Civitanovese ko contro il Castelfidardo,
Angelini consiglia Sante Alfonsi:
«Cambi strategia nelle partite in casa»

ECCELLENZA - Il presidente onorario del club rossoblu interviene dopo la sconfitta costata la vetta della classifica e precisa: «E’ evidente a tutti la dicotomia in termini di risultati, di gioco e di reti realizzate fra le partite giocate al Polisportivo e quelle in trasferta, bisognerà studiare a tavolino la strategia da adottare nelle ultime quattro partite». E sulla Maceratese: «Non capisco come possa perdere con il Montefano all’Helvia Recina, che fa si impegna solo quando gioca contro di noi? Così facendo rischia di rimanere fuori dai playoff»

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Daniele Maria Angelini, presidente onorario della Civitanovese

di Andrea Cesca

«Sante Alfonsi deve cambiare strategia nelle partite in casa, a costo di fare il catenaccio e giocare di rimessa sfruttando la velocità di Spagna». Il presidente onorario della Civitanovese, Daniele Maria Angelini, dice la sua dopo la sconfitta interna con il Castelfidardo che ha fatto perdere il primato in classifica ai rossoblù a quattro giornate dal termine del campionato di Eccellenza.

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Sante Alfonsi, allenatore della Civitanovese

Il post sulla pagina Facebook della Civitanovese non è passato inosservato, qualcuno ha anche replicato, Angelini però non fa marcia indietro ma spiega: «Il mio è un suggerimento ad Alfonsi, un ottimo allenatore, fortissimo, uno dei più bravi della categoria. E’ evidente a tutti la dicotomia in termini di risultati, di gioco e di reti realizzate fra le partite giocate al Polisportivo e quelle in trasferta. Fuori casa la squadra gioca meglio e raccoglie più punti, tre delle quattro sconfitte subite sono arrivate tra le mura amiche. Alfonsi ha lavorato benissimo, dal mio punto di vista bisognerà studiare a tavolino la strategia da adottare nelle ultime quattro partite».

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Michele Paolucci

La Civitanovese resta padrona del proprio destino, se la squadra capitanata da Visciano riuscirà a fare filotto vincendo tutte e quattro le partite che restano (Tolentino, Montefano, Monturano Campiglione e Jesina) la vittoria del campionato e la promozione in Serie D sarebbe matematica. «Paolucci per me è un’assenza importante, se il calcio di rigore a Montecchio lo avesse calciato Michele oggi avremmo due punti in più, lui è infallibile dal dischetto, purtroppo si è fatto male quando ha cominciato a giocare titolare – continua Angelini -. Manca un attaccante boa, Brunet fa miracoli ma non è un attaccante puro, non c’è un attaccante forte che può fare la differenza.

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Spagna in azione contro il Castelfidardo

Avevamo preso Palpacelli, purtroppo il centravanti argentino si è fatto male alla caviglia in un’amichevole contro la nostra Juniores, il nostro capocannoniere Becker che attaccante non è, ha avuto qualche problema e si è dovuto fermare. Io sono un pro Paolucci, lo farei giocare sempre, ma il destino ha voluto così. Osservatori attenti mi hanno fatto notare che nella partita con l’Osimana l’attaccante avversario stava sempre vicino al nostro giocatore, perché ha carisma e classe da vendere, in queste categorie la sua presenza si fa sentire».

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I tifosi della Civitanovese

Angelini butta un occhio in casa dei cugini rivali della Maceratese «non capisco come possa perdere con il Montefano all’Helvia Recina, che fa si impegna solo quando gioca contro la Civitanovese? Così facendo rischia di rimanere fuori dai playoff», poi torna a parlare dell’amata Civitanovese: «La sosta capita nel momento giusto, abbiamo bisogno di rinserrare le file e riordinare le idee, la squadra ha bisogno di riposo per ricaricare le energie fisiche e mentali. Siamo nelle mani del nostro allenatore».

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Il presidente Mauro Profili

La società si può rimproverare qualcosa? «La Civitanovese è una neopromossa, il presidente Mauro Profili e tutta la società sponsor compreso si sono impegnati oltremodo. Nessuno si può rimproverare nulla». Fra le solite malelingue c’è chi sostiene che la Civitanovese non vorrebbe vincere il campionato: «Lo escludo totalmente. Qualcuno vorrebbe farci credere che a Montecchio Buonavoglia ha sbagliato il rigore su indicazione della dirigenza? Forse è stata l’emozione. Spagna non lo poteva tirare perché aveva subìto il fallo e in quel momento non era al meglio, sono scelte. Se ci fosse stato Paolucci avrebbe fatto gol al cento per cento. Quell’errore lo stiamo pagando a caro prezzo. C’è una carenza nella fase di costruzione a centrocampo per liberare al tiro i nostri attaccanti quando giochiamo al Polisportivo, ma nulla è perduto – conclude Angelini – Abbiamo disputato un campionato di Eccellenza sempre in testa alla classifica, nessuno se lo sarebbe aspettato. Lo vogliamo chiudere al primo posto».

 

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