di Luca Patrassi
Non si placa la bagarre sulla questione dei tamponi. Il capogruppo dem Narciso Ricotta torna all’attacco dopo aver letto le dichiarazioni rese dal presidente dell’Apm Gianluca Micucci Cecchi (leggi l’articolo) e chiede al sindaco di revocarne il mandato.
«Le parole – dice Narciso Ricotta – del presidente dell’Apm in merito alla mancata esecuzione dei vaccini e dei tamponi da parte delle farmacie comunali lasciano esterefatti. A distanza di tre mesi ed in piena pandemia l’Apm ancora non ha dato esecuzione alla mozione approvata all’unanimità in Consiglio comunale con cui si impegnava l’Amministrazione a dare indirizzi all’Apm nel senso di attrezzarsi il prima possibile per fare sia le vaccinazioni che i tamponi: questi sono i tempi di reazione dell’Apm di fronte ad una calamità come quella dell’emergenza Covid. Ma come ciò non bastasse il presidente Micucci Cecchi seguita ad ignorare l’indirizzo dato dal Comune – che è proprietario dell’Apm- dicendo che seguiterà a far fare i tamponi ad un centro privato (l’Avis) limitandosi soltanto a prendere le prenotazioni nelle farmacie comunali e conclude dicendo “non vedo dunque quale sia il problema”. Il problema è che in questo modo non si aumenta la capacità sul territorio di dare una risposta veloce ai cittadini – prosegue il capogruppo del Pd – che chiedono un servizio perché non si mettono a disposizione tre punti in più in città – corrispondenti alle tre farmacie comunali – per diminuire le file di chi aspetta per fare i tamponi. Il problema è che così si portano i soldi nelle casse di terzi soggetti invece che in quelle dell’Apm e di conseguenza del Comune che potrebbe utilizzarli per fini sociali. In Consiglio comunale ritorneremo a porre il “problema” e chiederemo che il sindaco revochi il mandato al presidente dell’Apm».
Oggi era in programma una riunione tecnica in Comune con i vertici dell’Apm: a parlarne è lo stesso Gianluca Micucci Cecchi che osserva: «Molto bene, la riunione è stata proficua: è un percorso per poter avviare un polo multiservizi di carattere sociosanitario: con l’Ircer siamo d’accordo, siamo in attesa del via libera da parte dell’amministrazione comunale e in quel contesto – parliamo dei locali di nostra proprietà alla Pace – inseriremo anche i tamponi, un modello da esportare in tutte le farmacie. Nella riunione ho registrato la convergenza dei presenti, siamo in linea, molto in linea. E’ un progetto che vede la collaborazione dell’associazione Albero dei Cuori e dell’Ircer, appunto per realizzare un polo di attrazione sociosanitario, dedicato a tutta la popolazione. Mi dispiace solo che il progetto si stia definendo ora, a ridosso di una pseudo-polemica sui tamponi: il nostro è un progetto che va avanti da mesi, si sa che nel pubblico ci sono regole che impongono determinate tempistiche».
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Se vede che l'Apm non ce guadagna apposta allunga li tempi furbi è
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