L’assessore regionale interroga il suo presidente. Procedura legale ma non molto usuale. L’oggetto del contendere è la nomina del nuovo primario di Radiologia dell’ospedale di Macerata. Moreno Pieroni, assessore regionale al Turismo, non ha gradito la decisione di nominare Leonardo Costarelli, il secondo in graduatoria a scapito di Luana Regnicolo che si era assicurata il primo posto. Pieroni ha quindi presentato una interrogazione sul conferimento dell’incarico e chiede di chiarire se la norma usata non sia stata utilizzata in maniera propria.
Secondo l’assessore «l’incarico oggetto di selezione è stato conferito al secondo classificato con motivazioni che appaiono fumose adducendo ad una maggiore esperienza “organizzativa” rispetto all’esperienza più prettamente scientifica ed altamente specialistica del candidato primo classificato. Il candidato secondo classificato presta servizio nel nosocomio di Osimo in qualità di medico radiologo pertanto non si evince da dove siano state desunte le mansioni organizzative, non ricoprendo ruoli dirigenziali. Per quanto riguarda la specifica esperienza dei candidati è stato comunque assegnato dalla Commissione di Valutazione apposito punteggio ai curricula presentati, correlato al grado di attinenza con le esigenze aziendali». Pieroni contesta il modus operandi: «Nel bando di selezione nulla veniva scritto in merito al criterio, a quanto pare prioritario, della esperienza organizzativa. E’ vero che la Dgr n. 1503 del 4 novembre 2013 prevede che il “direttore generale individua il candidato da nominare nell’ambito della terna predisposta dalla Commissione…..”, la scelta deve essere analiticamente motivata e non deve essere consentito un uso distorto della norma».
Ospedale di Macerata: nominati due primari, assunti anestesista e chirurgo
Le donne non si rassegneranno mai alle vostre valutazioni quando sono brave continueranno a lottare e prima o poi riusciranno ad ottenere ciò che meritano.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
O la graduatoria è lacunosa perchè non tiene in considerazione elementi che poi condizionano la scelta o è tutta una pantomima.Ma con i tempi che corrono niente può ancora meravigliare e la sfiducia non può che dilagare.
Proprio ieri intervenendo su un articolo di Claudio Maffei comparso su Quotidiano Sanità dal titolo “Prigionieri di standard obsoleti” riferentesi alle Unità Operative da mantenere e da eliminare, così manifestavo la mia proposta al fine di razionalizzare il sistema sanitario in cui la logica politica spesso prevale su una giusta logica di merito nella progressione delle carriere: Grazie Claudio è proprio così. Aggiungo che già 4 anni fa la gradazione delle funzioni furono applicate in modo illogico e diverse unità operative venivano attribuite ad ogni dipartimento con una logica non sempre chiara. Il politico e il direttore di AV finivano di fatto per decidere in alcune situazioni. Credo che questo sistema di politicizzazione estrema della sanità possa essere in parte ridimensionato attraverso un maggiore potere di controllo concesso ai Collegi di Direzione e anche, per certi aspetti, ai Comitati di dipartimento. I curricula e i criteri di valutazione degli stessi per l’attribuzione della responsabilità di Unità Operativa complessa (tra i tre selezionati) Unità Operative semplici e/o dipartimentali e/o per l’attribuzione della Funzione di Facente Funzione (attenzione non si tratta di mansione) dovrebbero essere a mio parere resi noti al Collegio di Direzione che esprime il proprio parere per l’approvazione. Continuando così molti (troppi) medici si adegueranno e opereranno in qualche modo secondo certe logiche politiche molto spesso ingiuste in quanto non valorizzano i meriti e le capacità dei migliori, soprattutto dei più giovani.