di Enrico Maria Scattolini
A DIVORZIO FORMALIZZATO (-), mi permetto di esprimere alcune considerazioni sul comportamento degli attori della vicenda Matelica-Maceratese.
I QUALI AVREBBERO DOVUTO GIOCARE una sorta di partita a tre, che in realtà si è però rivelata a quattro (—).
CON L’ULTIMO ARRIVATO che ha addirittura pescato il jolly (-).
FINITO NELLE MANI DELL’ANCONA DI MARCONI, nonostante fosse fuori dalle quote dei boomakers per la sua estraneità ai giochi. Anche per la decisione, nella scorsa stagione, del Matelica di disputare all’Helvia Recina gli incontri casalinghi del suo primo campionato fra i professionisti, nonostante la possibilità di giocarli al “Del Conero”.
LA SCELTA DORICA di Canil rientra ovviamente nella sua libertà di azione e quindi va rispettata (+).
TUTTAVIA IL PATRON MATELICESE ha interpretato il suo ruolo privilegiato e quindi fondamentale in modo discutibile (-), scombinando le carte in tavola all’ultimo momento con un cambiamento di rotta che ha lasciato esterrefatta la parte contraente. Quella ufficiale naturalmente.
RAPPRESENTATA non da tifosi qualsiasi, ma dal Sindaco e dall’Assessore allo Sport di un capoluogo di provincia (+). Quindi la massima espressione di una comunità di rilievo.
VA DATO ATTO A PARCAROLI E SACCHI, gli interlocutori del patron matelicese, di aver fatto l’impossibile (+) per ottenere il risultato. Al punto di sfiorarlo, quasi raggiungerlo.
MA ALLA FINE l’hanno spuntata a sorpresa i dorici, alle stesse condizioni ritenute “sine qua non” dai maceratesi (-).
EVIDENTEMENTE il contributo economico del presidente Marconi e dei suoi sponsor è stato decisivo (+).
OLTRE NATURALMENTE alla maggiore visibilità della città, per altro dotata di più consistenti impianti sportivi, ed alla partecipazione subito convinta dei tifosi (+).
A DIFFERENZA (-) delle incertezze dei loro colleghi della Rata, lacerati (e divisi) dai dubbi amletici sulla denominazione della nuova società.
RESTA COMUNQUE IL FATTO che il comportamento di Canil non è stato lineare (-).
IN POSIZIONE DI ATTESA E’ RIMASTO CROCIONI (+). Avrebbe sicuramente meritato maggiore considerazione per ciò che ha fatto e potrà ancora fare per il futuro del calcio biancorosso. Nonché per la sua pazienza.
NON A CASO è stato convocato (+) dal vertice dell’Amministrazione di Piazza della Libertà soltanto dopo la separazione da Canil.
E’ COMUNQUE AUSPICABILE che l’incontro dei prossimi giorni abbia il contenuto di un accordo di ampio respiro (+) e non sia quindi solo un passaggio formale.
E SIA SOSTENUTO DALL’APPOGGIO DELLA TIFOSERIA (+), la quale dovrebbe finalmente aver capito che il rilancio della Rata – a quasi cent’anni dalla sua nascita – può avvenire soltanto con il contributo di tutti e nell’ambito delle risorse endogene.
SAREBBE IL MODO MIGLIORE per reagire al bruciante schiaffo di Canil.
CHE SUL PIANO MORALE ha indubbiamente lasciato il segno (-).
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Sono d'accordo per la tifoseria che deve essere vicina alla squadra ma ci vuole anche un progetto serio che ci tiri fuori da sta c***o de categoria. Quindi sponsor disposti a investire e persone in società che capiscono di calcio... Forza Rata
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Sono d’accordo con il commento del Dr. Scattolini.
La scelta del Sig. Canil è legittima in quanto la piazza di Ancona ha, per ovvi motivi, maggiori potenzialità rispetto a quella di Macerata ma sbagliata nei modi con un voltafaccia senza rispetto e senza scrupoli che non gli fa onore.
Infatti il furbacchione veneto avrebbe potuto e dovuto evitare l’estenuante tira e molla condotto per mesi con l’Amm.ne comunale di Macerata e parlare chiaro al Sindaco Parcaroli dal momento che è ragionevole pensare che la trattativa con l’Ancona andava avanti da qualche tempo.
La scusa dell’imposizione del nome “Maceratese” che, secondo il nostro eroe, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso, non regge perché, se così fosse, allo stesso modo non avrebbe dovuto accettare la denominazione “Ancona”. Forse questo Signore crede che i Maceratesi abbiano l’anello al naso!
Ad ogni modo il Sindaco e la città di Macerata non meritavano certo un simile affronto dopo aver consentito al Matelica di disputare un intero campionato di serie C utilizzando lo stadio Helvia Recina ad un prezzo di favore (si parla di una cifra inferiore di 2/3 volte di quella a suo tempo richiesta alla Maceratese della Tardella), ed aver accolto Canil come il salvatore della patria.
Evidentemente la riconoscenza, come la giustizia, non è di questo mondo.
Mi auguro che questa incresciosa vicenda sia di insegnamento per il futuro che non può prescindere dalla Società del presidente Crocioni che, non l’aiuto del Sig. Sindaco e dell’Amm.ne Com.le, va rafforzata con il coinvolgimento di imprenditori locali e sostenuta dalla tifoseria per tentare la scalata a posizioni più consone alla tradizione ed alla storia della Maceratese.
Sempre e comunque forza Rata!
Ma,dopo quanto e’ successo stiamo ancora a parlarne ? Ma basta per favore !
CANIL doveva assolutamente rispettare con l’amministrazione di Macerata x la fusione ma e’ andato ad ANCONA, e’ veramente un ingrato e l’ha affatto soprattutto x i soldi e non sono xche’ ANCONA vale di piu’ di MACERATA, quest’atteggiamento non va’ bene.
Il comportamento del sig. Canil va censurato SENZA SE E SENZA MA perché ha preso in giro non solo la città di Matelica ma tutta la provincia
VUOLSI COSI’ COLA’ DOVE SI PUOTE CIO’ CHE SI VUOLE E PIU’ NON DIMANDARE !!!! In queste brevissime parole del famoso Divino Immortale Poeta Dante si puo’ forse comprendere cosa puo’ essere realmente accaduto nella storiella tra Canil-Maceratese e Ancona !! Ai posteri l’ardua sentenza o spiegazione
E la curva Just che invece di inseguire le favole torni a tifare per i colori biancorossi.Macerata non e’ piazza per la lega Pro.E’ piazza al massimo per la serie D la vecchia C2 per intendersi perche’ non ci sono le condizioni economiche per fare di piu’.
NOta a margine la lega dovrebbe capire che le partite andrebbero giocate di domenica sempre anche in lega pro.poi non si lamentino i presidenti che hanno pochi paganti.Il sabato milioni di italiani sono a lavoro e non possono mai andare allo stadio..meditate gente meditate..ovviamente vale anche per A e B.