di Enrico Maria Scattolini
E’ DIFFICILE scrivere della Maceratese in un momento simile (—).
COMUNQUE CI PROVO, anche per scacciare brutti pensieri dalla testa.
RIVOLGO L’ATTENZIONE ALLA BENAMATA (+), costante (implacabile) punto di riferimento della mia vita di giornalista, più come terapia psicologica per allontanare i fantasmi che mi affollano la mente che non per esigenze di cronaca.
DAL MOMENTO che è ancora lungo il periodo di stop dell’attività sino al 3 aprile, salvo ulteriori proroghe purtroppo però probabili (-)
SE NON CI DOVESSERO ESSERE (+), il campionato riprenderà riallacciandosi alle partite del turno numero 24, non disputato lo scorso primo marzo.
IN TAL CASO LA RATA andrebbe a Montecosaro.
UNO DEI QUATTRO/CINQUE IMPEGNI relativamente facili (+) prima del redde rationem conclusivo al “ Polisportivo” di Civitanova e successivamente all’Helvia Recina contro il Loreto.
LA SQUADRA DI MORICONI, addirittura travolgente negli ultimi incontri, potrebbe aver subito qualche danno dall’attuale inerzia (-).
ALL’INCONTRARIO DELL’ATLETICO ASCOLI, apparso impacciato (-) negli appuntamenti anti sospensione. Con il vantaggio ridotto a soli sei punti dalla formazione lauretana. Del riposo gli ascolani potrebbe beneficiare recuperando preziose energie.
GRANDI MANOVRE NELLA CIVITANOVESE. Cambio della panchina fra un De Filippis che ha concluso la sua vita travagliata in rossoblù e Massimo Ciocci, mio ex idolo interista (+).
CON CUI I RIVIERASCHI non dovrebbero avere alcuna difficoltà a consolidare la loro posizione nei play-off (+), e poi giocarsela tutta contro la Maceratese per la conquista della migliore posizione in classifica verosimilmente alle spalle del Loreto (o dello stesso Atletico Ascoli).
IL CHE SIGNIFICHEREBBE (+++), come noto, giocare sul proprio terreno e disporre di due risultati utili su tre per l’accesso alla finale regionale.
POCO O NULLA (-) è accaduto nella Maceratese/squadra .
SOLO IL RIENTRO A DISPOSIZIONE (+) del portierino Giustozzi – di cui sarebbe un errore dimenticare le qualità da coltivare giudiziosamente – dopo il lungo infortunio. Per la tranquillità di Nocera che sino all’altro ieri poteva contare esclusivamente sul titolare Farroni.
DI PIU’ INVECE nella Maceratese/società (+).
GAGLIARDINI ha di fatto sostituito Proculo come Ds. Eccellente notizia (+), considerate la sua professionalità, le vaste conoscenze nel mondo del calcio (Perfetti sta giocando nella Rata grazie alla sua mediazione) e, conseguentemente, la vasta stima di cui gode nella comunità.
DI UFFICIALE C’E’ SOLTANTO l’interruzione dei rapporti della Maceratese con Proculo. Certificata da una recente intervista al vetriolo rilasciata dall’ex direttore (-).
NELLA QUALE IL MEDESIMO RICOSTRUISCE (-) un suo personale ricordo della collaborazione avuta con Marinelli che, a differenza di quanto da lui sostenuto, certo amicale non è stata; e dei rapporti con Crocioni caratterizzati – a suo dire – dal mancato rispetto delle promesse che il patron gli avrebbe a suo tempo fatte.
CONSIDERAZIONI RITENUTE SUFFICIENTI (-) per respingere /rigettare responsabilità sia sulle scelte del mercato estivo (ad esempio: il benservito a Mongiello con il pretesto della sua indisponibilità agli allenamenti pomeridiani, decisamente smentita dal padre dell’attaccante) che su quelle della finestra invernale (siluramento di Jachetta).
INSOMMA UNA MACERATE BEN DIVERSA (-) dalla squadra ideata da Proculo, e non certo per…colpa di Proculo!
MA ALLORA PERCHE’ TANTA SICUMERA nelle sue indimenticabili dichiarazioni di qualche tempo fa?
RICORDATE la previsione di «….quei quattro punti di vantaggio su tutti»? (-).
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Certamente sono i giorni più bui della nostra esistenza, il coronavirus se non ci attacca materialmente lo fa moralmente.
Qualche segno positivo si sta verificando, pur distanti, dalle nostre abitazioni comunichiamo certamente di più.
Ci affacciamo dalle terrazze, si canta qualsiasi canzone, applaudiamo tutti insieme, quasi a costruire una barriera contro un nemico che non vediamo, che non ci mette paura ma angoscia.
L’Inno di Mameli, ci unisce questa volta non per una manifestazione sportiva, ma perchè vogliamo dare forza ed entusiasmo a medici, paramedici e a tutti coloro che si prodigano per alleviare le sofferenze e salvare vite umane.
Ebbene anche noi che viviamo lo sport, stando a contatto con bambini, giovani ed adulti che praticano una qualsiasi disciplina, dobbiamo preparare una partita convinti di affrontare un avversario terribile che può essere sconfitto con enormi sacrifici e unità di intendi a viso aperto con entusiasmo e determinazione.
Lo sport in altre occasioni ha fatto quasi dei miracoli, ebbene, forza tutti insieme, nelle manifestazioni importanti abbiamo tirato fuori il meglio raggiungendo traguardi insperati.
Infine, una riflessione, genitori, nonni e a tutti coloro che hanno la possibilità di stare a contatto con un bambino, facciamo attenzione ai lori istinti, ascoltiamoli, certamente abbiamo molto da imparare, sopratutto la possibilità di riscoprire l’essere umano nella sua forma migliore.
Condivido tutto.
Anche se parlare di calcio ora come ora è quasi controvoglia, l’impatto che lascerà questa epidemia sarà importante anche nello sport, non solo in serie A ma soprattutto nel dilettantismo che vive grazie alle sponsorizzazioni.
Già da adesso sento parlare di impegni che non possono più essere rispettati dalle aziende e presidenti in difficoltà a finire la stagione e poi chissà per il futuro, magari neglia anni a venire saranno avvantaggiate le società che hanno saputo lavorare meglio coi settori giovainli.
Senza considerare che i giocatori non si stanno allenando in maniera intensa, un inizio tra una mesata sarebbe dannoso pure a livello muscolare immagino.
Forse per quest’anno sarebbe meglio finirla qui, congelare i campionati, nessuna promozione e nessuna retrocessione.Mia idea..
E che ci arrendiamo così?
Non sono d’accordo!
Sto c***o di virus presto passerà, anche a costo di giocare fino a luglio i campionati vanno finiti. Le condizioni psico fisiche dei giocatori saranno uguali per tutti.
I soldi, passata la bufera, sarà un falso problema, specie tra i dilettanti, dove tutti dovrebbero avere anche un lavoro per campare. I giocatori e gli allenatori all’occorrenza, possono benissimo allenare e giocare gratis o con un minimo di rimborso (a Civitanova già lo fanno). Del resto non avrebbero alternative.
Però, adesso, pensiamo al meglio e anche lei sig. Scatollini ci aiuti continuando a scrivere, anche due righe, male che va ci serviranno per passare qualche minuto a casa pensando ad altro.
Forza SS Maceratese, forza Pescia, forza Moro e forza Cluentina
Promesso avvocato