Centro commerciale di Corridonia
Capponi: “Cosa farà ora Pettinari?”

L'ex presidente della Provincia accusa il Comune di essere in controtendenza rispetto alle linee di sviluppo della Regione. Il consigliere d'opposizione Sandro Scipioni attacca l'amministrazione e riscontra contraddizioni nelle parole del sindaco

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I lavori in corso lungo il Chienti (foto Picchio)

di Alessandra Pierini

Il nuovo centro commerciale che sta sorgendo nei pressi del fiume Chienti, appena passato il ponte tra Piediripa e Corridonia, riscalda gli animi dei residenti. Molti sono stati coloro che hanno espresso  i loro dubbi e le loro titubanze sulle pagine di Cronache Maceratesi nonostante le parole rassicuranti del sindaco Nelia Calvigioni (leggi l’articolo). Sulla questione, abbiamo sentito anche Sandro Scipioni  consigliere comunale e capogruppo di Corridonia Solidale«Enorme contraddizione nelle parole del Sindaco che vanno dallo scetticismo sui Centri Commerciali e le Multinazionali che guardano le uscite delle superstrade.La questione è un’altra, nessuno è contro la libertà di impresa ma questa deve  essere regolata all’interno di un programma, un progetto di sviluppo pluriennale, che veda da un lato gli interessi della collettività, l’economia della zona e il potenziamento dell’esistente. La logica di fare “cassa” con gli oneri di urbanizzazione e qualche opera pubblica a ridosso del Centro Commerciale, determina in futuro, una volta preso in carico la lottizzazione, il mantenimento dei servizi e delle infrastrutture che dovranno essere pagati dai cittadini con la fiscalità locale, leggasi tasse.
centro_co_corridoniammerciale-3-300x225Sarebbe stato meglio avere una visione completa organica e armonica ,dello sviluppo della Città per i prossimi anni, valorizzando il Centro Storico recuperando gli immobili , portarci i servizi utili e necessari, creando le premesse con iniziative durature in collaborazione con i privati,  per un aumento della residenzialità soprattutto delle giovani coppie. Sappiamo tutti che la viabilità è compromessa dall’unico ponte sul fiume Chienti presente in zona e il tempo per realizzare il secondo sarà lungo (attualmente si possono fare tutte le rotatorie e “otti”del mondo ma il ponte è un tappo sulla circolazione della zona industriale).Sappiamo anche che la comunità cittadina ha altri problemi, legati alla famiglia, ai giovani e alle difficoltà socio economiche.
La prossima campagna elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale dovrà affrontare questi argomenti e dare certezze, non basterà un Mc Donald’s o un marciapiede rifatto a risolvere le questioni, ne tantomeno le beghe dei partiti occupati al marcamento interno perdendo di vista la prospettiva e la strategia da affrontare. Concludendo, trovo il commento dell’avvocato Bommarito , lucido ricco di spunti di riflessione e da attenzionare per il futuro».

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Il sindaco Nelia Calvigioni e Franco Capponi nel corso di un dibattito sul centro commerciale e sulla viabilità

Sulla questione è intervenuto sulle pagine di Cronache Maceratesi anche l’ex presidente della Provincia di Macerata Franco Capponi:

