«Il nostro è un servizio per la comunità. Mi piace definire il mestiere di Ufficiale di porto come “un’attività di consulenza alla ricerca delle soluzioni legittime più idonee”», così Ylenia Ritucci, 34 anni, di Vasto, è il nuovo comandante della Capitaneria di porto di Civitanova. È la prima donna a guidare la Guardia costiera in città, «un incarico di grande prestigio di cui sono orgogliosa» ha detto oggi nel corso della cerimonia del passaggio di consegne.
Felice dell’incarico che, ha detto è giunto in un momento di particolare gioia per la sua vita famiglia per «l’arrivo del piccolo Leonardo» ha detto ringraziando la sua famiglia «che non mi ha mai fatto mancare il suo prezioso sostegno». Il tenente di vascello si è distinta nel corso della sua carriera (ricevendo un encomio) per l’attività svolta a Lampedusa dove ha contribuito a salvare 123 naufraghi. A Civitanova ha spiegato oggi le linee guida che ispireranno il suo comando. Primo: «assistenza e vigilanza in porto, sulle spiagge e in mare, mirate essenzialmente alla prevenzione – ha detto -. Il nostro è, infatti, un servizio per la comunità e sottolineo “servizio”. Mi piace definire il mestiere di Ufficiale di porto come “un’attività di consulenza alla ricerca delle soluzioni legittime più idonee”». Secondo punto: «Un rapporto di leale e costruttiva collaborazione con le amministrazioni locali, indispensabile per mantenere il primato in campo turistico-ricreativo». E ancora «una stretta cooperazione con le altre forze di polizia operanti in mare, allo scopo di realizzare vere e proprie sinergie». Ulteriore aspetto: «un dialogo con gli organi di informazione, fondato sulla correttezza e sulla disponibilità». Ha poi rivolto «un pensiero di affettuosa gratitudine per chi, precedendomi nell’incarico, ha lasciato tracce luminose da seguire» e ha fatto «i migliori auguri al comandante Gentilini nella sua nuova destinazione di servizio e per quanto ha realizzato con il suo lavoro a Civitanova». Nel suo discorso ha inoltre ricordato «tutti quelli che hanno dedicato e sacrificato la propria vita al mare, per le fortune del nostro Paese». Sull’incarico a Civitanova ha detto di provare «Fierezza ed orgoglio, per la carica di grande prestigio che il nostro comando generale ha voluto affidarmi, visto che il Circondario marittimo di Civitanova è considerato tra i più pregevoli in Italia». Ha detto di aver avuto modo di conoscere in questi giorni il personale della Guardia costiera di Civitanova «Militari e civili preparati e dediti al servizio. Il corpo delle Capitanerie di porto ha bisogno di persone di tal fatta, perché ampie e impegnative sono le nostre competenze, comprendendo la tutela della sicurezza della navigazione e portuale, la difesa dell’ecosistema marino, la sorveglianza sullo sforzo di pesca e sulle attività economiche connesse, il regime amministrativo dei nostri marittimi e pescatori, così come delle navi ed unità da diporto nazionali, ma soprattutto la ricerca e il soccorso in mare, che costituiscono per il Corpo l’obiettivo istituzionale primario. Al personale tutto del Circondario Marittimo chiedo l’indispensabile aiuto e supporto, senza i quali, vana sarebbe ogni dichiarazione di nobili intenti. Chiedo, dunque, di perseverare nel proprio lavoro quotidiano, con la stessa dignità, la serietà e l’elevata professionalità che, fino ad ora, hanno meritato l’incondizionato apprezzamento di chi opera per il mare e sul mare».
Tra il 2006 e il 2011 ha frequentato all’Accademia navale di Livorno il corso normale per Ufficiali dei ruoli normali del Corpo delle Capitanerie di Porto della Marina Militare, laureandosi con lode in “Scienze del Governo e dell’Amministrazione del mare” all’Università di Pisa e svolgendo, al termine del primo e del secondo anno, le campagne d’istruzione a bordo delle navi militari Amerigo Vespucci e San Marco. Lo scorso gennaio ha conseguito il master di secondo livello in “Diritto ed Economia del Mare” presso l’Università di Pescara, discutendo una tesi sulla questione italo-maltese in materia di zone SarAr.
«Lascio l’incarico con destinazione la Capitaneria di porto di Chioggia – ha detto il tenente di vascello Giuliano Gentilini -, sede a me gradita, dove mi attende un nuovo e impegnativo percorso professionale; con rammarico saluto questo territorio aperto ed accogliente, dalle straordinarie bellezze ambientali, storiche e artistiche, caratterizzato da persone concrete, di parola e nobili d’animo. Ringrazio la civica amministrazione che in questo periodo di comando si è dimostrata sempre aperta al costruttivo dialogo e alla ricerca delle migliori soluzioni nell’interesse della marineria, degli operatori e dell’utenza portuale, al fine di un progressivo miglioramento della sicurezza e dell’operatività del porto, ma anche per la disponibilità alla mediazione tra tali esigenze ed una crescente pressione turistica, anche in riferimento all’organizzazione di eventi e manifestazioni di rilevanza per l’economia della città; un ringraziamento anche a tutti i rappresentanti di funzioni ed attività marittime pubbliche e private operanti nella realtà locale, per la collaborazione e l’impegno profuso nel perseguimento degli obiettivi di riqualificazione portuale e di valorizzazione del patrimonio costiero».
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