mentalità e non sanno distinguere un dispositivo di protezione da un altro. Rispondo che sì, l’operaio per non morire deve anche saper leggere un POS. Deve conoscerlo, averlo discusso col proprio datore di lavoro per capirne i limiti.
Se continuiamo così resteremo dove siamo, o peggio…
Sacrificare la vita per produrre ricchezza. Lo trovo aberrante.
Tutti sottolineano la “buona volontà” del datore di lavoro che, per non licenziare i tre operai, li ha impiegati per altre mansioni….bene, ma perchè non ha provveduto anche a modificare il loro contratto ?
E’ ovvio che i tre operai, probabilmente padri di famiglia, di fronte all’eventualità di rimanere disoccupati hanno accettato questa situazione…avevano forse altra scelta ? A mio avviso sono stati costretti ad accettare…imprigionati in una sorta di tacito ricatto…Se avessero preteso una nuova posizione contrattuale siamo sicuri che il datore di lavoro non li avrebbe cacciati ?
“…denigrazione del lavoro pubblico e la riduzione della soglia dei diritti del lavoro…messaggio sapientemente veicolato da chi governa..”
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Ma perchè la CGIL da la colpa sempre all’altro?
Perchè non si riflette serenamente sul caso?
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Meglio licenziare o utilizzarli per altro? come ho letto in qualche commento.
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La questione è seria e importante, perchè se è vero che l’imprenditore ha agito così per non dover licenziare è anche vero che un’altro imprenditore avrebbe potuto fare lo stesso per non assumere muratori magari approfittandosi degli operai stessi.
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Ovviamente la flessibilità ,come ho letto in alcuni post, chiesta agli ispettori è aleatoria, perchè parliamo di cose serie, di questioni relative alla sicurezza.
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Ma è chiaro che avanzando la crisi economica, noi tutti ci troveremo di fronte un sistema industriale ed artigianale non in grado di affrontare tutti gli step richiesti dalle norme sulla sicurezza.
Quindi pazienza?
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No, sulla sicurezza non si scherza.
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Si dovrà, secondo me, ragionare sulle norme da far rispettare anche in crisi economica (quelle a tutela della persona) e quelle eventualmente derogabili (quelle più che altro burocratiche che lasciano invariato il grado di sicurezza dell’operaio).
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Per cui se gli ispettori hanno trovato operai a rischio infortunio (es. senza casco, senza guanti, senza sicura sull’impalcatura…) hanno fatto bene a verbalizzare e a far la multa all’imprenditore, ma se invece la posizione degli operai era carente solo dal punto di vista burocratico, allora in questo caso si dovrà riflettere, e a breve, su come agire, perchè di imprenditori in escandescenza ce ne saranno sempre più, ma non per colpa certo degli ispettori.
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Aforisma: se fossimo creditori di un’ammalato che sta seduto in terra, e che non riesce ad alzarsi per andare a lavorare, che faremmo? Lo aiuteremo ad alzarsi (aldilà della questione umana e religiosa) per farlo lavorare e permettergli di saldare il nostro debito, oppure ci metteremo da una parte a guardarlo come avvoltoi in attesa degli eventi futuri?.
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Io credo che oggi debba crescere il concetto della “solidarietà a 360 gradi”, intesa non come perbenismo o con approssimazione, ma intesa con il senso più profondo del termine, ed ognuno nel suo ambito lavorativo, compresa la situazione attuale, dovrebbe trovare il modo di allentare “la briglia” ed aiutare tutto il sistema a rialzarsi.
Ai posteri l’ardua sentenza.
William Berrè
Pur non giustificando affatto chi dice bravo all’imprenditore (vorrei sapere cosa fanno questi signori nella vita….se siete imprenditori complimenti…mostrate un grande interesse per la legalità e la sicurezza della vostra azienda e dei vostri dipendenti…se siete operai complimenti lo stesso…mostrate di avere una forte personalità da mostrare al vostro datore di lavoro), spero venga presto rettificata la notizia arrivata sui giornali….i tre soggetti trovati a fare i muratori erano, uno dipendente del calzaturificio con qualfica di operaio, due TOTALMENTE IN NERO (basta leggere il messaggero)….questo è quello che si deve capire…in un periodo di crisi manca la tutela del lavoro e di chi fa rispettare le leggi…complimenti davvero…all’imprenditore, educato e gran signore che ha augurato la morte agli ispettori (e che non è un santo che fa lavorare le persone, ma un gran furbo che sfrutta la povera gente per i comodi suoi…muratori, giardinieri, baby sitter, pulizie nelle dimore del datore di lavoro, tanto per citare qualche caso), e a chi fa il tifo per lui….chissà cosa farebbero queste persone se dovessero utilizzare strumenti da muratore nella completa illegalità…qui non solo non si sono rispettate le norme sulla sicurezza, ma neanche l’abc di un regolare contratto di lavoro…invito tutti a riflettere prima di dare addosso a chi fa il suo lavoro, alla ricerca di salvaguardare la collettività e di applicare le norme nel migliore dei modi…
un suggerimento per l’ottima rivista on-line “cronache maceratesi. evitate di pubblicare commenti di gente che non ha la faccia di comparire con il proprio nome e cognome!!!!!! cosa devono nascondere?????
Tanti commenti dimostrano la scarsa cultura di legalità, e il limite dell’informazione che i cittadini hanno… Intanto due lavoratori erano in nero (e questo non è semplicemente una sottigliezza, ma concorrenza sleale nei confronti di chi lavora in regola rispettando le leggi); se poi semplicemente non fossero stati adibiti alle loro funzioni, ma fossero stati impiegati in altro, le sanzioni sarebbero risultate più basse (rispetto ad una occupazione in “nero”), e il problema sarebbe stato in termini di sicurezza, e di assicurazione del rischio (poi quando ci scappa l’infortunio sul lavoro tutti a gridare contro la scarsa vigilanza). E poi, tutti quelli che blaterano su dipendenti pubblici e sugli ispettori del lavoro in particolari: quanti sanno che non hanno mezzi (auto di servizio, ad esempio) e che si devono muovere con mezzi pubblici o con la loro auto (e rimborsi ridicoli)? quanti sanno che non hanno tutele o assicurazioni specifiche, e che non hanno nemmeno un contratto che li garantisce sul versante del lavoro notturno, festivo e in straordinario… Ma tanta delegittimazione di chi vigila, e cerca di far rispettare le Leggi dello Stato, è indice del decadimento morale e legale del nostro povero Paese…