«La realizzazione di grandi strutture di vendita è regolata da leggi specifiche –  scrive –  infatti la L.R. 27/2009 affida la programmazione dello sviluppo di nuove strutture di vendita della Gdo ed anche delle aggregazioni di Medie strutture di vendita come in questo caso alla Provincia attraverso la realizzazione di uno specifico allegato al PTC tenendo conto delle indicazione del regolamento regionale. Purtroppo questo regolamento deve uscire da piu’ di due anni e la Regione ancora non riesce ad emanarlo, forse perche prima debbono essere soddisfatti tutti gli interessi in corso.
Infatti la bozza di regolamento, concordato con i sindacati, su cui il Pdl concorda, reca addirittura l’impossibilità di realizzare quanto sta per essere autorizzato a Corridonia e cioe’ non un centro commerciale ma una struttura plurima di medie strutture di vendita coordinate. Insomma un impatto simile alle grandi strutture di vendita. Ma come detto il regolamento non c’e’ e tutti possono fare quel che vogliono. Entro due anni dall’approvazione di questo regolamento la Provincia (che poteva averlo fatto anche in precedenza vi era il PTC che lo prevedeva ma l’amministrazione Silenzi se n’e’ guardato bene di non farlo!!) approva la pianificazione di questi ” grandi centri commerciali” non ragionando più in termini comunali ma comprensoriali e tenendo conto soprattutto degli effetti in ambito sovracomunale sia sulle altre attività commerciali insediate (medie e piccole strutture commerciali, soprattutto centri storici, che rischiano di essere pesantemente penalizzate) nonchè, fondamentale, attraverso una attenta valutazione dell’impatto dei volumi di traffico sulla rete viaria esistente, sull’accessibilità alle reti e sulle possibili alternative.
E’ falso quanto affermato dal Sindaco che sia stato approvato un centro commerciale a Macerata (lottizzazione Simonetti) e Valleverde non e’ un centro commerciale, perche ciò non sarebbe legalmente possibile come non lo è per Corridonia.
L’amministrazione Comunale di Macerata ha chiesto solo di poter concedere una diversa volumetria per le destinazioni oggi possibili ( non per grandi strutture di vendita) con l’impegno a destinare risorse ( 2 milioni di euro subito e altre risorse in futuro) per favorire la realizzazione della nuova uscita della Superstrada Valdichienti a San Claudio, il collegamento al Citiper, a Valleverde e alla viabilità maceratese della Carrareccia dopo il disimpegno dall’accordo del 2004 proprio da parte del Comune di Corridonia.
Ribadisco infine che la volontà della Provincia da noi governata dal giugno 2009 al giugno 2010 era quella di arrivare alla realizzazione dell’adeguamento del PTC nel piu’ breve tempo possibile sia per l’aspetto delle grandi strutture di vendita ma anche per moltissimi altri aspetti trascurati in questi anni (Pianificazione d’area vasta, piano territoriale delle aree da destinare allo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, piani di recupero territoriali, rurali e molto altro ancora) e per dimostrare tutto cio’ il bilancio 2010 e il PEG contenevano le indicazioni per la costituzione dell’Ufficio di piano (PTC) e metter cosi mano ad una nuova programmazione dello sviluppo territoriale di questa provincia. Spero che la nuova amministrazione di sinistra mantenga questo impegno subito e non quando tutti i buoi saranno scappati dalla stalla.

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Resta comunque una sola verità, ribadita nelle linee di mandato della allora maggioranza e ribadito nel programma 20011/2016 dei moderati di impedire l’ulteriore sviluppo delle grandi strutture di vendita o delle finte aggregazioni di medie strutture a tutto vantaggio del nostro sistema insediativo composto da una moltitudine di centri storici e di nuclei che hanno bisogno di servizi di vicinato e di medie strutture commerciali vicini ore per non creare ulteriori problemi al congestionamento della carente viabilità e contraddizione al tipo di sviluppo “di qualità e valorizzazione di tutti gli insediamenti esistenti e soprattutto dei nostri meravigliosi centri storici che in realtà come quella di Corridonia hanno bisogno di politiche specifiche e non di alquanto anacronistiche guerre di campanile. Penso che Corridonia andrà verso linee di sviluppo incompatibili con queste nuove tendenze (qualità, sostenibilità, difesa piccole attività commerciali e artigianali), basta solo pensare all’insediamento di un nuovo McDonald’s e come nel passato si continuerà a devastare il nostro modello di sviluppo dato anche il fatto che l’attuale Vicesindaco (assessore ombra all’Urbanistica di Corridonia che ha fortemente voluto tale opera) è anche Presidente del Consiglio Provinciale della nuova amministrazione Pettinari (che era contrario come me all’insediamento commerciale ma che ora si dovrà adeguare)».


 



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