Scontri e tensioni tra i candidati sindaci
nel confronto pubblico di Villa Potenza

Toni troppo accesi in vista delle elezioni
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di Alessandra Pierini

Il teatrino di Villa Potenza si è rivelato troppo stretto per ospitare i tanti intervenuti, più di duecento persone, al  confronto pubblico tra i candidati Sindaci per il Comune di Macerata, il primo dopo la consegna delle liste. La Pro loco di Villa Potenza che ha organizzato l’evento ha voluto in questo modo, come è stato precisato in apertura, sottolineare l’importanza della frazione che può vantare 2500 votanti e più di 3000 residenti e, compito più ambizioso, ha voluto un ruolo di superpartes per far conoscere alla cittadinanza programmi, idee e opinioni dei candidati, sulle quali basare un’idea di voto più consapevole. Tante sono state le criticità affrontate nel corso della serata, dalla viabilità al centro fiere, dalla valorizzazione dell’area archeologica alla manutenzione ordinaria, dagli spazi pubblici al problema degli anziani. I candidati, intervenuti più volte nel corso delle 3 ore, hanno dato importanza al ragionamento, a volte trascurando la concretezza e la specificità dei problemi della frazione che secondo 4 candidati su 5 non deve essere considerata realtà a parte ma deve essere un unicum con il resto della città, comprese le altre frazioni. Si distacca dal coro Romano Carancini: “Villa Potenza ha una sua storia, sue tradizioni e un’identità che va conservata.”

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Spesso nel corso della serata protagonisti sono stati i fantasmi del passato, passato politico della città che riemerge costantemente, è il futuro, invece ad avere incontrato più difficoltà a emergere e a delinearsi.

L’incontro ha dimostrato, qualora ce ne fosse bisogno, che la tensione tra i concorrenti è, in questa fase, al livello massimo e la miccia è pronta ad esplodere. E’ accaduto ad Ivano Tacconi, Udc, che è intervenuto a difesa del suo partito accusato dal pubblico per la posizione ibrida assunta alle Regionali e alle Comunali e ha trovato lo scontro con un altro partecipante di opposta fazione, è accaduto a Romano Carancini e a Fabio Pistarelli, tra i quali il conflitto sembra essere più acceso che tra tutti gli altri, è accaduto a Giorgio Ballesi che ha perso la sua usuale pacatezza quando dal pubblico è stato chiamata in causa inopportunamente la figura di sua padre. L’impressione è che  la battaglia non si giochi più sul piano politico, non si basi più su programmi e intenti, sono i personalismi, gli errori individuali  e i trascorsi ad essere chiamati in causa da tutte le parti.

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Gli interventi hanno seguito l’ordine di estrazione delle liste perciò la prima ad avere la parola è stata Anna Menghi: “Villa Potenza è come il resto della città, qui le cose vengono lasciate in sospeso per anni. Lo sviluppo della frazione deve avere come fulcro il centro fiere ma prima vogliamo che sia sviluppata la viabilità , altrimenti non vediamo soluzioni.”
Giorgio Ballesi ha sottolineato che i suoi nonni vivevano nella frazione e descrive le sue intenzioni: “Innanzitutto dobbiamo completare la bretella e questo è un punto centrale del programma. Poi il centro fiere potrebbe essere un volano per tutta la città. L’arredo urbano a Villa Potenza non è curato e come viene tenuto il Teatro Romano è una vergogna, i cittadini devono pretendere qualcosa di più perchè lo sviluppo può portare occupazione.” Ha sollevato poi ulteriori problematiche quali la pericolosità del ripetitore che si incontra scendendo da Macerata e il sostegno alla Cooperativa Casa Betania che si occupa degli anziani.
Fabio Pistarelli ha mostrato, ancora una volta, l’opuscolo di fine mandato Meschini rilevando che Villa Potenza è stata completamente dimenticata: “Qui mancano le fogne, il Parco Bianchini è stato abbandonato e che fine hanno fatto i progetti sul centro fiere? Il centro fiere deve diventare un polo avanzato e serio di eccellenze. C’è anche bisogno di luogo di aggregazione comunitario, in questo che è un paese manca una piazza e c’è un campo sportivo da spostare nel luogo ideale, dietro la chiesa. Propongo inoltre di destinare gli introiti dell’Icer a Villa Potenza.”
Romano Carancini inizia col difendere l’amministrazione Meschini, chiamata in causa da Pistarelli, sulla questione dei bandi per la riqalificazione del Centro Fiere per poi fare le sue proposte: “In questo momento investire nel Centro Fiere è da matti, esso può rappresentare lo sviluppo per l’intera Valle del Potenza ma va riqualificato e inteso non solo come centro fiere ma come contenitore anche per lo sport e lo spettacolo. Nel nostro programma proponiamo una piazza per ogni frazione, quindi anche per Villa Potenza, proponiamo inoltre il Pardco dell’Acquedotto che si ricollega al Sasso d’Italia e a Villa Lauri.”

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Paolo Ranzuglia si sofferma sul ruolo di Maceratiamo e sui suoi obiettivi e lascia in ultimo la questione della frazione: “Proponiamo un progetto organico che abbraccia Macerata e le sue frazioni, finora i piani regolatori non hanno risposto alle esigenze della città. Per quanto riguarda il Centro fiere è importante che mantenga la sua vocazione.”
E’ la viabilità il problema prioritario secondo Anna Menghi, Giorgio Ballesi e Paolo Ranzuglia, un piano di riqualificazione secondo Carancini, “la priorità è Villa Potenza, finora esclusa” secondo Pistarelli.
Quando viene chiesto ai candidati “Perchè un cittadino dovrebbe votare voi e non gli altri?” l’unica a rispondere adeguatamente è Anna Menghi “Perchè noi siamo stati l’unica opposizione, perchè siamo l’unica coalizione credibile, perchè siamo nati dall’opposizione a un sistema partitocratico.” Tra tutti gli altri inizia invece il gioco, piuttosto sterile, dell’accusare gli altri per sottolineare i propri meriti. Sono stati poi i cittadini a sottolineare ulteriori necessità e problematiche quali la brutta rotatoria all’ingresso, la mancanza di un parcheggio per la Chiesa, la cura del verde pubblico e l’accordo di programma tra Provincia e Comune per la realizzazione del Centro Fiere. E’ uno dei cittadini presenti a riassumere forse meglio il pensiero della gente: “Secondo me, Villa Potenza c’è e ha una sua identità. Non pensate ad una Villa Potenza diversa, puntate invece ad una Villa Potenza migliore.”

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