di Alessandra Pierini
E’ una donna di piccola statura Rosa Busingye, fondatrice del Meeting Point Kampala Association, ma la sua presenza invade il palco. Il suo volto nero, nella notte del pellegrinaggio non può che richiamare alla mente il volto della Madonna nera di Loreto. La voce tremolante di questa volontaria con la commossa testimonianza del suo lavoro quotidiano in Uganda con pazienti affetti da Aids e malattie infettive ha dato ufficialmente inizio al gesto di apertura. “Mi prendevo cura ogni giorno di 2000 pazienti e 2500 orfani e mi sembrava che lavorassi per gli altri. Poi però mi sono accorta che ad un certo punto nulla andava bene e neanche quei pazienti erano felici del mio aiuto. Sono ripartita e ho comiciato a vivere veramente solo quando ho saputo rispondere alla domanda chi sono. Sono diventata libera appartenendo. Quando sono in crisi è stato perchè pensavo che tutto dipendesse da me poi mi sono accorta di appartenere ai malati.Questa sera vi voglio comunicare la commozione sconfinata per esistenza di ciascuno.”
Ad ascoltarla in prima fila le autorità ecclesiastiche con i vescovi Claudio Giuliodori, Giancarlo Vecerrica, ideatore del pellegrinaggio in scarpe da tennis, Luigi Conti e Francesco Brugnaro oltre al vescovo colombiano Cubillos e al Cardinale Carlo Caffarra. Molti anche i rappresentanti politici: il Presidente della Provincia Franco Capponi , il suo vice Antonio Pettinari, il sindaco del Comune di Macerata Romano Carancini , i sindaci di molti comuni maceratesi e ancora i consiglieri regionali Francesco Massi e Angelo Sciapichetti, Mario Cavallaro e Salvatore Piscitelli. Anche Claudia Koll ha preso posto tra le autorità, seduta a fianco di una suora. ”Affido il mio film alla Madonna” ha detto l’attrice che in questi anni ha maturato un interesse particolare per la storia dei pellegrinaggi, e soprattutto per la Macerata-Loreto, decidendo di girare un film tratto dal libro di Karol Wojtyla “La bottega dell’orefice” e di filmare alcune scene della marcia verso Loreto.
Molti i messaggi arrivati per salutare i pellegrini. E’ stato il vescovo Giuliodori a leggere il messaggio di Marcello Lippi e degli azzurri, applaudito con calore dai pellegrini e il telegramma di Papa Benedetto XVI che ha richiamato l’attenzione dei pellegrini sulla straordinaria figura di Padre Matteo Ricci.
Si è rivolto ai giovani il Cardinale Carlo Cafarra, Arcivescovo di Bologna nella sua omelia: “Arriverà il momento questa notte in cui vi sentirete stanchi, vi faranno male i piedi. E allora sei tentato di fermarti. E pensi che non ce la fai più a portare la croce di una malattia o di una grave sofferenza, che non sopporti più i tuoi genitori, che stai consumando i tuoi giorni perchè non ti impegni nel lavoro o nello studio, che non riesci a non avere rapporti sessuali colla tua ragazza prima del matrimonio. Cari fratelli: Cristo è tutto. E’ la via, è la meta, è la forza che ci fa camminare.” Al termine della celebrazione lo stadio gremito di gente si vuota sorprendentemente in pochi minuti. Il desiderio di partire prende il sopravvento e il cammino, per la trentaduesima volta, inizia.
Foto di Guido Picchio
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Rosa Bosingye; di questi personaggi ha bisogno la chiesa per tornare ad essere credibile. e giusto che di loro se ne parli tanto e vengano sempre invitati nelle manifestazioni per farci conoscere la loro grandissima testimonianza.
@ Pierini
Il pellegrinaggio non è stata una idea di Vecerrica, visto che l’idea fu di un gruppo di studenti.
