di Laura Boccanera
“No al modello Marche a Civitanova”. Rompe il ghiaccio sulle prossime elezioni comunali Giorgio Berdini del Pd che lancia il progetto “Civita Nova”, non una lista civica, ma una chiamata a raccolta delle migliori menti ed eccellenze umane civitanovesi per la costruzione di un programma per la città. “Ci troviamo di fronte ad una rivoluzione senza precedenti, con una rinascita collettiva che non può essere estromessa dai ragionamenti politici – commenta Berdini commentando il risultato elettorale e referendario – dal piano nazionale a quello locale, Civitanova vede ancor più evidente l’abbandono nei confronti di un’amministrazione che ha governato male, lasciandosi andare alla politica degli annunci”. Berdini lancia allora la controffensiva, con una particolarità rispetto a quanto avvenuto in Regione e in Provincia: “il modello Macerata non è un modello da perseguire – dice – e la scarsa affluenza alle urne ha dimostrato una lontananza con l’elettorato. Pettinari a livello cittadino ha preso meno voti della sua coalizione, è un modello imposto dai vertici che non può andare bene”. Due allora le soluzioni secondo Berdini che propone le primarie di coalizione e a monte, un progetto di coinvolgimento della cittadinanza, ma guai a parlare di possibili aspirazioni a candidature se si sottolinea che la sua linea è diversa da quanto il Pd sta operando anche a livello locale: “il mio è un forte richiamo al Pd affinchè si muova in questa direzione, le primarie di coalizione non bastano, occorre coinvolgere la cittadinanza con un percorso di avvicinamento alle primarie. L’alleanza con l’Udc non è per me pregiudiziale se fatta attraverso le primarie”.
Ecco allora la nascita dell’idea “Civita nova”: “significa promuovere un metodo piuttosto che un modello – continua Berdini – che finalmente possa portare i cittadini ad esercitare un ruolo attivo, individuando progetti, programmi e idee nuove, coinvolgendo attori che sono esterni alla politica e che rappresentano il fervore culturale e attivista della città”. Spazio dunque anche ai comitati: “io credo che sia impensabile non rendere protagonisti chi ha espresso quella nuova consapevolezza civica come il comitato del no al cavalcavia, il comitato contro la centrale a biomasse o ancora il comitato di Civitanova Alta, occorre rifiutare il percorso che parte dalle candidature intorno alle quali poi creare coalizioni. Dopo 10 anni di attività politica non posso che cogliere questo clima che si respira e mettermi immediatamente a disposizione affinchè quella che sembra una medicina necessaria per questa città si trasformi invece in un momento di stimolo e di proficua riflessione”.
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MA come non candidate Silenzi Sindaco? Ma chi prendete in giro???
Ovviamente è una posizione personale, il classico tormentone estivo volto più a darsi visibilità che a contribuire al dibattito politico. Infatti nulla di tutto ciò di cui parla Berdini è stato ancora discusso e/o deciso nelle sedi politiche del PD civitanovese.
Condivido pienamente l’impostazione di Giorgio Berdini e ritengo che un simile approccio non solo può essere significativo per Civitanova, ma anche più ampiamente. Il passaggio chiave è la promozione di un metodo anzichè di un modello, prendendo a riferimento quel coinvolgimento alla base dello spirito del PD iniziale. Ed è da tale presupposto che occorre partire, sottraendo la politica (quella vera e attiva) dalla consunte logiche di segreteria che da tempo hanno chiuso le porte a qualsiasi forma di proficua partecipazione. Credo che Giorgio abbia colto nel segno.
credo che già che di Penelopi in giro ce ne siano a iosa a tessere le trame(in senso buono) per il futuro della città, si sondano il sondabile dai cittadini emeriti, alle associazioni, ai partiti, ai poteri forti(in senso buono) chiedendo se tizio o caio può avere il “mi piace” di fesbucchiana memoria, a me va bene tutto perchè la città si riprenda il suo destino , posso solo dire come dice oggi il Presidente della provincia di Pesaro la giostra non è per gli stessi di sempre , cioè chi ha girato una volta ora deve solo scendere dalla giostra, altrimenti non crescerà mai nella nostra città un gruppo dirigente che sia all’altezza di far sognare questa città da troppo tempo moritifcata e al palo. Il mio è un pensiero a 360 gradi r non riguarda solo
c’è disaffezione alla partecipazione, questo è un dato. Le segreterie mi fanno scattare il riflesso condizionato del “già deciso altrove”, a destra come a sinistra. Forse anche questo giudizio è qualunquista. Ma essendo uomo di speranza dico che c’è bisogno di partecipare ad un dibattito, di contribuire ad un progetto che ponga al centro IL BENE COMUNE, la DIGNITà DELLA PERSONA ed una idea “alta” di città che vogliamo realizzare. Ci sono gli stranieri da cominciare a conoscere da vicino, da invitare e coinvolgere in un progetto culturale. C’è l’emergenza educativa. E bisognerebbe ANCHE avere il coraggio di affidarsi a volti nuovi: perchè quella parola che si vede sullo sfondo (“saldi”) della foto inserita nell’articolo è emblematica e … valida bipartisan. Ringrazio sinceramente per questo spazio di dialogo.
Giorgio Barbatelli
Ma Berdini non è quello che ha osteggiato l’accordo in Provincia con l’UDC (e la candidatura Pettinari) e poi ha mosso tutti i suoi politici di riferimento (anche a Roma) per entrare in lista in appoggio a Pettinari ?
Berdini non è stato candidato Sindaco a Civitanova con il risultato più basso in assoluto per il centrosinistra ?
E come si fa a dire che quello che è accaduto in Regione e Provincia (mi pare che si sia vinto o no?) non va bene ? Forse preferisce fare la fine dell’altro modello “Macerata”, quello del Comune, dove gli alleati che vorrebbe Berdini stanno per far saltare tutto ?
Bella prospettiva !!
E’ un discorso interessante quello di Giorgio Berdini in quanto in un momento molto difficile per la situazione politica italiana che poi va a rispecchiarsi anche nelle situazioni particolari dei comuni, coinvolgere la popolazione nelle scelte e non calarle dall’alto come si è fatto fino ad ora porterà anche alla risoluzione dei problemi locali.
Il contributo di un gran numero di persone interessate ad attivarsi e collaborare con i comitati che vorranno aderire al progetto è un impulso a vivere direttamente la politica contribuendo anche alle scelte di alleanze .
Ho letto piu’ di una volta l’ intervista di Berdini e ho molto apprezzato la sua idea di far partecipare alle scelte della politica tutte le persone che hanno voglia di cambiare un modo di fare che , a mio parere, è decisamente obsoleto.
Basta con le caste, con le decisioni che scendono dall’alto, con le alleanze fatte ai “piani alti”.
Civitanova deve rinascere con la partecipazione dei giovani ,delle donne e di tutte le persone di buona volontà.