La locandina dell’evento
Il ventennio fascista un «mito vivente e tangibile», «un testimone da trasmettere». E la marcia su Roma un evento da celebrare. E’ scoppiata la polemica, e non poteva essere altrimenti, su un iniziativa organizzata ad Ascoli per il 24 marzo. In un bar della città Medaglia d’oro al valore militare per attività partigiana sarà presentato il volume “Cento – Eredità di una rivoluzione”, in cui si celebra appunto il centenario della marcia su Roma. Sulla locandina dell’evento non sono indicati gli organizzatori, ma un esponente della destra ascolano, ha invitato con queste parole i cittadini a partecipare.
Il post di uno degli organizzatori
«Cento – ha scritto in un post su Facebook – è una pubblicazione, sotto forma di un giornale, che ci tramanda concretamente un patrimonio senza pari. Quella di un Ventennio in cui l’Italia si affermò nel panorama mondiale come un’eccellenza in tutti i campi dell’umanità. Dopo un’accurata selezione, sono stati stilati cento profili di uomini e donne che hanno fatto la storia della scienza, dell’arte, del pensiero, dello sport, della civiltà. Questi profili rappresentano l’espressione di un Mito vivente e tangibile, di un’esperienza fondata sulla volontà e la consapevolezza. Non si tratta di un malinconico ricordo, ma di un testimone da trasmettere. Vi aspetto! E vi ringrazio se vorrete condividere il nostro flyer con i nostri amici poichè a Zuckemberg non siamo molti simpatici (E ce ne vantiamo).».
Augusto Curti e Irene Manzi
Duro intervento dei parlamentari Pd Irene Manzi e Augusto Curti. «Il 24 marzo sarà presentato ad Ascoli il volume “Cento – Eredità di una rivoluzione” in cui si celebra apertamente e con toni trionfalistici la marcia su Roma, la manifestazione armata eversiva che decretò l’inizio in Italia del regime fascista e la presa del potere di Benito Mussolini – dicono – Ma, come se non bastasse, si racconta con spirito celebrativo 100 personaggi protagonisti del Ventennio fascista, un “mito vivente e tangibile” descritto come “un testimone da trasmettere”. Ci lasciano piuttosto preoccupati e perplessi i toni da apologia, trionfalistici, revisionisti e nostalgici che accompagnano questo volume. Il fascismo è stata una dittatura liberticida e sanguinaria assoluto che non si può riabilitare. Sarebbe importante – concludono – che dall’amministrazione di Ascoli Piceno arrivasse una condanna nei confronti di un’iniziativa che esalta apertamente il fascismo».
Va ricordato che il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti (FdI) partecipò, con l’allora parlamentare e oggi presidente della Regione Francesco Acquaroli (FdI), alla cena fascista di Acquasanta Terme nel 2019. Un cena organizzata per commemorare proprio la marcia su Roma. Nel depliant c’erano simboli del ventennio, una citazione di Mussolini e il logo del partito della Meloni. La cena creò un vespaio di polemiche e Acquaroli alla fine prese le distanze dicendo che il partito non c’entrava nulla con l’organizzazione e che loro pur essendo presenti non erano a conoscenza delle finalità dell’incontro.
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Nn c'è da meravigliarsi, ascoli come fermo e tante altre città hanno trascorsi storici con le ...
Ascoli , città medaglia d'oro per la resistenza .....come cambiano le cose .....!!
Mi preoccuperei molto di piu' del buonismo imposto con la spada !
Veramente un mito da ricordare, un'eccellenza in tutti i campi dell'umanità, come scrive il simpatico esponente della destra ascolana. L'eccellenza delle leggi razziali, dell'olio di ricino, dell'entrata in guerra, delle nefandezze perpetrate ai popoli sottomessi, dei campi di concentramento, dove venivano "ospitati" gli italiani in attesa di essere spediti a casa dell'amico nazista. Venti anni di vergogna.
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O è reato oppure non è reato. Se lo è vanno denunciati, perché la condanna non serve a nulla.
Ascoli , città medaglia d’oro per la resistenza celebra con un libro il ventennio fascista ??……come cambiano i tempi …
Condanna secca, senza se e senza ma!! Come per lo stalinismo, il leninismo ed ogni altra forma di dittatura contemporanea o passata!! È segno di una degenerazione tragica della politica.
