Giulio Silenzi (Pd)
«Sono state numerose le volte in cui il punto è stato inserito all’ordine del giorno, sempre all’ultimo punto della discussione, e poi mai trattato fino ad essere definitivamente ritirato e a scomparire dalle priorità dell’amministrazione. Un comportamento che tradisce l’impegno preso dal sindaco e le aspettative della questura, mentre la lotta alla ludopatia dovrebbe coinvolgere tutte le istituzioni pubbliche, amministrazione comunale compresa». E’ una passaggio della lettera che il capogruppo dem Giulio Silenzi ha inviato al questore Vincenzo Trombadore. Al centro il caso della sala slot di via Silvio Pellico, la cui apertura è stata bocciata dal Tar che ha ritenuto illegittima la delibera della giunta, in quanto in contrasto con la Legge Regionale sul gioco d’azzardo.
«La vicenda è a lei nota – scrive Silenzi al questore – in quanto legata ai ricorsi presentati dalle società Goldblack srl e Food Rich srl contro due dinieghi della Questura di Macerata all’apertura di una sala slot in via Silvio Pellico a Civitanova, emessi nel luglio 2018 e nel luglio 2021. Ricorsi in cui la Questura e il ministero dell’Interno si sono costituiti in giudizio. Tre sentenze di tribunale (Tar Marche 131/2019, Consiglio di stato 8563/2019, Tar Marche 70/2022) hanno respinto i ricorsi, che fondavano molta parte delle loro tesi proprio sui principi di misurazione introdotti dalla delibera di giunta. Quella delibera è tutt’ora in vigore. La Giunta comunale non ha provveduto alla revoca dell’atto nonostante sia in evidente contrasto con la legge regionale e con i provvedimenti emessi dalla Questura di Macerata, sia per il caso nel comune di Civitanova che per altri analoghi in provincia di Macerata, e in chiaro conflitto con l’intero operato della Questura nella costante azione di affermazione della legalità e contrasto al gioco d’azzardo. Civitanova non è nemmeno dotata di un regolamento comunale di contrasto alla ludopatia aggiornato con la legge regionale 3/2017 – sottolinea sempre Silenzi nella lettera – Ripetutamente il suo predecessore, Antonio Pignataro, aveva sollecitato all’amministrazione comunale ricevendo assicurazione che la questione sarebbe stata portata in Consiglio comunale. Sono state numerose le volte in cui il punto è stato inserito all’ordine del giorno, sempre all’ultimo punto della discussione, e poi mai trattato fino ad essere definitivamente ritirato e a scomparire dalle priorità dell’amministrazione. Un comportamento che tradisce l’impegno preso dal sindaco e le aspettative della questura, mentre la lotta alla ludopatia dovrebbe coinvolgere tutte le istituzioni pubbliche, amministrazione comunale compresa».
Tajani a Civitanova con Ciarapica per l’inaugurazione della sede regionale di Forza Italia
Silenzi non si è limitato a scrivere al questore, ma ha informato anche Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, partito del sindaco Ciarapica. «Il 3 giugno 2021 – dice Silenzi a Tajani – lei ha fatto tappa a Civitanova per inaugurare la sede regionale di Forza Italia. Tra le iniziative decise dal sindaco Fabrizio Ciarapica che la accompagnava, oltre alla visita al Centro vaccinale anti Covid, anche il taglio del nastro del settore bar del locale Planet Rich, un’attività le cui società che si sono avvicendate alla gestione (Goldblack Srl e la subentrata Food Rich Srl) hanno fatto causa al ministero degli Interni, circostanza di cui lei era sicuramente ignaro». Silenzi spiega anche a Tajani tutto l’iter giudiziario che ha portato alla mancata apertura della sala slot e alla bocciatura della delibera di giunta. «Questa vicenda si inserisce in un contesto socio economico che vede Civitanova – aggiunge il capogruppo dem nella missiva al coordinatore nazionale di Forza Italia – secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, capitale regionale – e tra le più attive in Italia – nel gioco d’azzardo legale per giocate procapite, ma l’amministrazione comunale non si schiera con lo Stato nel contrasto al fenomeno della ludopatia e nemmeno procede all’approvazione del nuovo regolamento comunale contro il gioco d’azzardo, documento da tre anni fermo nei cassetti. Anzi, delibera per favorire l’apertura di una mega sala slot. Tutto questo per rappresentarle i fatti data la sua presenza all’inaugurazione di locali che, come sancito da sentenze di tre tribunali, intrecciano le loro richieste con cause e ricorsi in contrasto con la legge regionale e con i provvedimenti della Questura di Macerata».
