di Mauro Montali
Anna Menghi, Maurizio Mosca e Giorgio Ballesi: tre personaggi in cerca d’autore. Ma i primi due sono animatori storici di liste civiche, il terzo è un neofita, ancorchè in possesso di una forte personalità: avvocato di grido, un cognome importante per tanti motivi. Saranno, comunque, tre protagonisti, nel bene e nel male, della prossima campagna elettorale per il Comune di Macerata.
La prima, come si sa, è stata sindaco per nove mesi. Poi, per motivi che rimasero e rimangono un pò oscuri ( Il parcheggio di Rampa Zara? Lo scontro con certi poteri forti? Una piccola arroganza della sua giunta?) fu mandata a casa. Sia dal centro destra, cui era affiliata, sia ovviamente dal centro sinistra. Era il 15 luglio del 1999.
Lo stesso giorno in cui il sottoscritto arrivò a Macerata per fare il caposervizio al Messaggero. Anna non si è mai dimenticata e non ha perdonato. E’ rimasta però una principessa della politica. Nelle elezioni del 2000 con il suo comitato “Anna Menghi” prese il venti per cento dei consensi popolari. Fece una forte opposizione, anche un pò folkroristica, ma era del tutto evidente, in assenza di un potere reale, che la sua base elettorale si stava erodendo giorno per giorno, nonostante Anna sia stato in predicato di essere candidata, per Forza Italia, per fare la parlamentare europea e poi quella nazionale. Cinque anni fa ridusse drasticamente il consenso popolare. Ma la posta in gioco, ossia il piano casa con tutto quello che ne conseguiva, non favoriva certo l’opposizione.
Negli ultimi cinque anni Anna e il suo gruppo hanno continuato a dare battaglia. E spesso e volentieri da soli, in assenza dell’opposizione ufficiale. Ma lo hanno fatto (certe volte, lo ripetiamo, sopra le righe) sempre con un unico obiettivo: dare efficienza alla città.
Adesso è il redde rationem per la Menghi. Il suo compito non è finito. Ma come e dove? “Mi cercano un pò tutti” dice lei, laurea in giurisprudenza, battagliera ma anche un pò disillusa. Va in cerca ancora della “grande scusa pubblica” di Macerata. Che non è venuta e,forse, non verrà mai. Son quelli del centro destra, al momento, sul banco degli imputati. “Noi siamo andati ad un incontro con loro, è vero”dice al nostro giornale Anna dei miracoli. “Ma diciamoci la verità: non hanno capito. Noi vogliamo partecipare sia alla stesura del programma che alla scelta del candidato sindaco. Io, del resto, non ho più voglia di far cagnare inutili. O si capisce o no”.
Ma lo stesso discorso vale anche per il centrosinistra. “Ci cercano, ci vedremo, ma non credo che si potrà arrivare a niente di buono. D’altronde: che differenza c’è oggi tra destra e sinistra? C’è qualcuno che me lo spiega?”
Da qui l’ipotesi che rimane in piedi: correre da soli. Anna, senti, ma qual è la prima grande questione da risolvere?
“Non c’è una grande questione sola: cultura o viabilità? Viabilità o cultura? Allora mettiamola così: si tratta di ridare ai maceratesi la speranza. Ha ragione il Vescovo: questa è una città addormentata”.
Maurizio Mosca è l’altro grande disilluso della politica cittadina. “Ho una gran voglia di piantare tutto. Basta. Non posso più perdere tempo. Molto probabilmente scioglierò il gruppo di Città Viva, abbandonerò perfino la Maceratese e vorrò pensare alle mie cose” dichiara a Cronache Maceratesi. Il tenebroso Maurizio è un manager di successo abituato a pensare da sè alle cose da risolvere. E con la politica cittadina si è sbattuto male: litigi, incomprensioni, poco peso politico al suo gruppo. Dalla sua ha due buoni risultati: “le piscine e l’emodinamica”.
Siamo amici di Maurizio e ci dispiacerebbe pensare che uno come lui, carico di progetti e di vitalismi positivi, possa abbandonare l’agone civile e politico. Ripensaci.