Perchè continuate a dare dei meriti a chi non li ha?
” Eppure non era scritto: “Date a Cesare quel che è di Cesare….”
Confermo in tutto il Sig. Cerasi perchè dare i meriti di una manifestazione religiosa fatta solo per passione e devozione a una persona che non è il fondatore? Potete dirlo a chi viene da fuori e non è di Macerata ma a Macerata tutti conoscono come è nato il pellegrinaggio.
Però a volte la verità fa più successo.
@Cerasi
Ideare = concepire nel pensiero / progettare
http://www.dizionario-italiano.it/definizione-lemma.php?definizione=ideare&lemma=I004AC00
Forse non è stato il primo a pensarlo, forse è stato il primo a progettarlo.
Forse però, visto che io non conosco questa storia. Magari qualcuno può far luce in maniera chiara.
La maggior parte delle scoperte scientifiche, se non tutte, deve moltissimo ai risultati ottenuti in precedenza, eppure si ha sempre uno e un solo padre, un solo ideatore, che inventa, che scopre… nonostante dietro ci sia il lavoro di intere generazioni di scienziati.
Forse l’ideatore è anche colui che riesce a cogliere l’idea (magari non sua) e farne un progetto visibile, concluso, utile, fruibile.
Certo anche a me piacerebbe leggere “ha preso l’idea di un gruppo di studenti che volevano festeggiare (o pregare per?) la promozione e ne ha fatto….”
Ma (forse) se non fosse stato per lui, l’esperienza di questi studenti sarebbe rimasta una mera passeggiata, come se ne fanno tante in giro per l’italia.
Io penso che sia comunque interessante approfondire un po’ di più l’aspetto storico.
Da tempo immemorabile (ne avevo già sentito parlare da mia nonna, classe 1890, che era consuetudine, per chi voleva ringraziare la Madonna per una “grazia” ricevuta, oppure chi sperava di averla, si recasse da Macerata a Loreto a piedi, passando per strade, gabbe e campi. Sul lato sinistro della vecchia chiesetta che si ergeva in fondo alla Pace, il percorso del pellegrino era indicato con una tavola di legno intagliata a forma di braccio e la mano invitava a scendere lungo quella che allora era la “gabba” di Fonte della Quercia. Poi si scendeva verso Sambucheto attraverso la corta di Madonna del Monte, poi San Firmano, Chiarino, ecc. Sulle sponde del Potenza si faceva merenda, si rinfrescavano i piedi e si ripartiva. Ancora negli anni 60 alcuni studenti, promossi alla maturità (allora si chiamava “esame di stato”) si recavano a Loreto a piedi e, spesso e volentieri, se ne tornavano con lo stesso mezzo! Il pellegrinaggio quindi era una ” faccenda” spontanea, personale, segno di vera fede (e magari un po’ di superstizione). Ancora oggi, qualcuno che spera in una positiva risoluzione di una malattia o di una questione economica o sentimentale dice: “se va bene vado a Loreto a piedi”. E’ quindi una sorta di ex voto che ha origini arcaiche.
Poi da “questione” personale è divenuta di massa, con quell’organizzazione che conosciamo oggi. E questo è quello che ha fatto mons. Vecerrica
Il pellegrinaggio è nato su iniziativa del movimento ecclesiale Comunione e liberazione e aveva lo scopo di raggiungere Loreto a piedi per ringraziare la Madonna per l’anno scolastico appena trascorso e per gli esami di maturità. All’inizio erano solo pochi giovani ad aderire, poi, negli anni, è diventata una manifestazione che ha coinvolto tutta l’Italia e gran parte dell’estero. Io partecipo da diversi anni e ogni volta provo un entusiasmo diverso e tanta commozione per i tanti partecipanti, per le testimonianze di vita che ci vengono offerte lungo il cammino e per come la Madonna riesce ad avvicinare al suo Cuore Immacolato così tanti figli e figlie. In ogni modo è straordinario anche il lavoro di tantissimi volontari che svolgono il servizio per i posti di soccorso, di ristoro, per gli altoparlanti, per la sicurezza…Lodiamo e ringraziamo il Signore e la Madonna per questo!
