Piscine fantasma, battaglia giudiziaria:
assolto l’avvocato Bommarito.
Non ha diffamato l’ex sindaco Carancini

MACERATA - Oggi la sentenza del giudice Roberto Evangelisti. Il legale prosciolto con formula piena. La vicenda riguardava una denuncia dell'attuale consigliere regionale del Pd in seguito ad alcuni articoli su Cronache Maceratesi sul polo natatorio mai realizzato a Fontescodella. La difesa ha sottolineato che si è trattato di una critica al suo operato e ha ricostruito la vicenda in aula. L'avvocato Gabriele Cofanelli: «Soddisfazione per l'assoluzione di una persona il cui impegno è a favore della società»

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Il sindaco Romano Carancini e l’avvocato Giuseppe Bommarito durante un convegno di diversi anni fa

di Gianluca Ginella

Diffamazione all’ex sindaco di Macerata, Romano Carancini, assolto l’avvocato Giuseppe Bommarito dopo una battaglia giudiziaria durata cinque anni. La sentenza oggi al tribunale di Macerata. Un proscioglimento con formula piena: il fatto non costituisce reato. Il pm aveva chiesto la condanna a 5 mesi per Bommarito. Anche la parte civile (si era costituito l’ex primo cittadino e attuale consigliere regionale del Pd) aveva insistito per la condanna. 

Al centro del processo c’erano tre articoli di approfondimento che Bommarito, scrisse su Cronache Maceratesi in cui – secondo l’accusa – avrebbe usato espressioni «gravemente lesive». Il primo è del 11 aprile 2019 dal titolo “Piscine, il grande flop di Carancini: un delirio di favori non dovuti che ha ferito e lacerato Macerata”. Il secondo articolo è del 20 luglio 2019, dal titolo: “Piscine un decennio da favoletta il rapporto studio Carancini – Paci in contrasto con la deontologia forense”. Il terzo articolo, del 3 febbraio 2020, dal titolo “Carancini e il suo parlocoifatti. Le perle del sindaco dalla A alla Z”. Nel corso della sua arringa l’avvocato Gabriele Cofanelli, legale di Bommarito, ha spiegato le ragioni di quegli articoli ricostruendo la vicenda delle piscine che a distanza di dieci anni i lavori non erano partiti «e nonostante ciò non una diffida era stata fatta al Consorzio che avrebbe dovuto realizzarle» ha detto Cofanelli.

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L’avvocato Gabriele Cofanelli

Una critica quella negli articoli, hanno sottolineato sia il legale che Bommarito (che oggi ha reso spontanee dichiarazioni dopo aver reso l’interrogatorio nel corso del processo) che non prendeva di mira la persona ma l’operato del sindaco. Inoltre a conclusione dell’arringa l’avvocato Cofanelli ha sottolineato le battaglie che Bommarito porta avanti sia con interventi su Cronache Maceratesi, sia sul campo partecipando a convegni e iniziative di carattere sociale come le campagne contro la droga.

«Una persona il cui impegno è a favore della società, una persona che non si metterebbe di certo ad attaccare un collega, l’avvocato Carancini, per un suo qualche interesse personale» ha detto Cofanelli. La parte civile (Carancini è assistito dall’avvocato Paolo Giustozzi) ha invece chiesto la condanna sostenendo la bontà dell’operato dell’ex sindaco e sottolineando la gravità della presunta diffamazione.

Alla fine, dopo due anni di processo e tanti testimoni (molti i politici chiamati dalla difesa: dall’avvocato Bruno Mandrelli, ad Anna Menghi, Massimiliano Sport Bianchini, l’imprenditore Maurizio Mosca) il giudice Roberto Evangelisti ha assolto Bommarito con formula piena.

«Dopo questi cinque anni di battaglia giudiziaria sicuramente da parte del mio assistito c’è una forte soddisfazione per l’assoluzione raggiunta, che riteniamo frutto di una grande attenzione da parte del tribunale» ha concluso Cofanelli.

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