Da Michele De Simone, presidente regionale della Giovane Italia riceviamo:
“È inutile negarlo ma quanto accaduto non può lasciare indifferente quanti hanno avuto, pur non comprendendo alcune posizioni (voto agli immigrati senza cittadinanza, fecondazione assistita, apertura alle coppie di fatto,apertura all’insegnamento dell’islam nelle scuole) Gianfranco Fini leader indiscusso nel proprio percorso politico. Ma si è chiusa una stagione politica e se apre una nuova. Non c’è da esultare né da una parte né dall’altra. Per molti si tratta pur sempre di una separazione politica e umana con persone con le quali si sono condivisi anni di militanza. Fini ci ha convinto ad aderire ad un progetto politico che si chiama PdL e a questo progetto noi crediamo ancora. Il PdL ha problemi evidenti, previsti e prevedibili, sia a livello locale sia a livello nazionale. Maggiore radicamento nel territorio, migliore selezione della classe dirigente magari prevedendo un ritorno alle preferenze, riequilibrare il rapporto con la Lega.
Il PdL è un partito plurale dal 35% in cui la cultura della destra, la sua visione del mondo, il suo modo di intendere la politica può trovare spazio. L’uscita di Fini ci rammarica ma non ci indebolisce perché non indebolisce le nostre idee che vogliono diventare azioni. Tanti dubbi ci lascia il nuovo soggetto politico. Sui temi etici quale sarà la linea: quella intransigente di Menia o quella radicale di Delle Vedove? in campo economico la linea di Urso o quella di Baldassarri? a livello locale la linea dialogante di Silvetti o quella polemica e in cerca di collocazione di Conti? ci aspettano ore difficili ma accettiamo la sfida e lo facciamo nel modo che ci hanno insegnato: fare politica per la gente, stando in mezzo alla gente”.
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un’altro sul libro paga del diversamente alto….
Nessun libro paga… nessun incarico RETRIBUITO… solo attività fatta VOLONTARISTICAMENTE al servizio dei cittadini…
Spero tanto di vedere il signor CERASI impegnarsi in prima persona e proporre qualche cosa di concreto… e non criricare con i pollici e seduto in poltrona…
Poichè si stano ricollocando cariche, incarichi e prebende all’interno del PdL non è detto che non si faccia professione di fede, OGGI, per avere un ritorno DOMANI.
Se poi questo inchino arriva da chi, fino a ieri, era ex AN il padrone non che potrà tenerne conto, almeno questo è quello che sperano i molti che adesso sono saliti sul carro di Arcore.
E per cortesia (e per non fare un’offesa alla sua intelligenza), soprattuto con chi non è totalmente allocco e sa come vanno queste cose, eviti abusate frasi tipo “al servizio dei cittadini” oppure l’ancor più strautilizzato “fare politicaperla gente, stando in mezzo alla gente” (o simili) poichè lasciano il tempo che trovano
Lasciano il tempo che trovano e stanno anche diventando ridicole in quanto poi (dentro il PdL gerarchico e verticale, dove solo uno comanda e spende e di che cosa bisogna pensare) si giustificano scelte ad-personam e ministeriali da fare orrore..
Adesso (non l’altro ieri, non una settimana fa, ma caso strano proprio adesso) pubblicamente lei dice di non trovarsi d’accordo su alcune posizioni finiane (voto agli immigrati senza cittadinanza, fecondazione assistita, apertura alle coppie di fatto, ecc.)….. Cosa assolutamente legittima,ci mancherebbe.
Ma queste posizioni erano già note da tempo e quindi, coerentemente, avrebbe dovuto da tempo prenderele distanze….
Questo improvviso e repentino suo “essere fulminati (sulla via di Damasco) dall’oscuro sole berlusconiano”, lo capirebbe anche un bambino, è solo una posizione politicamente tattica: dove è che penso si potrebbe, in futuro, riuscire ad emergere? Li ci vado, adesso, per poi cambiare domani se mi torna comodo.
Tanto (lei non è il primo e certamente non sarà l’ultimo a cambiare casacca) si giustifica sempre tutto (ed il contrario di tutto) con le solite frasi “una stagione nuova”, “rinnovamenteo della clase politica”, “nuova azione di governo”, “l’ora delle decisioni irrevocabili”, “li respingeremo sul bagnasciuga” e altre scantafavole simili.
L’unica cosa che sottoscrivo in pieno, in tutto questo suo discorso pro Silvio, è quando dice che il PdL è un partito di dstra.