Quando vedo il pellegrinaggio per Loreto, allo stadio Helvia Regina vedo sempre la parata di politici locali e non. Posso capire i nostri politici cristiani .. da sempe e giustifico la presenza. Non capisco la presenza di quei politici che non sono mai entrati in una chiesa o meglio mai considerati credenti e si trovano lì a fare la sfilata.
Rispondetemi per favore.
Secondo voi a che serve?
Grazie
La testimonianza di umbertoro merita un articolo in prima pagina!
Se fosse così la paternità del pellegrinaggio non andrebbe nemmeno ai volenterosi studenti, ma si perde inevitabilmente nella storia, segno che è impossibile stabilire chi sia il primo ad aver pensato una cosa del genere.
Ci rimane dare il merito a chi lo ha reso popolare, o per lo meno chi ha avuto il ruolo maggiore nel renderlo popolare, perché sicuramente hanno collaborato centinaia di persone.
Per fabio rossi: penso che un politico debba farsi vedere e presenziare tutti gli eventi importanti della cittadina. Poi con quale spirito lo si fa, non è dato sapere…è una cosa personale e forse è meglio che rimanga tale, rischio voltastomaco.
in prima fila come al solito il festivl dell’ipocrisia
Non posso che replicare quanto avevo detto in un altro post.
Si raccontava all’ITC “A. Gentili” di Macerata che un gruppo di amici, oramai oltre 30 anni fa, fece un personale pellegrinaggio (come era in voga tanto tempo prima, qui umbertoro ha ragione) senza assistenza, luogo di ristoro, altoparlanti, sicurezza, ecc.
Un gruppo di amici, sicuramente religiosi, ma NON legati ad organizzazioni clericali.
Questo si ripetè negli anni successivi, coinvolgendo via via altri studenti, fino a che non è stato scippato da CL, che ne ha fatto una grande kermesse.
Quando ancora si partiva dallo Sferisterio (e si scendeva alla Pace) un anno (se non ricordo male era fine agosto-inizio settembre) addirittura ci fu un pellegrinaggio laico-alcoolico che però fu un giro dell’oca.
Gli “alcoolpellegrini” scesero verso la Pace (seguendo l’itinerario ufficiale) ma poi, sotto i fumi dell’alcool, persero la bussola e girarono verso Villa Potenza.
Ora visto che è pieno di gente i politici si fanno vedere solo per scopi propagandistici-elettorali: si finisce sui giornali, si fa vedere che sono buoni cristiani, si raccattano simpatie buone per le elezioni…
PURA SUPERSTIZIONE: fatico una notte almeno tutto l’anno faccio quello che mi pare tanto la Madonna mi protegge! Ma prendetevi un bel cornetto che funziona lo stesso…
P.s.: ma non sarà che Cerasi è così informato perché era uno di quelli del pellegrinaggio alcoolico? 😉
@Ipno
Nell’articolo non si parla di Carlo Vecerrica come il primo a progettare il pellegrinaggio ma dice chiaramente
“Giancarlo Vecerrica, ideatore del pellegrinaggio”.
Poi che lui negli anni successivi abbia promosso organizzato e pubblicizzato l’evento e anche giusto ma almeno un picco appunto su come fosse stato ideato il pellegrinaggio non farebbe male
Perchè rovinare ed infangare un’iniziativa così bella? E poi non sta a noi giudicare, solo il Signore può leggere nel cuore e nella coscienza delle persone…ed è giusto rispettare chi partecipa all’evento con fede sincera e vera devozione alla Madonna! O forse qualcuno per mettere a tacere la propria di coscienza getta fango sugli altri!? Credo che tutti ricordiamo la frase del Vangelo che parla del moscerino e della trave…
E’ vero: oggi la Madonna grazie a tutti i pellegrini sarà al Settimo Cielo.
