Maurizio Landini ad Ancona
di Martina Marinangeli (foto di Giusy Marinelli)
Una piazza Pertini colorata e gremita ha accolto, questa mattina, l’arrivo del segretario generale della Cgil Maurizio Landini -affiancato dai segretari regionali Barbaresi (Cgil), Rossi (Cisl) e Mazzucchelli (Uil)- ad Ancona per la manifestazione sindacale su fisco, lavoro e pensioni. Altre mobilitazioni seguiranno nel resto d’Italia a stretto giro di posta, «ma già un primo obiettivo l’abbiamo raggiunto: la prossima settimana avremo quei tavoli con il governo sulla Manovra che finora ci erano stati negati». Quanto alla bozza della legge di bilancio al momento sui tavoli di Palazzo Chigi, Landini sottolinea che «gli 8 miliardi destinati al fisco devono andare a lavoratori dipendenti e pensionati, visti gli abbassamenti di stipendi e pensioni che ci sono tanti nel tempo. Inoltre, oggi c’è troppa precarietà, bisogna creare posto di lavoro stabili. Nella proposta andrebbe introdotto un contratto a contenuto formativo. La formazione deve diventare strumento permanente e rivolto ad ogni età. C’è anche una questione di redistribuzione del lavoro, rivedendo tempi ed orari». Altro punto sull’agenda del segretario, «l’avvio di una seria riforma delle pensioni, prevedendo un sistema che riconosca le diversità dei lavori, di genere, e che pensi in prospettiva ai giovani. C’è stata una disponibilità importante del governo a discuterne». Un «piano straordinario dell’occupazione», quello di Landini, per finanziare il quale «vanno utilizzate risorse che arrivino dalla lotta all’evasione. Si deve rimettere al centro la persona, non il profitto ed il mercato». Landini ha poi trattato il tema caldo delle vertenze sindacali, che si moltiplicano nelle Marche così come nel resto del Paese: «abbiamo chiesto al governo che fine abbia fatto il decreto contro le delocalizzazioni, sparito in qualche cassetto. Dobbiamo impedire alle multinazionali di portarsi via ciò che sappiamo fare. Le vertenze locali vanno inserite dentro un’ottica di sviluppo generale». Ed ancora, «non passa giorno senza un morto sul lavoro, una strage silenziosa che dobbiamo fermare». Un passaggio anche sulla pandemia, con stoccata al numero uno di Confindustria Bonomi: «già sei mesi fa, i sindacati hanno aperto la discussione affinché si andasse verso un obbligo vaccinale -e aggiunge-: il vaccino va reso gratuito in tutto il mondo e serve una campagna informativa corretta per eliminare le paure».
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Caro Landini io che sono un lavoratore precoce perche’ non posso andare in pensione dopo 41anni di lavoro?La so io la risposta perche’ prima vi siete mangiato tutto(politici-sindacati e via discorrendo)e adesso non ci sono più i soldi bella scoperta. In Italia c’e’ gente che sono 50 anni che prende la pensione e a me mi state rompendo i coglioni con ste menate .
Obiettivo raggiunto ? “sedersi ai tavoli del governo” per i soliti accordicchi,non siete piu’ credibili!
totalmente inutili..
organizzazioni che mandano la gente nelle piazze ancora col berretto e la bandierina mentre il mondo lo guida chi ha in mano il vero potere… le enormi banche d’affari,le multinazionali che gestiscono l’energia e la politica vera e autoritaria dei paesi canaglia come Cina o India che fanno ciò che vogliono senza che nessuno possa dire nulla…. ma noi berrettino e bandiera rossa…
chiedevi una cosa…. dov’era la Cgil cisl e uil negli ultimi trent’anni dove il potere d’acquisto dei dipendenti e classe media si è ridotto del 30/40 %…?
fatemi sapere dopo che gli avete pagato la tessera