Franzini, il promotore dell’ozonoterapia:
«L’efficacia sul Covid è già provata
Su 100 pazienti il 98% guarito»

INTERVISTA al medico che presiede la Sioot, dopo l'annuncio dell'assessore Saltamartini che vuole implementare l'utilizzo della terapia. Nelle Marche partono intanto gli ospedali di Fermo, Ascoli e San Benedetto: «E' di un’efficacia talmente esemplare che pare che qualcuno si spaventi. Se ci fosse un servizio così in tutte le strutture il Coronavirus passerebbe a essere una malattia virale normale. Vedrete che la scelta della Giunta regionale è stata lungimirante»

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Mariano-Franzini.

Marianno Franzini

 

di Federica Nardi

Nel giorno in cui Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità delle Marche, annuncia l’implementazione dei protocolli di idrossiclorochina (parere dell’Aifa permettendo), plasma e ozono per curare il Coronavirus, Cronache Maceratesi ha voluto approfondire una di queste terapie con uno dei massimi esperti in materia, il dottor Mariano Franzini. Bergamasco, Franzini è il presidente della Società scientifica ossigeno ozono terapia. Forte di una sperimentazione i cui risultati sono stati pubblicati ad agosto nella rivista inglese International Immunopharmacology, edita da Elsevier, Franzini non ha dubbi: «Se ci fosse un servizio di ozono terapia in ogni ospedale, il Covid passerebbe a essere una malattia virale normale. Ci scorderemmo i morti, i pazienti potrebbero venire in ospedale anche solo per la terapia». Nelle Marche il trattamento in questione sta partendo in questi giorni negli ospedali di Fermo, San Benedetto e Ascoli.

Dottor Franzini, può illustrare il suo studio?

«Il nostro lavoro ha preso in esame 100 pazienti trattati con ossigeno e ozono in aggiunta alla normale terapia farmacologica e 100 pazienti trattati solo con la terapia normale. Nel primo campione il 98% dei pazienti è guarito. Purtroppo ne abbiamo persi due, che erano però arrivati all’ultimo».

Erano pazienti in che condizioni?

«Non erano solo pazienti “iniziali” ma in tutte le fasi del Covid. Il grande risultato è stato questo. La prova è stata fatta in 15 ospedali diversi. Delle 5 categorie di Covid sono guariti tutti. Il grande effetto che abbiamo scoperto con questo lavoro è che nei pazienti che usano la terapia normale aggiungendo l’ozono, l’ozono si è dimostrato quasi un potenziatore delle terapie».

Perché l’ozono sarebbe così efficace?

«Perché l’ozono somma tutte le caratteristiche per curare un Covid. La prima è che è un antivirale e antibatterico assoluto. Quindi anche rispetto all’ultima discussione che arriva dalla Germania, se sia più letale il Coronavirus o un batterio che si forma, l’ozono copre entrambe le problematiche. Inoltre alza di molto le difese immunitarie, va a disinfettare la crisi polmonare e poi aiuta tantissimo quello che è il microcircolo perché è sempre stato un attivatore del microcircolo».

In quanto tempo cura l’ozono?

«Dalle prove che abbiamo avuto, compresi otto pazienti che abbiamo curato a domicilio, che erano quindi iniziali (positivi al tampone ma con pochi sintomi come febbricola, affaticamento e lieve insufficienza respiratoria) abbiamo visto che sono guariti in 4-5 sedute. Di una velocità pazzesca. Se venisse usato gli ospedali si libererebbero molte situazioni di sovrappeso alle strutture».

Cosa ne pensa dell’iniziativa dell’assessore Saltamartini?

«Sono fiducioso in questa grande iniziativa dell’assessore e dei medici locali, hanno fatto un’opera scientificamente molto corretta e sono sicuro che darà risultati. Sarà un’interessantissima sperimentazione per vedere come funzionano i tre provvedimenti. Ringrazio l’assessore che è stato molto lungimirante».

Rispetto all’idrossiclorochina?

«Sull’idrossiclorochina non ho nulla in contrario ma ha una piccola finestra di utilizzo come antivirale, specialmente all’inizio. L’ossigeno ozono è per tutte e cinque le fasi della malattia. Per quanto riguarda l’ozono non c’è controindicazione se venisse usato con l’idrossiclorochina. Non vedo invece molto l’associazione con il plasma. Mentre ossigeno ozono e idrossiclorochina possono andare insieme e dare un risultato positivo in assoluto».

Si può ancora parlare di sperimentazione o si tratta di un’implementazione?

«L’efficacia dell’ozono è già stata verificata scientificamente e quando siamo partiti con il protocollo abbiamo avuto il via libera dell’Iis (non è passato dall’Aifa perché non è un farmaco). Ora bisogna verificarla ancora di più in modo coordinato».

Di altre cure si è dibattuto, ci sono state critiche sull’ozono?

«Non c’è stato un dibattito sull’ozono terapia perché è di un’efficacia talmente esemplare che pare che qualcuno si spaventi. Secondo dopo di noi hanno iniziato altri centri a usare in modo specifico l’ozono come Torino, Udine, Pavia, Foggia, Palermo. Ma certo, se ci fosse un servizio così in ogni ospedale il Covid passerebbe a essere una malattia virale normale. Ci scorderemmo i morti, i pazienti potrebbero venire in ospedale solo per la terapia. L’altro fattore è che è privo di controindicazioni perché il sangue è quello del paziente e l’ossigeno è ossigeno. Lo può fare anche l’ammalato di pluripatologie, a qualsiasi età. Nei nostri protocolli abbiamo trattato pazienti fino a 82, 83 anni».

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