Di Giorgio Ballesi, invece, nessuno sapeva delle sue ambizioni politiche. Lo conosciamo poco, anzi per nulla però sappiamo che il giudizio della città, nei suoi confronti, è altamente positivo. Fratello e figlio di sindaci e senatori dc non poteva che il nome dei Ballesi, almeno questo si dice in giro, fosse “contaminata” da quello della cugina Paola, la quale, per un mattino, è stata la candidata dell’ Udc. Per vicende familiari del tipo “fratelli coltelli”, Giorgio il giorno dopo ha deciso di scendere in pista. O da solo o con l’Udc. La quale è tra l’incudine e il martello. Stare a destra come ha fatto Pettinari in Provincia o essere più vicini al centrosinistra, come hanno dato prova, in questi anni in Consiglio comunale, Tacconi e il suo gruppo?
La prospettiva prossima ventura, per Macerata, passa per l’Udc , i 1700 voti di Mosca, il consenso che la Menghi riuscirà ancora ad ottenenere. Tre nodi da sciogliere.
Nelle foto: dall’alto, Maurizio Mosca assieme all’assessore Di Geronimo; Anna Menghi e Giorgio Ballesi (foto Picchio).
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posso capire il sig.mosca sul fatto di lasciare la politica ma non capisco cosa centra specificare che mollera’ anche la maceratese sembra che l’abbia presa per dispetto
“macerata granne” vuol dire tutto e niente, ma vorrei sapere chi é “la maceratese” e chi gli ha detto che mollerà, se il riferimento è ad Anna Menghi che ha nome e cognome e come me firma con il proprio nome gli interventi perché, penso di poter parlare anche a nome suo, non ci vergogniamo certo di quello che diciamo e del nostro trascorso politico. Chiarisco subito che le questioni che abbiamo sollevato in questi anni di “volontrariato politico” e che continuiamo a sollevare sono esclusivamente orientate a migliorare la vita dei maceratesi, non cerchiamo consenso politico fine a sestesso perchè non viviamo, come molti di politica. Quesllo che facciamo, e spero sia apprezzato anche solo per coerenza, lo facciamo per spirito civile. Il fatto che con le nostre sole forze e parlo anche a nome dei nostri sostenitori, abbiamo costituito il Comitato Anna Menghi questa semplice iniziativa ha permeso se non altro di contrastare i poteri ciìosiddetti forti che da sempre hanno preteso di governare la nostra Città. Scusate se è poco
La Maceratese a cui si riferisce è la squadra di calcio.
parlavo chiaramente di calcio
Cheiedo scusa per il fraitendimento, ma non essendo appassionato di calcio gioco forza sono caduto in errore essendo l’artico di tipo politico
come si fa a dire che l’ ha presa per dispetto dopo che ha dimostrato per anni il suo attaccamento allo sport maceratese in generale…stiamo parlando di un uomo che è stato ed “è” presidente della Maceratese ,che è tutt’ora sposor della squadra di softball di Mc ,sponsor della squadra di pallavolo di villa potenza…dire che ha preso la maceratese per dispetto è un insulto a tutto quello che ha dato negli ultimi 20 anni allo sport maceratese! Io penso che sia stato lo sfogo di un momento…non so… ma so per certo che non ha preso la maceratese “per dispetto”… l ha presa perché è stato, è e sarà sempre innamorato di questa squadra; perché non è riuscito a starsene con le mani in mano mentre la rata affondava; perché comunque ci aveva lasciato un pezzo di cuore anni fa e potrei dirti altri 10 validi motivi! Ovviamente non voglio attaccare nessuno… dico solo quello che penso e so…poi ognuno ha le sue opinioni,rispettabilissime 🙂
infatti ho detto”sembra”perche ha specificato che lascia la politica ma aggiungere che lascia anche la maceratese non aveva senso,poi nessuno nega il suo amore per lo sport come ricordi tu,lui ha dato molto ma ha anche ricevuto tanto dalla maceratese(notorieta’ in primis)quindi quella sua uscita poteva evitarla tutto qui
Non ti sto dicendo se la sua frase ha senso o no… quella è un opinione personale sulla quale non metto assolutamente bocca…Però un conto è scrivere che poteva evitare di dire una cosa, un conto è ipotizzare che ha preso la Maceratese per dispetto… Io per quello ti ho risposto… mi sembrava brutta la frase “per dispetto” anche se solo ipotizzata!tutto qua!