Un momento dell’incontro di oggi pomeriggio al Lauro Rossi
di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)
Progettazione definitiva entro il prossimo mese di luglio, molto avanti verso il progetto esecutivo, la suddivisione in lotti dell’intervento per accedere a risorse del Pnrr e Pnc per costruire una nuova strada sugli 87 chilometri della Val Potenza.
Il governatore Francesco Acquaroli, il prefetto Flavio Ferdani e il presidente della Provincia Sandro Parcaroli
Questo il cammino per togliere dall’isolamento un’area produttiva importante, densamente popolata, che attende da decenni una infrastruttura moderna, sicura come accaduto sulla valle del Chienti. ‘Val Potenza, il futuro in una strada’ è stato il tema di un incontro organizzato da Confindustria, Cna, Coldiretti, Confartigianato Imprese e Confcommercio Marche Centrali che ha coinvolto tutti gli attori politici, amministrativi e imprenditoriali che gravitano soprattutto sulla vallata del Potenza.
L’incontro ha visto la partecipazione di Matteo Giaccaglia, dirigente ufficio Tecnico e Viabilità della Provincia di Macerata, Antonello Fontanili direttore Uniontrasporti, Francesco Baldelli assessore Infrastrutture Regione Marche, Gino Sabatini presidente Camera di Commercio, sindaci come Noemi Tartabini (Potenza Picena), Patrizio Leonelli (Castelraimondo) ed i presidenti territoriali delle organizzazioni datoriali Sauro Grimaldi (Confindustria), Enzo Mengoni (Confartigianato Imprese), Maurizio Tritarelli (Cna), Francesco Fucili (Coldiretti), Giacomo Bramucci (Confcommercio Marche) col presidente della Regione, Francesco Acquaroli che tirato le conclusioni. Ad aprire l’evento sono stati i saluti portati dal sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, e dal prefetto Flavio Ferdani.
Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche
«E’ una vallata che necessita di infrastrutture per restare competitiva, dare sicurezza alla viabilità e guardare al futuro delle nostre imprese e del turismo, riscoprendo una centralità. –ha sottolineato il presidente Acquaroli – La valle del Potenza resta isolata tra nord e sud delle Marche, un territorio che ha una enorme attrattività, il Colle dell’Infinito e Leopardi solo per dirne una, con potenzialità enorme. Per fare questo c’una filiera istituzionale che parte dal Ministero che deve dare l’input definitivo per l’uscita autostradale per la realizzazione del casello a Porto Potenza, e qui siamo in una fase avanzata della progettazione, tutti gli step sono stati fatti. Ora bisogna dare l’ultimo input che arriva all’apertura del cantiere. Dall’altra parte la Regione ha stanziato, visto quanto fatto dal governo per l’altra parte del collegamento Chienti-Potenza, una risorsa molto importante per arrivare sino al ponte di Villa Potenza e collegare una viabilità fondamentale per la sanità e per alleggerire su Macerata e le valli il traffico pesante. Sono opere datate nella progettazione, questa volta possiamo arrivare ai cantieri, visto che il Cipe ha fatto un passo decisivo per la Pieve-Mattei, e dall’altra parte dico che siamo davanti a uno stanziamento importante fatto dalla Regione per completare l’opera. Costruito il casello autostradale e l’intervalliva Chienti-Potenza e raggiunto questo risultato risulta inevitabile un potenziamento della Val Potenza stessa che restituirà competitività a questi territori».