@Miglioratore
Mi fu raccontato.
@Giannangeli
Personalmente ho rispetto per chi ha fede, un pò meno rispetto ho invece per chi vorrebbe inculcarmi, a forza, la sua fede e la sua morale.
Così come poco rispetto per chi si mette in mostra e fa a gara nell’essere, esteriormente, più buon cristiano degli altri.
Io la storia la so. Era una vecchia tradizione degli studenti maceratesi: il centesimo giorno prima degli esami di maturità andavano in pellegrinaggio a piedi a Loreto. All’inizio erano pochi, poi accadde che un anno ci fu un incidente: un partecipante venne investito da un’auto e ci lasciò le penne.
Passarono anni senza far più il pellegrinaggio, fin quando Don Giancarlo decise – insieme ai ragazzi di CL – di rilanciarlo. E ricominciarono.
Non capisco questa polemica nata nei confronti di Monsignor Vecerrica.. molti parlano solo per fare polemica, altri per sentito dire!!
Io, pur non avendo mai fatto parte in modo organico di Comunione e Liberazione, in quel giugno del 1978 c’ero, insieme ad altri 300 giovani !!!! Ricordo ancora l’atmosfera di quella sera l’emozione della partenza.. dal Duomo, dopo un’introduzione di quel giovane sacerdote, insegnante di Religione all’ITC, che era Don Vecerrica. Appena usciti in piazza Strambi iniziò a piovere, e continuò per quasi tutto il tragitto. Passammo per Madonna del Monte, scendemmo a San Firmano, per raggiungere l’Abbazia attraversammo un campo fracido d’acqua infangandoci fino alle ginocchia. Ricordo ancora l’emozione di scorgere al chiarore dell’alba, la Cupola della Basilica di Loreto!! Eravamo in pochi allora, potemmo transitare con calma anche dentro la Santa Casa.. Un’esperianza indimenticabile! Ebbene ricordo benissimo come venni a conoscenza di quella iniziativa!! Mia moglie, allora mia fidanzata, stava svolgendo una supplenza di Scienze all’ITC, ed un giorno mi disse che un giovane professore di Religione, Don Giancarlo Vecerrica, stava cercando di organizzare un pellegrinaggio a piedi a Loreto, come ringraziamento dell’anno scolastico che stava per concludersi, seguendo un antico itinerario seguitio dai pellegrini fin dal secolo scorso, come ha correttamente ricordato Umbertoro. Così decidemmo di partecipare, non avremmo mai immaginato che negli anni successivi il Pellegrinaggio avrebbe avuto tutto quel successo di partecipanti!!
Non riesco quindi a capire il significato di queste polemiche, posso solo testimoniare che senza Don Giancarlo quella tradizione non sarebbe rivissuta nel 1978, e che negli anni successivi egli ne è diventato l’anima, il fulcro dell’organizzazione!! Per 32 anni ne ha guidato le preghiere e le testimonianze….. come ieri sera!!!
Come in qualsiasi altra situazione della vita chi è ignorante.. ( nel senso letterale della parola, che cioè non conosce i fatti..) farebbe bene a tacere, a non alimentare inutili polemiche, eviterebbe di fare brutte figure !!!!!
Grazie ai signori che sono intervenuti, ci permettete di capire meglio come sia nata (o meglio ri-nata) questa iniziativa.
Le polemiche a mio avviso non sono state “inutili”, hanno spinto alcune persone a condividere queste preziose esperienze.
Se non era per Cerasi io ancora brancolavo nel buio! 🙂
@Savoretti
Io ho solo riportato quello che, quasi come “leggenda”, si diceva all’ITC.
E cioè che l’idea scaturì da un gruppo di studenti.
