L’assemblea nella casetta del quartiere IV Marine
di Laura Boccanera
«L’installazione dell’antenna è una sconfitta del sindaco». Questo l’umore dei residenti dopo la rovente riunione di ieri sera alla casetta del quartiere IV marine di Civitanova dove Fabrizio Ciarapica è stato attaccato dagli abitanti di Fontespina, rammaricati e delusi per l’esito della trattativa che si è risolta con un nulla di fatto rispetto alle speranze del comitato di veder traslocare l’antenna Iliad da via Caracciolo in un’altra zona.
Una serata difficile per Ciarapica che si è visto messo in discussione da tutto il quartiere, ma anche dai tanti cittadini intervenuti: presenti molti consiglieri comunali (sia di maggioranza che di opposizione), assessori ed esponenti delle associazioni. Sulla difensiva il comitato che ha aperto l’incontro con un video in cui si vede Ciarapica nelle assemblee di maggio, prima delle elezioni, rassicurare i residenti e poi il famoso post, quello in cui il sindaco nello storytelling dei social racconta il successo della trattativa e lo stop all’installazione dell’antenna in via Caracciolo.
Mauro Rogani e Marco Gatti del comitato hanno incalzato il primo cittadino ricordandogli le promesse fatte. Il sindaco ha tentato di spiegare cosa fosse successo e rappresentato la corrispondenza intercorsa fra Iliad e Comune. Per il Comune, oltre a Ciarapica erano presenti anche l’assessora Roberta Belletti e il tecnico incaricato dell’elaborazione del piano antenne Marco Galieri. E’ stato proprio quest’ultimo a spiegare che in realtà le compagnie telefoniche hanno il potere di decidere dove installare gli impianti e che poco possono fare i sindaci. Una difesa che però non ha convinto l’auditorium.
Di fatto, quello che emerge dagli atti è una lettera datata 2 dicembre e inviata dalla Iliad nella quale la società telefonica fa presente che a loro non sono stati inviati atti ufficiali in relazione alla compravendita del terreno tra comune ed Eurospin (l’area alternativa individuata) e non sono stati nemmeno inviati i pareri dell’Anas e della Soprintendenza in riferimento alle autorizzazioni obbligatorie che devono accompagnare l’installazione di antenne di questo tipo. Motivo per cui la Iliad ha proceduto con l’avvio dei lavori il 2 dicembre. In assemblea è intervenuta anche la consigliera Lidia Iezzi che ha attaccato il sindaco sulle mancate promesse, sul ritardo del piano antenne, affidato nel 2020 e ancora non presentato: «L’amministrazione ha detto di aver lavorato per lo spostamento, ma di fatto non ha prodotto atti ufficiali».
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La causa di quanto solitamente accade è in primis l’iniquatezza dei Amministratori Comunali,alla quale fa seguito l’apparato tecnico.
In merito alla vicenda della antenna ILIAD in via Caracciolo risulta incomprensibile quanto segue:
1) un privato chiede autorizzazione all’Ufficio tecnico Comunale di poter collocare l’antenna 4G o 5G nel proprio terreno ed l’ufficio tecnico tace e senza le opportune valutazioni sulla sua opportunita’o meno, tanti da far formare “il silenzio assenso”, quindi tacito consenso;
2) la compagnia ILIAD presenta un ricorso al TAR Marche tardivo rispetto alla autorizzazione formatasi con il silenzio assenso (trascuratezze), l’Amministrazione Comunale, in quanto notificategli, viene in quanto parte in causa a conoscenza di tale ricorso e delle sue motivazione e non richiede ne’ una sospensiva al TAR, né tanto meno un accordo preliminare con la compagnia ILIAD per far cessare il motivo del contendere; tutt’altro attende passiva la sentenza del TAR MARCHE.
Ritengo che non sia difficile individuare in tale circostanza ed in tante altre a chi attrbuire le colpe!