Non di centrodestra, ma proprio di destra….
Della Vedova, si chiama Benedetto Della Vedova 🙂 ed è pure uno in gamba, un liberale a tutto tondo.
Chiedo scusa se entro nel dibattito, Vi entro non per riaffermare la mia personale adesione al movimento Finiano, cosa oramai più che nota e neanche per criticare chi resta Berluscones.
Le motivazioni politiche e le differenze fra i due “pensieri” è nota a tutti, e ognuno è libero di schierarsi con chi vuole e non mi interessano neanche i presunti motivi di accaparrare (o supplicare incarichi interni ed esterni).
Ma una chiarezza va fatta ed è quella di comprendersi sulle etichettature di “Destra, Sinistra, Centrodestra, Centrosinistra, Centro o altro”.
Nel PDL c’erano molti esponenti di destra ora molti meno, mentre c’erano e sono rimasti tanti, di sinistra.
Ma questo avviene anche nei partiti cosidetti di “Centro sinistra”.
Caro Sig. Cerasi cosa vuol dire per lei Destra (politicamente parlando)?
Le chiedo scusa per la curiosità, ma vorrei capire.
Con simpatia
Tonino Quattrini
Le motivazioni che hanno spinto Fini sono chiare ed in questo senso riporto uno stralcio di un articolo di Famiglia Cristiana:
….” Ci si accanisce, invece, contro chi invoca più rispetto delle regole e degli interessi generali. Una concezione padronale dello Stato ha ridotto ministri e politici in “servitori”. Semplici esecutori dei voleri del capo. Quali che siano. Poco importa che il Paese vada allo sfascio. Non si ammettono repliche al pensiero unico. E guai a chi osa sfidare il “dominus” assoluto.”…
E’ quindi normale che da parte di chi si contenta di tale stato di cose si dica. “TANTI DUBBI CI LASCIA IL NUOVO SOGGETTO POLITICO”.
@Quattrini
Per risponderle compiutamente si dovrebbe scrivere un trattato; e credo che la cosa annoierebbe al 99,99% i lettori di C.M.
Diciamo, molto brevemente, che io distinguo un polo conservatore ed un polo progressista (in Europa) mentre in Italia cercare di definire la cosa diventa molto ingarbugliata.
Diciamo che Fini sta prendendo, oramai da anni, posizioni stile conservatore europeo mentre Berlusconi, a mio avviso, sta sempre più scivolando verso una posizione parafascista
La risposta di sorgeilsole è chiarissima, solo i servi privi di pensiero proprio non la vedono o preferiscono campare all’ombra (si fa per dire, visto che si tratta di un’ombra corta) del potente di turno.
Ad essi consiglio di leggere il manifesto di fare futuro in cui si elencano e si approfondiscono alcuni obiettivi:
… sfidiamo il “presentismo”
… costruiamo una cittadinanza del ventunesimo secolo
… propugnamo un “nuovo femminismo”
… ci riconosciamo in un Euroatlantismo dei diritti
… crediamo in una “laicità positiva”
Spett.le Sig. Cerasi
Posso convenire con Lei che l’argomento sia “lungo e complesso” e certamente trattarlo su questo spazio non solo annoierebbe qualche lettore ma non sarebbe corretto, nei confronti dei gestori del “sito”.
Ma l’opinione sulla terminologia mi interessa per un confronto chiaro e costruttivo. Se avrà voglia di perdere del Suo tempo le sarei grato, magari utilizzando l’email [email protected].
Anche perché definire Fini con un semplice “conservatore europeo” non è che chiarisce l’argomento.
Poi la definizione “parafascista” riferita a Berlusconi non vuol dire il contrario di tutto o di niente.
Preferisco personalmente, trattare gli argomenti senza etichettarli nei “termini” per non ridurli in accademiche divisioni senza senso.
Per chiarirci e cercare di capirci: L’insediamento della (ex compagno) Giorgini in zona Valleverde, è un fatto conservatore, parafascista o ………..
Con stima
Tonino Quattrini
Non entro nel merito del dibattito sul Presidente Fini, sui suoi errori o giuste posizioni, proprio per evitare, come sostiene Quattrini ” etichette”. Osservo solamente che l’attuale panorama e la nuova “posizione” di Fini determinano, a mio avviso finalmente, un sisma benefico, vale a dire la “rottura” di una Bipolarità indotta e prodotta mediaticamente ( non politicamente).
il filo pertiniano o filo craxiano ha perso un’ottima occasione per stare zitto!!!
presidente chi ti conosce ti apprezza….lascia parlare queste “servette” rosse…il tempo ci renderà giustizia…su tutti!!!!