Nella storia che circolava all’ITC non si faceva proprio riferimento al prete, presumibilmente perchè, nell’organizzazione materiale dentro la scuola, non dovrebbe essere stato poi così tanto parte attiva.
Inoltre all’interno di Ragioneria (metà anni ’80) la componente di CL è stata sempre presente e mi sembra strano che, all’epoca, il “loro” prete aveva ideato ed orgnizato “il” pellegrinaggio, ma loro dentro la scuola, ad ogni pellegrinaggio, non ne facevano mai menzione….
Si fidi Sig. Cerasi, quelli che ho riportato sono i fatti, il resto sono chiacchiere.. “leggende” !! Lei parla di metà degli anni ’80.. il pellegrinaggio era già diventato una consuetudine da 7.. 8 anni, e l’ispiratore continuava ad essere Don Giancarlo Vecerrica !! E ripeto ancora una volta.. non vedo l’utilità pratica di queste polemiche, se non quella di dare addosso ad un sacerdote, ora vescovo, che tanto ha fatto per la crescita personale e spirituale di moltissimi giovani a Macerata, oltretutto utilizzando notizie non vere o per sentito dire!! L’ho già detto, io non ho mai fatto parte di Comunione e Liberazione, ma avendo vissuto quegli anni, debbo riconoscere a questo Movimento il coraggio di essersi opposto in ogni sede alla cultura marxista dominante.. a livello studentesco, culturale, universitario!! Erano i soli nelle assemblee studentesche ad alzarsi per fa sentire una voce diversa, quasi sempre sommersi dai fischi e dalle minacce!!! Hanno continuato a parlare di Dio, del Vangelo, facendo riavvicinare tantissmi giovani al Cristianesimo..
sarebbe bello celebrare questo grande evento maceratese senza criticare criticare e ancora criticare. almeno cerchiamo di riconoscere che anche macerata è capace di organizzare eventi importanti, non credete che bisognerebbe anche vantarla qualche volta?
@Savoretti
Io ho soltanto riportato quello che si diceva all’ITC, a metà degli anni ’80, e che riguardava cose accadute circa un decennio prima.
Siccome se ne parlava come di una idea “nata” dentro Ragioneria e siccome NON si era mai parlato di Vecerrica (come ideatore o ispiratore) io ho soltanto riportato quello che veniva detto all’epoca.
Aggiungo soltanto che, nei miei anni di superiori, nessuno di quelli di CL (all’interno dell’ITC, nemmeno per sbaglio) parlando del pellegrinaggio dissero mai che era una cosa nata in qualche modo da loro o che era stato il “loro” prete ad averlo ri-proposto.
Invece all’interno dell’ITC, sia da parte dei professori (con una certa anzianità di servizio) che da parte di alcuni ex studenti diventati poi profesori (o supplenti), si ricordava che l’iniziale ri-proposta del pellegrinaggio (fine scuole) si doveva ad un gruppo di studenti di Ragioneria.
Quindi dalle notizie che avevo io sembrava risultare che la ri-proposta iniziale dl pellegrinaggio NON fosse un qualcosa “partorita” dal Vecerrica.
Questo non significa che il prete di Cl non sia stato parte in causa, ma lo ripeto da molte testimonianze all’interno dell’ITC semberrebbe che NON fu sua la primogenitura…..
Per il resto NON commento la presenza di CL in ambito scolastico e/o universitario perchè io l’ho vissuta in prima persona diversamente….
Io credo che in queste discussioni si sta perdendo di vista il senso di questo pellegrinaggio, e parlare di chi è stato il fondatore di questo immenso fiume di persone ci allontana dalla verità.
Per cui sarebbe più bello parlare del senso di questo pellegrinaggio, delle persone che hanno partecipato in questo momento in cui la recessione morale sopratutto, ed economica ci sta distruggendo pian piano.
Questo pellegrinaggio è un faro per l’umanità.