Tanti sindaci ed esponenti politici in platea
Due i progetti che la Provincia ha nel passato presentato per migliorare la viabilità su quel versante: il primo un percorso fuori dall’attuale sede su due corsie che dalla costa conduceva addirittura in Umbria, a Nocera. Il secondo nel 2006 con un collegamento a quattro corsie extraurbano come quello costruito sulla Val di Chienti. Progetti rimasti nei cassetti ed ora arriverà questo terzo tentativo in estate. «C’è un concorso di progettazione che la Provincia di Macerata ha già pubblicato per realizzare il nuovo collegamento tra Villa Potenza e l’autostrada A14. –ha ricordato il dirigente Giaccaglia – Tale bando prevede l’acquisizione tra qualche mese di un progetto di fattibilità tecnico-economico che potrà essere posto alla base di gara qualora l’intervento venga finanziato con fondi Pnc e Pnrr come previsto dal bando di gara. La suddivisione in lotti funzionali dell’intervento favorirà il reperimento di risorse per la concreta realizzazione dell’opera. La progettazione è in linea con le direttive europee che prevede un limitato consumo di suolo. Abbiamo incentivato nel bando con punteggi a chi riuscirà a riutilizzare il maggior tracciato esistente, limitando quindi consumo di territorio e impatto ambientale che un’opera viaria comporta. Le criticità sono legate all’attraversamento dei centri abitati che determina un flusso veicolare interrotto e poco scorrevole con rischi sia di inquinamento che ai pedoni che sono in questi centri. Il problema principale sarà proprio il superamento di questi centri abitati che sono disseminati lungo l’attuale tracciato».
Sauro Grimaldi, presidente di Confindustria di Macerata
Molte le novità previste per questa importante arteria sulla Val Potenza che va dal nuovo casello autostradale tra Porto Recanati e Porto Potenza al collegamento tra Macerata e Villa Potenza che si innesta all’intervalliva Macerata-Sforzacosta e al nuovo ospedale cittadino, l’ampliamento del Sp361 fino a Castelraimondo e all’intersezione con la Pedemontana delle Marche, nel tratto Matelica-Muccia.
«Il futuro è il gioco di squadra che la Regione sta mettendo in campo in questo territorio e nelle Marche in una visione complessiva delle nostre infrastrutture che vanno dal trasporto su gomma fino a quello ferroviario. –ha detto l’assessore Baldelli – Siamo oggi qui a Macerata perché stiamo trasformando una infrastruttura su gomma che era a pettine in una infrastruttura a maglia. Significa che vogliamo così collegare le nostre valli superando quelle barriere che la natura ha frapposto tra le comunità e rendendo sinergico anche la nostra struttura economica e imprenditoriale del territorio. Un grade slancio verso quello che deve essere il futuro delle Marche che è nato da un fondo rotativo che noi abbiamo previsto dal nostro insediamento e che mancava alla nostra Regione da oltre 12 anni. Vogliamo mettere in sinergia le nostre 4 superstrade marchigiane dalla Salaria alla Fano-Grosseto passando per la Quadrilatero, non lasciando indietro quelle valli che hanno avuto meno sviluppo e meno investimenti».
Particolarmente rilevante lo studio fatto da Uniontrasporti sui benefici che avrebbe una nuova arteria sulla Val Potenza. «Più che uno studio di fattibilità ci è stato chiesto di fare una valutazione di impatto socio-economico-ambientale di questa nuova arteria –ha affermato Antonello Fontanili – per migliorare la Val Potenza che serve un territorio importante per le Marche, dove sono insediate imprese che hanno bisogno di infrastrutture efficienti. Quello che viene fuori è l’importanza di migliorare la viabilità: tramite un modello econometrico noi abbiamo calcolato che tiene conto di diverse variabili che valorizzano il tempo guadagnato da imprese e cittadini nel percorrere una nuova arteria. Rivedendo totalmente la Val Potenza, con raddoppio delle corsie, per ogni euro che viene investito in questo intervento c’è la possibilità di portare sul territorio un valore aggiunto di 3,8 volte quanto investito. Un vantaggio competitivo per il territorio importantissimo. La valutazione inversa, cioè se questi miglioramenti non si facessero, per il territorio ci sarebbe un costo del non fare, una perdita di attrattività causa una viabilità scadente pari a circa 2 miliardi nei prossimi 25 anni, vale a dire quasi 77 milioni di euro l’anno che vengono persi dall’economia del territorio».
