Mauro Angelo Blanchi
di Monia Orazi
«Ci dichiariamo contrari all’ennesima iniziativa spot, estemporanea, di una amministrazione che vive di espedienti. Noi di Siamo Bolognola giudichiamo questo passaggio sbagliato nei modi e nella sostanza e, allo stato attuale, del tutto controproducente per lo sviluppo e la promozione». E’ una bocciatura senza appello quella dei consiglieri di minoranza di Bolognola, Mauro Angelo Blanchi, Alessandro Lancellotti, Gianni Pieroni, rispetto alla scelta dell’amministrazione comunale di far uscire parte del territorio dai confini del Parco nazionale dei Sibillini (leggi l’articolo).
Pintura di Bolgonola
Proseguono i consiglieri, nella nota a margine della delibera consiliare: «Le motivazioni portate all’attenzione dei cittadini per rivedere l’attuale appartenenza al Parco sono numerosissime, dall’impossibilità di realizzare interventi per le infrastrutture, alla mancata approvazione del progetto della nuova lunga, costosa e sola seggiovia, alla difficoltà di sfruttare le risorse forestali e i pascoli del territorio, fino alla prevista chiusura della strada del Fargno e a seguire un lungo e inconsistente elenco di altre negazioni subite. Ci siamo convinti che il lungo elenco di bocciature o di rinvii agli esami di riparazione che ci è stato somministrato non sia altro che la vera misura dell’incapacità del sindaco e della giunta e di proporre idee e progetti sensati, ben fatti, inseriti in un piano organico di sviluppo del paese. La “scelta” di prendersela con il Parco è a nostro parere lo specchio di questa situazione, un comodo alibi per giustificare che il sindaco, in cui in molti avevano ed hanno riposto fiducia, in realtà e come successo in passato, ha portato e porterà a casa ben poco, o nulla».
Pintura d’inverno
Spiega la minoranza: «Non siamo riusciti a comprendere quale analisi abbia ispirato la scelta. E allora ci chiediamo che senso ha iniziare un percorso se poi sappiamo già da ora che non si hanno il coraggio, gli strumenti, le risorse e la determinazione per provare ad andare fino in fondo? Avremmo apprezzato un atteggiamento più deciso, magari donchisciottesco, e non un approccio rinunciatario in partenza perché in questo modo non si fa altro che manifestare opposizione gratuita verso un ente che poi comunque sarà un interlocutore obbligato per tutti i passaggi autorizzativi futuri ma anche un interlocutore potenzialmente interessante per generare opportunità».
Paesaggio a Pintura di Bolognola (foto di Barbara Olmai)
Siamo Bolognola lancia una proposta per superare la situazione di stallo in cui sono diversi progetti del Comune, nei confronti del Parco: «La delibera che propone la ridefinizione dei confini del parco è una pura e grave provocazione, un autogol clamoroso. Non si fa un buon servizio ai cittadini e si gioca sulla loro pelle adottando provvedimenti che non portano a nulla, che li penalizzeranno ancora di più in futuro, e il cui scopo principale è chiaramente solo quello di fornire degli alibi per mascherare l’incapacità dell’attuale amministrazione comunale di promuovere e portare avanti progetti dignitosi, tecnicamente ineccepibili, calzanti e coerenti con il contesto in cui si opera. Si devono raccogliere tutti i progetti e le opzioni pendenti e individuare obiettivi generali a cui tendere, nel rispetto di due principi irrinunciabili: salvaguardare attività e creare opportunità per gli imprenditori locali e la popolazione in generale e promuovere lo sviluppo turistico e potenziare le infrastrutture del territorio. Sulla base di tali principi chiedere un esame e un confronto diretto con gli organi di rappresentanza e con gli organi tecnici del Parco e quindi proporre un riesame di tutti i progetti pendenti».
Cristina Gentili, sindaco di Bolognola
Ribadisce i motivi della scelta votata in consiglio comunale a fine luglio, con la delibera pubblicata qualche giorno fa, Cristina Gentili sindaca di Bolognola: «Non sono contro il Parco dei Sibillini o contro la tutela dell’ambiente. Sono contro la gestione che viene attuata in questo ente. Nel territorio che sarà sottratto ai confini del Parco restano vigenti tutte le norme di protezione ambientale, sic, zps, zone natura Duemila, solo che non saranno interpretate dall’ente parco, ma da altri enti. Ho il sogno di poter visitare il Parco di Yellowstone, figuriamoci se sono contro i parchi. Quando si entra nel Parco ed il territorio al suo interno è gestito in modo peggiore rispetto al territorio che sta fuori, qualche domanda occorre farsela.
La piazza di Bolognola
Non sono nemmeno contro le norme sulla tutela dell’ambiente, per chi vive in questi territori è un aspetto fondamentale. Il nostro territorio è tutto all’interno del Parco, diversa è la situazione dei comuni che hanno parte del territorio fuori dai confini». La critica riguarda la gestione attuale dell’ente, non l’appartenenza all’istituzione di tutela dell’ambiente, spiega la sindaca: «Il motivo principale che ha spinto l’amministrazione verso questa decisione è che non è stato attuato quanto previsto nello Statuto dell’ente Parco fondato ormai 29 anni fa, non è stato attuato quello sviluppo socio-economico-ambientale del territorio di cui lo statuto parla. Un parco gestito bene può fare la differenza per un territorio, ci sono tante cose da rivedere nell’ente Parco dei Sibillini. Sono la prima a dire che a Bolognola c’è abbastanza cemento, che non si deve costruire nulla di nuovo, ma riqualificare l’esistente. Per quanto riguarda l’opposizione, Blanchi ha detto in consiglio comunale che è l’unico ad avere votato contro il piano del parco perché non era fatto bene, ed ha ragione».
Si è perso il senso di essere Parco. Spesso gestiti da soggetti poco competenti e poco presenti sul territorio, più che altro indaffarati nei salotti della capitale. Il Parco è diventato un parcheggio per tanti trombati della politica locale e nazionale. Un postificio. Questo Parco ostacola più che aiutare chi con coraggio nonostante tutto e tutti ha deciso di restare
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