Sferisterio, intesa per le maestranze
«Nessuno sarà lasciato indietro»

MACERATA - Nel Mof 2020, che sarà in forma ridotta causa Covid, sono state livellate le giornate a disposizione tra tutti i lavoratori, soddisfatti sia i sindacati che il sovrintendente Luciano Messi: «Una grande lezioni di solidarietà»

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Tecnici al lavoro sul palco dello Sferisterio

 

Intesa per i lavoratori dello Sferisterio: nessuno sarà lasciato indietro. Ieri a Macerata infatti si è tenuto un incontro tra le maestranze tecniche del Macerata Opera Festival e il sovrintendente Luciano Messi, in collegamento anche la direttrice artistica Barbara Minghetti.  Durante la riunione sono state ripercorse le tappe che hanno scandito gli ultimi mesi e che hanno colpito in modo doloroso il mondo dello spettacolo, settore che ha dovuto prima fermarsi e poi – fra mille incertezze – riorganizzare tutto il sistema di lavoro e ripensare un modo alternativo di concepire il teatro. «Il mondo del teatro italiano aveva bisogno di una chiamata alle armi e lo Sferisterio ha immediatamente lanciato la sfida – così commenta Luciano Messi – perché non ci siamo mai arresi, perché crediamo in questo lavoro, nella missione che il teatro, la musica e la cultura hanno nei confronti del pubblico e della società». Allo Sferisterio, durante la produzione 2020, si dovrà affrontare tante difficoltà: in particolare i problemi logistici dovuti al distanziamento e alla riduzione della capienza della sale, con una ricaduta negativa sul bilancio di produzione che sfiora il 50%. Per quanto riguarda la lirica infatti, la stagione #biancoraggio vedrà in scena solo il Don Giovanni di Mozart con sei date, invece delle tre opere preventivate. Ed è in questo scenario che è stata raggiunta l’intesa per superare la rigidità dell’anzianità di palco, che avrebbe dato la precedenza a chi ha tre anni di anzianità. In questo modo qualcuno avrebbe lavorato tutte le giornate, qualcun’altro poche e qualcun’altro ancora neanche una. Così si è deciso di livellare il più possibile le giornate tra i circa 50 lavoratori tra macchinisti, elettricisti, sarte, di palco e non.

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Il sovrintendente Luciano Messi

Soddisfatti anche le rappresentanze sindacali, Ruben Leporoni e Sauro Tartari per il Slc-Cgil e  Mario Rossetti per la Fistel-Cisl, con il supporto dei rispettivi segretari territoriali Biagio Liberati (Slc-Cgil) e Alessandro Gay (Fistel-Cisl) . L’intesa raggiunta, infatti, è stata approvata dall’assemblea dei lavoratori con voto unanime. «I confronti avvenuti nei giorni precedenti – spiegano i sindacati – hanno rilevato le importanti problematiche che l’emergenza sanitaria da Coronavirus ha causato nel comparto dello spettacolo, e nell’attività dell’Arena Sferisterio in particolare, con la conseguente riduzione dell’attività prevista per la stagione 2020. Pur apprendendo in un primo momento, con soddisfazione, che il Mof aveva deciso con coraggio e determinazione, di effettuare comunque la stagione 2020, si prospettava una situazione non semplice da gestire per le maestranze dello Sferisterio, che si vedevano ridurre drasticamente il numero delle giornate lavorabili. Il grande lavoro che hanno svolto le nostre Rsa è stato encomiabile: tra assemblee preliminari, confronti continui con tutti i lavoratori e profonda conoscenza delle esigenze dei vari settori tecnici, sono riusciti ad armonizzare i vari comparti riuscendo a portare al tavolo di trattativa un contributo fondamentale per la chiusura dell’intesa, votata poi all’unanimità dall’assemblea. Siamo riusciti – malgrado le enormi difficoltà e la drammaticità che sta vivendo il settore, purtroppo fermo da inizio pandemia – a convergere in una impostazione, condivisa con l’Associazione Sferisterio, che tenesse conto di tre direttrici per noi fondamentali: l’inclusione, la solidarietà, il rispetto del Ccnl e dei livelli retributivi conquistati negli anni. In un periodo in cui purtroppo, date le ristrettezze economiche, spesso prevalgono gli egoismi e anche comprensibilmente è difficile che ognuno di noi riesca a rinunciare a qualcosa a favore dei compagni di lavoro, una grande lezione – continuano i sindacati – ci è arrivata dalle lavoratrici e dai lavoratori dello Sferisterio. Lavoratori che già vivono le difficoltà di un settore precario, reso ancor più incerto da questa terribile emergenza sanitaria, ma che nonostante tutto sono riusciti a non lasciare indietro nessun collega, rinunciando anche ad una piccola parte del proprio già esiguo lavoro. Questo non ci meraviglia, conoscendo da anni lo spirito che si è creato all’interno delle maestranze, di unione e solidarietà tra tutti. Ma in questo momento straordinariamente complicato, tali qualità sono ancora maggiormente da apprezzare. E’ facile essere solidali a parole: questi lavoratori ci hanno dimostrato con i fatti che la contrattazione inclusiva e la solidarietà sui posti di lavoro è possibile. Sono riusciti a tenere tutti uniti e a non lasciare nessuno indietro. Come Segretari della Slc-Cgil di Macerata e della Fistel Cisl, siamo orgogliosi dei nostri rappresentanti Ruben, Sauro e Mario, in quanto grazie alla loro grande esperienza nel settore hanno saputo affrontare una discussione molto complicata. Un ringraziamento anche al sovrintendente Luciano Messi – concludono – che si è adoperato intensamente all’intesa raggiunta. Al rispetto e alla fiducia che ha sempre dimostrato negli anni nei confronti delle rappresentanze sindacali. Una dimostrazione che se il lavoro viene rispettato e giustamente valorizzato, è un bene per tutti. Una conferma che con il sindacato si deve costruire insieme un percorso, non imbastire contrapposizioni sterili».

 

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