L’assessore regionale Francesco Baldelli e Noemi Tartabini, sindaca di Potenza Picena
Accanto al progetto del nuovo tracciato stradale è prevista anche una ciclabile mentre la carreggiata avrà uno sviluppo totale di 10,5 metri rispetto agli attuali 6 metri. «Le infrastrutture sono determinanti. Da uno studio fatto nel 2019 le Marche registrano una perdita di circa 5 milioni l’anno di pil proprio per questa grave carenza infrastrutturale. –ha affermato il presidente della Cciia Marche, Sabatini- Non solo quello viario ma anche legato al digitale. Abbiamo messo in campo con la Regione e le associazioni di categoria, prendendo spunto da una ricerca fatta a livello nazionale di un libro bianco in proposito. Coi fondi che arriveranno col Pnrr si possono valorizzare arterie che sono indietro e che invece sono determinanti per lo sviluppo imprenditoriale e di un intero territorio. Per le Marche abbiamo puntato anche sulla Val Potenza dopo un incontro fatto qui con Confindustria Macerata e da loro veniva questa indicazione su questa infrastruttura. Con le altre organizzazioni di categoria abbiamo aperto questo tavolo, con le imprese, con Uniontrasporti, proprio per comprendere al meglio lo sviluppo economico che può avere su questa vallata una nuova strada. Si è visto che è più il costo per la perdita o non realizzazione di una infrastruttura che non la realizzazione stessa. Con la Regione l’obiettivo è di far dialogare porto, aeroporto, autostrada, ferrovia e tutte le arterie principali del territorio, tra cui la stessa Val Potenza».
L’intervento del vescovo Nazzareno Marconi
Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata e presidente della Provincia
Enzo Mengoni, presidente Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli-Fermo
Gino Sabatini, presidente Camera di Commercio
Il saluto del prefetto Flavio Ferdani
Il futuro della Valle del Potenza in una strada «Il collegamento è un’opera urgente»
Lodevolissima l'unità di intenti...il problema è solo uno a mio modesto avviso: bisogna sbrigarsi perché il forte rischio è di ripetere ciò che è successo con la superstrada per Fabriano; ad opera quasi ultimata NON CI SONO PIÙ LE AZIENDE.....
Un patto senza i cittadini. Leggerissima mancanza
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Speriamo che sia una ciclabile e non una ciclovia.
Già è tanto se viene calendarizzata.
L’idea non è assolutamente nuova. Già con l’amministrazione “Silenzi” la provincia fece uno studio di fattibilità a firma dell’ingegnere Cesare Spuri. Si trattava tuttavia di un tracciato tutto nuovo perché si scarto’ l’idea di utilizzare il tracciato esistente che già allora contava oltre 450 accessi laterali “a raso” che non possono essere certamente chiusi. Pertanto è lodevole la nuova sinergia tra le istituzioni territoriali per realizzare l’opera con i fondi del PNRR e del PNC ma va abbandonata da subito l’idea di passare sul tracciato esistente per le criticità che già in passato erano state evidenziate.
Insieme Politici tutti e Categorie si va molto lontano e anche in breve tempo.
Peccato che non sia stata invitata la Fondazione Aristide Merloni di Fabriano può dare un contributo alla ripresa dell’entroterra che dalla città della carta con la Pedemontana porta via Matelica – Castelraimondo – Pioraco – Camerino – Muccia nel cuore del cratere da ricostruire.
Vedere il Lauro Rossi di Macerata con politici marchigiani e imprenditori che si davano la mano, mi ha ricordato l’inizio della Società Quadrilatero del Sen. Mario Baldassarri che in una simile riunione fatta a Macerata con gli l’Imprenditori Pieralisi, Merloni, Guzzini e tanti altri affiancati dai politici di allora fu costruita la S.S.77 Civitanova Marche – Foligno. Se manteniamo questa unità di intenti la Vallata del Potenza avrà la sua necessaria viabilità che dal Casello della A 14 Potenza Picena Via S.S. 571 – S.S. 77 – S.S. 361 S.S. 256 ancora S.S. 361 porterà l’economia (con Aziende di livello internazionale) a Nocera Umbra. Buon Lavoro a tutti, Buona Strada Ivano Tacconi Macerata
Se non si vuole solo parlare di aria fritta, si deve avere il coraggio di riprendere lo Studio di Fattibilitá della Giunta “Silenzi” che andava nella giusta direzione, come ben ricorsa Mariotti.