Il lavandino green
Un lavandino da cucina composto con più del 90% di materie prime riciclate. Il progetto “Life Green Composite” di Delta, azienda appartenente al gruppo Plados, è stato approvato e cofinanziato dalla commissione Europea all’interno del programma Life+, il fondo per l’ambiente dell’Unione Europea. sarà la prima azienda al mondo a produrlo
Il lavandino green utilizzerà resina acrilica e cariche minerali prodotte tramite scarti interni ed esterni, una volta destinati a diventare rifiuti ed oggi riciclabili al 100%. Tutte le fasi di macinazione e riutilizzo degli scarti industriali avverranno negli stabilimenti di Montelupone e Montecassiano. L’azienda lancerà la gamma di lavelli green con il nuovo marchio Rinnova.
Riccardo Bertini
«Abbiamo scelto il verbo “rinnovare” il cui significato rimanda all’azione di far diventare o tornare nuovo, ristrutturare – afferma Riccardo Bertini, direttore commerciale e marketing – e ricalca il modello circolare riciclare-produrre-utilizzare a partire da materia prima di recupero. Contiamo nel prossimo biennio, di poter lanciare il marchio Rinnova in tutti e 70 i paesi in cui esportiamo». Essere green all’origine significa trasformare qualcosa che è già disponibile in risorsa, dando valore agli scarti esterni e interni di produzione e non andando ad intaccare le risorse naturali non rinnovabili.
Savina Pianesi
«Il nostro obiettivo – dichiara Savina Pianesi, responsabile R&D del gruppo – era massimizzare l’impiego di materie prime altrimenti destinate alla discarica, così da non ricorrere a materie prime vergini non rinnovabili. Attraverso un processo di rigenerazione delle materie prime di recupero, abbiamo ottenuto un composto green all’origine che garantisce le stesse caratteristiche chimiche, fisiche, meccaniche ed estetiche rispetto al composto tradizionale dei nostri lavelli. La qualità finale è identica, la differenza la fa l’origine della materia prima, una differenza che, crediamo, possa essere un valore aggiunto per il consumatore».
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