Di certo per il sindaco non è un buon momento. Attaccato da tutte le parti, abbandonato, gli risicano il consiglio e gli consigliano di mollare. Oramai Civitanova univoca, manifesta malumore da ogni dove. Anche la sperimentazione riguardante la viabilità per il mercato settimanale è stata bocciata. Almeno, spero che gli si voglia affibbiare pure quest’ennesimo insuccesso. Sembra che verrà indagato un suo assessore e non vorrei che gli andasse male anche qui e venisse preceduto nel doversi presentare dagli insigni giudici, proprio lui che di esposti troppi ne ha spostati e non mi risulta che gli sia stato apposto qualche segreto di stato, visto che trattasi del segreto di Pulcinella. Mistero che tutti conoscono e in questo delicatissimo incidente di percorso detto alla Sherlock Holmes “ Lo strano caso del Dottor Ciarapica e dell’infiocchettamento dei suoi pollastri ruspanti”, nessuno giurerebbe di esserne all’oscuro come prassi nelle rappresentazioni della simpatica maschera napoletana. Non manca però di coraggio e presumo che ieri si sia presentato senza gorilla. E di temerarietà ne avrebbe certo da vendere se non si dileguasse improvvisamente magari inseguito da quelli che non riescono a posteggiare dalle parti di Via Pola e dintorni. Però Cm non lo aiuta. Capisco il diritto di cronaca e che non riesce a stargli dietro che ne viene fuori almeno una al giorno, qualche volta due se non tre. Però fatelo respirare che anche per avventurarsi in un pur flemmatica fuga, un po’ di fiato ce lo vuole. Ah, c’è stato il crollo di una grotta a Città Alta! No, eh, siamo sicuri che qui non c’entra! Probabilmente mentre sto scrivendo ne avrà combinata un’altra. Bene per oggi può bastare. Tieni duro che la strada è ancora lunga!
COSA DOVRA’ ACCADERE PER MANDARLO A CASA? SE INCONTRI SUOI EX SODALI O ACERRIMI OPPOSITORI, QUESTO TIZIO E’ VISTO COME UN’INELUTTABILE PREDESTINATO AL GOVERNO DELLA CITTA’. ALCUNI ADDIRITTURA QUALCUNO DOMANDA CHI POSSA ESSERE L’ALTERNATIVA. PROPRIO COME IL GOVERNO NAZIONALE, REGIONALE, PROVINCIALE E (sich!) COMUNALE, NON SI VEDONO ALL’ORIZZONTE SOGGETTI PREPARATI. IL DOTTOR MARINELLI GUIDO’ LA CITTA PER DUE TURNI E NON POTE’ PRESENTARSI AL TERZO PER LE NOTE REGOLE. EPPURE GLI BASTO’ AVERE CURA SAGGIAMENTE DELLA CITTA’. QUESTO NON NE E’ CAPACE!
Per il sig. Giacconi. Iniquatezza? Cioè?
Per il sig. Aldo e quanti non hanno compreso la gaffe: “inadeguatezza”, cioè non capacita’ di risolvere i problemi.
Vorrei andare maggiormente nel particolare nella vicenda della antenna di Via Caracciolo, simile a tante altre situazioni che si verificano per trascuratezza sia dell’apparato Amministrativo, che Diregenziale tecnico urbanistico, tali sono le mancanze:
1) un privato chiede la SCIA rivolta ad avere autorizzazione per collocare antenna telefonica nel terreno di sua proprieta’ o dissuasori di sosta; l’ufficio tecnico e l’assessore preposto, tralasciando di valutare la richiesta tempestivamente e con oculatezza fa decorrere i giorni necessari tanto da formalizzarsi “il silenzio assenso” nei confronti della compagnia ILIAD o del privato;
2) quando la situazione risulta abbastanza compromessa l’Amministrazione tenta degli accordi con i responsabili della ILIAD Italia, ma la compagnia considerata la non concretezza delle proposte della Amministrazione Comunale, si fa forza del silenzio assenso acquisito, per ricorrere al TAR MARCHE;
2) l’Amministrazione Comunale che viene a conoscenza del ricorso presentato al TAR ne’ chiede una sospensiva, né riesce a presentare al TAR un documento concreto di accordo con la compagnia ILIAD,tanto da presentarlo al TAR e far cessare le motivazioni del contedere;
3) quando la compagnia ILIAD inizia i lavori nel terreno del privato per la collocazione della antenna, l’Amministrazione Comunale si limita a formalizzare a mezzo pec, precisamente in data 02/12/ c.a., che ci sono degli accordi con Eurospin per la cessione di altro terreno alternativo alla collocazione della antenna nel terreno del privato che trovasi lungo Via Caracciolo; prospettive ma non concretezza di atti (atto di compravendita e quan’altro richiesto da ILIAD).
Con tale agire degli Amministratori Comunali e dei responsabili dell’ufficio Tecnico le situazioni vengono sempre compromesse (leggerezza e non tempestivita) e putroppo chi ne’ subisce i danni maggiori e’ la collettivita’!