Cantante muore a 40 anni:
«Monica per sempre nel cuore,
ha salutato tutti con un grande party»

TOLENTINO - Monica Muscolini si è spenta oggi all'hospice di Macerata dopo una malattia. Era dipendente della Tod's e vocalist del trio "DeMonik & gli Accordati". Francesco Bartolozzi, bassista del gruppo: «Condividevamo ogni momento, eravamo una famiglia. Quest'estate ha organizzato una festa con 200 persone, quasi tutti ignoravano il motivo. Non ha mai voluto farsi compiangere». Gigi Vasconcelli, chitarrista: «La sua energia positiva anche negli ultimi giorni era disarmante. Ci siamo lasciati che lei incoraggiava noi»

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Monica Muscolini

 

di Francesca Marsili

Una grande festa in estate con tutti gli amici era stato il suo modo per salutarli. Sapeva che la malattia avrebbe preso il sopravvento, nonostante la forza che ci metteva. E alla fine Monica Muscolini, 40 anni, cantante e dipendente della Tod’s, si è arresa. È morta questa mattina, all’hospice di Macerata, dove era ricoverata. Una tragica scomparsa che ha gettato in un lutto Tolentino, la sua città, dove era conosciutissima. Una cascata di riccioli scuri incorniciava il suo sorriso unico e la sua simpatia contagiosa. Dipendente dell’azienda Tod’s, per Monica, il canto e la musica erano molto più di una passione, erano la sua vita. Era la voce del trio “DeMonik & gli Accordati” con cui allietava matrimoni, serate ed eventi.

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Monica con Francesco Bartolozzi (a sinistra) e Gigi Vasconcelli

Una giovane donna (avrebbe compiuto 41 anni il 18 novembre) il cui attaccamento alla vita lascia all’intera comunità il ricordo indelebile della forza con cui la scorsa estate aveva organizzato una cena evento “Mparty, Momenti di felicità”, per salutare tutti i suoi amici e di cui la sua voce e il suo carisma erano stati protagonisti al quale erano presenti oltre duecento persone.

Un’ultima grande serata prima che la malattia la costringesse a smettere di cantare. «Con Monica ci siamo conosciuti durante il terremoto – racconta Francesco Bartolozzi, il bassista del gruppo –. Lei è stata sempre vicina alla mia famiglia in tutti i modi. Poi l’amicizia è proseguita e si è tramutata in un’avventura musicale; sono entrato a far parte del gruppo. Condividevamo ogni singolo momento, eravamo più di un gruppo, una famiglia. Nel percorso della malattia le siamo sempre stati vicini. All’ evento della scorsa estate al quale ci ha voluti con tutte le sue forze, hanno partecipato amici e non – dice Bartolozzi ripercorrendo quell’ultima serata – lo aveva organizzato in ogni particolare perché Monica era cosi – aggiunge – pianificava ogni secondo della sua vita e nulla andava in agenda. È iniziata alle 19 e proseguita fino alle tre di notte, dove abbiamo fatto tutto quello che lei amava. Quasi tutti i partecipanti non sapevano del motivo per cui Monica aveva organizzato quella festa, e questo fa comprendere il suo lato migliore: non ha mai voluto farsi compiangere. È stata un punto di forza per tutti noi – conclude straziato dalla sua morte – abbiamo condiviso tantissime serate, fare una serata significa passare tante ore insieme. Con lei è stata una crescita professionale e un percorso di vita e ci mancherà tanto».

Monica-Muscolini-1-650x488Il chitarrista del trio, Gigi Vasconcelli, ripercorre le ultimissime dolorosissime settimane, quando Monica era ricoverata in Hospice. «Io e Francesco siamo andati in reparto a suonare per lei e Monica, sebbene per poco, era riuscita a cantare. La sua energia positiva anche in quegli ultimi giorni era disarmante; ci siamo lasciati così: con lei che incoraggiava noi. Pur non partecipando completamente, interpretava le canzoni che noi suonavamo per lei, era con noi, la medicina era una musica che purtroppo non è bastata. La porteremo per sempre nel nostro cuore ricordando la sua canzone preferita: “The sound of silence”». Monica Muscolini, tra le altre cose, era anche nello staff organizzativo di Tolentino Jazz.

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La festa in cui aveva salutato tutti

In passato aveva giocato nella squadra femminile di calcio a 5 con l’Asd Cantine Riunite Csi di Tolentino. Il ricordo dell’assessore allo sport del Comune di Tolentino Alessia Pupo, ex dirigente della squadra: «Lo sport ci aveva fatto incontrare. Monica, per anni, era stata l’anima della squadra femminile delle Cantine Riunite, sempre sugli spalti con il suo sorriso ad incitarci e sempre la prima a festeggiare il dopo. Era piena di gioia di vivere, ironica, divertente, con tantissime doti artistiche ma soprattutto umane. Durante questo suo difficile percorso ci aveva voluto trasmettere ancora una volta il messaggio che la vita va sempre vissuta e che non si deve mai mollare. Mi chiamava affettuosamente “Supremo” – conclude l’assessore con dolore – anche se in realtà era sempre stata lei ad essere al di sopra di tutti noi». Messaggio di cordoglio anche dall’attuale presidente dell’Asd Cantine Riunite Csi, Marco Salvatori. «Ricordiamo con affetto e commozione la nostra amica Monica, che è stata prima giocatrice e poi cuore pulsante e grande sostenitrice della nostra squadra femminile. Monica ci ha dato un’enorme dimostrazione e una concreta testimonianza di attaccamento alla vita. Attraverso la sua voce e grazie al suo sorriso è riuscita a trasmettere a tutti, anche nei momenti più duri, forza, entusiasmo ed allegria. E questo rimarrà per sempre». Monica è stata ricordata anche dal Tolentino calcio: «Porteremo sempre nel cuore l’amatissima Monica».

Lascia la mamma Paola, il papà Nazzareno e il compagno Michele. La camera ardente sarà allestita alla Sala del commiato “Terracoeli” di Tolentino fino alle 12 di domani (7 novembre).



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