Non credo che l’iniziativa possa integrare estremi di reato, ma sicuramente è inopportuna politicamente e storicamente. Veramente sarebbe il caso di una presa di distanza da parte delle istituzioni.
Tramite voci di corridoio ho sentito che forse come ospite d’onore interverrà padre Ignazio La Russa…comunque ora è tutto lecito come la commemorazione ogni anno a Predappio…meno qualche corteo con più di 50 partecipanti
nel degrado di tanti principi tipico di questa fase storica nessuna meraviglia che abbia spazio anche la rivalutazione del ventennio.
Appestato Appestatore, Batrace, Bombetta, Caciocavallo, Ciuco Maramaldo, Cupo nostro, Defecato maltonico, Emiro col fez, Estrovertito, Ex-Bomba, Facciaferoce, Fava, Fava Marcia, Farabutto Impestato, Favente Genio, Fetente, Furioso Ingrogato, Ginocchio, Giuda in bombetta, Glorioso, Gradasso Ipocalcico, Grande Imago, Gran Pernacchia, Gran Somaro Nocchiero, Gran Tamburone del Nulla, Gran Tauro, Grugnone Sanguemarcio, Inturgidito Modellone, Maccherone fottuto di Predappio, Maldito, Marchese delle Caminate, Mascella d’asino Maltone, Mascellone ebefrenico, Merda, Merdonio, Minchiolini, Minchione Ottimo Massimo, Modellone Torsolone, Mugliante, Napoleone fesso e tuttoculo, Nero personaggio, Nullapensante, Paflagone inturgidito, Pirgopolinice, Poffarbacco, Predappio, Predappiogiuda, Predappiomerda, Priapo-Imagine, Primo Racimolatore e Fabulatore ed Ejettatore, Profeta forlimpopolo, Provolone, Pulcinella finto Cesare, Pupazzo, Rincoglionito Quirino, Scipione Africano del due di coppe, Smargiasso impestato, Somaro, Sovrano Seminatore, Stivaluto, Super Balano, Tauro zefìreo, Testa di Morto, Trebbiatore, Tritacco, Trombone e Naticone ottimo massimo, Truce, Tuberone, Verbo sterile, Vigile dei destini. FATTO DA CARLO EMILIO GADDA
CARISSIMO E STIMATO BOMMARITO. DELLE “INOPPORTUNITA'” NE SONO PIENE LE CRONACHE. IL GUAIO E’ CHE SI’ E’ VERO CHE CHI GOVERNA NON NE PRENDE LE DISTANZE, MA ANCHE LE OPPOSIZIONI NON FANNO SENTIRE LA LORO VOCE. ALMENO IN QUESTO FOGLIO.
Cerchiamo di riepilogare, per quanto è possibile, le tappe della militanza di Gadda: si iscrive al Partito Nazionale Fascista nel 1921; (31) durante il soggiorno a Buenos Aires, tra il 1923 e il 1924, partecipa alla costituzione del fascio; nel corso degli anni Trenta scrive non gratuitamente alcuni articoli in cui illustra le opere del regime, soprattutto in materia economica. Fino al 1939 è sicuramente iscritto al fascio di Roma e partecipa, non sappiamo in che termini e con quale coinvolgimento, alle sue attività.
https://www.gadda.ed.ac.uk/Pages/resources/archive/fascism/savettierifasc.php
A tanti anni di distanza potremmo anche cominciare a capire che ci sono stati tanti diversi fascismi… quello di Mussolini, oggettivamente spregevole, quello di Gadda, disperatamente alternativo a uno spazio circostante tutto brutto, e quelli di tanti poveracci bisognosi di un ordine nei limiti delle loro piccole menti, intermedi tra Gadda e Mussolini. Peraltro l’attuale slogan ”è doveroso aver fede nella Scienza, in quella Scienza che vi facciamo vedere noi” è fascismo purissimo, largamente tollerato dall’opinione di più.
Fu una barzelletta all’italiana. Fu un eroica marcia in vagone letto. Fu l’opportunismo di un Re Sciaboletta. Fu la recitazione di un Grande Comico che poi da farsa finì in tragedia. I Comici portano alla tragedia un popolo: guarda l’Ucraina.
Ma certo anche i cosiddetti democratici recitano a soggetto una farsa.