Mancava solo il cane da guardia, lo sguardo ottuso soto l’elmetto, colui che pernsa per sentito dire….
Comunque meglio, mille volte meglio, filopertiniano che filoputtaniere amico di mafiosi.
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@Quattrini, come posso le rispondo
michele…certa gente non merita nemmeno il click di una tastiera…le loro teorie politiche hanno”distrutto” il mondo-sopravvivono ancora in nicaragua,cuba,bielorussia…E’ UNA SPECIE ESTINTA…LA LORO
@Quattrini
L’insediamento della Giorgini è un mero fatto economico.
Non a caso in Consiglio ci sono stati tanti distinguo, colpevoli silenzi, capriole politiche a giustificare l’ingiustificabile.
Così come ci sono tantissimi filoberlusconiani di comodo anche nel centrosinistra ci sono tanti che stanno li solo per convenienza.
Ritornando al discorso di cui sopra (conservatore europeo) gli ultimi 2 interventi chiariscono perfettamente quello che volevo dire.
Ci sono coloro che, da destra, hanno una certa visione politica (per facilitare chiamiamola “moderata”) e gli imbecilli.
Mi fa piacere essere etichettato SERVO privo di pensiero e visto come uno in cerca di POLTRONE…
Io mi sono esposto come sempre fatto da quando ho 15 anni… e non dico che gli altri sono schiavi, servi, arrivisti, qualunquisti o sfigati… ognuno è libero di pensarla come vuole soprattutto chi non la pensa come me ….
SI Cerasi, tutto vero.
Ma l’opposizione all’insediamento Giorgini è un atto che si puo inquadrare nel pensiero “conservatore” o nel “riformismo moderno o progressista”?.
Le affermo questa domanda per delineare come sono riduttivi, furvianti e confusionari esprimersi con etichette generiche (destra, sinistra, centro, conservatori, progressisti, riformatori ecc ecc) la politica e le posizioni oramai sono più totalizzanti nel loro essere e per capirsi è oramai indispensabile uscire dagli scemi, dialogare e confrontarsi nei fatti. La gente nei fatti si trova molto in sintonia (oltre ogni appartenenza) ed è questo che preoccupa il “potere” il quale ci riporta sempre allo scontro (destra, sinistra conservatori, o parafascista ecc.). per annullare e dividere il “pensiero popolare”.
è il mio pensiero (opinione)
Mi scuso
Tonino Quattrini
@Quattrini
Per come la vedo io l’opposizione alla Giorgini, seppure trasversale, è progressista poichè sta coinvolgendo anche tante persone interessate al bene comune ma che non vivono nell’area circostante e che, inteoria, potrebbero essere colpite dalle ricadute negative in maniera molto lieve e molto secondaria….
Per come la vedo io, magari in completo errore, resteranno sempre (al di la delle etichette: destra, centro, sinistra, sopra, sotto ecc.) coloro che si impegnano liberamente per il prossimo (senza guardare all’orticello di casa) e coloro che, eventualmente, lo fanno solo se ne traggono un qualche beneficio, altrimenti se ne fregano.
Per quanto riguarda il parafascista è una scuola di pensiero, non necessariamente di destra, che negli ultimi 200 anni (circa) ha trovato molti sacerdoti e molti supporter, almeno così mi sembra…
“servette rosse” perchè non riconosciamo l’autorità assoluta del sovrano?
“servette rosse” perchè non abbiamo portato il cervello all’ammasso?
“servette rosse” perchè vogliamo guardare negli occhi i nostri figli e nipoti senza doverci vergognare?
“servette rosse” perchè ci preoccupiamo anche dei deboli,di chi ha bisogno e non solo dei ricchi?
“servette rosse” perchè siamo convinti che la democrazia è una piramide che parte dal basso?
“servette rosse” perchè abbiamo una nostra dignità che non siamo disposti a barattare con nessun favore?
“servette rosse” perchè i nostri genitori ci hanno insegnato a camminare a testa alta e ad essere uomini liberi?
“servette rosse” per chè siamo convinti che i nostri diritti finiscono dove iniziano i diritti degli altri?
A tutte queste domande posso rispondere si ed allora mi onoro di essere compreso nel gruppo dell SERVETTE ROSSE , anche se comunista non sono mai stato.