Padre Paolo Dall’Oglio
Una mattina di studi sulla figura di padre Paolo Dall’Oglio. L’appuntamento è per giovedì a partire dalle 9.30 nell’aula Shakespeare di Unimc in corso Cavour, su iniziativa dei prof Roberto Lambertini, Mariangela Masullo, Maria Elena Paniconi e Letizia Pellegrini. Al centro del convegno, il gesuita impegnato in un radicato quanto coraggioso progetto di dialogo interreligioso in Siria, e rapito nel 2013 nel contesto della guerra civile siriana.
Padre Paolo aveva fondato negli anni Novanta una comunità spirituale ecumenica mista riportando in vita il rudere di un maestoso monastero siriaco del VI secolo, consacrato a San Mosé l’Abissino e situato nel deserto a nord della Siria. La comunità, che ha continuato ad esistere anche dopo il rapimento del proprio leader fondatore, è votata alla preghiera, all’ospitalità abramitica e al dialogo islamocristiano.
Dopo i saluti istituzionali da parte del direttore del Dipartimento, degli organizzatori e del presidente dell’Università per la Pace Mario Busti, un’analisi accurata del progetto e della prospettiva teologica che ha animato l’opera di padre Paolo verrà offerta dal prof Paolo la Spisa (Università di Firenze). In merito invece al restauro del Monastero, fortemente voluto da Padre Paolo e ai cicli pittorici riportati in vita dal restauro stesso parleranno le prof Maria Andaloro e Mariaraffaella Menna dell’Università della Tuscia.
La ricezione, in ambito islamico, della figura di Padre Paolo e di Mar Musa – luogo di incredibile fascino frequentato da cristiani, musulmani e da visitatori di ogni fede e obbedienza – sarà invece tratta da Asmae Dachan, giornalista italo-siriana e docente di Media Arabic presso l’università di Macerata.
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