Sala slot, Silenzi attacca: «Il Comune non contrasta le aperture, atteggiamento da Ponzio Pilato»
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L’atteggiamento del Comune di Civitanova Marche rispetto al gioco d’azzardo e alla prevenzione della ludopatia è semplicemente incommentabile, nonchè dannoso per tante famiglie dell’intera provincia, che si trovano esposte a gravi perdite economiche, a dissoluzioni familiari, all’usura e al consumo di alcol e di sostanze stupefacenti.
Stimatissimo Giuseppe, il problema è che Ciarapì potrebbe neanche rendersi conto di quanto sia ipocrita la sua ammnistrazione. In questa e molte altre materie. La ludopatia non muove l’opinione pubblica, non porta consenso. “Quelli sono malati”. “Chissenefrega” delle famiglie o di chi ci specula. Ecco spiegato tutto il resto: compresi il motorshow allo stadio, i cantieri del buon Carassai. Si dice “braccia rubate all’agricoltura”? ecco un ragioniere rubato all’acquaiolo…
Un accertamento serio sui soggetti coinvolti in questo tipo di iniziative imprenditoriali potrebbe sempre riservare clamorose sorprese.
Io lo vedo come un ragno del tipo vedova nera del genere Latrodectus a cui hanno già tolto la possibilità di secernere veleno che non si sa mai e seppur costretto all’impotenza potrebbe sempre usare. Vatti a fidare… l’ambiente in cui si muove è leggermente cambiato tanto che una qualsiasi corte rinascimentale al suo cospetto sarebbe poco più di una congrega di veniali peccatori in preghiera da mane a sera. Sta cercando di ritessere la sua ragnatela perché sa che non si può permettere di perdere il posto perché sarebbe come dare un addio definitivo alla politica dopo aver defraudato abbondantemente i civitanovesi per la sua sete di potere finita come del gorgonzola andato a male. Da notare comunque il silenzio dei suoi commilitoni. Certo non fosse per Silenzi che di solito sigla e spedisce in Procura, non si saprebbe niente di quanta melma riesca a muovere. Di certo, se esce dal giro, rumorosamente, gioiosamente ripudiato dalla città finalmente risvegliatasi da un certo torpore, forse apparente, ahimè , dovrebbe ritornare nel mondo, quello vero, dove se non lavori ti prendono a calci dove ben si sa. Ma lui, pur del tipo “ Penso per me, vivo da Re” seppur sgamato non molla ma stavolta c’è da pagare: dovrà farsi tenere per gli attributi da tutti quelli che lo appoggiano, che ne parlano bene che gli si stanno riavvicinando dopo averlo magari disapprovato se non addirittura disprezzato. Naturalmente non serve promettere a destra e centro destra, conoscendolo non aspetterebbe più nessuno la sua incoronazione ed ognuno del suo parterre sarà il suo capo, salvo quei quattro che si sono fatti in otto per aiutarlo e si troveranno con qualche gratificante regalia che dovranno , costoro, guadagnarsi rispondendo ai veri reggenti di cui lui sarà solo il portavoce. Per questo vecchi e nuovi conoscenti ambientali gli si stanno riavvicinando. Gente che teme un ritorno di Civitanova ad una diversa amministrazione, cosa questa non possibile perché devono avere sempre una Spectre da dove preparare i loro progetti, e dove i più accorti portano avanti le loro speranze di un futuro migliore seppur parziale, di solito sui quattro cinque anni come si prevede nei vari consorzi dove si riuniscono i vincitori delle elezioni più prestigiose. Lui manco questo è riuscito a fare. Forse mi sbaglio, beh visto l’argomento e se perde perde lui, vogliamo scommettere!!