L’ospedale di Macerata
Il giudice del Lavoro del tribunale di Macerata boccia l’operato della direzione di Area Vasta 3 relativamente alla scelta del sostituto del direttore della farmacia dell’ospedale di Macerata. A fare ricorso contro la determina della direttrice dell’Av3 Daniela Corsi era stata nell’agosto scorso la dottoressa Sara Salvadori, la richiesta al giudice è stata quella di accertare il diritto del ricorrente a svolgere le funzioni di sostituto del direttore dell’unità operativa complessa Farmacia Ospedaliera per – se del caso- disapplicare alcuni atti e tra questi quello di conferimento dell’incarico di sostituzione a una farmacista.
Al fine di difendere attivamente la legittimità del proprio operato, l’Azienda sanitaria decideva di costituirsi in giudizio, il sei ottobre scorso il giudice ha accolto il ricorso di Sara Salvadori disponendo la disapplicazione dell’incarico che era stato affidato a luglio ad un’altra farmacista nelle more dell’espletamento della selezione pubblica, già indetta, per il conferimento del relativo incarico quinquennale. Se si protrae per più di due mesi l’incarico di sostituta prevede una remunerazione di seicento euro mensili, giusto per definire la questione economica. Quanto all’ordinanza del giudice, c’è stata la condanna dell’Asur al pagamento delle spese di lite fissate in poco meno di 1.300 euro.
(L. Pat.)
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Ma insomma sempre la stessa storia qui qualcosa non quadra. La storia si ripete sempre non c’è verso di cambiare il trend.